Sport e Marzialistica

Storia e aspetti del Systema, l’arte marziale russa

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«Non ti puoi rilassare senza respirare, non puoi raggiungere una postura naturale senza rilassamento e dopo che si è riusciti a raggiungere una buona postura ci si può iniziare a muovere nello spazio correttamente»

 

«Un vero guerriero è capace di difendere se stesso e gli altri ed è in grado di cambiare l’orgoglio, l’aggressività e la paura in umiltà, coraggio e forza»

 

«Nel Systema non esiste riscaldamento, tutto è Systema»

Vladimir Vasiliev

 

Il Systema (in russo: система) è il nome moderno di un’arte marziale sviluppata in ambito sovietico, ma derivata da tecniche e culture fiorite nell’ambito della lunga storia della Russia.

 

Si dice che la disciplina del Systema abbia radici diverse, basate anche su antiche tradizioni russe, ma è stata aggiornata nel tempo fino a diventare quella che conosciamo oggi. Il Systema era utilizzato da alcune unità delle forze di sicurezza dell’Unione Sovietica, come il KGB, l’NKVD e l’Armata Rossa. L’arte marziale russa è comunemente associata a spie, polizia sotto copertura, guardie del corpo e unità speciali.

 

Lo stile di combattimento del Systema non si basa su tecniche rigide, ma su principi come la respirazione, il movimento, il rilassamento e la postura.

 

L’allenamento include vari esercizi per sviluppare abilità volte a massimizzare le possibilità di sopravvivenza in situazioni pericolose. I praticanti apprendono a pensare in modo ampio e a gestire situazioni impreviste. Si può combattere sia in piedi che a terra, utilizzando coltelli, armi da fuoco, manganelli o qualsiasi altra arma improvvisata.

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Nel Systema l’uso delle armi non si limita solo all’apprendimento del loro utilizzo, ma anche a scopi ulteriori che possono avere. Ad esempio, i coltelli aiutano a gestire il panico, i manganelli servono per il controllo della distanza, e le pistole per il controllo dello spazio, la decisione sotto pressione e la visione periferica.

 

Un elemento unico dell’addestramento è l’uso delle repliche del fucile AK-47 come arma da combattimento corpo a corpo, con o senza baionetta, per testare la capacità di adattamento. Le armi più comuni nelle lezioni di Systema sono coltelli, difese della polizia, manganelli, nagaika [una frusta corta e spessa utilizzata dai Cosacchi, ndr], bebout [un pugnale tipico russo, ndr], shaska [un tipo particolare di sciabola originaria della zona del Caucaso, ndr], fucili d’assalto e pistole.

 

 

 

 

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L’arte marziale del Systema presenta notevoli variazioni tra diversi gruppi e istruttori. Alcune accademie formano professionisti per la sicurezza pubblica e privata, altre si concentrano su approcci più tradizionali, mentre alcune si dedicano ad aspetti più «energici» dell’azione. Ogni istruttore tende a dare un approccio personale al Systema, rendendolo un concetto ampio e personalizzabile.

 

L’apprendimento avviene tramite esercizi di sviluppo delle abilità, che non sono fissi, quindi è fondamentale analizzare ogni accademia singolarmente invece di considerarlo come un sistema di combattimento centralizzato con una metodologia unificata.

 

Il Systema è il risultato di un concetto che ha subito diverse evoluzioni per diventare quello che è oggi.

 

Le fasi più significative di questo sviluppo sono:

 

  • Gli sport popolari dell’antica Russia: Qui, il Systema ha acquisito la sua metodologia basata su esercizi per lo sviluppo delle abilità, simili ai giochi di combattimento. Questi erano importanti nell’antica Russia poiché la difesa del territorio richiedeva spesso l’impiego di milizie popolari, che necessitavano di un qualche tipo di addestramento per affrontare invasioni o conflitti territoriali.

