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Trump promette di pubblicare se vince eletto tutti i segreti su JFK, 11 settembre ed Epstein

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L’ex presidente Donald Trump ha promesso che, se vincerà a novembre, declassificherà i documenti riguardanti Jeffrey Epstein, l’11 settembre e l’assassinio di John F. Kennedy.

 

Trump ha fatto la promessa durante un’apparizione come ospite allo show «Fox & Friends Weekend» su Fox News , in cui ha ripetutamente risposto affermativamente quando la co-conduttrice Rachel Campos-Duffy gli ha chiesto se avrebbe «declassificato i file dell’11 settembre… declassificati i file JFK… [e] declassificare i file Epstein».

 

Alcuni documenti di Epstein sono stati pubblicati all’inizio dell’anno in relazione alla causa Virginia Giuffre contro Ghislaine Maxwell, rivelando collegamenti con l’ex presidente Bill Clinton, il mago David Copperfield e lo scienziato Stephen Hawking, tra altre personalità importanti.

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Le testimonianze dei documenti hanno anche dimostrato che Trump non ha mai visitato l’isola di Epstein, né ha avuto alcun coinvolgimento con ragazze minorenni. La Giuffre, che fu dipendente di Trump nel resort di Mar-a-Lago, ha avuto solo parole di lode per l’ex presidente.

 

La promessa di Trump di declassificare tutti i restanti documenti relativi all’assassinio di JFK conferma anche le sue precedenti dichiarazioni sull’argomento.

 

«Quando tornerò alla Casa Bianca, declassificherò e sigillerò tutti i documenti relativi all’assassinio di JFK», ha scritto Trump nel suo account Truth Social. «Sono passati 60 anni, è tempo che il popolo americano conosca la VERITÀ!».

 

La National Archives and Records Administration afferma che il 99% dei documenti legati all’assassinio di JFK è stato pubblicato, con il presidente Joe Biden responsabile della declassificazione di oltre 16.000 documenti relativi all’assassinio dall’inizio del suo mandato nel 2021.

 

Il restante 1% – e i decenni di ritardi che ne hanno impedito il rilascio – hanno alimentato speculazioni su un complotto per assassinare il presidente e domande su quanto la CIA sapesse delle attività dell’assassino Lee Harvey Oswald nella Cuba controllata dai comunisti all’epoca. tempo.

 

Anche il candidato presidenziale indipendente Robert F. Kennedy Jr. – nipote di JFK e figlio di Robert F. Kennedy, assassinato mentre correva per la nomina presidenziale per il Partito Democratico nel 1968 – ha criticato il rifiuto dell’amministrazione Biden di rilasciare l’ultimo per cento di documenti riservati.

 

Kennedy ha affermato che l’amministrazione stava «versando cemento su segreti vecchi di 60 anni in modo che fossero sepolti permanentemente. È molto inquietante». Il candidato ritiene che lo zio e il padre sono stati uccisi con il coinvolgimento della CIA, facendo anche nomi nel caso del genitore. Kennedy ritiene altresì che tra le malefatte del servizio segreto americano vi sia pure finanziamento del laboratorio di Wuhano.

 

Durante il suo primo mandato, Trump ha osservato di aver già declassificato «molto materiale» legato all’assassinio di JFK.

 

Tuttavia, in un’intervista su Real America’s Voice, il confidente di Trump Roger Stone, che servì anche come aiutante dell’avversario presidenziale di JFK nel 1960, l’ex presidente Richard Nixon, affermò che Trump aveva esaminato alcuni dei documenti dopo aver riaperto il processo di declassificazione quando lui entrato in carica nel 2017.

 

«Ha detto: “Non posso dirtelo, è così orribile che non ci crederesti. Un giorno lo scoprirai”. Questo era tutto e non voleva parlarne ulteriormente», ha affermato Stone.

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Come riportato da Renovatio 21, il giornalista Tucker Carlson in un monologo andato in onda su Fox due anni fa ha affermato che la CIA era direttamente coinvolta nell’assassinio di Kennedy, dicendo di averlo saputo da una fonte che non poteva che saperlo con certezza. Secondo alcuni la fonte di Carlson altri non era se non il presidente Trump.

 

Trump è noto per essere stato tra i conoscenti di Epstein, essendo entrambi parte del continuum del jet-set tra Nuova York e la Florida. Un video di più di trenta anni fa mostra l’Epstein arrivare ad una festa di Trump a Mar-a-Lago, e venirne accolto e poi anche un po’ ignorato.

 

 

Trump in seguito avrebbe collaborato con le autorità sul caso dicendo quel che sapeva. In passato è stato detto che i due avevano rotto i rapporti a seguito di un affare immobiliare in Florida. Donald, in un video risalente a prima delle elezioni 2016, aveva annunciato che vi sarebbero stati sviluppi riguardo al principe Andrea, cosa che puntualmente si è verificata un lustro dopo.

 

Svariate foto ad eventi pubblici mostrano che Trump, come moltissimi altri nell’alta società di Nuova York, Londra e la Silicon Valley, conosceva Ghislaine Maxwell, la «madame» di Epstein figlia del magnate ebreo boemo-inglese Robert Maxwell, il quale secondo alcuni, oltre che aver noti contatti con i sovietici, era una spia del Mossad.

 

Quando fu finalmente arrestata, il presidente Trump disse solo a commento «le auguro il meglio».

 

La Maxwell è attualmente in carcere dove pare abbia ritrovato la fede ebraica del padre, il quale fu seppellito in Israele con tutti gli onori e alla presenza di vari alti funzionari del Mossad.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
 

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