Protesta
Sri Lanka, la rivolta entra nel palazzo. Il presidente è in fuga
Il presidente dello Sri Lanka Gotabaya Rajapaksa ha annunciato che si sarebbe dimesso nella tarda notte di sabato dopo che migliaia di manifestanti avevano fatto irruzione nella sua residenza ufficiale e nei suoi uffici all’inizio della giornata.
Il presidente del parlamento Mahinda Yapa Abeywardena ha detto alla nazione in un annuncio televisivo alla fine di sabato che Rajapaksa si dimetterà mercoledì «per garantire una transizione pacifica».
NOW – Protesters storm the presidential palace in Sri Lanka’s capital.pic.twitter.com/Wv6oQ10kBQ
— Disclose.tv (@disclosetv) July 9, 2022
The power of the people. Sri Lanka. pic.twitter.com/NCkDbQDqOj
— RadioGenova (@RadioGenova) July 9, 2022
Colombo, Sri Lanka right now. The Presidential Palace has been stormed, President Gotabaya Rajapaksa is said to have fled. Unbelievable scenes. Live reports on @IndiaToday: https://t.co/p6JV6FzCub pic.twitter.com/8zlJdBfN2P
— Shiv Aroor (@ShivAroor) July 9, 2022
The president’s palace in Sri Lanka has become a water park. pic.twitter.com/eOT08V2jPW
— RadioGenova (@RadioGenova) July 9, 2022
Protesters enjoying Sri Lanka’s absconding President’s swimming pool! No dictator should remain in illusion that the power is for ever, and when the end comes, it is always violent and nasty. pic.twitter.com/T3ePbkA0gM
— Ashok Swain (@ashoswai) July 9, 2022
Anche il primo ministro Ranil Wickremesinghe ha dichiarato che sta rassegnando le dimissioni:
«Per garantire la continuazione del governo, inclusa la sicurezza di tutti i cittadini, accetto oggi la migliore raccomandazione dei leader del partito, di far posto a un governo di tutti i partiti … Per facilitare ciò mi dimetterò da presidente». Il partito di Wickremesinghe è il Partito Nazionale Unito (UNP), un partito conservatore-liberale ora alleato al governo con il partito della famiglia Rajapaksa, Sri Lanka Podujana Peramuna (SLPP), che è il principale partito del nazionalismo singalese. Il leader del SLPP è ritenuto esser Mahinda Rajapksa, il fratello del presidente Gotabaya, già presidente dal 2005 al 2015. Il Mahinda Rajapksa è stato primo ministro del fratello Gotabaya fino allo scorso 12 maggio.
La residenza del primo ministro è stata data alla fiamme dai manifestanti.
Angry and hungry crowd burns the private home of the Prime Minister in Sri Lanka. pic.twitter.com/ucnrYAPyxF
— RadioGenova (@RadioGenova) July 9, 2022
Rajapaksa si è rifugiato in un luogo sconosciuto. Secondo alcuni potrebbe essere una nave della marina.
Footage of Sri Lanka’s President fleeing on military ship from Colombo harbor.
???? pic.twitter.com/8WAQ2TjBX5
— Wall Street Silver (@WallStreetSilv) July 9, 2022
La Costituzione dello Sri Lanka dice che se Rajapaksa e Wickremesinghe si dimettono entrambi, il presidente del Parlamento assumerà il potere per un mese.
L’immane protesta è arrivata anche contro la Banca Centrale del Paese
They are finally figuring out who the real target of their anger should be.
Protesters broke through the front gate of Sri Lanka’s Central Bank.
— Wall Street Silver (@WallStreetSilv) July 9, 2022
Come riportato da Renovatio 21, la crisi economica dello Sri Lanka, divenuta insostenibile, è arrivata alla carenza non solo di carburante (con code che hanno provocati morti) ma perfino di cibo (che hanno causato rivolte) – e questo a causa, è stato detto, di procedimenti di agricoltura «biologica» fatti adottare ai contadini cingalesi. Il Paese era arrivato anche al blackout elettrico.
Sul Paese hanno pesato inoltre i prestiti cinesi, stipulati sotto il governo dei Rajapaksa, con colossali progetti infrastrutturali concomitanti.
