Geopolitica
Zakharova: «è la guerra della NATO contro la Russia in Ucraina»
È una guerra della NATO contro la Russia. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, durante la sua regolare conferenza stampa di ieri, ha affermato che, in effetti, c’è un numero crescente di prove che indicano che è così.
«L’esercito ucraino è stato a lungo completamente dipendente dalle forniture di armi occidentali, dalla loro Intelligence, istruttori e mercenari. È semplicemente uno strumento», ha detto la portavoce, riferisce TASS. «Stanno emergendo sempre più fatti che indicano che c’è uno scontro tra Russia e NATO in Ucraina. Sempre più esperti militari dei paesi dell’alleanza stanno combattendo in una dozzina di compagnie militari private e nelle forze armate ucraine».
Zelens’kyj, ha detto, «è pronto a sacrificare la vita e il destino dei suoi cittadini, purché continuino gli aiuti finanziari e militari, senza i quali le autorità di Kiev non durerebbero un giorno».
Inoltre, ha continuato Zakharova, tutto ciò che sta accadendo è anche «una copertura per le macchinazioni finanziarie della Casa Bianca», senza approfondire questo tema, di particolare conto se pensiamo alla bancarotta in cui è finito il secondo più grande donatore del Partito Democratico, il titolare del banco di criptovalute Sam Bankman-Fried, tra i primi donatori anche della campagna Biden 2020.
Come riportato da Renovatio 21, Bankman-Fried aveva messo in piedi un’ulteriore operazione basata su criptovalute a beneficio dello Stato ucraino.
«Per trascinare ulteriormente la NATO nel conflitto, in modo che vengano stanziati e presentati ancora più denaro e opportunità, il regime di Zelens’kyj sta deliberatamente andando verso pericolose provocazioni, per l’estremismo , introducendo sempre più elementi di attività terroristica nelle sue azioni» ha continuato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca.
Nel frattempo, la Polonia, che si è già imbarcata in un enorme potenziamento militare, chiede ancora più truppe statunitensi. La Polonia ha già il Quinto Corpo degli Stati Uniti, due basi aeree e migliaia di truppe statunitensi nel sud-est del Paese, ma «ovviamente non è abbastanza per noi», ha detto l’ambasciatore polacco negli Stati Uniti Marek Magierowski, alla TV polacca lo scorso 23 novembre.
«Vorremmo avere quanti più soldati possibile, perché ci rendiamo conto di quanto sia enorme l’importanza in termini di deterrenza della presenza fisica dei soldati americani in questo o in qualsiasi altro Paese della NATO», ha spiegato. A suo avviso, «dovremmo anche ricordare che stiamo cercando di rafforzare le capacità di difesa di tutti i paesi del fianco orientale. Sono profondamente convinto che questi Paesi saranno i più esposti all’atteggiamento aggressivo della Russia nei prossimi anni», ha affermato.
Come riportato da Renovatio 21, la storia della guerra Russia-Polonia che scoppierebbe nei prossimi anno circola ampiamente presso l’élite polacca. A settembre, in un’intervista sul quotidiano DGP, il viceministro della Difesa Marcin Ociepa aveva dichiarato che «la Polonia potrebbe trovarsi in un conflitto militare con la Russia entro tre o dieci anni».
«C’è un serio rischio di una guerra con la Russia», ha detto Ociepa, aggiungendo che i tempi di questa potenziale guerra dipendono «da come finisce il conflitto in Ucraina».
Varsavia ha soffiato sul fuoco arrivando addirittura a proporre di fornire Kiev di armi atomiche.
Tuttavia, ha impressionato il fatto che il governo polacco ha respinto quasi subito la provocazione di Zelens’kyj, che aveva accusato i russi dei missili caduti in Polonia, al fine di far scattare l’articolo 5 della NATO e così dare il calcio di inizio alla Terza Guerra Mondiale, l’unica soluzione che l’élite di Kiev ha per tentare di rimanere in sella 0 e magari sopravvivere alla furia del proprio popolo portato allo stremo.
Geopolitica
Trump: Zelens’kyj deve essere «realista»
Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che Volodymyr Zelens’kyj deve fare i conti con la realtà del conflitto contro la Russia e con l’urgenza di indire nuove elezioni.
Il mandato presidenziale quinquennale di Zelens’kyj è scaduto a maggio 2024, ma il leader ucraino ha sempre escluso il voto per via della legge marziale in vigore. Vladimir Putin ha più volte sostenuto che lo Zelens’kyj non può più essere considerato un interlocutore legittimo e che la sua posizione renderebbe giuridicamente problematico qualsiasi accordo di pace.
