Connettiti con Renovato 21

Immigrazione

Solo due condanne dopo le rivolte di Capodanno a Berlino

Pubblicato

il

Sette mesi dopo che i violenti disordini di Capodanno hanno scosso Berlino, provocando centinaia di feriti e danni ingenti, le autorità tedesche hanno ottenuto solo due condanne definitive per reati pirotecnici illegali. Lo riporta Remix News.

 

Il basso numero di procedimenti giudiziari è stato rivelato in un’inchiesta parlamentare da Martin Pätzold, deputato della CDU di Berlino, che ha dichiarato al Tagesspiegel che «un totale di 363 persone sono rimaste ferite dai fuochi d’artificio illegali la notte di Capodanno, mentre allo stesso tempo solo due persone sono state condannate per reati. Qui è evidente una sproporzione evidente, anche a prima vista».

 

Secondo il Ministero degli Interni, la polizia di Berlino ha registrato 547 reati legati al lancio di fuochi d’artificio o razzi durante la notte, oltre a 111 illeciti amministrativi ai sensi della legge sulle armi o sugli esplosivi. Tuttavia, la stragrande maggioranza dei casi rimane irrisolta o è stata archiviata.

Sostieni Renovatio 21

Tra i due condannati c’è un 23enne influencer palestinese nato in Cisgiordania e in possesso di passaporto giordano, filmato mentre lanciava un razzo pirotecnico attraverso la finestra aperta di un appartamento di Berlino, un atto che ha provocato un piccolo incendio ma non ha causato feriti. È stato arrestato all’aeroporto di Berlino Brandeburgo il 4 gennaio mentre presumibilmente cercava di fuggire dal Paese.

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

Il tribunale distrettuale di Berlino ha condannato l’immigrato a sei mesi di reclusione con sospensione condizionale, una pena condannata dal sindacato di polizia di Berlino. Il vicecapo Thorsten Schleheider ha scritto: «se si esce da un’aula di tribunale con una leggera condanna con sospensione condizionale per una simile follia, nessuno dovrebbe sorprendersi che dei giovani organizzino una cosa del genere per pochi clic sui social media».

 

I critici sostengono che le pene lievi e le condanne limitate trasmettono un messaggio sbagliato. «Lo Stato di diritto deve adattare le sue capacità investigative per garantire che i criminali possano essere condannati con prove affidabili», ha insistito il Pätzold, chiedendo una videosorveglianza mirata nelle aree più critiche.

 

Il quadro generale è ancora più allarmante. Secondo la Bild, nessuna persona arrestata durante le rivolte di Capodanno del 2022 è stata mandata in prigione. La polizia di Berlino ha registrato 3.943 incidenti quell’anno, tra cui attacchi ai servizi di emergenza, incendi di veicoli e lanci di fuochi d’artificio nelle case. Quindici vigili del fuoco e 47 agenti di polizia sono rimasti feriti. Dei 145 arresti, solo 45 sono stati confermati come cittadini tedeschi, e anche questa cifra include i cittadini con doppia cittadinanza classificati dallo Stato come «tedeschi».

 

Iscriviti al canale Telegram

Un elenco trapelato dei nomi di 256 sospettati degli attentati dell’anno scorso, pubblicato dall’agenzia di stampa Nius, ha rivelato che un gran numero dei cosiddetti sospettati «tedeschi» aveva nomi come Abdul, Hassan e Mohammed, scatenando accuse di coinvolgimento dei migranti e proteste pubbliche. In totale, sono stati arrestati 670 sospettati, di cui 264 identificati come cittadini stranieri, mentre molti altri classificati come «tedeschi» avevano un passato migratorio, come indicato dai loro nomi.

 

Il governo non ha fornito una spiegazione chiara per il basso tasso di condanne. Il Segretario di Stato degli Interni Christian Hochgrebe (SPD) ha sottolineato i limiti tecnici dei sistemi di polizia, che non distinguono tra fuochi d’artificio legali e illegali.

 

Come riportato da Renovatio 21, l’ultimo capodanno berlinese aveva portato a centinaia di arresti e a cinque morti, con l’evidenza della popolazione immigrata priva di deterrenti di sorta: i festinanti si facevano filmare addirittura a fianco della polizia. L’anno precedente si era avuto lo stesso fenomeno, con devastazioni e incendi di sorta. L’anno prima ancora, ha riportato Renovatio 21, pure.

