Geopolitica
Tregua violata, l’ira di Trump: Israele e Iran «non sanno cosa c***o stanno facendo»

Il presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump è furioso per l’andamento della tregua tra Iran e Israeleche ha annunciato giusto ieri.
«Non sono contento di Israele», ha detto il presidente ai giornalisti martedì mattina mentre saliva sul Marine One, l’elicottere presidenziale. «Non sono contento nemmeno dell’Iran».
«In pratica abbiamo due Paesi che combattono da così tanto tempo e così duramente che non sanno più che cazzo stanno facendo. Lo capite?»
President Trump on Israel and Iran: “We basically have two countries that have been fighting so long and so hard that they don’t know what the fuck they’re doing.” pic.twitter.com/xrztmebALZ
— CSPAN (@cspan) June 24, 2025
Sostieni Renovatio 21
La dichiarazione infuocata di Trump arriva poche ore dopo che Israele ha accusato l’Iran di una «grave violazione» del cessate il fuoco notturno. L’esercito israeliano ha affermato di aver intercettato un missile lanciato dall’Iran, mentre Teheran ha negato i nuovi attacchi.
Trump ha specificamente accusato Israele di aver sganciato «un carico di bombe, come non ne avevo mai viste prima» dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco, ma ha insinuato che Israele abbia lanciato l’assalto dopo che l’Iran aveva lanciato il «razzo che non è atterrato, forse per errore», lancio negato dal governo della Repubblica Islamica.
Trump ha anche affermato di aver chiesto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di respingere gli aerei diretti all’Iran, aggiungendo su Truth Social che Israele ha obbedito e che «nessuno sarà ferito, il cessate il fuoco è in vigore!»
Mentre si avvicinava la scadenza del cessate il fuoco mediato da Stati Uniti e Qatar, Israele e Iran si sono scambiati colpi mortali durante la notte, con Israele che ha colpito diversi obiettivi in Iran , uccidendo nove persone nel nord dell’Iran e, a quanto si dice, assassinando un altro scienziato nucleare, mentre l’Iran ha ucciso almeno cinque israeliani in un devastante attacco a un grattacielo residenziale . Otto minuti dopo la mezzanotte a Washington, il presidente Trump ha utilizzato il suo account Truth Social per annunciare l’entrata in vigore del cessate il fuoco e sollecitarne il continuo rispetto:
In precedenza, Israele e Iran avevano concordato una tregua dopo che entrambi i paesi si erano scambiati missili, bombe e droni.
Trump aveva proclamato un cessate il fuoco «completo e totale» tra Israele e Iran poche ore dopo che l’Iran aveva lanciato missili contro basi militari statunitensi in rappresaglia per il bombardamento di sabato di tre impianti nucleari. L’Iran avrebbe dato preavviso dell’attacco e tutti i suoi missili sarebbero stati intercettati.
Il presidente USA nelle ultime ora ha anche rilasciato una dichiarazione infuocata sulla sua piattaforma social, Truth Social, tutta in maiuscolo: «ISRAELE. NON DGANCIATE QUELLE BOMBE. SE LO FATE È UNA VIOLAZIONE GRAVE. RIPORTATE A CASA I VOSTRI PILOTI, SUBITO! DONALD J. TRUMP, PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI».
Con ogni evidenza a Netanyahu non importa di umiliare Trump, infischiandosi dei desiderata del leader della superpotenza e del suo pressante lavoro di diplomazia.
Come riportato da Renovatio 21, lunedì il Washington Post aveva pubblicato un articolo che dava conto della volontà di Netanyahu di snobbare i piani diplomatici di Trump per la pace ed andare avanti nel conflitto senza curarsi della posizione americana, nella speranza di manipolare il gigante USA e trascinarlo, anche stavolta, in una guerra mediorientale che favorisa lo Stato Ebraico.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Geopolitica
Lavrov all’ONU parla di rinazificazione tedesca: «hanno lo stesso obiettivo di Hitler»

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
Falliscono i colloqui Siria-Israele

