Protesta
Si allargano le proteste degli agricoltori polacchi: nel mirino l’Ucraina

La protesta degli agricoltori europei sta trovando una nuova fase di espansione anche in Polonia.
In un articolo di sostegno, il giornale tedesco Preußische Allgemeine Zeitung riferisce che gli agricoltori polacchi hanno chiarito che non vogliono più essere tutelati da Bruxelles, né dal Green Deal, o dallo «zielony ład» (ordine verde), né dalla politica ucraina, entrambi che l’UE sta perseguendo a scapito dell’agricoltura polacca.
Se l’UE giustifica l’importazione esente da dazi di cereali dall’Ucraina come risultato della guerra in Ucraina, i contadini polacchi insistono che nel chiedere «un risarcimento dal fondo di guerra sotto forma di sussidi per cereali, colza, latte, fertilizzanti e maggiori sussidi per il carburante», ha detto Grzegorz Bardowski, conosciuto in tutta la Polonia come presenza fissa in programmi televisivi.
«L’Ucraina può inghiottire l’agricoltura polacca ed europea senza battere ciglio. Se si dice che l’Ucraina può nutrire tutta l’Africa, che cos’è per loro l’Europa?» ha chiesto, sottolineando che la metà dei terreni agricoli dell’Ucraina sono di proprietà di aziende agricole straniere, di cui 360.000 ettari sono registrati in Lussemburgo, 670.000 a Cipro e 200.000 in Arabia Saudita.
My friend is a farmer. His business is located in the temporarily occupied Kherson region. He lost everything: from wheat fields with equipment to the asparagus fields with modern equipment to clean and pack it. He cries when he sees how Polish protesters are spilling our grain. pic.twitter.com/mMUvmVo7Nk
— Pavlo Tkachenko (@pavlentij) February 20, 2024
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«Pensa che i proventi di queste partecipazioni rimarranno in Ucraina?» ha chiesto Bardowski, che ha anche elencato i pesticidi utilizzati in Ucraina che l’UE ha dichiarato nocivi. «E poi dovremmo lasciare a maggese anche il 4% del nostro suolo. Che assurdità! … Quando è troppo è troppo!».
Per gli agricoltori deve diventare conveniente produrre nuovamente.
La protesta era stata lanciata lo scorso 9 febbraio, quando i trattori hanno bloccato le strade in 300 villaggi di tutti i voivodati, anche al confine con l’Ucraina.
Come riportato da Renovatio 21, due settimane fa gli agricoltori del celeberrimo sindacato Solidarnosc hanno bloccato il confine ucraino in segno di protesta. Tre mesi fa i contadini polacchi si erano uniti al blocco che i camionisti connazionali avevano intentato sempre per protestare contro la concorrenza sleale permessa all’Ucraina.
Blocchi di camion contro Kiev si erano visti anche in Ungheria e Slovacchia.
Nelle manifestazioni di protesta di queste ore si è potuto vedere anche un un trattore con uno striscione molto eloquente
BASED Polish Farmer Protests?
"Putin, take on Ukraine, Brussels and our Government" pic.twitter.com/c5KdTR5FI6— Pamphlets (@PamphletsY) February 20, 2024
Tradotto: «Putin occupati dell’Ucraina, di Bruxelles e dei nostri stessi leader».
Frase piuttosto incredibile se scritta in polacco.
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Protesta
Violenza e caos mortale in Nepal. In fiamme il palazzo del governo

In Nepal, politicians ban social media use and citizens burn down parliament. Politicians flee by helicopter. pic.twitter.com/6Sju9CH7Jm
— RadioGenoa (@RadioGenoa) September 9, 2025
In Nepal, citizens storm Communist Party headquarters and tear down hammer and sickle flag. pic.twitter.com/EVdpKaRDqE
— RadioGenoa (@RadioGenoa) September 9, 2025
In Nepal, homes of communist politicians are set on fire. pic.twitter.com/XDsk2kJl5U
— RadioGenoa (@RadioGenoa) September 9, 2025
Protesters in Nepal have attacked and burnt down the houses of Nepal’s President, Prime Minister and other Ministers.
