Politica
Spettacolare intervista di Elon Musk a Donald Trump

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il miliardario della tecnologia Elon Musk si sono seduti per un’intervista libera sulla piattaforma X di Musk ieri sera alle 8, ore americana. A tre mesi dalle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, la campagna di Trump ha definito la conferenza come «l’intervista del secolo».
La «conversazione in diretta» con Trump sarebbe stata «senza copione e senza limiti di argomento», ha scritto Musk domenica, aggiungendo che «dovrebbe essere molto divertente» e incoraggiando gli utenti a postare domande e commenti. Elon ha spiegato che la discussione doveva essere libera e tranquilla per dare un’idea di come Trump è al naturale, perché, ha notato non senza ragione, quando si ha un intervistatore che fa da avversario si tende a rispondere con meno naturalezza.
La diretta, ha rivelato Musk al cominciamento dell’intervista, è iniziata con grande ritardo perché i server di X hanno ricevuto contestualmente un grande attacco DDoS, un tipo di attacco hacker usato per mandare offline un sito.
Iscriviti al canale Telegram
Ore prima dell’intervista, Trump era tornato su X e ha pubblicato una raffica di video che promuovevano la sua campagna e attaccavano la vicepresidente degli Stati Uniti e candidata democratica Kamala Harris.
MAKE AMERICA GREAT AGAIN! https://t.co/MlIKklPSJT pic.twitter.com/yJZmAaahs0
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 12, 2024
Join https://t.co/hkmTSuQK0K today! pic.twitter.com/2UHVJEFasu
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 12, 2024
https://t.co/MlIKklQqzr pic.twitter.com/PECTQ3ZBLy
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 12, 2024
“TRUMP WAS RIGHT ABOUT EVERYTHING!” https://t.co/MlIKklPSJT pic.twitter.com/0mMyATtbkJ
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 12, 2024
Aiuta Renovatio 21
Trump era stato bandito da X (allora noto come Twitter) nel 2021 dalla precedente gestione della piattaforma e, dal suo reinserimento da parte di Musk nel 2022, ha condiviso solo un singolo post: l’epica foto segnaletica dopo il suo arresto in Georgia l’anno scorso.
https://t.co/MlIKklPSJT pic.twitter.com/Mcbf2xozsY
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 25, 2023
L’intervista ha suscitato notevole attenzione, in particolare da parte degli oppositori di Trump e Musk. In una lettera a Musk di lunedì mattina, il commissario europeo Thierry Breton ha avvertito che X potrebbe essere indagato e multato se sulla piattaforma venissero diffusi i cosiddetti «contenuti dannosi» durante la conversazione trasmessa in live streaming.
I giornali mainstream hanno linciato l’intervista a scatola chiusa – con USA Today a definire Musk come un «miliardario curioso del fascismo» – arrivando addirittura a dire che è stata un disastro. Secondo dati resi pubblici da Elon poche ore fa, le visualizzioni dell’evento e delle successive discussioni avrebbero toccato la quota di un miliardo.
«Lei è incompetente, e lui è incompetente, e francamente penso che lei sia più incompetente di lui», ha detto Trump a Musk, riferendosi a Harris e Biden.
L’ex presidente ha criticato duramente Harris per aver promesso di mettere in sicurezza il confine degli Stati Uniti se fosse stata eletta presidente, nonostante fosse al potere già da tre anni.
Musk ha concordato sul fatto che gli Stati Uniti dovrebbero avere un sistema di immigrazione legale «scorrevole ed efficiente» e che la sicurezza delle frontiere è «una questione esistenziale fondamentale per gli Stati Uniti».
— Elon Musk (@elonmusk) August 13, 2024
Sostieni Renovatio 21
Musk e Trump si sono quindi concentrati alle relazioni estere, con Musk che insiste sul fatto che gli Stati Uniti devono avere un presidente «intimidatorio» per scoraggiare i «dittatori malvagi» in tutto il mondo. Trump ha colto l’occasione per parlare dei suoi rapporti con il presidente russo Vladimir Putin, il presidente cinese Xi Jinping e il leader nordcoreano Kim Jong-un. Tutte persone, ha detto, che sono «top of their game», cioè in cima al loro sistema, e quindi sono «intelligenti», che «amano il loro Paese, a modo loro» e con le quali è andato d’accordo.
