Salute

Ultime ore per opporsi all’inserimento dei vostri dati pregressi nel Fascicolo Sanitario Elettronico

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Se non lo avete già fatto, avete ancora solo qualche ora per opporvi all’inserimento dei vostri dati biomedici pre-2020 al Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).

 

Il tempo a disposizione per decidere, e per procedere con la segnalazione della vostra opposizione, scade domenica il 30 giugno, cioè domani. Dopo, non sarà più possibile opporsi all’inserimento dei dati sanitari (referti, prescrizioni anche private, diagnosi, lettere di dimissioni: ogni documento possibile). Scatterà, anche qui come per la predazione dei vostri organi a seguito di incidenti, la celeberrima tagliola del silenzio-assenso.

Quindi, urge che i lettori ci pensino un secondo – e, nel caso, agiscano subito.

 

Ricordiamo che è possibile fare opposizione anche in mancanza di SPID utilizzando sulla pagina del portale Sistema Tessera Sanitaria semplicemente, la tessera sanitaria, di cui saranno chiesti codice fiscale, scadenza e numero identificativo della tessera.

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Riguardo ai motivi per opporsi, Renovatio 21 ha pubblicato un articolo, sperando che sia chiaro a tutti che nel mondo in cui viviamo, e chi ci prepariamo a vivere – quello di una tecnocrazia che abbisogna di sorveglianza continua e di ogni vostro dato da dare in pasto ai suoi algoritmi di predizione e controllo – lo sforzo da seguire sempre è quello di evitare di finire in qualsiasi database, specie quelli pubblici.

 

Il blogger esperto di sicurezza informatica Matteo Flora ha pubblicato un video sul suo canale YouTube in cui spiega i pro e i contro del FSE, dichiarando subito la sua comodità (per chi? Per i medici? Davvero?) per poi ragionare con onestà sui possibili svantaggi: mettere tutti i vostri dati in un unico punto, che mai potrà essere inattaccabile (come dimostrano decine di casi di sistemi sanitari bucati e ricattati dagli hacker anche solo negli ultimi mesi) non è mai una buona idea.

 

Soprattutto, spiega l’esperto, il rischio potrebbe venire anche dall’utilizzo dei dati: e se un domani, per darvi un mutuo, e calcolarne le cifre, pretendessero l’accesso degli algoritmi della banca al vostro FSE? E se il governo, con o senza un’altra emergenza, decidesse di condividere il vostro FSE con qualsiasi altro ente, anche privato? Se per sostenere un colloquio il possibile datore di lavoro vi dicesse che prima vuole analizzare il vostro FSE, cioè la cartella clinica totale della vostra vita?

 

Il videoblogger non può dirlo, Renovatio 21 sì: dal database biometrico all’eugenetica il passo è brevissimo.

 

Se l’uomo diviene numero, ogni cosa può succedere, ogni forma di distruzione della sua dignità diviene possibile, perché controllabile, remotabile, persino. Non basta pensare alle storie dei campi di concentramento, con cifre tatuate sulla pelle dei prigionieri. Pensiamo anche a quelle strane, apocalittiche parole del cardinale Ratzinger ai seminaristi palermitani nel lontano marzo 2000: «la Bestia è numero, e ci trasforma in numero»…

 

Il Flora a fine video dice che lo farà, perché benestante ed in salute, ammettendo che se invece non avesse goduto di sicurezza economica e di benessere fisico forse avrebbe preso in considerazione l’idea di fare l’opposizione al passaggio dei suoi dati biomedici pre-2020 al FSE.

 

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«Cosa farò io? Molto probabilmente non mi opporrò» dice l’esperto videoblogger. «La comodità, dal mio punto di vista di avere in una parte centrale tutta la parte sanitaria supera nel mio caso specifico la mia ritrosia con la parte di privacy».

 

«Non so cosa fare se avessi avuto grossi problemi sanitari nel passato e avessi una condizione economica meno stabile della mia. Avrei paura forse che i dati passati di patologie importanti venissero usati per bloccarmi la possibilità di un mutuo di un finanziamento. Probabilmente nella mia analisi contribuisce il fatto che io sia in una posizione obiettivamente abbastanza agiata e che possa permettermi di fare questa cosa».