Kathmandu airport has stopped all operations.#NepalGenZProtest pic.twitter.com/MHfWdAzqfb — With Love Bihar (@WithLoveBihar) September 9, 2025
In Nepal, politicians ban social media, and citizens set fire to parliament. The politicians flee in helicopters, some are captured and beaten. pic.twitter.com/tkZspsV66b
— RadioGenoa (@RadioGenoa) September 9, 2025
Nepal’s Finance Minister is chased and beaten in the streets by protesters.
The govt of Nepal shut down social media access and many students were killed during protests. After that, the protests have gotten worse.pic.twitter.com/lbjcgniw1L — Wall Street Mav (@WallStreetMav) September 9, 2025
In Nepal, homes of communist politicians are set on fire. pic.twitter.com/pR5jYqGxXu
— RadioGenoa (@RadioGenoa) September 9, 2025
Protesters have torched Nepal’s communist government’s state media publication. It has all gone up in flames as the nation rises up to overthrow the Marxists who imposed a total ban on social media days earlier. pic.twitter.com/NooWJbb8Dy
— Ian Miles Cheong (@stillgray) September 9, 2025
Government officials in Nepal are being hunted down—chased, stripped, and beaten in broad daylight.
The fury has reached the doors of power, with protesters setting fire to the homes of top leaders and even torching the parliament building. Nepal’s rulers now can’t even walk… pic.twitter.com/60IC8NTGRW — Shadow of Ezra (@ShadowofEzra) September 9, 2025
🔥🚨BREAKING NEWS: Nepal’s Finance Minister was just stripped of his clothes and chased into a river by angry protesters after they set the country’s parliament on fire.
pic.twitter.com/dopK1DURg0 — Dom Lucre | Breaker of Narratives (@dom_lucre) September 9, 2025
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❗️Nepal Home Minister QUITS As Death Toll From Gen Z Social Media Ban Protest Rises To 19; 347 Injured https://t.co/HMgV8g440V pic.twitter.com/D2NdnJei5I
— RT_India (@RT_India_news) September 8, 2025
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🚨 WATCH: Nepal’s Singha Durbar, the historic seat of Nepalese government, continues to burn.
Video source: Online Khabar pic.twitter.com/KhjCXWZN6L — Sputnik India (@Sputnik_India) September 9, 2025
Visuals from #Nepal “Singha Durbar” is continuously burning..
(Video 📹: Threads) pic.twitter.com/A5031SAlmm — JagathKrishna Yadav| जगत कृष्ण यादव|జగత్ కృష్ణ (@JagathKrishnaIN) September 9, 2025
#Nepal 🇳🇵: Anti-Government protesters raided the “Singha Durbar” Palace in #Kathmandu during the ongoing protests.
Some of the protesters are armed with 7.62x51mm #NATO British L1A1 SLR and Indian Ishapore 1A1 rifles (very likely taken from the Nepalese Forces). pic.twitter.com/ax7XE8CGD9 — War Noir (@war_noir) September 9, 2025
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Protesta
I manifestanti a Parigi chiedono le dimissioni di Macron

Sabato migliaia di persone hanno marciato per le vie di Parigi, chiedendo le dimissioni del presidente Emmanuel Macron e l’uscita della Francia dall’UE.
Il tasso di approvazione di Macron è sceso al livello più basso da quando ha assunto l’incarico nel 2017, in un contesto di deficit di bilancio in rapida crescita e di crescente malcontento nei confronti delle politiche finanziarie del suo governo.
Secondo un sondaggio condotto per Le Figaro e pubblicato mercoledì, circa l’80% dei francesi afferma di non fidarsi di Macron.
Anche la fiducia nel premier François Bayrou, il quinto a ricoprire l’incarico in meno di due anni, è scesa a minimi storici.
I manifestanti portavano cartelli con la scritta «Fermiamo Macron, fermiamo la guerra» e «Frexit».
Énorme !
« #MacronDémission » hurlent des milliers et des milliers de Français ce jour dans les rues de Paris à l’appel des Patriotes ! (cf vidéo ⤵️)
Les Français en ont marre : il doit partir ! Parlementaires, reveillez-vous : votez la motion de destitution qui sera déposée… pic.twitter.com/tUa8NWh2cU
— Florian Philippot (@f_philippot) September 6, 2025
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La manifestazione è stata organizzata dall’ex politico del Raggruppamento Nazionale Florian Philippot e dal suo partito euroscettico, i Patrioti, che si oppone alle forniture di armi all’Ucraina e mette in guardia contro un’ulteriore escalation con la Russia.
