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Vaccini, cellule di aborto, autismo: parla la dottoressa Deisher

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Da un po’ di tempo a questa parte, Renovatio 21 ha stretto rapporti con la dottoressa Theresa Deisher, scienziata e ricercatrice americana, fondatrice della Sound Choice Pharmaceutical Institute (SCPI). Il lavoro della Deisher è, potremmo dire, unico al mondo. Il suo laboratorio e le sue ricerche trattano dei molti vaccini prodotti con linee cellulari di feto abortito.

 

Il lavoro del team della Deisher dimostra anche che, con buone probabilità, la crescita esponenziale dello spettro autistico nel mondo potrebbe essere legata alla presenza di DNA umano presente nei vaccini, iniettati nel corpo di miliardi di bambini.

Il lavoro del team della Deisher dimostra anche che, con buone probabilità, la crescita esponenziale dello spettro autistico nel mondo potrebbe essere legata alla presenza di DNA umano presente nei vaccini, iniettati nel corpo di miliardi di bambini.

 

La dottoressa Deisher ha fornito a Renovatio 21 diverso materiale informativo e scientifico prodotto dalla Sound Choice Pharmaceutical Institute, autorizzandone la pubblicazione. Oggi offriamo ai nostri lettori questo importante documento tradotto, in cui il team della Deisher spiega le importanti e sconcertanti scoperte scientifiche ottenute in questi anni a proposito di vaccini e linee cellulari di feti abortiti.

 

Gli scienziati alla Sound Choice Pharmaceutical Institute (SCPI), studiano i contaminanti delle linee cellulari fetali presenti nei vaccini ed i loro possibili rischi per la salute, dovuti al loro uso da parte dei produttori di vaccini.

 

Storia dell’introduzione delle linee cellulari fetali umane nella produzione dei vaccini

Alla fine del 1800, fattorie di vaccinai furono create per raccogliere il virus del vaiolo bovino dai vitelli segnando l’inizio della produzione industriale dei vaccini, e facendo così crescere i patogeni in animali vivi o usando cellule animali.

 

Nel gennaio del 1979 la FDA (Food and Drug Amministration) approvò i vaccini contro la rosolia (Meruvax) e i vaccini parotite-rosolia-morbilo (MMRII) prodotti usando linee cellulari fetali umane della linea WI-38 (Winstar Institute).

Negli USA, più di 10 vaccini vengono prodotti usando linee cellulari fetali umane e per i vaccini MMR-II, varicella ed epatite A non ci sono alternative disponibili

 

Nel Novembre del 1987 fu approvato dalla FDA un vaccino contro la polio prodotto utilizzando linee cellulari fetali umane.

 

Nel 1989 la seconda dose del vaccino trivalente prodotto con linee fetali fu raccomandato ai bambini di 12 mesi o più grandi. Una campagna di adesione al vaccino MMRII seguì, incrementando drasticamente le percentuali di copertura vaccinale

 

Nel 1995 fu approvato dalla FDA un vaccino contro la varicella (Varivax) prodotto usando le linee cellulari fetali umane WI38 e MRC-5 (Medical ResearchCouncil cell strain 5) .

 

Negli USA, più di 10 vaccini vengono prodotti usando linee cellulari fetali umane e per i vaccini MMR-II, varicella ed epatite A non ci sono alternative disponibili. I vaccini contro la varicella e l’epatite A sono prodotti utilizzando la linea cellulare fetale umana derivante da un normale feto maschile di circa 3 mesi, mentre il virus della rosolia nel vaccino MMR-II è prodotto con la linea cellulare WI-38 che fu ottenuta da un normale feto femminile di 3 mesi.

I vaccini contro la varicella e l’epatite A sono prodotti utilizzando la linea cellulare fetale umana derivante da un normale feto maschile di circa 3 mesi, mentre il virus della rosolia nel vaccino MMR-II è prodotto con la linea cellulare WI-38 che fu ottenuta da un normale feto femminile di 3 mesi

 

Perché ci sono contaminanti nei vaccini? Possiamo produrre vaccini senza contaminanti?

