Oligarcato
Trump lascia intendere che deporterà il principe britannico Enrico

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lasciato intendere che il principe britannico Enrico potrebbe essere deportato se si scoprisse che ha mentito sul suo consumo di droga nella sua richiesta di visto. Trump in precedenza aveva accusato il reale di «tradire» la sua famiglia.
In un’intervista con l’ex leader del partito della Brexit e conduttore del canale indipendente GB News Nigel Farage, che andrà in onda martedì, a Trump è stato chiesto se concederebbe al Duca di Sussex «privilegi speciali» se le autorità statunitensi per l’immigrazione scoprissero che ha cercato di nascondere il suo uso di droga per entrare negli Stati Uniti.
«No», ha risposto Trump. «Dovremo vedere se sanno qualcosa sulla droga e se ha mentito dovranno prendere le misure opportune».
Sostieni Renovatio 21
«Azione appropriata? Il che potrebbe significare… non restare in America?» ha insistito il Farage.
«Oh, non lo so. Dovrai dirmelo. Devi solo dirmelo. Avresti pensato che lo sapessero da molto tempo» ha risposto Trump.
Nella sua autobiografia del 2023, Harry ha ammesso di aver usato cocaina, marijuana e ayahuasca (una potentissima droga psichedeliche) in passato. I richiedenti un visto statunitense devono rispondere «sì» o «no» alla domanda «sei o sei mai stato un tossicodipendente o un tossicodipendente?».
Il principe Enrico e sua moglie, l’attrice di telefilm sedicente nera Meaghan Markle, si sono trasferiti in California nel 2020 dopo essersi dimessi dalle funzioni reali.
In un’intervista con Good Morning America il mese scorso, l’Enrico aveva detto che avrebbe preso in considerazione la possibilità di richiedere la cittadinanza americana, ma che farlo «non è certamente una cosa che è una priorità per me in questo momento».
Prima che l’intervista andasse in onda, la Heritage Foundation – un think tank conservatore – ha citato in giudizio il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti (DHS) chiedendo il rilascio dei documenti di immigrazione del principe inglese. All’inizio di questo mese, un giudice federale ha ordinato al DHS di consegnare i file, ma domenica il dipartimento ha dichiarato che sarebbero necessarie altre due settimane per individuarli. Una volta trovati, il giudice deciderà se possono essere resi pubblici.
Trump ha incontrato la nonna di Enrico, la defunta regina Elisabetta II, nel 2018 e nel 2019. L’allora presidente Trump ha descritto la regina come una «donna incredibile» e ha affermato che la coppia si è divertita «troppo» durante la visita di stato del 2019.
Parlando alla Conservative Political Action Conference (CPAC) nel Maryland il mese scorso, Trump ha affermato che il principe Enrico aveva «tradito la regina» e «sarebbe da solo» in qualsiasi controversia sull’immigrazione con la sua amministrazione. Il commento sul «tradimento» di Trump era probabilmente un riferimento al fatto che Enrico avesse abbandonato i suoi doveri reali e avesse rilasciato una serie di interviste accusando la famiglia reale di razzismo.
Aiuta Renovatio 21
Le polemiche circondano il reale esule sono anche più complesse delle allusioni del presidente Trump. Due mesi fa un ente di beneficenza per la protezione dei parchi africani legato al principe britannico Enrico aveva subito accuse di stupro e tortura commesse dalle sue guardie nella Repubblica del Congo; vi sono state conseguenti richieste al Duca di Sussex di dimettersi dal board dell’associazione.
Come riportato da Renovatio 21, il principe Enrico, ancora nelle sue funzioni di reale, si era intromesso pesantemente in questioni di politica interna americana: due anni fa, chiamato per qualche ragione a parlare sul podio dell’ONU a Nuova York, aveva attaccato la sentenza della Corte Suprema USA Dobbs v. Jackson con la quale si revocava alle procedure di aborto lo status di diritto federale.
Il principe Enrico fa parte di una famiglia, gli Windsor (vero nome Sassonia Coburgo-Gotha), che possiamo definire come un «casato della morte».
La volontà di riduzione delle popolazione terrestre è stata messa nero su bianco da più generazioni: suo nonno, il principe Filippo, disse di volersi reincarnare in un virus per uccidere quanta più popolazione possibile; il padre Re Carlo, è noto per le sue posizioni «ambientaliste», cioè antiumane: il fratello, il principe Guglielmo, pure fa pubblici discorsi per spingere la denatalità, anche mentre la consorte borghese continuava a sfornargli eredi.
