Big Pharma
Sgarbi contro lo stato di emergenza e l’obbligo vaccinale

Renovatio 21 pubblica questo testo apparso sulla pagina Facebook dell’onorevole Vittorio Sgarbi.
Ecco il testo della risoluzione presentata in Parlamento. Il Governo revochi lo stato di emergenza.
Un clima di terrore e incertezza inquina i nostri giorni e indebolisce la democrazia
Un clima di terrore e incertezza inquina i nostri giorni e indebolisce la democrazia.
Da troppi mesi il Governo sta umiliando i cittadini, rendendoli colpevoli e insicuri, oltraggiando i loro diritti, danneggiando pesantemente l’economia del nostro Paese, con scelte avventate e superficiali.
Scienziati liberi e illuminati, rei di aver raccontato una verità diversa da quella proposta dai media, sono osteggiati e screditati e i risultati dei loro studi, essenziali per tracciare il corso reale della pandemia – mentre si fa opprimente l’assenza di certezze scientifiche sulla trasmissione del virus, sulle diagnosi, sullo sviluppo di un vaccino – sono ignorati e i loro contributi rifiutati, a vantaggio di un manipolo di esperti, in odor di conflitto di interessi.
Scienziati liberi e illuminati, rei di aver raccontato una verità diversa da quella proposta dai media, sono osteggiati e screditati (…) a vantaggio di un manipolo di esperti, in odor di conflitto di interessi
Non è più possibile tollerare tutto questo. Non è più concepibile, in ossequio alla dignità storica e politica di questo Paese, rimandare una ferrea reazione alle azioni di un regime di cartapesta e miseria umana, di cui la mozione a prima firma Gelmini – che vuole ridurre gli italiani a delle cavie, introducendo l’obbligo del vaccino antinfluenzale e realizzando una capillare campagna di propaganda pro-vaccinale – esprime pienamente il senso.
Per contrastare l’ennesimo provvedimento scellerato e coercitivo, giustificato da dati statistici a dir poco opinabili che tiene conto di un numero di decessi annui in linea con quelli passati e che si fonda su motivazioni ridicole, sia dal profilo scientifico che logico, ho deciso di presentare una risoluzione da abbinare alla mozione Gelmini. Un atto utile a recuperare lucidità, che abbia la forza di sgretolare l’ormai insopportabile propaganda governativa, ridotta alla narrazione del reale, per impegnare il Governo a:
1) non imporre alcun ulteriore obbligo vaccinale, compresa la vaccinazione anti-influenzale, garantendo, nei limiti delle proprie prerogative, che le Regioni non impongano ulteriori obblighi vaccinali;
Non è più concepibile, in ossequio alla dignità storica e politica di questo Paese, rimandare una ferrea reazione alle azioni di un regime di cartapesta e miseria umana, di cui la mozione a prima firma Gelmini – che vuole ridurre gli italiani a delle cavie, introducendo l’obbligo del vaccino antinfluenzale e realizzando una capillare campagna di propaganda pro-vaccinale
2) revocare le politiche di «distanziamento sociale», espressione abusata e ributtante, e ad impedire, nei limiti dei suoi poteri, ogni forma di repressione del dissenso, garantito dalla Costituzione come parte del sano dibattito democratico. Non è più tollerabile la condanna all’inciviltà, imposta da media e governo, verso chiunque esprima una fondata ed attenta opinione in contrasto con l’imposta lettura di Stato;
3) revocare lo stato di emergenza nazionale, sospendendo immediatamente lo stato di eccezione a cui solamente gli italiani, tra tutti i popoli europei, sono sottoposti, riconducendo il Paese alla strada della normalità, sciogliendo immediatamente tutti gli organi costituiti dal 31 gennaio 2020 per far fronte alla dichiarazione di pandemia dell’OMS ed abrogando, infine, mediante un atto d’urgenza, tutti gli atti normativi che sono stati emanati e approvati per fronteggiare l’emergenza. Termini, qui e ora, la dittatura dei DPCM.
