Spirito
Vescovi e referendum, l’accusa di Viganò: «chiesa conciliare alla greppia del Grande Reset e del Piano Kalergi»

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha pubblicato sul social X uno scritto riguardo la posizione presa dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Matteo Zuppi, inerentemente al referendum di questa domenica.
«Chi rimane giustamente scandalizzato dall’indebita interferenza del presidente della CEI nel sostenere la partecipazione al referendum di domenica prossima dovrebbe considerare che questo organismo spurio si incista nel corpo ecclesiale allo scopo di ridurre la potestà dei singoli Vescovi, a vantaggio di un’entità apparentemente “collegiale e sinodale” che risponde di fatto all’élite globalista» scrive il prelato.
Secondo Viganò, dietro a quello che egli definisce come «l’endorsement di Matteo Zuppi ai suoi compagni del Partito Democratico e della Sinistra woke» vi potrebbero essere interessi di tipo non spirituale.
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«Il quesito referendario sulla diminuzione da dieci a cinque anni del periodo di residenza in Italia richiesto per la concessione della cittadinanza agli stranieri non è mosso da cristiana pietà per le necessità dei popoli africani sfruttati, né tantomeno da zelo pastorale per la loro salvezza eterna» scrive l’arcivescovo, ricordando che il «il fenomeno migratorio si basa sulla collaborazione di chi ne può trarre immediato vantaggio nella gestione del lucroso business dell’accoglienza».
«La CEI e il volontariato “cattolico” pasteggiano alla greppia che il Great Reset ha preparato loro per averli come interessati complici e zelanti collaboratori» tuona il già nunzio apostolico negli USA.
Viganò parla di «farisaiche sollecitudini (…) – peraltro in stridente dissonanza con troppi silenzi e connivenze sul genocidio di Gaza, sulla persecuzione dei Cattolici in tutto il mondo o sull’attacco alla società cristiana nei Paesi occidentali – mirano alla conservazione di un sistema di corruzione che è la necessaria premessa per la realizzazione del piano globalista di Kalergi».
Il monsignore, guardando il grande quadro della corruzione ecclesiastica, conclude che «è dal Vaticano Secondo che la chiesa conciliare si presta a dare basi pseudoteologiche a un’ideologia intrinsecamente anticristica, in cui la Redenzione è vanificata in nome di un velleitario e suicida ecumenismo irenista».
«L’asservimento dell’Episcopato ai piani dell’élite eversiva globalista – non diverso da quello dei governanti nella sfera civile – mette a nudo conflitti di interesse di un’intera classe dirigente, che tradisce e consegna al carnefice coloro che invece dovrebbe proteggere e custodire.
«D’altra parte, anche Giuda ha avuto i suoi trenta denari per il tradimento di Nostro Signore» chiosa Viganò, aggiungendo che «forse per questo l’Iscariota piace tanto alle vedove Bergoglio».
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«Cancellazione della Monarchia divina di Nostro Signore»: mons. Viganò contro l’attacco del cardinale Cupich al tradizionalismo

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L’autrice di Harry Potter contro il suicidio assistito

La scrittrice JK Rowling ha rivelato di essere ora contraria al suicidio assistito e di sentire un «vuoto a forma di Dio» nella sua vita. Lo riporta LifeSite.
Durante un dibattito sulle sue opinioni sull’ideologia transgender, un tema che sta a cuore alla Rowling e le costa minacce ed ostracismi, un’utente X le ha chiesto se avesse mai cambiato idea su qualcosa. Invece di rispondere con una battuta concisa, la Rowling ha dato una risposta lunga, dettagliata e sorprendentemente vulnerabile.
«Credevo che l’educazione fosse tutto e che la natura non fosse importante», ha risposto la creatrice di Harry Potter. «La mia convinzione è cambiata grazie alla mia esperienza di vita e alla lettura di studi sull’ereditarietà genetica. Quando avevo poco più di vent’anni credevo che la differenza tra i sessi fosse dovuta interamente alla socializzazione. Ora non ci credo più (per le stesse ragioni di cui sopra)».
I used to believe nurture was everything and that nature wasn’t important. My belief changed because of my own life experience and from reading studies about genetic inheritance.
In my early twenties I believed the difference between the sexes was entirely due to socialisation.…
— J.K. Rowling (@jk_rowling) September 12, 2025
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«Credevo nel disarmo nucleare unilaterale. Ora non ci credo più», ha continuato la Rowlinga. «Credevo che la cannabis fosse essenzialmente innocua. Ora non ci credo più perché ho visto come ha devastato la salute mentale di una persona a cui tengo. Credevo nel suicidio assistito. Ora non ci credo più, soprattutto perché sono sposata con un medico che mi ha aperto gli occhi sulle possibilità di coercizione nei confronti di persone malate o vulnerabili».
Nel momento in cui la letterata pronuncia queste parole, la Camera dei Lord britannica sta discutendo della questione.
La Rowling va ancora oltre, andando al nocciolo della questione. «Ho lottato con la fede religiosa fin dalla mia adolescenza», ha scritto la celeberrima romanziera, in passato nota come inesausta progressista. «Sembra che dentro di me ci sia un vuoto a forma di Dio, ma non riesco mai a decidere cosa fare al riguardo».
«Potrei probabilmente elencare almeno altre venti cose su cui ho cambiato idea. Al momento non ho una sola convinzione che non possa essere modificata da prove chiare e concrete e, in tutti i casi tranne uno, so quali dovrebbero essere queste prove. L’eccezione è l’enigma di Dio, perché non so cosa dovrei vedere per schierarmi fermamente da una parte o dall’altra. Suppongo che questo sia il significato della fede, credere senza vedere prove, ed è per questo che probabilmente andrò nella tomba con quella particolare questione personale irrisolta».
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Immagine screenshot da YouTube
Gender
Mons. Viganò: la filosofia catto-LGBT intrinsecamente demoniaca perché distrugge il concetto di Dio e quello della Redenzione

«Ricordiamo quello che diceva spesso Papa Francesco: “La realtà è superiore all’idea”. Preferendo la realtà al pregiudizio Dio può entrare. Opponendo alla realtà le idee, le idee stesse impazziscono e uccidono. È la differenza tra una verità viva e una verità morta: la verità… pic.twitter.com/7dnUvLrxDg
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) September 10, 2025
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