L’ingrediente attivo di un vaccino è il virus che suscita una risposta immunitaria nel destinatario, così da conferirgli alla fine l’immunità nel caso lui/lei venisse esposto naturalmente al virus. Quindi, il vaccino è una fiala che contiene un virus o una parte, un buffer [«mediatore», ndr] liquido, e contaminanti derivanti dalle linee cellulari che furono usate per produrre il virus. Alcuni vaccini contengono conservanti ed adiuvanti, come il thimerosal, sali o alluminio. Gli scienziati creano virus con linee cellulari perché i virus sono troppo grandi per essere fatti economicamente in provetta.

 

Per questo i produttori si avvantaggiano sfruttando il modo naturale con cui i virus replicano, infettando con il virus cellule o linee cellulari e poi raccogliendo il virus dopo che si è replicato centinaia di migliaia o milioni di volte. Attualmente sia le linee cellulari fetali umane che animali vengono impiegate dai produttori di vaccini. Quando si raccolgono i virus, componenti delle linee cellulari sono trasportate nel prodotto finale e non possono essere eliminate.

La dottoressa Theresa Deisher

 

Per esempio, leggendo il Summary BASIS APROVAL della Merck si trova, all’ Appendice F, pagina 3, per il vaccino contro la varicella, più di 2 microgrammi di DNA Fetale umano a doppio filamento in ogni vaccino, ossia circa il doppio dell’ingrediente attivo del vaccino.

 

L’unico vaccino monovalente contro la varicella precedentemente disponibile negli USA era prodotto usando linee cellulari diploidi umane WI-38 contaminato con più di 150 ng di DNA cellulare per dose (il che equivale all’ammontare di DNA di 22 000 cellule).

 

Poiché sappiamo che i contaminanti sono trasportati al prodotto finale quanti contaminanti sono accettabili per la sicurezza?

Gli scienziati creano virus con linee cellulari perché i virus sono troppo grandi per essere fatti economicamente in provetta.

Sia l’OMS che la FDA hanno linee guida e soglie pubblicate per i livelli di contaminanti «tollerabili». In ogni caso, studi sulla sicurezza dei contaminanti da linee cellulari fetali umane sono gravemente inadeguati, se non assenti. Nelle prime riunioni di orientamento, le agenzie di regolamentazione e gli esperti argomentarono per un limite raccomandato a 10 pg (picogrammi) di contaminante da DNA cellulare per dose, che fu poi rialzato a 100 pg nel 1986 e di nuovo a 10 ng, 1000 volte più alto delle raccomandazioni originali. A pagina 25 del documento della FDA, sul briefing del 19 Settembre 2012, vi è scritto:

 

«Il valore di 100 pg di DNA cellulare per dose vaccinale è rimasto lo standard raccomandato per un decennio. In ogni caso, la faccenda è stata rivista nel 1997 per diverse ragioni…Il risultato del meeting dell’ OMS nel 1997 fu che l’ammontare di residuo di DNA cellulare consentito in un vaccino prodotto con una linea cellulare continua e iniettato per via parenterale fu alzato da 100 pg a 10 ng per dose».

 

Vaccini contaminati da linee cellulari di feto abortito e disturbi autistici: quali correlazioni?

Nel Marzo del 2010, L’Agenzia per la Protezione Ambientale, pubblica un analisi sui tassi d’incidenza del disordine autistico, usando ciò che viene chiamata «analisi del bastone da hockey», identificando, dal 1988, un cambiamento negli USA e nel mondo per ciò che concerne i tassi dell’autismo. SCPI si interessò al potenziale collegamento tra vaccini e autismo poiché all’organizzazione fu chiesto di sviluppare vaccini alternativi per i genitori che si opponevano all’uso di cellule fetali umane nella preparazione dei vaccini. Nell’accettare la missione, la SCPI iniziò a studiare la letteratura sui vaccini.

 

SCPI condusse un’analisi indipendente sul cambiamento, indagando sulla prevalenza dello spettro autistico in relazione al primo anno di nascita. Ciò che l’organizzazione scoprì fu che una possibile esposizione universale o un trigger (traducibile come «innesco», «causa scatenante», ndr] ambientale introdotto aveva avuto ripercussioni sui bambini nati dopo il 1980, 1988 e 1996 con una confidenza del 95%. Come detto poc’anzi, il 1979 coincide con i cambiamenti nella produzione dei vaccini introducendo linee fetali umane e contaminanti retro-virali all’interno del MMR II.