Mercoledì Trump ha affrontato la questione Ucraina in una telefonata con i leader di Regno Unito, Francia e Germania. «Ne abbiamo parlato in termini piuttosto netti, ora aspettiamo di vedere le loro risposte», ha riferito ai giornalisti alla Casa Bianca.
«Penso che Zelens’kyj debba essere realista. Mi domando quanto tempo passerà ancora prima che si tengano le elezioni. Dopotutto è una democrazia… Sono anni che non si vota», ha aggiunto Trump, sottolineando che l’Ucraina sta «perdendo moltissima gente».
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Il presidente americano ha poi sostenuto che l’opinione pubblica ucraina sia largamente favorevole a un’intesa con Mosca: «Se guardiamo i sondaggi, l’82 % degli ucraini vuole un accordo – è uscito proprio un sondaggio con questa cifra».
Trump ha insistito sulla necessità di chiudere rapidamente il conflitto: «Non possiamo permetterci di perdere altro tempo».
Secondo Axios e RBC-Ucraina, Kiev ha trasmesso agli Stati Uniti la sua ultima proposta di pace. Zelens’kyj , che fino a ieri escludeva elezioni in tempo di legge marziale, ha dichiarato mercoledì di essere disposto a indire il voto, a patto però che Stati Uniti e alleati europei forniscano solide garanzie di sicurezza.
Il consenso verso Zelens’kyj è precipitato al 20 % dopo uno scandalo di corruzione nel settore energetico che ha travolto suoi stretti collaboratori e provocato le dimissioni di diversi alti funzionari. Trump ha più volte invitato il leader ucraino a tornare alle urne, ribadendo che la corruzione endemica resta uno dei problemi più gravi del paese.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Geopolitica
Gli Stati Uniti sequestrano una petroliera al largo delle coste del Venezuela
Today, the Federal Bureau of Investigation, Homeland Security Investigations, and the United States Coast Guard, with support from the Department of War, executed a seizure warrant for a crude oil tanker used to transport sanctioned oil from Venezuela and Iran. For multiple… pic.twitter.com/dNr0oAGl5x
— Attorney General Pamela Bondi (@AGPamBondi) December 10, 2025
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Geopolitica
Putin: la Russia raggiungerà tutti i suoi obiettivi nel conflitto ucraino
La Russia porterà a compimento tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale in Ucraina, ha dichiarato il presidente Vladimir Putin.
Tra gli scopi principali enunciati da Putin nel 2022 vi sono la protezione degli abitanti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk dall’aggressione delle forze di Kiev, nonché la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina.
«Naturalmente porteremo a termine questa operazione fino alla sua logica conclusione, fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale», ha affermato Putin in videocollegamento durante la riunione del Consiglio presidenziale per i diritti umani di martedì.
Il presidente russo quindi ricordato che il conflitto è scoppiato quando l’esercito ucraino è stato inviato nel Donbass, regione storicamente russa che nel 2014 aveva respinto il colpo di Stato di Maidan sostenuto dall’Occidente. Questo, secondo il presidente, ha reso inevitabile l’intervento delle forze armate russe per porre fine alle ostilità.
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«Si tratta delle persone. Persone che non hanno accettato il colpo di Stato in Ucraina nel 2014 e contro le quali è stata scatenata una guerra: con artiglieria, armi pesanti, carri armati e aviazione. È lì che è iniziata la guerra. Noi stiamo cercando di mettervi fine e siamo costretti a farlo con le armi in pugno».
Putin ha ribadito che per otto anni la Russia ha cercato di risolvere la crisi per via diplomatica e «ha firmato gli accordi di Minsk nella speranza di una soluzione pacifica». Tuttavia, ha aggiunto la settimana scorsa in un’intervista a India Today, «i leader occidentali hanno poi ammesso apertamente di non aver mai avuto intenzione di rispettarli», avendoli sottoscritti unicamente per guadagnare tempo e permettere all’Ucraina di riarmarsi.
Mosca ha accolto positivamente il nuovo slancio diplomatico impresso dal presidente statunitense Donald Trump, che ha proposto il suo piano di pace in 28 punti come base per un’intesa.
Lunedì Trump ha pubblicamente invitato Volodymyr Zelens’kyj ad accettare le proposte di pace, lasciando intendere che il leader ucraino non abbia nemmeno preso in esame l’ultima offerta americana.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
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