Vaccini
Terza dose per tutti a gennaio. Se pensate che sia l’ultima siete degli ebeti irrecuperabili
«Verosimilmente la terza dose sarà necessaria per tutti».
«Entro l’anno si procederà a somministrare la terza dose per anziani e personale sanitario. Poi da gennaio al resto della popolazione, scaglionato in base a quando è stata somministrata la prima e la seconda dose».
Per annunciare l’estensione della siringa genetica, hanno mandato avanti il sottosegretario Sileri. Personaggio cui non dispiace andare sui media e dire la propria, ha fatto capolino a Radio Capital, dove ha spiegato che pure chi ha fatto il vaccino Johnson&Johnson « avrà bisogno di un richiamo in tempi brevi», anche se ci avevano detto che il J&J era monodose.
«Entro l’anno si procederà a somministrare la terza dose per anziani e personale sanitario. Poi da gennaio al resto della popolazione, scaglionato in base a quando è stata somministrata la prima e la seconda dose»
Dicono che la questione del J&J sia all’esame della Commissione tecnico consultiva dell’AIFA, a cui il ministero della Salute ha chiesto un parere. AIFA ne dovrebbe discutere il 28 ottobre, tuttavia, che importa? La politica getta già il cuore oltre l’ostacolo, assieme al vostro deltoide, la vostra libertà, e la vostra genetica cellulare.
Tranquilli: se avete fatto J&J, tra le ipotesi vi è (dicono delle indiscrezioni) la possibilità che per la nuova inoculazione venga utilizzato un vaccino a mRna, Pfizer o Moderna: mix and match, il mischiotto vaccinale, una bestemmia per cui si veniva irrisi nella FAQ sanitarie, ora è divenuto prassi – in attesa che divenga dogma (del resto, quale notizia migliore per il cartello farmaceutico? Fanno contenti tutti… un po’ a me un po’ a te).
«È auspicabile sia condivisa da tutta Europa, considerando il boom di contagi in alcuni paesi europei» assicura il sottosegretario grillista, che considera anche il tragico fatto che «aumenta il rischio che si diffondano nuove varianti».
Ma non disperate: «il green pass obbligatorio lo toglieremo, ma non ora. Bisogna procedere per gradi. Prima toglieremo l’obbligo del distanziamento, poi le mascherine e infine il green pass».
«Il vaccino obbligatorio non servirebbe, non convincerà i no vax a vaccinarsi». Irredimibili. Nessuno lo avverta che i no vax votarono in massa il suo partito, e senza il loro voti lui forse non sarebbe lì.
Ettolitri di mRNA (più qualche virus-vettore) sulla materia biologica italiana
Intanto, però, ettolitri di mRNA (più qualche virus-vettore) sulla materia biologica italiana. A partire, secondo il calendario EMA, dagli immunocompromessi – cioè quelli per i quali fino a due anni fa ci dicevano di vaccinarci in quanto essi non potevano farlo. Poi, dicono, gli over 80 – una categoria che un tempo la medicina non considerava nemmeno per la vaccinazione.
Pare stia saltando fuori un dato importante: sei mesi tra le somministrazioni – a meno che non abbiate ricevuto il J&J, in quel caso AIFA potrebbe dare semaforo verde a inocularsi un altro brand senza aspettare, indipendentemente dall’età.
Bisogna capire che, arrivati a questo punto e con davanti il volto di Sileri, la campagna vaccinale è di fatto divenuto un test di intelligenza.
Fare la terza dose e credere che sia l’ultima significa trovarsi in uno stato di ebetudine preoccupante, che non sappiamo quanto curabile (del resto in questo momento non sapremmo di che medico dirvi di fidarvi).
Fare la terza dose e non aspettarsi una quarta (magari durante l’anno) e poi una quinta, una sesta, etc. – insomma, un cambio gomme stagionale biomolecolare – vuol dire non aver capito nulla di nulla, vuol dire essere ebeti oltre ogni limite tollerabile.
Fare la terza dose e non aspettarsi una quarta (magari durante l’anno) e poi una quinta, una sesta, etc. – insomma, un cambio gomme stagionale biomolecolare – vuol dire non aver capito nulla di nulla, vuol dire essere ebeti oltre ogni limite tollerabile.
Non che già un anno fa non ci fossero persone, anche semplici, che lo avevano compreso. Ricordate il simpatico culturista canadese nel 2020?
«E poi, indovinate, ragazzi… una volta che ti fai il vaccino come uno scemo che non sa nulla, loro ti diranno: “Ci dispiace, ma il vaccino non era efficace come pensavamo, quindi adesso devi ancora portare la mascherina, devi ancora subire il tracciamento dei contatti, devi ancora tenerti tutte le restrizioni e il distanziamento sociale, e devi farti sempre il vaccino».
Incredibile, è andata proprio così.