 

 

Aiuta Renovatio 21

Come riportato da Renovatio 21, rilevante anche la novità di quest’anno, con i mercatini di Natale invasi da immigrati islamici che, galvanizzati dalla vittoria islamista in Siria, hanno urlato Allahu Akbar tra le tradizionali bancarelle del bonario shopping natalizio . Un altro mercatino è stato invece teatro di una strage perpetrata da un immigrato saudita con bizzarre e contorte motivazioni.

 

Quello dei capodanni violenti è divenuto un pattern riconoscibile anche a Milano, con disordini e violenze nella no-go zone islamica di San Siro e in Piazza Duomo, dove durante la notte di San Silvestro del 2022 si è consumato il famigerato episodio di tahurrush gamea, la tradizione orientale della «molestia collettiva», in linea con quanto successo dinanzi ad un altro Duomo, quello di Colonia.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine screenshot da Twitter

 

Continua a leggere

Immigrazione

«Allahu akbar» e investe i pedoni nell’isola francese

Pubblicato

il

Da

Cinque persone sono rimaste ferite, due in modo grave, dopo che mercoledì un uomo ha travolto con la propria auto pedoni e ciclisti sull’isola francese di Oléron, hanno comunicato le autorità locali. L’autista avrebbe urlato «Allahu Akbar» al momento dell’arresto.   L’aggressione, protrattasi per 35 minuti, si è consumata lungo le strade che uniscono i comuni di Dolus-d’Oléron e Saint-Pierre-d’Oléron, capoluogo dell’isola atlantica. Il ministro dell’Interno Laurent Nunez ha confermato che cinque pedoni e ciclisti sono stati investiti prima che il conducente venisse fermato.   La polizia ha neutralizzato il sospettato con un taser dopo che questi aveva dato fuoco al veicolo. All’interno dell’auto sono state rinvenute diverse bombole di gas, ha reso noto la procura di La Rochelle, precisando che l’uomo aveva ripetutamente gridato «Allahu Akbar» durante l’arresto.   La procura antiterrorismo francese non è coinvolta nell’indagine per tentato omicidio. Stando a quanto riportato dal quotidiano Le Parisien, il sospettato è un 35enne del villaggio di pescatori di La Cotinière, con precedenti per reati minori e legati alla droga, ma privo di collegamenti noti a gruppi terroristici organizzati. Avrebbe riferito agli inquirenti di essersi «auto-radicalizzato online» circa un mese fa – dichiarazione che gli investigatori stanno al momento verificando.   Secondo recenti notizie trapelate, sarebbe un francese europeo anarchico convertitosi all’islam

Iscriviti al canale Telegram

Negli ultimi anni la Francia è stata teatro di numerosi attacchi con veicoli a motore. Il più letale risale al 2016, quando un estremista islamista ha falciato con un camion la folla in festa per la Bastiglia a Nizza, causando 86 morti e oltre 450 feriti prima di essere abbattuto dalla polizia.   Gli attacchi a base di grida «Allahu Akbar» sono oramai una costante in Europa e oltre.   Come riportato da Renovatio 21, solo tre mesi fa a Dublino si è avuto un accoltellatore allahukbarista. L’anno scorso un uomo ha fatto irruzione con machete in una stazione di polizia di Linz am Rhein, in Germania, col il trito grido islamista. Tre anni fa in Francia un marocchino ha decapitato il padre urlando «Allahu Akbar». Sempre in Francia, sempre tre anni fa, un allahuakbarista ha abbattuto un albero di natale.   Il grido allahuakbarico è stato udito, ovviamente, anche durante la rivolta delle banlieue del 2023.   Più significativo quando l’anno passato masse di immigrati siriani invasero i mercatini di Natale tedeschi gridando «Allahu akbar», in celebrazione della presa di Damasco da parte degli islamisti anti-Assad. Non è chiaro perché, se sono felici di questo esito politico, non tornino nel loro Paese (scherziamo, è a noi chiarissimo)   Al contempo, non è chiaro come gli europei riescano a farsi sputare in faccia in questo modo, persino a Natale. Scherziamo anche qui: sappiamo benissimo perché.  