La povera Caterina, tuttavia, ora pare scomparsa a seguito di un misterioso intervento chirurgico all’addome, e le foto diramate per testimoniarne lo stato di salute sono risultate false.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Mark Jones via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Oligarcato
L’ambasciatore britannico negli USA ha scritto una lettera d’amore a Jeffrey Epstein. Londra lo licenzia

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Oligarcato
«Surreale» cena alla Casa Bianca con Trump, Zuckerberg, Bill Gates

Il presidente Donald Trump ha organizzato una cena di alto profilo alla Casa Bianca, invitando i leader più influenti della Silicon Valley a discutere di intelligenza artificiale e investimenti negli Stati Uniti.
Tra i presenti figuravano Mark Zuckerberg, CEO di Meta Facebook, Tim Cook, CEO di Apple, Sam Altman, CEO di OpenAI, e Bill Gates, il fondatore di Microsoft con ampie attività filantrocapitaliste in corso. Molti di costoro in passato avevano pubblicamente criticato Trump. Elon Musk, tecnicamente il più ricco e di successo tra gli imprenditori tecnologici, un tempo stretto alleato di Trump, era assente, ufficialmente a causa di conflitti di agenda ma più probabilmente della rottura pubblica tra i due, non ancora sanata nonostante il ramoscello d’olivo mostrato da Trump negli scorsi giorni.
Il cosiddetto zar dell’Intelligenza Artificiale e delle criptovalute della Casa Bianca David Sacks (già tra i fondatori di PayPal, poi divenuto investitore di Venture Capital e sostenitore MAGA) era presente alla cena con l’amico e compagno di podcast Chamath Palihapitiya, già dirigente di Facebook a cui è seguito un grande successo come investitore. I due hanno offerto un resoconto privilegiato dell’evento sul loro podcast «All-In».
Sostieni Renovatio 21
«Tutto è iniziato con un gruppo organizzato da Chamath nella Silicon Valley. Erano il nucleo centrale, e poi sempre più persone hanno voluto unirsi», ha detto Sacks. «Ben presto, il presidente ha invitato i massimi leader del settore tecnologico, e la sala si è trasformata nella sala che vedete. È davvero sorprendente la capacità del presidente Trump di convocare tutte queste persone. Direi che forse metà dell’industria tecnologica era presente in termini di capitalizzazione di mercato».
Il Palihapitiya, sposato con la stupenda ereditiera farmaceutica italiana Nathalie Dompè, nel video concorda col Sacks, spiegando che trovarsi in quella stanza «sembrava surreale».
«Vedi i leader delle aziende più importanti del mondo, tutti seduti insieme, con questo senso di allineamento e cooperazione. È stato davvero fantastico», ha detto il Palihapitiya. «Queste persone non devono presentarsi da nessuna parte, ma il fatto che il presidente abbia potuto convocarle la dice lunga su di lui e sul suo programma».
Palihapitiya ha affermato che i partecipanti hanno sostenuto «incredibilmente» le politiche di Trump, che ha contrapposto alle «difficoltà sotto Biden», osservando che «anche i liberali più convinti come Tim Cook e Bill Gates hanno ormai pienamente abbracciato il presidente Trump».
«Questo è una testimonianza del suo programma», ha affermato. Il Palihapitiya ha poi offerto un resoconto dettagliato di Trump che ospita i leader della tecnologia nella Roosevelt Room. «Vedevamo le persone più potenti che hanno costruito queste incredibili aziende: circa 30 persone, ma il tavolo ne può ospitare solo 15. Quindi c’erano Tim Cook, Sam Altman e Satya Nadella seduti su un divano, con Dylan Field e Alan Wag lì vicino, che si rilassavano», ha raccontato Palihapitiya. «Nel loro mondo, sono dei re, ma alla Casa Bianca sono cittadini americani lì per incontrare il presidente. L’ego di tutti è stato messo a dura prova».
«Poi ci hanno fatto mettere in fila indiana – Sundar [Pichai, CEO di Google, ndr], Satya [Nadella, CEO di Microsoft, ndr], Bill Gates – come se fossimo nel backstage di un concerto degli Zeppelin», ha aggiunto il finanziere cingalo-canadese, raccontando che il momento si è arricchito di un visita allo Studio Ovale, con partecipanti come Safra Catz di Oracle e suo marito che si sono intrattenuti per le foto al Resolute Desk.
Si è trattato momento improvvisato si è verificato quando il marito di Catz ha chiesto una penna, spingendo Trump a distribuire monete e penne. Sergey Brin di Google ha innescato una discussione politica che si è protratta fino alla cena, mentre la richiesta di un partecipante di avere la playlist di Trump ha portato alla musica dei Fleetwood Mac nel giardino delle rose della Casa Bianca, immortalata da Lisa Su del produttore di microchippi AMD.