 

  • Prima metà del XX secolo: In questo periodo, il combattimento adattato al praticante venne sviluppato da Spiridonov e dal club Dinamo, con l’influenza delle arti marziali giapponesi che ampliò la conoscenza delle tecniche.

 

  • Systema Kadochnikov: sviluppo che apportato significativi avanzamenti nel combattimento adattivo, in particolare nella biomeccanica applicata.
    Fine del XX secolo e XXI secolo: Apertura dell’arte marziale all’Occidente.

 

Negli anni ’20, il regime sovietico avviò uno studio sulle arti marziali per creare un metodo concreto di combattimento corpo a corpo.

 

Ricercatori furono inviati in tutta la Russia e in altri paesi con una forte cultura marziale per produrre uno sport da combattimento ufficiale per lo Stato e un metodo di addestramento per i militari.

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Questo progetto, noto come «Dinamo», portò a due approcci molto diversi:

 

  • Il SAMBO (SAMozashchita Bez Oruzhiya): una tecnica inizialmente influenzata dal Judo, in seguito diviso in una versione sportiva per civili e una versione militare, includeva tecniche di combattimento contro avversari armati e disarmati.

 

  • SAMOZ: Principalmente influenzato da Viktor Afanasievic Spiridonov (1882-1944), era riservato alle unità delle forze speciali e al personale militare. Spiridonov, ferito in un combattimento con baionetta, ideò un metodo di autodifesa adatto anche a persone ferite o deboli, sviluppando una metodologia adattata al praticante.

 

La storia di queste arti marziali non è sempre chiara e definita, e a causa delle influenze incrociate tra SAMBO e SAMOZ, oggi alcuni gruppi SAMBO considerano Spiridonov un padre fondatore, mentre altri no.

 

Aleksej Kadochnikov, studente dello stile di Spiridonov e di altri sistemi di combattimento, è riconosciuto come il padre del Systema moderno.

 

 

Kadochnikov ha formulato un metodo di sopravvivenza coerente, applicando le leggi della fisica e dell’ingegneria ai problemi di combattimento. Il suo stile, noto come «stile KGB», includeva materiale sulla sopravvivenza in ambienti ostili, combattimento corpo a corpo, uso di armi da fuoco e altri argomenti militari, insegnando agli studenti a creare le proprie tecniche basandosi sulla biomeccanica.

Il termine «Systema» fu inizialmente usato per descrivere il metodo di Kadochnikov, ma oggi si riferisce a molti gruppi di arti marziali russe moderne. Il lavoro di Kadochnikov ha influenzato la creazione di altre arti marziali russe, come il ROSS (Rossiyskaya Otechestvennaya Samozashchity System) di Alexander Retuinskih, che ha applicato il materiale biomeccanico di Kadochnikov a vari stili marziali e militari.

 

Gli stili Kadochnikov e il ROSS si diffusero inizialmente attraverso unità militari e club per agenti di polizia, diventando accessibili al pubblico solo dopo il crollo dell’Unione Sovietica. L’influenza di Vladimir Vasiliev ha aumentato la visibilità e popolarità del Systema, sia in Russia che nel resto del mondo.

 

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Negli anni ’90, due moderne scuole di arti marziali russe arrivarono in Nord America: ROSS, promosso da Scott Sonnon, e il Systema di Vladimir Vasiliev, emigrato in Canada. Il Vasiliev modificò i suoi metodi di allenamento per renderli meno brutali, facendo crescere la sua scuola fino a diventare il marchio di Systema più conosciuto al mondo. Anche la scuola di Mikhail Ryabko, che mantenne stretti legami con Vasiliev, è molto rinomata oggi.

 

Come le scuole Kadochnikov e ROSS, anche le scuole di Vasiliev e Ryabko hanno visto istruttori che si sono staccati per formare propri stili. Ogni unità militare russa utilizza un metodo di combattimento diverso, il che crea confusione riguardo l’arte marziale dell’esercito sovietico. La maggior parte delle unità utilizza il «Boevoe SAMBO» (cioè «SAMBO da combattimento»), mentre il Systema era insegnato principalmente alle unità d’élite.

