Razzismo
Si dimette il primo ministro scozzese «anti-bianchi»

Humza Yousaf, il primo ministro scozzese che ha inveito contro i bianchi in Parlamento e poi ha supervisionato l’approvazione di leggi estreme sui «crimini d’odio» nel Paese, è stato costretto a dimettersi.
L’annuncio di Yousaf è arrivato dopo che è diventato chiaro che non sarebbe sopravvissuto a due voti di fiducia, uno a lui e un altro al suo governo dello Scottish National Party, presentati al Parlamento scozzese dai partiti di opposizione.
Yousaf aveva concluso un accordo di condivisione del potere con il Partito dei Verdi scozzesi ed era diventato evidente che non sarebbe stato in grado di ottenere un sostegno sufficiente per guidare un nuovo governo di minoranza, perché aveva promosso un’ideologia di genere radicale e supervisionato il passaggio in legge della legislazione sui «crimini d’odio» più draconiana della storia.
Scotland First Minister Humza Yousaf’s resignation is official.
He’s the guy who said there were too many whites in politics.
In reality, there are just too many idiots like Yousaf. pic.twitter.com/ZBgje8WJsm
— Paul A. Szypula ???????? (@Bubblebathgirl) April 29, 2024
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La settimana scorsa, lo Yousaf ha tentato disperatamente di rimanere al potere implorando i conservatori di allinearsi con lui, ma poi, durante le sue dimissioni, ha affermato di non essere disposto a svendere i suoi principi, quindi ha deciso di dimettersi.
Ai sensi della nuova legislazione sui «crimini d’odio» introdotta in Iscozia dal premier musulmano, chiunque sia ritenuto essere stato verbalmente «abusante», di persona o online, nei confronti di una persona transgender, potrebbe essere colpito con una pena detentiva fino a sette anni.
Fughe di notizie provenienti dalla polizia hanno accresciuto le preoccupazioni sulla legislazione poiché hanno rivelato che attori e comici erano elencati come obiettivi. Il primo ministro Yousaf ha giustificato le nuove leggi, dichiarando che i graffiti rivolti contro di lui comparsi vicino a casa significavano che la necessità di un approccio di «tolleranza zero» nei confronti dell’odio.
Non appena la legge è entrata in vigore, migliaia di persone hanno colto l’occasione per denunciare lo stesso Yousaf per aver inveito contro i bianchi che ricoprivano posizioni di autorità in Scozia, un Paese che è bianco al 96%. Lo Yousaf fa ha conseguentemente dichiarato che chiunque faccia questo dovrebbe essere considerato «di estrema destra».
La faccenda, tuttavia, è diventata ben più grottesca di così.
È emerso che al personale di polizia che rispondeva alle chiamate per «crimini d’odio» per denunciare il Primo Ministro era stato detto di leggere una trascrizione preparata in anticipo in difesa dal premier, in cui si affermava che quando Yousaf si riferiva ai «bianchi», che sono in maggioranza in posizioni di autorità in Iscozia (cosa che secondo lui era sbagliata) aveva solamente «sottolineato un dato di fatto».
Scottish Minister Humza Yousaf complains about whites being under control in Scotland. Isn’t this hate speech?
Seems like he expects more terrorists to be in control of Scotland. pic.twitter.com/hhtv6QYMH3— Voice Unchained (@VocUnchained) April 27, 2024
La polizia scozzese ha ricevuto qualcosa come 8.000 denunce di «crimini ispirati dall’odio» solo nella prima settimana dall’entrata in vigore della legge, pari a più del totale annuo di tutte le denunce di crimini ispirati dall’odio per tutti gli anni precedenti.
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Le forze dell’ordine sono quindi costrette a pagare «centinaia di migliaia» di straordinari agli agenti nella sua sala di controllo per far fronte al diluvio di denunce di «crimini ispirati dall’odio», che potrebbero essere, in larga parte, delazioni sul tipo di quelle proposte durante il COVID anche in Italia, che in Scozia avevano trovato applicazione, con la polizia a visitare case dove qualcuno segnalava esserci un «assembramento».