Chi ha a che fare con la scienza dovrebbe sapere che frammenti di DNA fetale umano possono indurre reazioni auto immunitarie oltre che potenziare inserzioni e mutazioni genetiche

 

Chi ha a che fare con la scienza dovrebbe sapere che frammenti di DNA fetale umano possono indurre reazioni auto immunitarie oltre che potenziare inserzioni e mutazioni genetiche. Per identificare chiaramente un trigger ambientale per una malattia diversi criteri devono essere soddisfatti, fra cui:

 

  1. A) il trigger deve essere più basso o assente prima del punto di cambiamento (i vaccini prodotti con linee cellulari fetali umane hanno questa caratteristica);
  2. B) il trigger deve avere associazioni biologiche plausibili con la malattia (contaminanti cellulari fetali sono noti come possibili induttori di mutazioni e risposte autoimmuni);
  3. C) se il trigger è rimosso la malattia dovrebbe diminuire: c’è un test naturale per l’accertamento , causato da ciò che è conosciuto come «Paura di Wakefield».

 

LA SCPI esaminò 2 set di dati: la copertura con vaccino MMR e l’incidenza di autismo in Gran Bretagna, Svezia e Norvegia. Quello che il team scoprì fu che la copertura dell’MMR calò dopo la pubblicazione del Dr. Wakefield del 1998, ed iniziò a ri-aumentare dopo il 2001 fino a tornare ad una copertura del 90% nel 2004. Nello stesso periodo l’incidenza di autismo calò per i nati dopo il 1998 per tornare gradualmente a salire per i nati dopo il 2000.

Quello che il team scoprì fu che la copertura dell’MMR calò dopo la pubblicazione del Dr. Wakefield del 1998, ed iniziò a ri-aumentare dopo il 2001 fino a tornare ad una copertura del 90% nel 2004. Nello stesso periodo l’incidenza di autismo calò per i nati dopo il 1998 per tornare gradualmente a salire per i nati dopo il 2000

 

I contaminanti fetali di DNA nei vaccini hanno la potenzialità di causare mutagenesi da inserzione. Per ridurre i rischi che i contaminanti da DNA fetale umano causino mutagenesi da inserzione la FDA raccomandò di frammentare il DNA.

 

Nello stesso documento sulla riunione della FDA prima menzionata, a pagina 17 e 18 il rischio oncogeno e infettivo causato da DNA residuale nei vaccini è riconosciuto, e viene avanzata la raccomandazione di ridurre la dimensione del DNA per ridurre il rischio di contaminazione da DNA (tramite digestione di nucleasi). In termini semplici, fu raccomandato ai produttori di tagliare il DNA residuale nei vaccini ad una lunghezza di circa 250 nucleotidi (il più piccolo gene noto conta 800 nucleotidi). Le raccomandazioni sulla frammentazione del DNA erano basate sulla preoccupazione che un intero gene oncogeno potesse essere presente all’interno dei contaminanti fetali di DNA.

 

Quando furono fatte quelle raccomandazioni, non avevamo la disponibilità di informazioni sulla biologia molecolare di cui disponiamo oggi. Il campo della terapia genica ha dimostrato che frammenti di DNA di 500 nucleotidi o meno si inseriscono prontamente nel genoma del ricevente. Al fine di migliorare la sicurezza un più grande pericolo potrebbe essere stato introdotto. Interessante notare come molte pubblicazioni riportano di nuove mutazioni, non presenti nei genitori in più del 60% dei casi di autismo semplice.

 

I contaminanti di DNA fetale hanno la capacità di causare mutagenesi da inserzione.

Le raccomandazioni sulla frammentazione del DNA erano basate sulla preoccupazione che un intero gene oncogeno potesse essere presente all’interno dei contaminanti fetali di DNA

Gli scienziati hanno scoperto che i bambini con spettro autistico hanno anticorpi contro il DNA umano nel loro sangue, cosa che non avviene nei bambini non autistici. Questi anticorpi potrebbero aver a che fare con attacchi autoimmuni nei bambini autistici.

 

Alla Sound Choice sospettiamo anche che l’esposizione di un bambino a frammenti di DNA fetale umano estraneo possa generare una risposta immunitaria che può generare, a sua volta, reazione nel DNA del bambino, poiché il DNA esterno contaminante potrebbe avere sezioni che si sovrappongono a quello del DNA del bambino.

