Bioetica
Vaccino Coronavirus, a Seattle una persona ha ricevuto il primo vaccino sperimentale
Una nuova fase 1 della fase clinica per il potenziale vaccino contro il SARS-CoV2 è iniziato a Seattle, dove pochi giorni fa la prima persona ha ricevuto la prima dose. Lo riporta la testata finanziaria Forbes.
Il vaccino mRNA-1273 è stato sviluppato dalla compagnia di biotecnologia Moderna in associazione coi ricercatori del National Institute of Health (NIH). Il test è in corso al Kaiser Permanente Washington Health Research Institute di Seattle. Dell’esperimento, e dei suoi non limpidissimi risvolti etici, Renovatio 21 ha scritto in un altro articolo.
La fase 1 vuole testare 3 dosi differenti di vaccino e spera di reclutare 45 adulti sani per il test
Nel caso di questo primo esperimento americano per il vaccino da Coronavirus, la fase 1 vuole testare 3 dosi differenti di vaccino e spera di reclutare 45 adulti sani per il test. I partecipanti riceveranno due dosi del vaccino a ventotto giorni di distanza e saranno monitorati per valutare la sicurezza e l’immunogenicità del vaccino. L’ultima vuole verificare quanto il vaccino sia in grado di stimolare la risposta immunitaria alla proteina superficiale del SARS-CoV2.
La tecnologia di cui si serve questa farmaceutica infatti non non inetta una versione indebolita del patogeno o delle sue proteine di superficie; basandosi sull’RNA messaggero (mRNA) programmato per far produrre al nostro corpo proteine simili al Coronavirus – le stesse proteine che il patogeno usa per accedere alle nostre cellule. Imparando a colpire queste proteine in anticipo, secondo la teoria soggiacente a questa nuova tecnologia vaccinale, il corpo imparerà a colpire anche il virus al momento dell’infezione.
In pratica il vaccino non causa il COVID-19 e non contiene il virus, come gli altri vaccini. Contiene un pezzo di codice genetico (l’mRNA) che gli scienziati hanno estratto dal virus e riprodotto in laboratorio. In questo caso, il mRNA codifica la proteina del virus che gli permette di accedere alle cellule umane. I ricercatori sperano che il vaccino stimoli il sistema immunitario ad attaccare il virus, prevenendo lo sviluppo del COVID-19.
La prima persona a ricevere il vaccino è la 43enne di Seattle Jennifer Haller
La prima persona a ricevere il vaccino è la 43enne Jennifer Haller che ha dichiarato al TIME: «Spero che avremo presto un vaccino efficace, che possiamo salvare più vite possibile e tornare quanto prima alla vita di prima». Jennifer è di Seattle, città il cui monumento più noto è una torre avveneristica chiamata Space Needle, «siringa spaziale» Coincidenza quantomai appropriata. È una manager di un’azienda bioetech e ha due figli adolescenti. Sarà monitorata per 14 mesi.
«Lo studio è il primo passo per lo sviluppo clinico di un vaccino mRNA contro il SARS-CoV2, e ci aspettiamo di fornire importanti informazioni su sicurezza e immunogenicità» ha affermato Tal Zaks, Direttore Sanitario di Moderna alla conferenza stampa di lancio. Ha aggiunto che Moderna sta lavorando con la FDA (Food and Drug Administration: l’ente americano preposto al controllo dei farmaci, ente non immune alle controversie) e altre organizzazioni per preparare la fase 2, che coinvolgerebbe un maggior numero di pazienti.
«L’inizio del test avviene dopo 65 giorni dopo che le autorità cinesi hanno sequenziato il SARS-CoV2 » scrive Forbes, dimostrando che il famoso sequenziamento italiano dello Spallanzani, per cui si gridò al miracolo delle donne ricercatrice e del precariato, non è molto preso in considerazione fuori dal circolo vizioso della nostra politica del e della nostra stampa. «Solo 2 giorni dopo, i ricercatori del Centro Ricerche sui Vaccini del NIH hanno completato il progetto del vaccino e hanno iniziato a produrre il primo lotto, completato il 7 febbraio. Il 24 febbraio dopo i test analitici, la compagnia lo ha recapitato al NIH». Il NIH (National Institute of Health) è un’agenzia del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti.
Il vaccino mRNA-1723 non è stato testato sui topi (che non si ammalano di questo Coronavirus, a meno che non si tratti di topi da laboratorio «umanizzati», che ora non sembrano disponibili) prima di iniziare i test sugli umani, evento senza precedenti che ha dato adito a numerose controversie