Gotabaya Rajapaksa negli Stati Uniti è indagato per crimini contro l’umanità. L’accusa gli fu notificata nel parcheggio californiano nel 2019. Prima di essere presidente aveva servito come ministro della Difesa sotto la presidenza del fratello Mahinda, durante la fase più atroce della storia del Paese: il finale del conflitto etnico con i Tamil nel nord del Paese (2009).
I fratelli Rajapaksa – famiglia saldamente al potere da decenni – sono responsabili dell’immane strage del 2009, considerata la fine della guerra civile contro i separatisti tamil, dette Tigri Tamil o Tigri EELAM. Le accuse di crimini di guerra – di genocidio – non si contano, ma sono state taciute dalla comunità internazionale, da Putin in giù, che stava compatta dietro a Colombo contro le Tigri.
Nel maggio 2009, nella «spiaggia del massacro», il teatro della battaglia finale tra l’esercito buddhista e i Tamil, il Times di Londra sostiene vi furono 20 mila vittime civili.
Protesta
Scontri durante la protesta della «Generazione Z» a Città del Messico
Sabato, in occasione della mobilitazione antigovernativa promossa dalla «Generazione Z», un gruppo di manifestanti incappucciati ha ingaggiato scontri con le forze di polizia di fronte al palazzo presidenziale di Città del Messico.
Migliaia di persone hanno percorso il tragitto dal monumento all’Angelo dell’Indipendenza fino alla Piazza della Costituzione, radunandosi poi davanti al Palazzo Nazionale, che ospita la residenza presidenziale.
Pur avendo esordito in forma non violenta, la protesta ha visto l’intervento di un manipolo di facinorosi mascherati, etichettati dai media locali come Black Bloc, che hanno infranto le barriere di protezione, lanciato pietre e affrontato gli agenti in corpo a corpo.
🚨🇲🇽 | #URGENTE COBARDES: La Policía del narcogobierno de Claudia Sheinbaum le rompió las costillas y le pateó la cabeza en el suelo a un joven patriota en la manifestación de la generación Z. pic.twitter.com/oQWa65ZqHc
— La Derecha Diario (@laderechadiario) November 15, 2025
🚨🇲🇽 | #URGENTE Manifestantes atraparon a un policía del narcogobierno de Sheinbaum y lo lincharon en el suelo a puños, patadas en la cabeza y hasta golpeándolo con herramientas. pic.twitter.com/SaBKWXN0U3
— La Derecha Diario (@laderechadiario) November 15, 2025
🚨🇲🇽 | #URGENTE COBARDES: La Policía del narcogobierno de Sheinbaum reprime y lanza piedras contra el pueblo mexicano, y una impactó a un reportero en la masiva manifestación de la generación Z. pic.twitter.com/gUNi3mCQ3v
— La Derecha Diario (@laderechadiario) November 15, 2025
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Le riprese video immortalano i dimostranti intenti a percuotere i poliziotti e questi ultimi che infieriscono con calci su un manifestante riverso al suolo. Le schermaglie sono durate circa sessanta minuti, al cui termine le forze dell’ordine hanno impiegato gas lacrimogeni per disperdere la folla dalla piazza, come documentato dalla testata La Jornada.
I partecipanti sostengono di contestare la corruzione, gli eccessi di potere e l’assenza di punizioni per i delitti violenti. Numerosi hanno levato slogan di accusa contro il partito di sinistra al potere, Morena.
La presidente Claudia Sheinbaum ha reagito biasimando gli atti violenti. «Chi non concorda deve far valere le proprie posizioni mediante cortei pacifici. La violenza non può mai costituire uno strumento per il cambiamento», ha sentenziato.
In precedenza, Sheinbaum aveva attribuito le proteste a «bot e account fittizi sui social» orchestrati da «entità di destra».