I negoziati tra Israele e Siria hanno subito un «ostacolo dell’ultimo minuto» a causa della richiesta israeliana di stabilire un corridoio sicuro in territorio siriano. Lo riporta l’agenzia Reuters, citando fonti.
Israele aveva proposto l’apertura di un «corridoio umanitario» verso la provincia di Sweida per fornire aiuti, ma Damasco ha rifiutato, considerandola una violazione della sovranità nazionale, ha riportato Reuters venerdì. Le forze israeliane hanno occupato la Siria meridionale dopo la caduta del governo di Bashar Assad a dicembre.
Fonti siriane e statunitensi hanno indicato che la richiesta di Gerusalemme Ovest ha fatto naufragare l’accordo.
Venerdì mattina, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato l’avvio dei colloqui tra i due Paesi. «Le vittorie di Israele sull’asse terroristico iraniano hanno aperto possibilità di pace impensabili due anni fa. Prendiamo la Siria: oggi abbiamo avviato seri negoziati con il nuovo governo siriano», ha dichiarato il premier dello Stato Giudaico.
Sostieni Renovatio 21
Nelle ultime settimane, Damasco e Gerusalemme Ovest erano vicine a un’intesa sui punti principali di un accordo, dopo mesi di trattative mediate dagli Stati Uniti. L’inviato speciale USA per la Siria, Tom Barrack, aveva dichiarato martedì che le parti erano prossime a un accordo di «de-escalation».
Secondo i termini proposti, Israele avrebbe interrotto i suoi attacchi, mentre la Siria si sarebbe impegnata a non dispiegare macchinari o equipaggiamenti pesanti vicino al confine israeliano. Una zona demilitarizzata avrebbe incluso la provincia di Sweida, dove centinaia di drusi sono stati uccisi negli ultimi mesi.
I negoziati si svolgono mentre il presidente ad interim siriano, Ahmed al-Sharaa (precedentemente noto come il terrorista jihaddista al-Jolani, che ha guidato la rimozione di Assad, ha compiuto una visita storica a New York per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Al-Jolani ha espresso la speranza di raggiungere un accordo di sicurezza, sottolineando che Damasco non sta «creando problemi a Israele». «Siamo noi ad avere paura di Israele, non il contrario», ha affermato.
Sharaa-Jolani ha anche ridimensionato le possibilità di un accordo storico che preveda il riconoscimento di Israele da parte della Siria.
Lo Stato Ebraico, che ospita una minoranza drusa di 120.000 persone i cui uomini servono nell’esercito israeliano, ha dichiarato di voler proteggere i drusi in Siria, giustificando i suoi attacchi militari con la necessità di difenderli.
Come riportato da Renovatio 21, Israele arma e finanziai combattenti drusi nella Siria meridionale.
Come riportato da Renovatio 21, ad agosto era stato riportato che Siria ed Israele stavano tenendo colloqui inediti a Parigi, mediati dagli Stati Uniti. Due mesi fa al-Jolani aveva lasciato capire che potrebbe rinunciare alla rivendicazione di sovranità del Paese sulle alture del Golan occupate da Israele in cambio della normalizzazione dei rapporti con lo Stato Ebraico.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Israel Defense Forces via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Geopolitica
La Cina testerà la rotta rapida artica verso l’Europa

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Pensiero2 settimane fa
Charlie Kirk, strategia della tensione e inferno sulla Terra
-
Cancro5 giorni fa
Impronta genetica del vaccino COVID nel DNA di un paziente oncologico: l’mRNA può integrarsi con il genoma umano
-
Misteri1 settimana fa
Storie, misteri ed orrori dal Mostro di Firenze ad Amanda Knox. Renovatio 21 intervista il giudice Mignini
-
Vaccini1 settimana fa
Documentario rivela lo studio bomba sul collegamento tra vaccino ed epidemia di malattie croniche
-
Vaccini2 settimane fa
I bambini non vaccinati sono più sani di quelli vaccinati: ricerca mai pubblicata
-
Epidemie2 settimane fa
I lockdown COVID collegati a cambiamenti duraturi nel cervello degli adolescenti
-
Pensiero2 settimane fa
Mons. Viganò: l’élite sovversiva ha infiltrato gli Stati
-
Spazio2 settimane fa
Secondo gli scienziati l’oggetto misterioso che viene verso il sistema stellare è antichissimo