«Il cameratismo, tuttavia, non è riuscito a mascherare la tensione di fondo: questi leader, un tempo critici accesi, ora sembravano dare priorità all’accesso e all’influenza rispetto ai loro principi passati, mettendo in dubbio se la loro precedente opposizione fosse autentica o semplicemente una posa per ottenere il favore del pubblico», scrive Zerohedge.
L’evento ha sollevato interrogativi sulle motivazioni dei leader del settore tecnologico che un tempo si opponevano a Trump. Zuckerberg, che aveva bandito Trump dalle piattaforme di Meta nel 2021 dopo la rivolta al Campidoglio del 6 gennaio, aveva giustificato la mossa come una presa di posizione contro l’incitamento, attirandosi accuse di censura da parte dei sostenitori di Trump.
Nel 2016, Zuckerberg aveva criticato la retorica di Trump sull’immigrazione definendola divisiva durante la conferenza F8 di Meta. Cook, un acceso sostenitore della giustizia sociale, si era opposto al divieto di viaggio imposto da Trump nel 2017, definendolo «un approccio non corretto», mentre Altman aveva paragonato Trump a demagoghi «odiosi».
Aiuta Renovatio 21
Lo Zuckerbergo è stato filmato durante la serata mentre, interrogato dal presidente Trump sulla quantità di investimenti negli USA dei prossimi anni fa parte di Facebook, dice di volere impegnare circa 600 miliardi al 2028. Alcuni in rete accusano lo Zuck di essersi inventato al momento una cifra a caso che potesse compiacere il Trump, che, come noto, l’anno scorso in un libro fotografico aveva minacciato di dare l’ergastolo allo Zuckerbergo qualora fosse intervenuto come nel 2020 nelle elezioni 2024.
Mark Zuckerberg gets caught on a hot mic admitting he is totally making up Meta’s U.S. investment numbers based on whatever Trump wants to hear:
— Spencer Hakimian (@SpencerHakimian) September 5, 2025
Molti hanno reagito malamente alle immagini di Bill Gates che pontifica a fianco di un’occhiuta Melania, paventando un cedimento del presidente.
Il Gates ha ostentato con vanto la sua carriera di filantrocapitalista riguardo alla sanità globale, che significa, ovviamente, vaccini.
It’s infuriating to see Bill Gates at the White House in a position of honor. I want a future where we stop giving power to evil people like Gates. He’s a globalist who hates the America First ideology. His God complex deserves nothing but contempt. pic.twitter.com/IpfuXbRekI
— Robby Starbuck (@robbystarbuck) September 5, 2025
Tuttavia, a poche ore dalla cena, Trump ha pubblicato su Truth Social un segmento di un vecchio documentario sui vaccini che mostra la loro assoluta pericolosità.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
Misteri
Il Congresso USA pubblica il filmato mancante della prigione di Epstein

The missing minute from Jeffrey Epstein’s surveillance footage has finally been released.
The original tape jumped from 11:58 p.m. straight to midnight—but the recovered clip reveals guards walking toward Epstein’s cell at 11:59:39, just seconds before midnight. pic.twitter.com/fi4yXML24X — Shadow of Ezra (@ShadowofEzra) September 2, 2025
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Spirito2 settimane fa
Vescovo messicano «concelebra» la messa con una «sacerdotessa» lesbica anglicana «sposata» che ha ricevuto l’Eucaristia
-
Armi biologiche1 settimana fa
I vaccini COVID «sono armi biologiche» che «hanno provocato danni profondi»: nuovo studio
-
Spirito1 settimana fa
Leone punisca l’omoeresia: mons. Viganò sull’udienza papale concessa a padre Martin
-
Vaccini1 settimana fa
Vaccino COVID, mentre Reuters faceva «fact-cheking sulla «disinformazione» il suo CEO faceva anche parte del CdA di Pfizer
-
Spirito2 settimane fa
Don Giussani, errori ed misteri di Comunione e Liberazione. Una vecchia intervista con Don Ennio Innocenti
-
Salute2 settimane fa
I malori della 35ª settimana 2025
-
Vaccini2 settimane fa
Vaccino mRNA COVID, nuovi studi forniscono basi «inconfutabili» per il ritiro immediato
-
Pensiero1 settimana fa
Massacro trans di bambini, ecco lo stragista ideale dei «conservatori». Per un futuro di sorveglianza totale