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Immagine screenshot da Twitter
Protesta
Un morto e oltre 100 feriti in una protesta dei giovani del Perù
#Increíble cientos de jóvenes cantando el himno nacional tras una larga jornada de protesta en #Lima Emocionados, y con apoyo de las redes sociales, no dejaban de difundir la crisis que se vive en el país. #15Octubre #GeneracionZ pic.twitter.com/GbAeC7tpgt
— Omar Coca (@OmarCoca_) October 16, 2025
⭕️ #ATENCIÓN | Este habría sido el momento exacto en el que un manifestante fue alcanzado por un proyectil de la Policía, durante las protestas de ayer, 15 de octubre, en Lima, Perú. El joven, de aproximadamente 30 años, falleció.#LaRadioDeLasNoticiaspic.twitter.com/ehIwJgFoMQ
— Radio Pichincha (@radio_pichincha) October 16, 2025
Hoy condenamos enérgicamente los actos de violencia registrados en Lima. La protesta no puede convertirse en excusa para el desorden ni para atentar contra la seguridad de los ciudadanos.
Expreso mi respaldo a la @PoliciaPeru , que cumple con la difícil tarea de resguardar el… pic.twitter.com/aIKvlG4uDR — José Cueto (@JoseCuetoAservi) October 16, 2025
🇵🇪 | Durante las protestas en el Cercado de Lima, una agente de la Policía Nacional del Perú fue captada intentando disparar su arma en medio de los enfrentamientos. El hecho generó indignación y nuevas críticas al gobierno del presidente José Jerí.
pic.twitter.com/ZVPRIl1gKa — Alerta News 24 (@AlertaNews24) October 16, 2025
You’re watching Peruvian workers standing strong against the cops last night as resistance to the new puppet govt explodes across Lima. At least one protester shot dead. We don’t give up the fight against US imperialism. This is what resistance looks like.pic.twitter.com/vbVZtVM0Iq
— GhostofDurruti (@DurrutiRiot) October 16, 2025
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Protesta
La polizia usa lacrimogeni e idranti contro i manifestanti a Brusselle
Episodi di protesta con violenza sono emersi durante le manifestazioni delle ultime ore a Brusselle.
Le immagini della protesta mostrano i manifestanti che si scontrano con le forze dell’ordine, lanciano fuochi d’artificio e sventolano bandiere e cartelli.
Poliziotti in tenuta antisommossa sono stati visti utilizzare gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere la folla.
Des échauffourées ont éclaté lors de la manifestation nationale de ce mardi 14 octobre. Des participants masqués s’en sont pris à l’Office des Etrangers #Bruxelles pic.twitter.com/DJThcZywjq
— LN24 (@LesNews24) October 14, 2025
🔴Belgique | Répression brutale de la manifestation à Bruxelles contre le gouvernement Arizona. La police nasse les manifestants et fait usage de gaz lacrymogène et de canons à eau. pic.twitter.com/Z6uruZoZAL
— Révolution Permanente (@RevPermanente) October 14, 2025
Petite pensée à toutes ces boîtes privées qui investissent à perte à Bruxelles 😢 pic.twitter.com/2ncYyIEsYC
— Ir Pascal Desch@mps🥇🌵 (@PascalDeschamp8) October 15, 2025
🚨🇧🇪🇵🇸#Bruxelles #Brussels ##Brussel #Bxl #Belgium #Belgique #Belgie #Gaza https://t.co/NiDjgnDM3K pic.twitter.com/Q7epi8jCQD
— vero 🔻🇵🇸 (@veroveronique1) October 14, 2025
🚨À #Bruxelles 🇧🇪! Violences policières 👮♀️ pendant la grève nationale d aujourd’hui !
🚨In #Brussels 🇧🇪! Police violence 👮♀️ during today’s national strike!#Belgique #Belgie #Belgium #Brussel pic.twitter.com/6KN4feIZIu
— vero 🔻🇵🇸 (@veroveronique1) October 14, 2025
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Secondo HLN, Gert Truyens, presidente del sindacato CGSLB, ha dichiarato che la manifestazione è stata interrotta a causa degli scontri provocati da una minoranza violenta tra i dimostranti.
«Questi non sono manifestanti, ma individui che causano disordini», ha riportato il giornale.
Durante la giornata, lo sciopero generale ha fortemente compromesso i servizi di trasporto pubblico e ha bloccato le partenze nell’aeroporto principale di Bruxelles.
De Wever, eletto a febbraio, ha proposto misure di austerità per affrontare il crescente deficit di bilancio del Belgio.
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