 

Gli scienziati hanno scoperto che i bambini con spettro autistico hanno anticorpi contro il DNA umano nel loro sangue, cosa che non avviene nei bambini non autistici. Questi anticorpi potrebbero aver a che fare con attacchi autoimmuni nei bambini autistici

Perché non sono mai stati fatti studi sulla sicurezza?

Il pericolo di frammenti retrovirali, così come di DNA fetale umano rimasto, rappresentano rischi non studiati per gli ingredienti dei vaccini, e pur tuttavia, la preponderante letteratura scientifica dimostra chiaramente l’alta probabilità di pericolo di autoimmunità e/o mutagenesi da inserzione derivanti da questi contaminanti.

 

Per quanto ne sappiamo, SCPI è l’unica organizzazione che sta attualmente conducendo studi clinici per fornire ulteriori prove cliniche di autoimmunità e mutagenesi da inserzione causate da DNA fetale umano all’interno dei vaccini. Il team si sta concentrando sulla quantificazione dell’integrazione genomica dei frammenti di DNA umano all’interno di cellule umane, per valutare la connessione temporale tra i vaccini prodotti con cellule fetali umane e l’aumento dell’autismo nel mondo.

 

 

 

 

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Autismo

Trump condivide un video sulla correlazione tra vaccini e autismo

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Lunedì il presidente Donald Trump ha pubblicato un video sul suo account social in cui promuove la teoria secondo cui i vaccini causano l’autismo.

 

Il video, vecchio di decenni, mostra in parte David Geier, che il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha incaricato questa primavera di indagare sui legami tra vaccini e autismo, insieme a suo padre, il dottor Mark Geier, un dottore la cui licenza medica è stata sospesa in seguito alle accuse di mettere in pericolo i bambini autistici. David Geier è stato accusato nel 2012 di aver esercitato la professione medica senza abilitazione insieme al padre nel Maryland. È stato nominato nel governo federale da Robert F. Kennedy Jr., il ministro della Salute, per lavorare a uno studio sulle cause dell’autismo, la cui pubblicazione è prevista per questo mese.

 

Il video si concentra sul timerosal, un conservante a base di mercurio che è stato eliminato da quasi tutti i vaccini infantili all’inizio degli anni 2000. Il filmato viene da un vecchio documentario sui vaccini, circolante su YouTube con il titolo A Shot in the Dark, che parlava estensivamente dell’uso del mercurio nei vaccini.

 

Il filmato, sgranato, probabilmente «rubati» da qualche altro utente che lo aveva editato dal film, reca le scritte sopra e sotto le immagini: «Sono TUTTI veleno. Ognuno di essi».

 


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Il post di Trump arriva pochi giorni dopo che Kennedy è stato messo sotto torchio dai senatori, tra cui diversi repubblicani, sulla sua posizione sui vaccini.

 

La notizia arriva anche prima di una riunione del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione prevista per la fine del mese, durante la quale si prevede che il comitato voterà per aggiornare le raccomandazioni sui vaccini contro il COVID-19, nonché su altre vaccinazioni.

 

Kennedy ha promesso di pubblicare un rapporto sulle cause dell’autismo entro la fine del mese, dichiarando a Trump, durante una riunione del gabinetto di agosto, che i suoi sforzi erano sulla buona strada.

 

Come noto, poco ore prima Trump aveva ricevuto alla Casa Bianca, assieme ad altri CEO di grandi aziende tecnologiche, Bill Gates, che, con a fianco un’occhiuta Melania, ha ribadito pubblicamente il suo impegno per i vaccini. Nel 2016 alcuni avevano speculato che Barron Trump, l’ultimogenito del presidente nato da Melania, fosse vittima di un danno da vaccino.

 

 

L’apertura all’idea che i vaccini causino l’autismo era stata vista in Trump persino nei dibattiti delle primarie repubblicane 2015.

 

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Come riportato da Renovatio 21, in settimana è emerso che sarebbe pronto un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. che indica che l’uso dei vaccini e del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti.

 

In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.

 

Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.