Il vaccino mRNA-1723 non è stato testato sui topi (che non si ammalano di questo Coronavirus, a meno che non si tratti di topi da laboratorio «umanizzati», che ora non sembrano disponibili) prima di iniziare i test sugli umani, evento senza precedenti che ha dato adito a numerose controversie, di cui Renovatio 21 ha dato conto. Alcuni esperti insistono che sia giustificato dalla gravità e urgenza della situazione attuale , mentre altri sono preoccupati per il mancato rispetto degli standard etici di sicurezza, sottoponendo i partecipanti a un rischio maggiore.
Anche se il progetto e la produzione del vaccino sono incredibilmente veloci, la valutazione richiede molto tempo. Tutti i partecipanti verranno seguiti per più di un anno mesi dopo la seconda dose per raccogliere i dati necessari ai ricercatori per valutare l’efficacia e la sicurezza.
Gli altri candidati per i test sul nuovo vaccino hanno tra i 18 e i 55 anni.
Secondo il dottor Anthony Fauci, consulente della Casa Bianca per la pandemia in corso, «il vaccino non sarà disponibile per un uso diffuso nei prossimi 12 a 18 mesi»
Bioetica
Il Quebecco si muove per riconoscere il «diritto» all’aborto nella proposta di costituzione
Il Quebecco ha proposto una legge per sancire un apparente «diritto» all’aborto nella bozza di costituzione della provincia canadese.
Il 9 ottobre, l’Assemblea nazionale del Quebecco ha presentato il disegno di legge n. 1, Legge costituzionale del 2025 sul Quebec, che mira a stabilire una costituzione per il Quebec che dia priorità ai valori della provincia, tra cui la cosiddetta «libertà» di aborto.
«Ora dobbiamo andare oltre», ha dichiarato il primo ministro François Legault all’Assemblea Nazionale. «Il Quebecco ha scelto di restare in Canada, ma ha anche scelto di affermare il suo carattere nazionale e distintivo».
«È giunto il momento di affermare, in modo chiaro, l’esistenza costituzionale della nazione del Quebecco», ha proseguito. «La Costituzione riunirà tutte le nostre regole, tutti i nostri valori fondamentali in un’unica legge. Diventerà la legge di tutte le leggi».
La proposta di legge costituzionale comprende diversi emendamenti contrari alla vita, tra cui l’inserimento delle leggi sull’aborto e sull’eutanasia nella costituzione provinciale. La legge è stata approvata con 71 voti favorevoli e 30 contrari. «Lo Stato protegge la libertà delle donne di abortire», promette l’articolo numero 29.
Aiuta Renovatio 21
Il Quebecco ha recentemente confermato il suo sostegno all’aborto quando la Corte superiore provinciale ha stabilito che le “zone bolla” delle strutture per l’aborto sono incostituzionali, ma «giustificate».
Attualmente, la legge del Quebec impedisce l’attività di advocacy pro-life entro un raggio di 50 metri da qualsiasi struttura o sede di un’attività che offre di eseguire il feticidio. Tra le attività vietate rientrano anche scoraggiare una donna dall’aborto od offrire risorse alternative per aiutare la madre a tenere il bambino.
Inoltre, la legge promette di prendere di mira i malati e gli anziani attraverso l’eutanasia. La legge si impegna a garantire che «qualsiasi persona le cui condizioni lo richiedano abbia il diritto di ricevere cure di fine vita», un termine che include il ricorso all’eutanasia. Da notare come l’anno scorso era emerso uno studio sul Quebecco che rivelava che più di uno su dieci bambini abortiti nel secondo trimestre nasce vivo, ma solo il 10% sopravvive più di tre ore.
Allo stesso tempo, il Quebecco, una provincia notoriamente liberale, ha il tasso più alto di suicidio assistito in Canada.
La provincia ha registrato un aumento del 17% dei decessi per eutanasia nel 2023 rispetto al 2022, con il programma che ha causato la morte di 5.686 persone. Questa cifra elevata rappresenta un impressionante 7,3% di tutti i decessi nella provincia, collocando il Québec in cima alla lista a livello mondiale. Di conseguenza, si è avuto anche il rivoltante record per la predazione degli organi, con la triplicazione dei trapianti da vittime di eutanasia.