 

 

Il Systema comprende diverse tecniche di combattimento:

 

  • Combattimento a mani nude
  • Prese
  • Combattimento con la frusta
  • Combattimento con armi da taglio
  • Combattimento con armi da fuoco
  • Esercizi e lavoro di coppia, con o senza forme predefinite.

 

Il sistema di combattimento cosacco si concentra principalmente sul combattente, portandolo a stati di maggiore consapevolezza spirituale e fisica attraverso il controllo delle principali rotazioni delle ossa e della pelle: gomiti, ginocchia, collo, anca, spalle, vita. Utilizza punti, zone di pressione, colpi e schivate.

 

L’uso delle armi accompagna il lottatore verso la sua natura umana di cacciatore, concentrandolo sui movimenti istintivi della «difesa istantanea». Scientificamente, è possibile ottenere una difesa istantanea non solo contro armi bianche o da fuoco, ma praticamente contro ogni oggetto, applicando principi meccanici conosciuti.

Anche se si suppone che l’arte marziale russa Systema risalga al X secolo e che fosse praticata dai Bogatyr, eroici combattenti russi, non possiede un background storico definito e un nome tradizionale. Questo può causare confusione, dato che il nome «Systema» è molto generico.

 

È probabile che il nome Systema derivi da arti marziali simili nate prima di essa, come il «Systema Rukopashnogo Boja», che in italiano significa «sistema di combattimento a mani nude». Ci sono molte somiglianze, ad esempio, con il metodo «Systema» seguito da Mikhail Ryabko. In questo caso, «il Sistema» si riferisce ai vari sistemi del corpo umano: muscoli, sistema nervoso, sistema respiratorio, ecc., oltre agli aspetti psicologici e spirituali.

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In tutta la Russia, diverse forze speciali (Alpha, GRU, Vympel e molte altre) praticano vari stili di combattimento, spesso confusi con il Systema. Ad esempio, molte sono addestrate nel SAMBO da combattimento, che di fatto rappresenta un’arte completamente diversa.

 

Altri stili includono il rukopashka (combattimento a mani nude), machalka e boinia, termini russi che significano combattimento e sconfitta. Il nome “SAMBO da combattimento Sambo Spetsnaz».

 

 

Un’altra teoria suggerisce che le varie forme del moderno Systema siano il risultato di un progetto di ricerca e sviluppo portato avanti da numerose generazioni di istruttori dell’esercito, che insegnavano il combattimento corpo a corpo alla Dinamo a Mosca tra il 1920 e il 1980. Se così fosse, il Systema potrebbe essere considerato in linea con il combattimento SAMBO e stili correlati come il SAMOZ sviluppato da Spiridonov.

 

Le influenze stilistiche del moderno Systema potrebbero includere numerosi stili di arti marziali nazionali, sistemi di combattimento corpo a corpo militare e stili russi di combattimento indigeni, oltre ad aspetti di scienze motorie, biomeccanica e psicologia dello sport, incorporati nella ricerca del combattimento corpo a corpo sviluppato dal progetto Dinamo durante il XX secolo.

 

Un’altra teoria suggerisce che il Systema sia un complesso moderno basato su arti marziali tradizionali cinesi come il Taijiquan, il Yi-quan e altri. I russi sono sempre stati attratti dalle arti marziali cinesi, anche prima della Seconda Guerra Mondiale, e tra gli anni Cinquanta e Sessanta intensi studi hanno portato a notevoli sviluppi peculiari per la Russia. Inoltre, molti maestri cinesi visitarono la Russia in quel periodo, partecipando a programmi di addestramento militare. Nonostante vi siano numerose similarità nei metodi di allenamento e nei principi di base, le arti marziali russe e cinesi mostrano notevoli differenze.

