Geopolitica
Trump: gli Stati Uniti devono essere salvati dalla Terza Guerra Mondiale

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha messo in guardia contro la possibilità che scoppi una terza guerra mondiale sotto l’attuale leadership di Washington, affermando che se eletto invertirebbe la rotta.
Intervenendo a un evento della campagna Turning Point USA a Detroit, Trump ha sottolineato di non aver avviato alcun nuovo conflitto durante la sua presidenza 2017-2021 e ha promesso di lavorare per ripristinare la pace, in particolare in Ucraina, se vincesse un secondo mandato.
Trump ha affermato che la «debolezza e il fallimento» di Joe Biden stanno mettendo gli Stati Uniti in «grave pericolo» e «ci trascinano verso la terza guerra mondiale», suggerendo che ha fatto più danni al Paese rispetto ai dieci peggiori presidenti della storia degli Stati Uniti messi insieme.
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«Abbiamo molti problemi in questo paese e oltretutto potremmo finire nella terza guerra mondiale perché abbiamo un leader incompetente che non avrebbe mai dovuto essere lì», ha sottolineato.
All’inizio di questo mese, il repubblicano aveva anche avvertito che il mondo avrebbe potuto precipitare in una devastante guerra nucleare a causa del presunto declino mentale di Biden. Parlando con il conduttore di Fox News Sean Hannity, Trump ha suggerito che, a differenza dei leader di Russia, Cina e Corea del Nord, Biden «non è al top del suo gioco» e non è mai stato «la lampadina più brillante» tra i politici statunitensi.
Trump ha avvertito che uno scambio nucleare potrebbe portare alla «cancellazione del mondo» e ha sottolineato che attualmente gli Stati Uniti hanno un leader che è «incapace anche solo di discutere» la questione.
Durante il suo discorso a Detroit, il candidato presidenziale ha anche criticato l’amministrazione Biden per «sprecare denaro a livelli mai visti prima», in particolare quando si tratta di continuare a sostenere finanziariamente l’Ucraina, e ha definito Volodymyr Zelens’kyj «il più grande venditore che sia mai esistito».
«Ogni volta che viene nel nostro Paese, se ne va con 60 miliardi di dollari», ha detto Trump, aggiungendo che ogni volta che Zelens’kyj riceve denaro, ne chiede immediatamente di più. «Non finisce mai», ha sottolineato, e ha promesso di «risolvere» la questione prima di assumere nuovamente la carica di presidente.
In precedenza, Trump aveva affermato che il conflitto in Ucraina «non sarebbe mai accaduto» se fosse stato presidente in quel momento e aveva affermato che sarebbe stato in grado di porvi fine «in 24 ore» se avesse ottenuto un altro mandato a novembre. Tuttavia non ha fornito alcun dettaglio su come raggiungerebbe tale obiettivo.
Sul tema della distruzione nucleare Trump era intervenuto in una densa intervista al programma TV Fox & Friends, dichiarando che la guerra è una minaccia più immediata del cambiamento climatico di Biden.
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Il recente discorso del presidente Joe Biden, in cui ha affermato che il riscaldamento globale rappresenta la «più grande minaccia esistenziale per il nostro Paese», è stato l’occasione per una risposta standard di Trump: «dicono che nei prossimi 400 anni il livello del mare aumenterà di un ottavo di pollice, il che significa che sostanzialmente abbiamo un po’ più di proprietà sulla spiaggia. Questa è la grande minaccia».
«Nel frattempo abbiamo questi maniaci con armi nucleari che possono fare danni di cui non vi parlerò nemmeno. Non c’è mai stato niente di simile, il potere delle armi oggi. Sarà l’annientamento. E questa è la tua vera minaccia. Apparentemente, anche se non ha specificato a quali particolari maniaci si riferisse, quel commento purtroppo lo pone ben al di sopra di ciò che è uscito sia dalle teste parlanti che da Washington».
Come riportato da Renovatio 21, in questi mesi Trump ha avvertito varie volte del pericolo di imminente scontro termonucleare, dicendo che «la Terza Guerra Mondiale non è mai stata così vicina». Nei suoi interventi dell’anno scorso, ha attaccato direttamente l’ex vicesegretario di Stato Victoria Nuland e la cricca dei neocon.
Il biondo ex presidente si è dimostrato in molteplici occasioni spaventato dal potere dell’atomo – sul quale lo aveva messo in guardia lo zio scienziato al MIT 0 e di una guerra dopo la quale «non rimarrà più niente».
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Immagine di Gage Skidmore via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Geopolitica
La Tunisia dice che la Flottilla è presa di mira in un «attacco deliberato»

