Nucleare
Alto consigliere iraniano avverte: se saremo attaccati, l’Iran sarà costretto a ricorrere al nucleare
Ali Larijani, consigliere di spicco della Guida suprema iraniana Ayatollah Khamenei ed ex Presidente del Parlamento in Iran dal 2008 al 2020, ha avvertito in un’intervista del 31 marzo che qualsiasi azione militare contro l’Iran potrebbe infine spingere il Paese a sviluppare le proprie armi nucleari.
«Se gli Stati Uniti o Israele bombardassero l’Iran con il pretesto della questione nucleare iraniana, la Repubblica Islamica sarebbe costretta a muoversi verso la produzione di bombe nucleari. Il popolo iraniano ci spingerebbe a sviluppare armi nucleari», ha sottolineato Larijani, secondo l’emittente di Stato iraniana in lingua inglese PressTV.
Il Larijani stava rispondendo ai commenti del Presidente Trump del 30 marzo, quando ha minacciato l’Iran di bombardamenti e tariffe secondarie se non avesse raggiunto un accordo sul suo programma nucleare. «L’azione militare contro l’Iran non sarà priva di conseguenze», ha detto Larijani. «Il contenuto della lettera di Trump è quasi la stessa retorica che ripete sempre».
Il diplomatico ha inoltre affermato, secondo il Tehran Times: «Penso che gli Stati Uniti stiano commettendo un errore strategico. Abbiamo dichiarato che esiste una fatwa e che stiamo lavorando sotto la supervisione dell’AIEA, e non ci stiamo muovendo verso le armi. Tuttavia, se commetti un errore riguardo alla questione nucleare dell’Iran, costringerai l’Iran a fare quel passo. Stai creando questa situazione con le tue azioni. L’Iran non vuole seguire questa strada, ma quando fai pressione, crei una giustificazione secondaria e l’Iran potrebbe non avere altra scelta che rispondere alle richieste pubbliche di sicurezza».
L’alto consigliere ha criticato i tentativi degli Stati Uniti di isolare l’Iran sulla scena mondiale: «l’Iran ha guadagnato una posizione distinta tra le grandi potenze e la maggior parte dei Paesi occidentali desidera stabilire relazioni indipendenti con l’Iran. Tuttavia, a causa della pressione degli Stati Uniti, non hanno preso una posizione definitiva», ha affermato.
Come riportato da Renovatio 21, il segretario di Stato USA Marco Rubio aveva dichiarato che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è pronto a intraprendere un’azione militare contro l’Iran e potrebbe arrivare fino a minacciare Teheran se gli sforzi diplomatici per riprendere il dialogo sul programma nucleare del Paese non dovessero avere successo.
All’inizio del mese scorso, Trump ha confermato di aver inviato una lettera alla leadership iraniana proponendo nuovi colloqui. Secondo quanto riportato dai media, la lettera era stata consegnata tramite il presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohammed Bin Zayed.
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Come riportato da Renovatio 21, il mese scorso Khamenei aveva definito «né saggio, né onorevole» avere un colloquio con Trump. Tre mesi fa, prima che il presidente USA entrasse in carica, l’ayatollah dichiarò che Washington e Israele erano dietro la detronizzazione di Assad a Damasco.
Un mese fa Washington ha posto ulteriori sanzioni all’Iran, mentre i generali di Teheran hanno chiesto all’ayatollah di revocare la fatwa emessa anni fa contro le armi atomiche. Secondo i servizi segreti francesi, la Repubblica Islamica sarebbe prossima alle armi nucleari.
Secondo il Wall Street Journal e il Washington Post, Israele potrebbe colpire gli impianti nucleari iraniani nel 2025. Israele ha ripetuto diverse volte la volontà di colpire i siti atomici dell’Iran. Alcuni funzionari israeliani, a fine 2024, hanno rivelato che poco prima un attacco dello Stato Ebraico alla Repubblica Islamica avrebbe distrutto un sito nucleare segreto.
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Immagine di Martin Schulz via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0
Nucleare
I vertici militari britannici sostengono l’accordo di condivisione nucleare con la Germania
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Nucleare
La Russia testa con successo un missile da crociera a propulsione nucleare con gittata illimitata
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato domenica il successo del test di un missile da crociera a propulsione nucleare, il 9M730 Burevestnik, con una portata teoricamente illimitata. Durante la prova di questa settimana, il missile avrebbe percorso 14.000 km in 15 ore di volo, dimostrandosi, secondo Putin, «invincibile» contro i sistemi di difesa missilistica attuali e futuri.