 

I maestri di Systema sostengono che per avere successo in questa arte marziale, è fondamentale lavorare su se stessi, poiché la conoscenza di sé è il primo passo per comprendere gli altri. Il primo nemico da affrontare sono le proprie paure, che causano tensioni psicofisiche impedendo una reazione tempestiva al pericolo.

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Essere consapevoli delle proprie capacità aumenta la fiducia in sé stessi, evitando sia la sopravvalutazione che la sottovalutazione delle situazioni di pericolo, e consentendo una corretta valutazione delle proprie capacità di affrontarle. Conoscere i propri limiti è cruciale per poter lavorare su di essi.

 

Il Systema insegna dunque riconoscere le proprie tensioni e trovare il modo di superarle attraverso il respiro. Il respiro è fondamentale per controllare e guidare le emozioni, permettendo di non esserne sopraffatti e di reagire in modo appropriato al contesto senza distorsioni, esagerazioni o blocchi, evitando di sentirsi inadeguati.

 

Il Systema si basa sul condizionamento della mente attraverso il corpo. La paura del contatto, di colpire e di essere colpiti, è considerata dai systemisti una delle più grandi paure. Nel Systema esistono esercizi specifici per eliminare questa paura. Comprendendo come il nostro corpo reagisce a colpi o pressioni, possiamo capire come il corpo degli altri risponde alle nostre azioni e gestire meglio le situazioni di contatto.

 

Si sostiene che il Systema sia adatto a persone di qualsiasi corporatura e età, grazie al principio di rilassamento su cui si basa. Il rilassamento consente di percepire e sfruttare le tensioni dell’avversario, aumentando le possibilità di sopravvivere a uno scontro. Contrapporsi alla forza con la forza può essere pericoloso e controproducente; spesso è più sicuro non opporsi direttamente a un attacco, lasciando che si esaurisca da solo.

 

La pratica del Systema non prevede l’insegnamento di tecniche pure, ma si focalizza sulla ricerca della tecnica adatta a ogni individuo in una specifica situazione, basandosi sui principi di movimento dell’arte marziale.

 

Nella difesa personale, ambito in cui il Systema si è diffuso a livello mondiale grazie a Ryabko e Vasiliev, memorizzare migliaia di tecniche è poco funzionale in situazioni di pericolo. Il panico impedisce di gestire razionalmente un vasto numero di conoscenze, portando alla paralisi. Al contrario, conoscere come il proprio corpo risponde a diverse esperienze, provate in allenamento, infonde sicurezza e permette risposte immediate, poiché si è consapevoli delle proprie capacità e delle reazioni altrui.

 

Il Systema è stato sviluppato per creare rapidamente grandi capacità in ambito bellico, abbreviando il più possibile il processo di adattamento al combattimento. Ciò permette all’individuo di sviluppare la coordinazione e la sensibilità necessarie per gestire diverse situazioni, senza dover cercare tra una vasta serie di tecniche quella più efficace.

 

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Nel combattimento, la velocità di risposta a uno stimolo, attacco o minaccia è fondamentale. Questa velocità dipende da vari fattori, inclusa la prontezza dell’azione.

 

Diverse discipline di combattimento sviluppano strategie per ottenere un vantaggio temporale rispetto all’avversario. Molti corpi speciali limitano l’addestramento a poche tecniche generiche basate su abilità motorie specifiche. L’idea è di ridurre il tempo di decisione mentale, diminuendo così il tempo di reazione a un attacco. Inoltre, si sviluppano abilità motorie, mobilità articolare e flessibilità per consentire movimenti anche in spazi ristretti.

 

Il Systema studia la risposta del cervello a un attacco fisico è complessa per comprendere il tempo di reazione nell’approccio «inconscio» del Systema, rispetto alla scelta consapevole. Quando il cervello prepara un movimento in risposta a un attacco, lo fa immediatamente, senza attivare i muscoli e senza consapevolezza.