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di Cobber17 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported 
Continua a leggere

Immigrazione

Trump: «La gente di Nuova York fuggirà dal comunismo»

Pubblicato

il

Da

I neoeboraceni presto abbandoneranno la loro città «comunista», ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in seguito all’elezione a sindaco del democratico progressista Zohran Mamdani.

 

Mercoledì, parlando ai suoi sostenitori a Miami, Trump ha affermato che i democratici avevano «insediato un comunista» al comando della metropoli più grande del Paese e ha aggiunto che il cosiddetto Sunshine State «diventerà presto il rifugio per chi fugge dal comunismo newyorkese».

 

Mamdani, che si definisce socialista democratico ed è stato eletto martedì, promuove l’edilizia popolare, la proprietà pubblica dei servizi essenziali e la tassazione sul patrimonio. Il suo programma ha suscitato critiche da moderati e repubblicani, che lo accusano di spingere idee «radicali», «comuniste» e populiste, mentre i suoi sostenitori ritengono che le proposte affrontino la crisi abitativa in atto e le disuguaglianze crescenti di Nuova York.

Iscriviti al canale Telegram

La scelta di Trump di rilasciare tale dichiarazione proprio a Miami è apparsa intenzionale. La città ospita da decenni vaste comunità cubane e venezuelane, che ne hanno forgiato l’immagine di approdo per chi scappa da regimi socialisti e comunisti.

 

Lungi dall’essere un uomo del popolo, il Mamdani è un immigrato di lusso figlio di papà. Suo padre è un professore di «studi post-coloniali» di origine ugandese-gujarati e di famiglia sciita, la madre è la regista indiana nota internazionalmente (in particolare, per il film 2001 Monsoon Wedding – Matrimonio indiano), premiata anche al Festival di Venezia nel 1991, Mira Nair. Il secondo nome dato al pargolo, Kwame, fu un omaggio a Kwame Nkrumah, primo presidente del Ghana.

 

Come riportato da Renovatio 21, Mamdani è è affiliato con organizzazioni che perorano apertis verbis la distruzione della famiglia e progetta addirittura aborti eseguiti in chiesa.

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di Bingjiefu He via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International

Continua a leggere

Immigrazione

Accoltellamento di massa in un treno inglese. Silenzio sulle origini immigrate dei massacratori

Pubblicato

il

Da

Secondo quanto riferito dalla polizia, sabato diverse persone sono state accoltellate su un treno vicino a Cambridge, nell’Inghilterra centrale. Due sospettati sono stati arrestati. I responsabili sarebbero un caraibico e un nero di 32 e 35 anni, ma per ore le autorità non hanno rivelato l’identità dei presunti massacratori.   Le ambulanze e le unità armate sono giunte sul posto intorno alle 19:40 ora locale.   «Sono intervenuti agenti armati e il treno è stato fermato a Huntingdon, dove due uomini sono stati arrestati. Diverse persone sono state trasportate in ospedale», ha dichiarato la polizia del Cambridgeshire.   In seguito la polizia ha dichiarato che dieci persone sono state ricoverate in ospedale, tutte tranne una con ferite gravi in pericolo di vita.  

Iscriviti al canale Telegram

La polizia dei trasporti britannica ha dichiarato che a un certo punto era stato dichiarato un allarme terrorismo, ma che poi è stato revocato. Il sovrintendente capo Chris Casey ha affermato che «non sarebbe appropriato» fare congetture sul movente in questa fase.   I video pubblicati sui social media mostrano una massiccia presenza della polizia alla stazione ferroviaria.  

Aiuta Renovatio 21

Un testimone ha dichiarato a Sky News di aver visto passeggeri «estremamente insanguinati» fuggire dagli aggressori. Il testimone ha aggiunto che un passeggero ha gridato: «Hanno un coltello».   Il primo ministro britannico Keir Starmer ha condannato il «terribile incidente» e ha ringraziato i servizi di emergenza per la loro risposta. «I miei pensieri sono con tutte le persone colpite», ha scritto su X.   Il ministro degli Interni Shabana Mahmood ha dichiarato di essere «profondamente rattristata» e ha esortato il pubblico a «evitare commenti e speculazioni in questa fase iniziale».   Polemiche ora montano sul fatto che le autorità hanno per ore mancato di rivelare le origini immigrate dei presunti massacratori ferroviari.  

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
 
Continua a leggere

Più popolari