«Se voi idioti non lo avete ancora capito è un ciclo perpetuo, dal quale non si esce mai, ed è un modo per prendere i tuoi diritti, le tue libertà, chiudere la tua attività economica, prendersi la tua ricchezza».
L’mRNA diventerà una parte integrante (e costante) delle vostre vite
Siamo entrati nel ciclo, non ne usciremo mai.
L’mRNA diventerà una parte integrante (e costante) delle vostre vite.
Lo abbiamo detto: l’antinfluenzale diventerà mRNA.
Abbiamo anche ipotizzato: tutti i vaccini diventeranno vaccini mRNA.
Vi obbligheranno al siero genico per malattie che ancora non avevano un vaccino, come l’AIDS.
Vi costringeranno a farlo per il vostro bene e quello di chi vi sta intorno. Dovrete farvi inoculare ogni tot, pena la perdita di alcuni diritti, se non tutti: abbiamo visto, ci hanno chiesto se possono farlo con un referendum chiamato COVID, il sì è stato un plebiscito.
Siamo entrati nel ciclo cosmico del vaccino perpetuo, dove gli uomini sono corrotti e mentitori, e dove viene richiesto ripetutamente il sacrificio delle vostre carni sin nella loro essenza più intima – la genetica.
E quindi, farete un vaccino, due, tre, dieci, venti. Ogni anno, Ogni semestre, ogni bimestre. Ogni settimana. Ogni volta che lo decideranno loro, gli dèi di questa era oscura, del Kali Yuga vaccinale.
Siamo entrati nel ciclo cosmico del vaccino perpetuo, dove gli uomini sono corrotti e mentitori, e dove viene richiesto ripetutamente il sacrificio delle vostre carni sin nella loro essenza più intima – la genetica.
Svegliamoci da questo incantesimo.
Perché non è detto che altrimenti riusciremo a sopravvivere a questa mostruosa pazzia.
Vaccini
Il comitato consultivo del CDC vota per porre fine alla raccomandazione di vaccinare i neonati contro l’epatite B
Il Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione (ACIP) ha deliberato per revocare la raccomandazione storica che imponeva la vaccinazione contro l’epatite B a tutti i neonati subito dopo la nascita. Questa decisione rappresenta un trionfo significativo per la campagna «Make America Healthy Again» promossa dal segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., mirata a una revisione del calendario vaccinale pediatrico, in un’epoca di crescenti interrogativi sull’impennata dei casi di autismo tra i bambini.
Con 8 voti a favore e 3 contrari, l’ACIP ha indicato che le madri risultate negative al test per l’epatite B possano concordare con il proprio pediatra «quando o se» somministrare il vaccino ai loro neonati. Le direttive per i piccoli nati da madri positive o con status ignoto al virus restano immutate.
Si prevedono ulteriori revisioni alla politica vaccinale nei mesi a venire, mentre il panel valuta l’intero protocollo di immunizzazioni infantili. Diversi oratori intervenuti all’assemblea, e almeno parte degli esperti consultati, sono noti per le loro riserve sul tema dei vaccini.
Kennedy si definisce «pro-sicurezza», non «anti-vaccini», ma i media mainstream – pesantemente influenzati dai contributi pubblicitari delle multinazionali farmaceutiche – hanno ritratto il titolare dell’HHS come un «anti-vaccinista». Tale immagine è lontana dalla realtà, come ha ribadito di recente lo stesso Kennedy: «Credo che i vaccini abbiano salvato milioni di vite e svolgano un ruolo fondamentale nell’assistenza sanitaria».
Sostieni Renovatio 21
Il Ssegretario sta esaminando un potenziale nesso tra il vaccino e l’aumento dei disturbi autistici, evidenziando come il piano vaccinale per l’infanzia sia passato da poche somministrazioni a un ventaglio di decine di dosi.
Il vaccino contro l’epatite B ha provocato danni così estesi nella popolazione americana che nel 1999 ABC News gli dedicò un’inchiesta e il Congresso indisse un’audizione. Eppure, gli specialisti allineati alla narrazione ufficiale hanno negato l’esistenza di legami provati. È sufficiente rammentare che le contestazioni più accese alla riforma vaccinale di RFK Jr. proverranno dai media corporate e dai parlamentari, che dipendono in misura preponderante dai finanziamenti dell’industria farmaceutica.
L’Italia è stata il primo Paese europeo a rendere obbligatoria la vaccinazione per i nuovi nati e per gli adolescenti di 12 anni con la legge 27 maggio 1991, n. 165, entrata in vigore dal 1992.
I giornali riportano che la decisione fu presa dal ministero dove direttore generale e ministro della Sanità stesso ricevettero una tangente di 600 milioni di lire da GlaxoSmihKline, produttrice del vaccino Engerix B contro l’epatite B per i neonati.