El barco “Alma”, parte de la Flotilla Global Sumud que zarpó con activistas y ayuda humanitaria para Gaza, es el navío que fue alcanzado por un dron en aguas tunecinas la noche del martes, según el grupo.
Video: Global Sumud Flotilla/AFP pic.twitter.com/7EKCkaBmwt — NMás (@nmas) September 10, 2025
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“The main boat belonging to the Global Sumud Flotilla (GSF), known as the “Family Boat”, has been damaged by what the participants claim to be a drone while in Tunisian waters.” pic.twitter.com/pKA08JwpCR
— Steephill. Truth to the Battlefield. (@BcSteephill) September 9, 2025
Qualcosa questa mattina ha colpito la nave della Global Sumud Flotilla “Family”, si crede sia un drone, le autorità tunisine smentiscono, alle 10.00 la Flottilla terrà una conferenza stampa. Gli organizzatori hanno dichiarato che le intimidazioni non li fermeranno! pic.twitter.com/5HlwSP9Z0n
— Gianni Lini (@GianniLini) September 9, 2025
Kapal The Family dari Flotilla dibom idf saat masih di perairan Tunisia. Kapal ini ditumpangi Greta Thunberg. Semuanya selamat. pic.twitter.com/WByLJKPNtW
— Yasmina (@TunggalWar51509) September 8, 2025
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Geopolitica
La Von der Leyen vole che l’UE rimuova il diritto di veto dei singoli Paesi sulla politica estera

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha richiesto l’eliminazione dell’unanimità nel processo decisionale di politica estera dell’UE, sottolineando la necessità per l’Unione di agire più rapidamente su sanzioni, aiuti militari e altre misure.
Nel suo discorso annuale sullo stato dell’Unione al Parlamento europeo di mercoledì, von der Leyen ha dichiarato che è arrivato il momento di «liberarsi dalle catene dell’unanimità» e di adottare il voto a maggioranza qualificata in alcuni settori della politica estera.
Con l’attuale sistema, tutti i 27 Stati membri devono essere d’accordo per approvare le decisioni. La Von der Leyen ha sostenuto che questo meccanismo ha rallentato la risposta dell’UE alle crisi e ha affermato che il voto a maggioranza eviterebbe che singoli governi possano bloccare azioni sostenute dalla maggioranza.
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Le sue parole hanno immediatamente suscitato l’opposizione di Slovacchia e Ungheria, che hanno entrambe minacciato di utilizzare il diritto di veto per bloccare politiche considerate dannose per i loro interessi nazionali. Il premier slovacco Robert Fico ha avvertito che l’abolizione del diritto di veto «segnerebbe la fine del blocco» e potrebbe persino essere «il precursore di un enorme conflitto militare».
Il premier ungherese Viktor Orbán ha definito la proposta di Bruxelles come un’iniziativa di «burocrati» e ha sostenuto che abbandonare il consenso minerebbe la sovranità, rischiando di trascinare gli Stati membri in guerre contro la loro volontà. Ha previsto che l’UE non sopravvivrà un altro decennio senza riforme strutturali e senza un disimpegno dalla guerra in Ucraina.
La settimana scorsa Ursula aveva accusato la Russia di aver disturbato il GPS del suo aereo, vicenda poi smentita da parte bulgara e dal sito Flightradar24.
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Come riportato da Renovatio 21, pochi giorni prima la Von der Leyen aveva definito Putin «un predatore».
Come riportato da Renovatio 21, la Von der Leyen due mesi fa aveva accusato la combo costituita da Putin e no-vax come mandanti del voto di sfiducia che l’ha interessata nella vicenda dei messaggini al capo di Pfizer Albert Bourla per le forniture di sieri mRNA (peraltro specialità del marito) cancellati e spariti per sempre.
La Von der Leyen chiede un ingresso accelerato di Kiev in Europa, a cui si oppone il premier ungherese Vittorio Orban sostenendo che ciò trascinerebbe in guerra l’intero blocco.
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Immagine di European Commission via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
Geopolitica
Charlie Kirk una volta si era chiesto se se l’Ucraina avrebbe cercato di ucciderlo

.@charliekirk11 on Volodymyr Zelenskyy: “The gangster is coming back to extort more American politicians to try to get us further into a no-win war.” pic.twitter.com/AF53AP67rB
— Human Events (@HumanEvents) September 15, 2023
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