Geopolitica
Truppe USA saccheggiano cereali siriani. La Russia denuncia un aumento dell’occupazione americana
Fonti ufficiali russe e siriane hanno riferito che il ministero della Difesa russo è in forte disappunto riguardo all’attività militare americana nella regione nord-orientale della Siria, in particolare si è notato un aumento di truppe e mezzi militari nell’area di al-Jazeera.
Il Centro di coordinamento russo di Hmeimim ha notato l’aumento del trasporto aereo e terrestre di materiale militare americano come parte della continua violazione della sovranità siriana intesa a bloccare la popolazione siriana dalle proprie risorse vitali, tra cui grano ed energia.
Le stime più recenti del numero di truppe statunitensi nel paese indicano la presenza del Pentagono con circa 1.000 soldati, molti dei quali appartenenti alle forze speciali
La dichiarazione russa afferma che «tale mobilitazione militare, sincronizzata con la situazione economica e sociale derivante dal blocco statunitense, danneggia le opportunità di una soluzione politica alla crisi in Siria».
Le stime più recenti del numero di truppe statunitensi nel paese indicano la presenza del Pentagono con circa 1.000 soldati, molti dei quali appartenenti alle forze speciali. Negli anni precedenti si credeva che fossero da 2.000 a 3.000, ma queste stime hanno probabilmente nascosto il numero reale del personale USA, compresi i servizi segreti e i contractors statunitensi.
Giorni fa Damasco ha accusato le truppe a stelle e strisce di aver saccheggiato silos di grano in un’area occupata della regione di Hasaka.
«Le forze di occupazione statunitensi hanno portato fuori un nuovo lotto di grano siriano rubato dai silos di Tal Alou, nella regione di Hasaka, nel nord dell’Iraq», ha riferito SANA, agenzia d’informazione gestita dallo stato siriano
«Le forze di occupazione statunitensi hanno portato fuori un nuovo lotto di grano siriano rubato dai silos di Tal Alou, nella regione di Hasaka, nel nord dell’Iraq», ha riferito SANA, agenzia d’informazione gestita dallo stato siriano.
«Fonti locali nel villaggio di al-Sweidia, nella zona di al-Ya’arubia, hanno riferito ad un inviato di SANA, che un convoglio di 35 camion carichi di grano rubato dai silos di Tal Alou è scortato da un gruppo armato affiliato all’occupazione statunitense, sostenuta dalla milizia QSD, e che sta muovendo verso il nord Iraq», dice il rapporto.
Geopolitica
La Cina snobba il ministro degli Esteri tedesco
Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha dovuto cancellare un viaggio previsto in Cina dopo che Pechino si sarebbe rifiutata di organizzare incontri di alto livello con lui, secondo quanto riportato venerdì da diversi organi di stampa.
Il Wadephul sarebbe dovuto partire per Pechino domenica per discutere delle restrizioni cinesi sull’esportazione di terre rare e semiconduttori, oltre che del conflitto in Ucraina.
«Il viaggio non può essere effettuato al momento e sarà posticipato a data da destinarsi», ha dichiarato un portavoce del Ministero degli Esteri tedesco, citato da Politico. Il Wadephullo avrebbe dovuto incontrare il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, ma l’agenda prevedeva troppo pochi incontri di rilievo.
Secondo il tabloide germanico Bild, i due diplomatici terranno presto una conversazione telefonica.
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Questo intoppo diplomatico si inserisce in un contesto di crescenti tensioni commerciali tra Cina e Unione Europea. Nell’ultimo anno, Bruxelles e Pechino si sono scontrate sulla presunta sovrapproduzione industriale cinese, mentre la Cina accusa l’UE di protezionismo.
All’inizio di questo mese, Pechino ha rafforzato le restrizioni sull’esportazione di minerali strategici con applicazioni militari, una mossa che potrebbe aggravare le difficoltà del settore automobilistico europeo.
La Germania è stata particolarmente colpita dal deterioramento del clima commerciale.
Come riportato da Renovatio 21, la Volkswagen sospenderà la produzione in alcuni stabilimenti chiave la prossima settimana a causa della carenza di semiconduttori, dovuta al sequestro da parte dei Paesi Bassi del produttore cinese di chip Nexperia, motivato da rischi per la sicurezza tecnologica dell’UE. In risposta, Pechino ha bloccato le esportazioni di chip Nexperia dalla Cina, causando una riduzione delle scorte che potrebbe portare a ulteriori chiusure temporanee di stabilimenti Volkswagen e colpire altre case automobilistiche, secondo il quotidiano.
Venerdì, il ministro dell’economia Katherina Reiche ha annunciato che Berlino presenterà una protesta diplomatica contro Pechino per il blocco delle spedizioni di semiconduttori, sottolineando la forte dipendenza della Germania dai componenti cinesi.
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Immagine di UK Government via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Geopolitica
Vance in Israele critica la «stupida trovata politica»: il voto di sovranità sulla Cisgiordania è stato un «insulto» da parte della Knesset
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Geopolitica
Trump minaccia di togliere i fondi a Israele se annette la Cisgiordania
Israele «perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti» in caso di annessione della Giudea e della Samaria, nome con cui lo Stato Ebraico chiama la Cisgiordania, ha detto il presidente USA Donald Trump.
Trump ha replicato a un disegno di legge controverso presentato da esponenti dell’opposizione di destra alla Knesset, il parlamento israeliano, che prevede l’annessione del territorio conteso come reazione al terrorismo palestinese.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu, sostenitore degli insediamenti ebraici in quell’area, si oppone al provvedimento, poiché rischierebbe di allontanare gli Stati arabi e musulmani aderenti agli Accordi di Abramo e al cessate il fuoco di Gaza.
Netanyahu ha criticato aspramente il disegno di legge, accusando i promotori di opposizione di una «provocazione» deliberata in concomitanza con la visita del vicepresidente statunitense J.D. Vance. (Lo stesso Vance ha qualificato il disegno di legge come un «insulto» personale)
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«I commenti pubblicati giovedì dalla rivista TIME sono stati espressi da Trump durante un’intervista del 15 ottobre, prima dell’approvazione preliminare alla Knesset di mercoledì – contro il volere del primo ministro – di un disegno di legge che estenderebbe la sovranità israeliana a tutti gli insediamenti della Cisgiordania» ha scritto il quotidiano israeliano Times of Israel.
Evidenziando l’impazienza dell’amministrazione verso tali iniziative, il vicepresidente di Trump, J.D. Vance, ha dichiarato giovedì, lasciando Israele, che il voto del giorno precedente lo aveva «offeso» ed era stato «molto stupido».
«Non accadrà. Non accadrà», ha affermato Trump a TIME, in riferimento all’annessione. «Non accadrà perché ho dato la mia parola ai Paesi arabi. E non potete farlo ora. Abbiamo avuto un grande sostegno arabo. Non accadrà perché ho dato la mia parola ai paesi arabi. Non accadrà. Israele perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti se ciò accadesse».
Vance ha precisato che gli era stato descritto come una «trovata politica» e «puramente simbolica», ma ha aggiunto: «Si tratta di una trovata politica molto stupida, e personalmente la considero un insulto».
Gli Emirati Arabi Uniti, che hanno guidato i Paesi arabi e musulmani negli Accordi di Abramo, si oppongono da tempo all’annessione della Cisgiordania, sostenendo che renderebbe vani i futuri negoziati di pace nella regione.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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