 

Il cervello ha qualcosa di simile a un «emulatore». Prima di diventare consapevoli di un movimento istintivo, il cervello lo incorpora nelle sue mappe, attivando ormoni, modificando la pressione sanguigna e adattandosi psicofisiologicamente, ma senza attivare i muscoli o la consapevolezza. Così, il movimento appare sempre originale, anche se è già memorizzato negli schemi cerebrali.

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Se il movimento è diretto dall’inconscio, la risposta cosciente sarà «secondaria» e guidata dal cervello. Nei corpi speciali, è necessaria una selezione tecnica prima di attivare i muscoli, che rappresenta una terza risposta. Un numero limitato di tecniche riduce il tempo di selezione, ma è comunque necessario il terzo percorso cerebrale nell’approccio consapevole. Il Systema, invece, si basa sulla risposta inconscia o automatica, permettendo di reagire con la risposta secondaria, senza selezionare tecniche specifiche, basandosi sull’esperienza diretta dell’allievo.

 

I neurologi chiamano queste reazioni automatiche «modelli ad azione fissa»: il corpo impara a reagire in determinati modi grazie alle esperienze passate, riducendo il tempo di reazione. Tali modelli possono variare da semplici schivate a schemi di movimento complessi, che però non sono sempre la scelta migliore. Ad esempio, toccare un oggetto caldo fa ritrarre la mano, ma se il dito è bloccato in una serratura, ritirarlo peggiora la situazione. Per cambiare o ignorare un modello ad azione fissa, è necessario l’allenamento.

 

L’allenamento può sostituire un modello di reazione corrente con un altro. Il cervello ha mappe del corpo, incluse le mappe motorie principali dei neuroni sensoriali, chiamate «homunculi». Queste mappe interagiscono gerarchicamente. Le informazioni corporee entrano nelle mappe sensoriali primarie e salgono attraverso complesse procedure di elaborazione e rivalutazione fino ai livelli superiori, dove vengono trasformate in emozioni, ricordi, immagini corporee, credenze, modelli di dolore, ecc. Alla fine, viene decisa la reazione appropriata, emulata e trasmessa alle mappe motorie primarie, attivando i muscoli per un movimento consapevole.

 

Il Systema ritiene che si possa apprendere modelli specifici (tecniche) o insegnare al corpo a muoversi rilassato seguendo schemi di movimento generali (principi del Systema). Ciò consente al corpo di trovare soluzioni individuali per ogni problema, basate su principi come rilassamento, efficienza e movimenti naturali.

 

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Il sistema nervoso funziona attraverso la «facilitazione», ovvero più usiamo un’azione, più è probabile che venga scelta di nuovo. Variando continuamente i movimenti ma mantenendo lo stesso modus operandi, l’abitudine si instaura come risposta a modello fisso, permettendo al cervello di scegliere il movimento più appropriato. Questo approccio differisce dall’insegnamento di tecniche specifiche per situazioni specifiche.

 

Un vantaggio di tale «approccio di principio» rispetto all’«approccio tecnico» è che il cervello non si annoia con la ripetizione infinita degli stessi movimenti.

 

Una volta acquisiti i principi, si ottiene una serie illimitata di «risposte principio» invece di una serie limitata di tecniche. Il corpo trova soluzioni creative per ogni situazione, sviluppando percorsi di risposta preferenziali basati sulle abilità individuali.

 

Il rilassamento è fondamentale per lavorare inconsciamente, poiché tensioni, paure e rabbia riducono la creatività e la capacità di multitasking del cervello, compromettendo la risposta alle minacce.

 

In Italia esistono palestre di Systema a Milano, Padova, Firenze, Treviso, Roma.

 

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Immagine di DanFernbanck via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution – Partage dans les Mêmes Conditions 4.0 International; immagine modificata

 

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