In Italia l’obbligo è rimasto per i nati dal 1992 in poi (coorti 1981-2000 anche per la dose adolescenti) fino al 2017, quando la legge Lorenzin (119/2017) lo ha confermato estendendolo a 10 vaccinazioni. Oggi resta obbligatorio 0-15 anni.
Va ricordato che l’epatite B si trasmette per via sessuale o scambio di siringhe tra tossicodipendenti: perché, quindi, vaccinare un neonato per tale morbo?
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Vaccini
Uno studio minimizza il rischio di miocardite nei bambini a causa del vaccino COVID
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Il riassunto dell’articolo ometteva prove del rischio del vaccino
Il disegno dello studio è profondamente compromesso perché i 22 autori hanno costruito un modello complicato per evitare di effettuare un confronto diretto (solo vaccino contro solo malattia). E anche dopo aver falsificato i conti, anche dopo aver preso i dati di quasi 14 milioni di bambini e adolescenti sotto i 18 anni in Inghilterra, hanno ottenuto un risultato che è appena statisticamente significativo, con barre di errore sovrapposte per il rischio da COVID-19 e il rischio da vaccinazione. La situazione peggiora. I risultati, che favorivano marginalmente la vaccinazione, furono annunciati in un riassunto in cima al documento e annunciati alla stampa. Ma nascosta nell’appendice, pubblicata separatamente online, c’è una tabella che mostra una versione più pertinente del confronto. La versione riportata nel riassunto si riferisce a un periodo iniziale in cui il vaccino non era disponibile. L’appendice mostra dati comparabili per il periodo in cui il vaccino era disponibile, limitatamente alle fasce d’età per le quali il vaccino era offerto. Nell’appendice, il rischio di miocardite dovuto alla malattia è la metà di quello associato al vaccino. Ciò contraddice palesemente il riassunto e i titoli dell’articolo – e questa era una risposta alla versione ingannevole della domanda, non a quella più diretta a cui i ricercatori hanno scelto di non rispondere.Sostieni Renovatio 21
Gli autori dello studio hanno posto la domanda sbagliata
La domanda più pertinente è semplice: i bambini vaccinati hanno avuto un’incidenza di miocardite più alta rispetto ai bambini non vaccinati? È una domanda a cui è facile rispondere, dati i dati a cui questi autori (ma non il pubblico) avevano accesso. In pochi minuti, avrebbero potuto calcolare il tasso di miocardite tra i bambini vaccinati e non vaccinati. Tuttavia, se hanno fatto il calcolo, non ne hanno riportato i risultati. Immagino che abbiano fatto il calcolo, ma non gli sia piaciuto quello che hanno visto, quindi non l’abbiano incluso nell’articolo pubblicato. Come ho affermato sopra, credo che gli autori dello studio abbiano «posto la domanda sbagliata». Ciò che intendo dire è che l’articolo confronta il rischio di miocardite da COVID con il rischio derivante dalla vaccinazione. Ma questa non è la domanda più rilevante. Perché? Poiché molte persone si sono vaccinate e poi hanno comunque contratto il COVID, sono state inutilmente esposte a entrambi i rischi. Al contrario, molti bambini che non hanno ricevuto il vaccino non hanno contratto il COVID. Oppure, la loro forma è così lieve che non se ne accorgono nemmeno. Questi bambini hanno evitato entrambi i rischi. Ecco perché confrontare il rischio di miocardite da COVID con il rischio derivante dal vaccino COVID non è la questione pertinente. Non è una questione di «o l’uno o l’altro».Iscriviti al canale Telegram ![]()
Aiuta Renovatio 21
- Gli autori hanno posto una domanda complicata quando una semplice era più pertinente.
- Data questa domanda errata, non hanno effettuato l’analisi più diretta per rispondere.
- Ciononostante, hanno scoperto che il vaccino presentava un rischio di miocardite quasi doppio rispetto alla malattia. Questo risultato era riportato solo nella Tabella S16 dell’Appendice Supplementare, ma non era menzionato da nessuna parte nel corpo dell’articolo, né tantomeno nel riassunto in cima.
- E nonostante ciò hanno fatto annunci importanti al pubblico, sostenendo che il loro studio conferma che i bambini stanno meglio con il vaccino che senza.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Vaccini
Il vaccino antinfluenzale a mRNA di Pfizer associato a gravi effetti collaterali, soprattutto negli anziani
I recenti titoli che decantano la superiore efficacia del vaccino antinfluenzale a mRNA della Pfizer ignorano le scoperte della stessa Pfizer secondo cui, per le persone con più di 65 anni, il loro prodotto a mRNA è più pericoloso dei vaccini antinfluenzali standard, che sono già inefficaci e dannosi. Lo riporta LifeSite.