«Si tratta di un’arma unica al mondo», ha dichiarato Putin in un incontro con i generali impegnati nel conflitto in Ucraina. Il missile Burevestnik (nome in codice NATO: SS-X-33 Stone o SSC-X-9 Skyfall, noto anche come Petrel), svelato nel 2018 come risposta all’espansione della NATO e allo sviluppo dello scudo missilistico statunitense dopo l’uscita dal Trattato antimissili balistici del 1972, è stato a lungo considerato irrealizzabile, ma Putin ha confermato il completamento dei «test cruciali».
Secondo l’agenzia Reuters, l’annuncio rappresenta un chiaro monito all’Occidente affinché non sottovaluti le capacità militari russe, mentre la guerra in Ucraina continua senza prospettive di pace. «Per Trump, che ha definito la Russia una “tigre di carta” per non aver rapidamente sconfitto l’Ucraina, il messaggio è che Mosca resta un attore militare globale, specie nel campo nucleare, e che le sue proposte sul controllo degli armamenti dovrebbero essere prese sul serio», scrive Reuters.
L’annuncio segue la decisione degli Stati Uniti di autorizzare l’Ucraina a utilizzare missili a lungo raggio forniti dall’Occidente per colpire in profondità il territorio russo, riportata giovedì dal Wall Street Journal.
🚨🚨 Unlimited-range Burevestnik joins Russia’s elite missile club — after flying 14K km
A glimpse inside Russia’s top-tier arsenal 🧵👇 https://t.co/IjcrJRWJp5 pic.twitter.com/fABARGFVJs
— Sputnik India (@Sputnik_India) October 26, 2025
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Come riportato da Renovatio 21, Putin ha avvertito che un attacco di missili Tomahwak alla Russia comporterebbe una risposta «molto seria, se non schiacciante». Alla vigilia della revoca delle restrizioni, le forze nucleari russe hanno condotto un’esercitazione su terra, mare e aria per testare la prontezza e la catena di comando.
Sabato, il presidente Trump ha dichiarato che non incontrerà Putin fino al raggiungimento di un accordo di pace per porre fine al conflitto ucraino. «Devo essere certo che troveremo un’intesa», ha detto ai giornalisti sull’Air Force One, diretto a Kuala Lumpur per un tour asiatico. «Non voglio perdere tempo. Ho sempre avuto un ottimo rapporto con Vladimir Putin, ma questa situazione è stata una grande delusione».
Trump ha cancellato il vertice di pace con Putin previsto a Budapest, esprimendo frustrazione per la mancanza di progressi. «Pensavo che la pace in Medio Oriente sarebbe stata più complessa», ha detto, citando successi come la mediazione tra Azerbaigian e Armenia. «India e Pakistan, quasi tutti gli accordi che ho concluso sembravano più difficili di quello con Russia e Ucraina, ma c’è molto odio tra Zelens’kyj e Putin».
In risposta, Trump ha annunciato nuove sanzioni contro le due principali compagnie petrolifere russe, accusando Mosca di scarsa serietà nei negoziati di pace. suggerendo che discuterà degli acquisti di petrolio russo da parte della Cina con il premier Xi Jinping durante l’incontro in Corea del Sud. «La Cina sta riducendo significativamente gli acquisti di petrolio russo, e l’India li ha interrotti del tutto. Abbiamo imposto sanzioni», ha dichiarato Trump.
Come riportato da Renovatio 21, a marzo dell’anno scorso Putin aveva annunziato il completamento dei test del missile Burevestnik, come pure del drone sottomarino con capacità nucleare Poseidon, un’arma in grado di scatenare immani tsunami radiattivi in grado di affondare le città costiere se non interi Paesi insulari come la Gran Bretagna.
Agli albori del conflitto ucraino, Putin aveva parlato del fatto che la Russia dispone di nuove armi, che nessuno ha, dichiarandole chiaramente migliori di quelle della NATO, parlando di armi basate su «nuovi principi della fisica» e solo cinque mesi fa delle armi nucleari più avanzate al mondo. In pochi, 0ramai, pensano che bluffasse.
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Immagine screenshot da Twitter
Nucleare
Stupende immagini della fusione nucleare
Plasma is better in colour! Watch one of our latest #plasma pulses in our ST40 tokamak, filmed using our new high-speed colour camera at an incredible 16,000 frames per second.
Each pulse lasts around a fifth of a second. What you’re seeing is mostly visible light from the… pic.twitter.com/jWKmcl0tEx — Tokamak Energy (@TokamakEnergy) October 15, 2025
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