Ad ogni modo, per la prima settimana è stata trasmessa alla polizia una denuncia ogni minuto. Il segretario generale della Federazione di polizia scozzese David Kennedy ha tuttavia osservato che «il numero di denunce che si sono tradotte in vere e proprie indagini su crimini ispirati dall’odio è estremamente piccolo», affermando che costituisce meno dell’1%.
Un sondaggio dell’inizio di questo mese ha rivelato che, dopo l’introduzione della legge, lo Yousaf aveva un indice di gradimento di meno 32, equivalente a un calo di 15 punti dall’inizio dell’anno. Il sondaggio rileva che anche tra le persone che hanno votato per il suo partito, più credevano che stesse facendo un pessimo lavoro rispetto a quelli che pensavano che stesse facendo bene.
Come riportato da Renovatio 21, la Scozia è al centro anche di altri episodi di folle legislazioni e arresti riguardo tempi del politicamente corretto, come la cosiddetta «transfobia».
È emerso di recente che genitori scozzesi contrari alla transessualizzazione dei figli ora rischiano 7 anni di prigione. La legge pensata a proposito vieterebbe le cosiddette «pratiche di conversione» che spesso hanno luogo in un «contesto familiare». Ciò significa che se i genitori tentassero di impedire ai loro figli di «vestirsi in un modo che rifletta il loro orientamento sessuale o identità di genere», potrebbero affrontare sanzioni penali anche se credono di agire nel migliore interesse del bambino.
Nel 2021 una madre di 50 anni di un «crimine d’odio transfobico» dopo aver ritwittato l’immagine di un nastro delle suffragette. La donna rischiava fino a due anni di prigione.
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La Scozia è pure teatro di grotteschi casi in cui maschi che commettono vili aggressioni sessuali contro donne e bambini vengono protetti dallo Stato e spediti in carceri femminili dopo essersi opportunamente dichiarati trans. L’anno scorso, l’ex leader scozzese Nicola Sturgeon, paladina woke poi arrestata e rilasciata su accuse legate al Partito Nazionale Scozzese, ha affermato che i criminali transgender condannati per aver violentato donne sono donne, nonostante siano biologicamente uomini.
Nello stesso mese, il governo scozzese ha rifiutato di rimuovere uno stupratore transgender da un carcere femminile nonostante fosse condannato per aver violentato due donne.
Come riportato da Renovatio 21, la Scozia sta legalizzando l’eutanasia, e apre dibattiti legali sulla conservazione dello sperma dei trans.
Solo poco tempo fa, nei giornali scozzesi si potevano trovare sondaggi deliranti come quelli sulla possibilità di introdurre campi di concentramento COVID, mentre nel Paese in lockdown la polizia faceva irruzione a feste di compleanno di bambini di 10 anni su soffiata dei vicini delatori.
Nel frattempo, una inspiegata ondata di neonati morti – con aumento statistico cospicuo – si è manifestata nel Paese.
Come riportato da Renovatio 21, il «musulmano non osservante» Humza Yousaf fu preferito nel rush finale dopo le strane dimissioni della Sturgeon alla cristiana praticante Kate Forbes, contraria al matrimonio omosessuale, così come alle nascite extramatrimoniali, e difensore accorato della famiglia tradizionale.
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Immagine di Scottish Government via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
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Trump chiede la pena di morte per l’assassino della ragazza ucraina

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Razzismo
Ucraina uccisa in USA da un nero. Silenzio dei media, interviene Trump

Il presidente Donald Trump ha condannato l’accoltellamento mortale di una donna ucraina di 23 anni su un treno a Charlotte, nella Carolina del Nord, descrivendo l’incidente come un atto «orribile» commesso da un «lunatico mentalmente squilibrato», secondo una dichiarazione pubblicata lunedì su Truth Social.
La vittima, Irina Zarutskaya, ha lasciato l’Ucraina dopo l’escalation del conflitto nel 2022 ed è stata uccisa il 22 agosto mentre viaggiava sulla linea blu Lynx della città. Un video di sorveglianza diffuso dalle autorità nel fine settimana mostra la Zarutskaya aggredita alle spalle e pugnalata più volte al collo da un uomo successivamente identificato come Decarlos Brown, 34 anni.