Trump ha ricordato la sua disputa con il«little Rocket Man» Kim nel 2017, ridendo mentre ricordava come, dopo aver lanciato insulti al leader nordcoreano, «all’improvviso ho ricevuto una chiamata da lui… e siamo andati molto d’accordo».
L’ex presidente ha rivelato di aver osservato l’accumulo di truppe russe al confine ucraino nel 2022 e di aver pensato che Putin stesse tentando di ottenere influenza sugli Stati Uniti. «Poi Biden ha iniziato a dire cose così stupide», come dichiarare pubblicamente che l’Ucraina «può essere un paese della NATO», ha continuato il biondo costruttore del Queens. «Ha detto cose così stupide… che la guerra non aveva alcuna possibilità di accadere se fossi stato lì».
Trump ha quindi proferito una cupa dichiarazione sulle prospettive di successo dell’Ucraina contro la Russia, ricordando agli ascoltatori che la Russia è riuscita a sconfiggere la potenza della Germania nazista e Napoleone, mentre l’Ucraina è stata ridotta a «usare uomini giovani e molto anziani per combattere».
«Non si legge di quanto sia sanguinosa l’Ucraina. Solo tra i due eserciti hai perso mezzo milione di persone… L’Ucraina ora non ha abbastanza uomini», ha detto. «Avrei potuto impedirlo… ma avevamo un presidente che diceva cose stupide, e questo potrebbe finire nella Terza Guerra Mondiale».
Passando a temi di politica interna, il Musk ha chiesto a Trump di istituire una «commissione per l’efficienza governativa» per garantire che il denaro dei contribuenti venga speso meglio, offrendosi di aiutare con tale commissione. Trump ha risposto che Musk sarebbe l’ideale per un ruolo del genere.
L’ex presidente ha quindi giurato di chiudere il Dipartimento dell’Istruzione se eletto e di rimettere la responsabilità dell’istruzione agli stati. L’ex presidente si è lamentato del fatto che, nonostante spenda più soldi per studente di qualsiasi altro paese sviluppato, gli Stati Uniti appaiono regolarmente in fondo alla maggior parte delle classifiche per rendimento scolastico.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
I due hanno quindi avuto una divergenza riguardo il tema del cambiamento climatico: il CEO di Tesla sostiene che gli Stati Uniti devono «orientarsi verso» l’energia sostenibile senza compromettere gli standard di vita degli americani, mentre Trump sostiene che i combustibili fossili sono essenziali per la produzione e la ricarica delle auto elettriche.
«Anche per creare la tua auto elettrica e creare l’elettricità necessaria per l’auto elettrica, sai, il combustibile fossile è ciò che crea davvero ciò negli impianti di generazione… quindi non puoi evitarlo in questo momento», ha dichiarato Trump. Tuttavia, Trump e Musk hanno entrambi concordato sul fatto che l’energia nucleare è una forma di energia verde «sottovalutata».
Sono seguiti quindi giudizi su Biden e il suo stato di salute. «Biden è vicino allo stadio vegetale, secondo me», ha schernito Trump, riferendosi alle fotografie del presidente scattate nel Delaware nel weekend. «Non è riuscito nemmeno a sollevare la sedia. La sedia è pensata per bambini e anziani. Non è riuscito a sollevarla».
Joe Biden lounges on the beach in Delaware as WWIII looms pic.twitter.com/MOgMsio77h
— HOT SPOT (@HotSpotHotSpot) August 10, 2024
Aiuta Renovatio 21
Trump ha più volte canzonato l’acutezza mentale di Biden, affermando in precedenza nell’intervista che aveva un «QI molto basso 30 anni fa», ma ora «potrebbe non averlo affatto».