 

Ci permettiamo di dire che il ragionamento per cui si confida nella bontà dei propri dati (in fondo, non ho avuto nulla, non ho fatto niente di male, etc.) è, comunque, sbagliato: perché non bisogna pensare solo al problema futuribile dei tassi del mutuo e ai premi dell’assicurazione, ma ad una dimensione di controllo che magari oggi non siamo in grado di prevedere: una volta che esiste un dato, può essere sussunto in un discorso di qualsiasi tipo.

 

Ti sei ammalato nel 2018? Abbiamo scoperto che quella era un’epidemia con alcune conseguenze e quindi… etc. (Avete presente quelle volte che compilando un modulo vi chiedono se siete stati in Gran Bretagna negli anni Novanta… non scrivono, in effetti, che interessa loro sapere se potete avere da qualche parte una mucca pazza)

 

Hai preso questo farmaco? Si è scoperto che in combinazione con questo produce questo effetto.

 

Sei stato segnalato come tossicodipendente (magari solo perché beccato con uno spinello alla festa di maturità)? Un governo del futuro, e tanti enti privati, potrebbero non assegnarvi alcuni punti, alcuni accessi – alcuni diritti

 

Avete fatto questo o quel vaccino? Allora magari è meglio se non fate queste attività… Qui si apre un discorso vasto sugli scuolabus: lo ripeteremo un’altra volta, ma tanto sapete di cosa si tratta. La questione è che, in futuribile un rovesciamento epistemico (i normaloidi tremino: immaginate l’ascesa di un governo totalmente no-vax!), anche i vaccini pediatrici potrebbero divenire un problema: tuo figlio ha fatto il MPR? Allora… aggiungete voi il possibile seguito.

 

E ancora, francamente più probabile a breve termine: avete il diabete? Allora al supermercato, con il danaro elettronico (l’unico che vi sarà in circolo: il lancio dell’euro digitale è annunciato) non potrete comprare la Nutella. Etc.

 

Avete capito: si potrebbe arrivare, giù per il pendìo scivoloso, alla determinazione da parte del sistema di permettervi o meno di fare figli (Tinder genetici sono già stati proposti) e giù fino all’eutanasia massiva che già vediamo operante in vari Paesi.

 

Abbiamo imparato sulla nostra pelle con lo Stato, in convergenza con le multinazionali, ora può arrivare ad escludere i cittadini sulla base di dati biologici – all’interno di discorsi, di statistiche, di algoritmi completamente errati. Dopo l’episodio totalitario del green pass, che ha digitalizzato l’esistenza delle persone, sottomesse a principi da piattaforma informatica, non possiamo più trattare con leggerezza la questione dei nostri dati, parte integrante della nostra sovranità biologica.

 

Soprattutto, sappiamo che ogni sorta di orrore potrebbe uscire dall’abisso del Nuovo Ordine agendo sui dati che forniamo alla Bestia.

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I lettori di Renovatio 21 sanno bene che in Canada oramai l’eutanasia è praticamente consigliata a chiunque, dal veterano disabile al malato di mente, con la popolazione che si dice d’accordo riguardo l’eutanasia a poveri. Che a decidere della nostra «dolce morte» sia un algoritmo alimentato da vostri dati – sempre più profondi, se includiamo l’inevitabilità della trasmissione del dato genetico – non è fantascienza distopica.

 

Per questo, diamo un consiglio anche a chi sta per avere un bambino: potete evitare quei prelievi che, invero bizzarramente, chiedono di fare a vostro figlio appena nato, con la scusa, anche qui come per l’FSE, degli «studi».

 

L’ipotesi che qualcuno un domani – come in una scenetta dei Monty Python aggiornata all’era dell’informatica genomica – vi bussi alla porta per chiedervi un organo non è fuori dal regno delle possibilità, e già si racconta di casi di figli adottati che sono andati alla cerca dei genitori naturali che li avevano abbandonati (o viceversa) per chiedere un rene, il sangue, o qualsiasi altro tessuto.

 

E quindi, prendete una decisione subito. Sempre considerando che, grazie al maledetto 2020 quando il governo Conte-bis passò la legge di autoalimentazione dei dati nel FSE, i vostri dati degli ultimi quattro anni vi sono finiti automaticamente, e i prossimi pure.

 

A meno che, non si faccia qualcosa per fermare questa Bestia. Qualcuno ha voglia di combattere? Qualche politico vuole intestarsi questa vera battaglia di libertà e di dignità umana?

 

Roberto Dal Bosco

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