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Autismo

La sanità di Kennedy alza il tiro: autismo collegato al vaccino MPR e all’uso di paracetamolo durante la gravidanza

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Un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. indica che l’uso del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti, secondo quanto riportato dai media.   Fonti vicine alla questione hanno affermato al Wall Street Journal che bassi livelli di folato e l’uso del farmaco a base di paracetamolo saranno menzionati nel prossimo rapporto sull’autismo dell’HHS tra i potenziali fattori causali dell’autismo.   Kennedy, segretario dell’HHS (la Sanità pubblica USA), ha dichiarato la scorsa settimana alla trasmissione TV Fox and Friends che la sua agenzia stava per rivelare le cause dell’autismo e formulare di conseguenza raccomandazioni normative governative. Le sue osservazioni suggeriscono che l’uso del Tylenol da parte delle madri e la carenza di folati saranno tra i molteplici fattori citati nel rapporto dell’HHS.   «Non esiste una causa unica, ce ne sono molte, molte: c’è un insieme di cause», ha affermato Kennedy. «Stiamo ora raccogliendo prove sufficienti per richiedere un intervento normativo su alcune di queste, o raccomandazioni».  

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RFK jr. ha sottolineato l’impennata documentata dei tassi di autismo, passati da meno di uno su 10.000 nel 1970 a un caso ogni 31 americani, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Anche se l’autismo è sovradiagnosticato, una parte significativa di questi bambini presenta gravi disabilità, il che indica un reale e notevole aumento del disturbo.   «La maggior parte dei casi ora è grave», ha affermato Kennedy ad aprile, discutendo i risultati di un sondaggio sull’autismo condotto dal CDC e spiegando che «il 25% dei bambini a cui viene diagnosticato l’autismo non è verbale, non ha familiarità con il bagno» e presenta altri comportamenti disfunzionali tipici dell’autismo grave, come il sbattere le mani.   Durante un’audizione al Senato tenutasi giovedì, Kennedy ha anche sottolineato il legame tra il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MMR) e l’autismo.   «Nel 2002, il CDC ha condotto uno studio interno sui bambini della contea di Fulton, in Georgia, e ha esaminato i bambini che avevano ricevuto il vaccino MPR in tempo, confrontandoli con quelli che lo avevano ricevuto più tardi. I dati di quello studio hanno mostrato che i ragazzi di colore che avevano ricevuto il vaccino in tempo avevano una probabilità del 260% maggiore di ricevere una diagnosi di autismo rispetto ai bambini che avevano aspettato», ha spiegato Kennedy.   «Il capo scienziato, il dottor William Thompson, scienziato senior per la sicurezza dei vaccini presso il CDC, ha ricevuto l’ordine dal suo capo, Frank DeStefano, che è a capo della divisione per la sicurezza delle vaccinazioni, di entrare in una stanza con altri quattro coautori per distruggere quei dati», ha affermato Kennedy.   Questa storia è stata divulgata dal Thompson, divenuto «gola profonda» del CDC e uno dei coautori che hanno intenzionalmente omesso i dati dello studio del 2004 che mostravano il collegamento tra vaccino MPR e autismo nei bambini neri.   Sebbene una definizione di autismo in continua evoluzione e ampliamento possa contribuire ad aumentare le diagnosi, Kennedy ritiene che le «tossine ambientali» abbiano contribuito a una vera e propria epidemia di autismo.   «Esamineremo i vaccini, ma esamineremo tutto. Tutto è in gioco: il nostro sistema alimentare, la nostra acqua, la nostra aria, i diversi modi di essere genitori, tutti i tipi di cambiamenti che potrebbero aver scatenato questa epidemia», aveva precedentemente dichiarato il capo dell’HHS a Fox News.   «È un’epidemia», ha insistito Kennedy. «Le epidemie non sono causate dai geni. I geni possono fornire vulnerabilità, ma è necessaria una tossina ambientale».   «Sappiamo che è una tossina ambientale a causare questo cataclisma», ha detto Kennedy, «e la identificheremo».

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In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.   Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.   A novembre dell’anno scorso, dopo la vittoria elettorale di Trump e l’annuncio della nomina di Kennedy alla Sanità USA, le azioni dei produttori di vaccini erano crollate.   Renovatio 21 ancora nel 2019 pubblicava la serie di articoli di Kennedy su vaccini, autismo e altre malattie croniche.