Riferendosi alla gestione da parte del presidente della guerra Israele-Hamas, Trump ha dichiarato che «Biden ha fatto qualcosa di impossibile. Entrambe le parti lo odiano». «Sarà peggio di lui», ha continuato, riferendosi a Harris. «Se sei una persona molto pro-Israele e voti per lei, dovresti farti visitare la testa».
Con l’intervista apparentemente conclusa, Musk ha spiegato agli elettori indipendenti e indecisi perché ha deciso di sostenere Trump.
«Non mi sono mai occupato molto di politica prima… e non è che io sia un repubblicano convinto di lunga data», ha detto, aggiungendo che ritiene che le prossime elezioni segnino un «momento critico per il Paese».
«Molte persone pensavano che l’amministrazione Biden sarebbe stata un’amministrazione moderata, ma non lo è, e penso che assisteremo a un’amministrazione ancora più a sinistra con Kamala», ha continuato. «Vogliamo avere un futuro prospero. Voi siete la strada per la prosperità, e Kamala è l’opposto».
«Quel sostegno ha significato molto per me», ha risposto Trump.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da Twitter
Politica
Orban dice che l’UE potrebbe andare al «collasso» e chiede accordi con Mosca

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Politica
Il passo indietro di Ishiba: nuovo capitolo nella lunga crisi del centro-destra giapponese

Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Il primo ministro giapponese ha annunciato ieri le dimissioni dopo settimane di tensioni con i membri del Partito Liberaldemocratico, in difficoltà di fronte alla perdita di consenso tra gli elettori conservatori. Diversi candidati si sono già fatti avanti segnalando la volontà di succedere a Ishiba nella presidenza del partito, ma resta il nodo della guida del governo senza la maggioranza in parlamento.
A meno di un anno dal suo insediamento, il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha annunciato ieri le dimissioni, aprendo una nuova fase di incertezza politica. La decisione è una conseguenza delle crescenti pressioni all’interno del suo stesso partito, il Partito Liberaldemocratico (LDP), che alle ultime elezioni ha subito significative sconfitte, arrivando a perdere la maggioranza in entrambe le Camere.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Ishiba si è assunto la responsabilità per i pessimi risultati dell’LDP alle elezioni della Camera dei Consiglieri a luglio e ha sottolineato che le sue dimissioni servono a prevenire un’ulteriore spaccatura all’interno del partito. Già a luglio, il quotidiano giapponese Mainichi aveva per primo riportato che Ishiba si sarebbe dimesso, basandosi su informazioni raccolte tra il premier e i suoi più stretti collaboratori.
Le prime indiscrezioni indicavano che i preparativi per la corsa alla presidenza dell’LDP sarebbero iniziati entro agosto. Ishiba, tuttavia, aveva pubblicamente smentito queste notizie e nelle sue affermazioni aveva sottolineato l’importanza di portare a termine le trattative sui dazi con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che aveva imposto il primo agosto come scadenza ultima.
Nel suo discorso di ieri, Ishiba ha spiegato che l’annuncio delle dimissioni a luglio avrebbe indebolito la posizione del Giappone: «chi negozierebbe seriamente con un governo che dice “ci dimettiamo”?», ha detto.
Ishiba ha poi cercato di placare le pressioni interne all’LDP minacciando di sciogliere la Camera dei Rappresentanti e indire elezioni anticipate, una mossa che ha esacerbato le divisioni e spinto il principale partner di coalizione, il partito Komeito, a ritenere inaccettabile la decisione. Secondo l’agenzia di stampa Kyodo, l’ex primo ministro Yoshihide Suga e il ministro dell’Agricoltura Shinjiro Koizumi entrambi tenuto colloqui con il premier sabato, evitando una scissione all’interno del partito e aprendo la strada all’annuncio delle dimissioni di ieri.