🚨 🇫🇷 ALERTE VIDÉO : Une grande manifestation de patriotes se déroule actuellement dans les rues de Paris, à l’initiative de Florian Philippot ! Un mot pour les soutenir ? pic.twitter.com/iwvClzwneP
— Wolf 🐺 (@PsyGuy007) September 6, 2025
Mercoledì attivisti di sinistra e sindacati stanno pianificando scioperi e proteste separati, con lo slogan «Blocchiamo tutto».
Lunedì Bayrou dovrà affrontare un voto di sfiducia mentre cerca sostegno per la sua proposta di bilancio, con la Francia alle prese con un deficit fiscale del 5,8% del PIL, quasi il doppio del limite UE del 3%.
Il suo piano include tagli al lavoro nel settore pubblico, ai programmi di welfare e alle pensioni, misure che l’opposizione ha denunciato come misure che privilegiano la spesa militare rispetto al sostegno sociale.
Come riportato da Renovatio 21, la Francia nei prossimi giorni potrebbe attraversare un collasso finanziario che ne travolgerebbe il governo.
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Immagine screenshot da Twitter
Protesta
La polizia tedesca contro la protesta per la ri-militarizzazione

🤬Unglaublich! Die Polizei ist gerade mit voller Härte gegen die Antikriegsdemo „Rheinmetall entwaffnen“ in Köln vorgegangen.
Die Menschen, die sich gegen Krieg und Aufrüstung einsetzen, werden brutal angegriffen. So sieht also Meinungsfreiheit in Deutschland aus? 🤯 pic.twitter.com/16QSNghvEh — Dr. Buzz (@DrBuzzzzz) August 30, 2025
📌 German Police Suppress Anti-War Demonstration – Public Anger Rising
According to Two Majors, German police dispersed an anti-war rally with force, where protesters carried slogans such as “Disarm Rheinmetall,” “No conscription,” and “We will not die in your wars!”… pic.twitter.com/CjQPI8BJWh — Officer 🇫🇷 The opinion 🇩🇰 (@ThetruthDW) August 31, 2025
In Cologne, Germany, protesters are being beaten at an anti-war demonstration. Among the main slogans are “Disarm Rheinmetall,” “No conscription,” “We will not die in your wars!”, “No conscription into the army.”
⚡️Two Majors pic.twitter.com/0Ej6Cyibsc — Beate Landefeld (@BeateLandefeld) August 31, 2025
🇩🇪 Yesterday, German police dispersed a rally calling for the demilitarization of Germany and detained several participants.
Around 3,000 people took to the streets of Cologne with the main slogan: “Disarm Rheinmetall” (the largest defense-industrial corporation). +1 pic.twitter.com/AmEHVaizVv — Avinash K S🇮🇳 (@AvinashKS14) September 1, 2025
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Mindestens ein Demonstrant wurde bei dieser Aktion durch den Schlag eines Polizisten verletzt. #Köln #koe3008 #k3008 #RME #RME2025 pic.twitter.com/M0oP1nlAXo
— junge Welt (@jungewelt) August 30, 2025
2125 Auch außerhalb des Kessels prügelt die Polizei nun erneut auf friedliche Demonstrant:innen ein. #k3008 #RME #RME25 #RheinmetallEntwaffnen pic.twitter.com/TnZMw694q8
— Perspektive Online (@PerspektiveOn) August 30, 2025
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Come riportato ripetutamente negli anni pandemici da Renovatio 21, chi protestava in Germania subì una repressione brutale e disumanizzante da parte della Polizei e degli apparati di sicurezza dello Stato tedesco, che calpestò impunemente la Grundgesetz, la Costituzione tedesca, che dichiara al primo articolo la dignità umana come fondamento della Repubblica.A woman protests the Gaza Holocaust in Germany.
Woman, Life, Freedom…? pic.twitter.com/uniwopFIzT — Seyed Mohammad Marandi (@s_m_marandi) August 30, 2025
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