Trump ha fatto riferimento al filmato sia nel suo post sui social media sia durante un discorso pubblico a Washington affermando che il sospettato era stato arrestato e rilasciato 14 volte su cauzione senza contanti e che non avrebbe dovuto essere libero al momento dell’omicidio.
Il video brutale è circolato su X, che ora però impedisce di condividerlo su altri siti.
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«Che diavolo ci faceva in treno e in giro per le strade? Criminali come questi vanno MESSI AI FERRI», ha scritto Trump.
«Il sangue di questa donna innocente può essere letteralmente visto gocciolare dal coltello dell’assassino, e ora il suo sangue è sulle mani dei democratici che si rifiutano di mettere in prigione le persone cattive, tra cui l’ex governatore caduto in disgrazia e “aspirante senatore” Roy Cooper», ha aggiunto.
La polizia di Charlotte-Mecklenburg ha accusato Brown di omicidio di primo grado. Le autorità affermano che aveva una lunga fedina penale, inclusa una rapina a mano armata, e che aveva già scontato più di sei anni di carcere. Un giudice gli aveva ordinato di sottoporsi a una valutazione psichiatrica all’inizio di quest’anno, ma la valutazione non è stata completata.
Trump ha anche criticato la risposta dei media all’omicidio, chiedendo: «Dov’è l’indignazione dei media tradizionali per questa orribile tragedia?»
Durante il suo discorso al Museo della Bibbia, Trump ha affermato: «siamo tutti persone religiose, ma ci sono persone malvagie. Dobbiamo affrontarle. Se non le affrontiamo, non abbiamo un Paese».
La Zarutskaya è morta dissanguata sul colpo. Il sospettato è stato arrestato poco dopo l’aggressione e attualmente è detenuto presso il centro di detenzione della contea di Mecklenburg senza cauzione.
Il primogenito del presidente, Donald Trump Jr., ha criticato gli utenti dei social media che mostrano la bandiera ucraina nei loro profili online, ma sono rimasti in silenzio sul recente omicidio di una giovane donna ucraina nella Carolina del Nord.
«Stranamente, tutti i pagliacci con le bandiere dell’Ucraina nella loro biografia sono silenziosi anche su questo», ha scritto Trump Jr. su X lunedì.
Strangely, all the clowns with Ukraine flags 🇺🇦 🇺🇦 🇺🇦 in their bio are also all silent on this one. https://t.co/IxqKINziU8
— Donald Trump Jr. (@DonaldJTrumpJr) September 8, 2025
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Il suo post è arrivato in risposta alla conduttrice conservatrice di podcast Liz Wheeler, che ha condiviso uno screenshot di una ricerca sul New York Times del nome della vittima. La ricerca non ha prodotto risultati relativi all’omicidio della ventitreenne, in contrasto con migliaia di articoli pubblicati dal quotidiano su George Floyd, la cui morte nel 2020, avvenuta mentre era sotto custodia della polizia, ha scatenato disordini in tutto il paese.
Trump padre e figlio inquadrano l’incidente come un esempio di indignazione selettiva e doppi standard nella politica e nella copertura mediatica degli Stati Uniti, in particolare nei casi che coinvolgono vittime che non si adattano alle narrazioni politiche prevalenti.
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Immagine da Twitter
Razzismo
Julius Malema condannato per incitamento all’odio: il politico sudafricano aveva chiesto l’uccisione dei boeri

Recorded TODAY! “KILL THE BOER” sung at a political rally. How is this acceptable? How is this legal? pic.twitter.com/C49V1wdTpm
— Volkstaat (@Volkstaat10) March 21, 2025
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Shocking video shows South Africa’s black party singing “kill the Boer (Whites), kill the White farmer”
This is all downstream from the rotten secular religion of wokeness and CRT plaguing America today. You have been warned. WATCH. pic.twitter.com/P4T8XqSjMq — Benny Johnson (@bennyjohnson) July 31, 2023
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