Come riportato da Renovatio 21, ad agosto l’Ordine dei medici del Quebecco ha dichiarato che l’eutanasia è un «trattamento appropriato» per i bambini nati con gravi problemi di salute. L’eutanasia per i neonati era stata sostenuta dai medici quebecchesi ancora tre anni fa, mentre è discussa apertamente l’eliminazione eutanatica dei malati di demenza.
Gli sforzi quebecchesi si iscrivono in un contesto globale in cui, come per un silenzioso ordine dipanato in tutta la Terra, vari Paesi a trazione progressista sta cercando di costituzionalizzare l’aborto, sulla scorta di quanto fatto da Emanuele Macron in Francia due anni fa.
Come riportato da Renovatio 21, anche il governo spagnuolo sta lavorando per sancire il diritto al feticidio nella Costituzione.
Un anno fa a Brusselle è stato approvato il progetto di inclusione dell’aborto nella Carta Europea. L’anno precedente gli eurodeputati avevano chiesto che il feticidio divenisse «diritto fondamentale».
Altri Paesi non marciano nella stessa direzione, Cinque giorni fa il Parlamento Olandese ha respinto una risoluzione che dichiarava l’aborto come «diritto umano», idea alla base di tanti progetti di enti transnazionali
Due mesi fa la Repubblica Domenicana ha riconfermato il divieto totale di aborto.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Bioetica
Morte cerebrale, trapianti, predazione degli organi, eutanasia: dai criteri di Harvard alla nostra carta d’identità
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
- presso gli uffici comunali, firmando un apposito modulo predisposto al momento del rilascio o del rinnovo della carta d’identità;
- presso gli sportelli delle Aziende sanitarie locali;
- attraverso una dichiarazione in carta libera completa di tutti i dati personali, datata e firmata.
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Ambiente
Studi sui metodi per testare le sostanze chimiche della pillola abortiva nelle riserve idriche
I funzionari governativi USA stanno valutando se sia possibile sviluppare metodi per rilevare le sostanze chimiche contenute nella pillola abortiva nelle riserve idriche degli Stati Uniti, in seguito all’iniziativa del gruppo Students for Life. Lo riporta LifeSite.
Quest’estate, i funzionari dell’Agenzia per la Protezione Ambientale americana (EPA) hanno incaricato gli scienziati di determinare se fosse possibile sviluppare metodi per rilevare tracce di pillole abortive nelle acque reflue. Sebbene al momento non esistano metodi approvati dall’EPA, è possibile svilupparne di nuovi, hanno recentemente dichiarato al New York Times due fonti anonime.
La divulgazione fa seguito alla richiesta di 25 membri repubblicani del Congresso USA che hanno chiesto all’EPA di indagare sulla questione.
«Esistono metodi approvati dall’EPA per rilevare il mifepristone e i suoi metaboliti attivi nelle riserve idriche?», chiedevano i deputati in una lettera del 18 giugno. «In caso contrario, quali risorse sono necessarie per sviluppare questi metodi di analisi?»
Sostieni Renovatio 21
I legislatori hanno osservato che il mifepristone è un «potente bloccante del progesterone» che altera l’equilibrio ormonale e potrebbe «potenzialmente interferire con la fertilità di una persona, indipendentemente dal sesso».
Dopo l’annullamento della sentenza Roe v. Wade, Students for Life aveva rilanciato una campagna per indagare sulle tracce di pillole abortive e sui resti fetali nelle acque reflue. Il gruppo ha affermato che il mifepristone e i resti fetali potrebbero potenzialmente danneggiare gli esseri umani, gli animali e l’ambiente.
Nel novembre 2022, i dipendenti di Students for Life si sono lamentati del fatto che le agenzie governative non controllassero le acque reflue per individuare eventuali sostanze chimiche contenute nelle pillole abortive e hanno deciso di assumere i propri «studenti investigatori» per analizzare l’acqua.
La campagna era fallita sotto l’amministrazione Biden. Nella primavera del 2024, undici membri del Congresso, tra cui il senatore Marco Rubio della Florida, attuale Segretario di Stato, scrissero all’EPA chiedendo in che modo il crescente uso di pillole abortive potesse influire sull’approvvigionamento idrico.