Ora l’attenzione si sposta sulla scelta del prossimo leader dell’LDP, che potrebbe assumere anche la carica di primo ministro se ci fosse una qualche forma di sostegno o di accordo anche con le opposizioni. Tra i principali contendenti ci sono membri del partito che avevano già sfidato Ishiba in passato, tra cui Sanae Takaichi, ex ministra per la sicurezza economica, che ha ricevuto il 23% dei consensi in un recente sondaggio di Nikkei. Takaichi fa parte dell’ala conservatrice e ha una forte base di sostegno tra i fedelissimi dell’ex primo ministro Shinzo Abe, di cui è considerata l’erede, soprattutto per quanto riguarda le politiche economiche, che potrebbero favorire una ripresa dei mercati azionari. Takaichi ha inoltre la reputazione di andare d’accordo con il presidente Donald Trump.
Anche Shinjiro Koizumi, attuale ministro dell’Agricoltura e figlio dell’ex leader Junichiro Koizumi, è un altro papabile candidato, dopo essere riuscito ad abbassare i prezzi del riso appena entrato in carica. Il sondaggio di Nikkei ha registrato un 22% dei consensi nei suoi confronti.
Altri membri del partito hanno segnalato la volontà di candidarsi, tra cui Yoshimasa Hayashi, attuale segretario capo del Gabinetto e portavoce principale del governo Ishiba, che si è classificato quarto nella corsa per la leadership del partito del 2024. Tra gli altri contendenti figurano Takayuki Kobayashi, un altro ex ministro per la sicurezza economica che gode di un maggiore sostegno all’interno dell’ala centrista, e Toshimitsu Motegi, ex segretario generale dell’LDP e il più anziano tra i candidati con i suoi 69 anni.
L’LDP oggi si trova in una posizione di forte debolezza. Molti elettori conservatori alle ultime elezioni hanno preferito il partito di estrema destra Sanseito anche a causa dell’allontanamento di Ishiba dall’ala conservatrice.
Iscriviti al canale Telegram
Secondo un sondaggio di Kyodo, condotto prima che fossero riportate le dimissioni di Ishiba, l’83% degli intervistati ha dichiarato che un chiarimento pubblico del partito sulle ultime sconfitte non avrebbe comunque aumentato la fiducia degli elettori. È chiaro, quindi, che il compito del prossimo presidente di partito sarà quello di ripristinare la credibilità del centrodestra.
Chiunque verrà scelto si troverà davanti a un’importante decisione: se indire elezioni anticipate per cercare di riconquistare la maggioranza alla Camera bassa o rischiare di perdere il potere del tutto. Quest’ultima scelta rischierebbe di aprire una nuova fase di instabilità politica senza precedenti, che richiederebbe la ricerca di sostegno anche tra i partiti dell’opposizione per approvare le leggi e i bilanci.
Secondo diversi commentatori, il prossimo leader dovrà prima di tutto godere di una genuina popolarità sia all’interno che all’esterno del partito per affrontare sfide come l’invecchiamento della società, la forza lavoro in calo, l’inflazione e i timori che gli Stati Uniti possano abbandonare il loro ruolo di garanti della sicurezza nella regione asiatica.
Invitiamo i lettori di Renovatio 21 a sostenere con una donazione AsiaNews e le sue campagne.
Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Politica
Il governo francese collassa

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Spirito2 settimane fa
Vescovo messicano «concelebra» la messa con una «sacerdotessa» lesbica anglicana «sposata» che ha ricevuto l’Eucaristia
-
Armi biologiche1 settimana fa
I vaccini COVID «sono armi biologiche» che «hanno provocato danni profondi»: nuovo studio
-
Spirito1 settimana fa
Leone punisca l’omoeresia: mons. Viganò sull’udienza papale concessa a padre Martin
-
Vaccini1 settimana fa
Vaccino COVID, mentre Reuters faceva «fact-cheking sulla «disinformazione» il suo CEO faceva anche parte del CdA di Pfizer
-
Spirito2 settimane fa
Don Giussani, errori ed misteri di Comunione e Liberazione. Una vecchia intervista con Don Ennio Innocenti
-
Gender2 settimane fa
Transessuale fa strage in chiesa in una scuola cattolica: nichilismo, psicofarmaci o possessione demoniaca?
-
Geopolitica2 settimane fa
Mosca conferma attacchi missilistici ipersonici contro l’Ucraina
-
Salute2 settimane fa
I malori della 35ª settimana 2025