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Autismo

Il Canada non esclude l’eutanasia per i bambini autistici

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I documenti mostrano che la Sanità canadese ha finanziato un progetto di ricerca universitario riguardante le «opinioni dei giovani» sull’eutanasia, che includeva una breve discussione sulla possibilità che i bambini affetti da autismo grave possano mai essere ammessi alla morte nell’ambito del programma nazionale di «Assistenza medica al suicidio», detto MAiD.

 

I documenti, resi pubblici da Rebel News, mostrano che il ministero della Salute canadese ha donato circa 549.068 dollari a un progetto di ricerca quadriennale con la Dalhousie University in Canada per studiare «le opinioni dei giovani sulle cure di fine vita, le cure palliative e la MAiD».

 

I documenti interni risalgono al 2024 e riguardano catene di posta elettronica, consultabili qui, in merito al dibattito sulla possibilità di consentire il MAID ai minorenni.

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In uno scambio di email si vede una funzionaria di Health Canada, che faceva parte del team per le cure di fine vita per gli indigeni, chiedere a due burocrati di alto livello dell’unità MAiD «come dovrebbe rispondere il dipartimento alla corrispondenza pubblica in merito al fatto che l’autismo grave soddisfi i criteri di ammissibilità per il MAuD?»

 

Una bozza di risposta includeva la seguente risposta: «la vostra posizione sarà attentamente valutata man mano che il governo procede con la legislazione MAD».

 

Vale la pena notare che questa bozza di risposta è stata poi estratta da una versione successiva delle note interne.

 

Sebbene la bozza di risposta non approvi la pratica del MAiD per i bambini autistici, gli attivisti chiedono da tempo l’espansione del programma nazionale di eutanasia, sostenendo specificamente che la pratica consenta l’uccisione dei cosiddetti «minori maturi» e di coloro che soffrono esclusivamente di disturbi mentali. Di fatto, l’estensione dell’eutanasia per i malati mentali dovrebbe diventare legge nel 2027, in seguito all’approvazione del disegno di legge C-7 nel 2021.

 

I dati più recenti mostrano che l’iniezione letale MAiD è la sesta causa di morte in Canada: nel 2022, Health Canada ha segnalato che 13.241 canadesi sono morti a causa dell’iniezione letale MAiD. Questa cifra rappresenta il 4,1% di tutti i decessi nel Paese quell’anno e rappresenta un aumento del 31,2% rispetto al 2021, il primo anno in cui l’eutanasia è stata disponibile per coloro che non erano malati terminali.

 

 

Vale la pena notare che il Partito Conservatore canadese ha tentato per qualche tempo di opporsi all’espansione del MAiD, ma i recenti tentativi legislativi di fermarla del tutto, invece di limitarsi a ritardarla, come attraverso il disegno di legge C-314, sono falliti.

 

Come riportato da Renovatio 21, la finestra di Overton sull’eutanasia dei bambini autistici (e sui danneggiati da vaccino) è aperta da diverso tempo. Da notare che uno studio di due anni fa dimostrava che di fatto l’eutanasia delle persone autistiche in Olanda era già iniziata.

 

Renovatio 21 lo aveva preconizzato apertis verbiis già nel lontano settembre 2017, in quella che fu forse la prima (o al massimo la seconda) conferenza pubblica . Era un incontro pubblico organizzato da Renovatio 21 a Reggio Emilia sul tema caldo di cui giorni: l’obbligo vaccinale per i nostri figli – la famosa «legge Lorenzin», che ha impedito a tanti bambini non vaccinati di frequentare le scuole materne, praticamente un test per quanto sarebbe successo tre anni dopo con sieri mRNA e green pass.

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«Abbiamo visto che eliminano completamente i down, perché la loro è una vita indegna di essere vissuta» dicevo indicando il caso dell’Islanda down-free. «E una vita indegna di essere vissuta, va eliminata… voi pensate che sia impossibile? Il re cattolico del Belgio nel 2014 ha firmato una legge per cui si può fare l’eutanasia del bambino, basta che il bambino sia “consenziente”… l’eutanasia infantile è arrivata… qualcuno lo chiama aborto post-natale».

 

«Quindi io mi chiedo, e sono conscio della forza di questa mia domanda: quanti anni ci vorranno prima che i bambini autistici finiranno in questo calderone?»

 

Il video è sparito da YouTube per «violazione delle linee guida». Su X invece è ancora visibile.

 

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