Il motivo della falsa informazione da parte dei media tradizionali e del prestigioso New England Journal of Medicine (NEJM) è che Pfizer ha occultato i risultati dei test del suo prodotto sugli anziani, che hanno evidenziato effetti avversi più accentuati del farmaco.
«I risultati sono così pessimi che non è chiaro se la Food and Drug Administration potrebbe o vorrebbe approvare un vaccino a mRNA sulla base di questi dati», ha scritto il giornalista Alex Berenson, noto per le sue inchieste durante la pandemia. «Pfizer sembra sapere benissimo che questi risultati sono disastrosi».
Sostieni Renovatio 21
«Pfizer non ha mai annunciato i risultati, tenendoli nascosti per anni», ha scritto Berenson sul suo Substack. «Dimostrano che gli anziani che hanno ricevuto l’mRNA hanno avuto PIÙ infezioni influenzali, decessi ed effetti collaterali rispetto a coloro che hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale standard».
Pertanto, è improbabile che il vaccino antinfluenzale a mRNA della Pfizer venga approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) di Trump.
«Un vaccino antinfluenzale a mRNA non ha funzionato negli anziani», ha dichiarato il commissario della FDA, il dottor Marty Makary, a Fox News nel fine settimana. «La sperimentazione non ha mostrato alcun beneficio».
«Non ci limiteremo ad approvare automaticamente nuovi prodotti che non funzionano, che falliscono in una sperimentazione clinica. Sarebbe una presa in giro della scienza se approvassimo automaticamente prodotti senza dati», ha affermato Makary. «Questo era il modus operandi dell’amministrazione Biden», ha aggiunto.
I risultati nascosti sono oltremodo sconvolgenti per gli anziani. Secondo Berenson:
«Gli anziani sottoposti a vaccinazione con mRNA avevano circa il 6% di probabilità in più di contrarre l’influenza rispetto a quelli sottoposti a vaccinazione standard. E 49 anziani sottoposti a vaccinazione con mRNA sono deceduti, rispetto ai 46 sottoposti a vaccinazione antinfluenzale».
«Lo studio ha anche rivelato un significativo segnale di sicurezza per gli mRNA sul danno renale. A ventidue pazienti anziani che hanno ricevuto l’iniezione di mRNA è stata diagnosticata una lesione renale acuta, una malattia renale cronica o una malattia renale allo stadio terminale, rispetto ai nove che hanno ricevuto l’iniezione standard».
«Un altro dato preoccupante è che 17 anziani a cui è stato somministrato mRNA hanno sofferto di “insufficienza respiratoria acuta”, rispetto ai soli sei che hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale standard».
Aiuta Renovatio 21
«Anche i pazienti trattati con mRNA avevano una probabilità molto maggiore di manifestare effetti collaterali meno gravi. Ad esempio, circa il 69% ha segnalato gonfiore nel sito di iniezione o altri effetti collaterali locali dopo la vaccinazione, rispetto al 26% di coloro che hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale».
«Ritengo che questo rappresenti una grave mancanza di integrità nel processo di revisione paritaria. Il comitato editoriale del NEJM dovrebbe fornire una spiegazione chiara di come si sia verificato questo errore e… richiedere agli autori di correggere gli articoli attuali e di riferire sui risultati completi dello studio», ha dichiarato alla testata Epoch Times Retsef Levi, professore al Massachusetts Institute of Technology (MIT) .
«Ancora una volta, quando vengono condotti studi adeguati, si scopre che i vaccini a base di mRNA per persone sane non sono ancora pronti per il grande pubblico e probabilmente non lo saranno mai», conclude il Berensone.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Bioetica2 settimane faMons. Viganò loda Alberto di Monaco, sovrano cattolico che non ha ratificato la legge sull’aborto
-



Morte cerebrale2 settimane faLe ridefinizioni della morte da parte dell’industria della donazione di organi minacciano le persone viventi
-



Vaccini2 settimane faUn nuovo sondaggio rivela che 1 adulto su 10 è rimasto vittima di un grave danno da vaccino COVID
-



Salute2 settimane faI malori della 48ª settimana 2025
-



Spirito1 settimana fa«Rimarrà solo la Chiesa Trionfante su Satana»: omelia di mons. Viganò
-



Politica1 settimana faIl «Nuovo Movimento Repubblicano» minaccia i politici irlandesi per l’immigrazione e la sessualizzazione dei bambini
-



Persecuzioni1 settimana faFamosa suora croata accoltellata: possibile attacco a sfondo religioso
-



Pensiero2 settimane faTrump e la potenza del tacchino espiatorio