Secondo due funzionari, l’EPA ha scoperto di non aver condotto alcuna ricerca precedente sull’argomento, ma non ha avviato alcuna nuova indagine correlata.
Kristan Hawkins, presidente di Students for Life, ha annunciato venerdì: «tre presidenti democratici hanno promosso in modo sconsiderato l’uso della pillola abortiva chimica. Ora l’EPA sta finalmente indagando sull’inquinamento causato dalla pillola abortiva».
«Ogni anno oltre 50 tonnellate di sangue e tessuti contaminati chimicamente finiscono nei nostri corsi d’acqua», ha continuato su X. «Spetta al presidente Trump e al suo team ripulire questo disastro».
A giugno un rapporto pubblicato da Liberty Counsel Action indicava che più di 40 tonnellate di resti di feti abortiti e sottoprodotti della pillola abortiva sono infiltrati nelle riserve idriche americane.
«Come altri farmaci noti per causare effetti avversi sul nostro ecosistema, il mifepristone forma metaboliti attivi», spiega il rapporto di 86 pagine. «Questi metaboliti possono mantenere gli effetti terapeutici del mifepristone anche dopo essere stati escreti dagli esseri umani e contaminati dagli impianti di trattamento delle acque reflue (WWTP), la maggior parte dei quali non è progettata per rimuoverli».
Non si tratta della prima volta che vengono lanciati gli allarmi sull’inquinamento dei fiumi da parte della pillola abortiva RU486, detta anche «pesticida umano».
Come riportato da Renovatio 21, le acque di tutto il mondo sono inquinate da fortemente dalla pillola anticoncenzionale, un potente steroide usato dalle donne per rendersi sterili, che viene escreto con l’orina con effetto devastante sui fiumi e sulla fauna ittica. In particolare, vi è l’idea che la pillola starebbe facendo diventare i pesci transessuali.
Danni non dissimili sono stati rilevati per gli psicofarmaci, con studi sui pesci di fiume resi «codardi e nervosi».
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Nonostante i ripetuti allarmi sul danno ambientale dalla pillola, le amministrazioni di tutto il mondo – votate, in teoria, all’ecologia e alla Dea Gaia – continuano con programmi devastatori, come quello approvato lo scorso anno a Nuova York di distribuire ai topi della metropoli sostanze anticoncezionali. A ben guardare, non si trova un solo ambientalista a parlare di questa sconvolgente forma di inquinamento, ben più tremenda di quello delle auto a combustibile fossile.
Ad ogni modo, come Renovatio 21 ripeterà sempre, l’inquinamento più spiritualmente e materialmente distruttore è quello dei feti che con l’aborto chimico vengono espulsi nel water e spediti via sciacquone direttamente nelle fogne, dove verranno divorati da topi, pesci, insetti, anfibi e altri animali del sottosuolo.
Su questo non solo non si trovano ambientalisti a protestare: mancano, completamente, anche i cattolici.
Come riportato da Renovatio 21, l’OMS poche settimane fa ha aggiunto la pillola figlicida alla lista dei «medicinali essenziali». Il segretario della Salute USA Robert Kennedy jr. aveva promesso una «revisione completa» del farmaco di morte (gli sarebbe stato chiesto dallo stesso Trump) ma negli scorsi giorni esso è stato approvato dall’ente regolatore FDA.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Misteri2 settimane faLa verità sull’incontro tra Amanda Knox e il suo procuratore. Renovatio 21 intervista il giudice Mignini
-



Pensiero6 giorni faCi risiamo: il papa loda Don Milani. Torna l’ombra della pedofilia sulla Chiesa e sul futuro del mondo
-



Spirito2 settimane faMons. Viganò: «non c’è paradiso per i codardi!»
-



Sanità1 settimana faUn nuovo sindacato per le prossime pandemie. Intervista al segretario di Di.Co.Si
-



Necrocultura4 giorni fa«L’ideologia ambientalista e neomalthusiana» di Vaticano e anglicani: Mons. Viganò sulla nomina del re britannico da parte di Leone
-



Salute1 settimana faI malori della 42ª settimana 2025
-



Autismo2 settimane faTutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?
-



Oligarcato5 giorni faPapa Leone conferisce a Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, la cattedra permanente nella basilica papale