4) promuovere politiche di prevenzione, quali quelle di carattere non vaccinale, basate sull’utilizzo di terapie non farmacologiche citate in premessa, per affrontare la sindrome autoimmune/infiammatoria denominata COVID-19, e lasciare la libertà di scelta terapeutica al cittadino, nell’ambito della sfera dei suoi diritti costituzionalmente garantiti, di cui all’articolo 32 della costituzione e non derogati in alcun modo nemmeno a fronte di una pandemia dichiarata da un istituto internazionale privato, in tema di prevenzione e quindi di salute intesa come benessere e non solo come cura della malattia;
Non imporre alcun ulteriore obbligo vaccinale; revocare le politiche di «distanziamento sociale»; revocare lo stato di emergenza nazionale; non farsi carico di costi legati a vaccini non funzionanti forniti in seguito ad accordi stretti con GAVI e il fondo IFFIM; non imporre dispositivi di protezione individuale nelle scuole
5) non farsi carico di costi legati a vaccini non funzionanti forniti in seguito ad accordi stretti con GAVI e il fondo IFFIM, annullando tali accordi anche se prossimi alla scadenza;
6) non imporre dispositivi di protezione individuale nelle scuole e quindi a revocare ogni disposizione approvata in tal senso, per contrastare l’oltraggioso trattamento riservato ai giovani studenti;
7) cambiare modo e visione, promuovendo, nella futura politica sanitaria nazionale, un approccio medico basato sulla «teoria del terreno» e non unicamente sulla «teoria dei germi», al fine di ampliare ed integrare meglio alternative mediche presenti nella società italiana e internazionale, anche al fine di promuovere azioni verso un cambio di paradigma, da sanità intesa come cura della malattia e del malato, alla salute intesa come rimedio, alle cause scatenanti la malattia stessa, favorendo la ricerca e riconoscendo approcci medici anche non allopatici
Limitare il potere invasivo ed eccessivo delle aziende farmaceutiche, nella fattispecie di quelle produttrici di vaccini per il COVID-19, richiamandole alle proprie responsabilità; non rendere, in alcun modo, disponibili a soggetti privati, enti privati di ricerca o aziende farmaceutiche, il plasma raccolto da donatori guariti
8) limitare il potere invasivo ed eccessivo delle aziende farmaceutiche, nella fattispecie di quelle produttrici di vaccini per il COVID-19, richiamandole alle proprie responsabilità, nel rispetto dei cittadini, negandogli ogni scudo legale – Astrazeneca compresa– per eventuali danni prodotti dal vaccino, facendosi invece promotore di cause legali nei confronti delle stesse a fianco del cittadino danneggiato, affinché ad esso sia garantita la disponibilità e le risorse dell’Avvocatura di Stato, utili a poter ottenere il giusto risarcimento.
9) non rendere, in alcun modo, disponibili a soggetti privati, enti privati di ricerca o aziende farmaceutiche, il plasma raccolto da donatori guariti.
Immagine di Bruno Cordioli via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0). Modifica: ricolorazione in bianco e nero.
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Kennedy contro i pediatri USA che hanno raccomandato vaccini prodotti dalle aziende che fanno loro donazioni

Robert F. Kennedy Jr. ha criticato l’ American Academy of Pediatrics (AAP) per aver raccomandato vaccini – compresi i pericolosi vaccini contro il COVID – creati dai suoi principali sostenitori aziendali senza rivelare i propri conflitti di interesse.
L’AAP ha recentemente fatto notizia per aver pubblicato il proprio programma vaccinale infantile raccomandato, indipendente dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) degli Stati Uniti, che è stato recentemente rivisto da Kennedy, segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) degli Stati Uniti.
La differenza notevole tra i due programmi è che l’AAP raccomanda i vaccini contro il COVID ai bambini sani, mentre il CDC non raccomanda più questi vaccini sperimentali a mRNA ai bambini sani e alle donne in gravidanza.
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Martedì Kennedy ha condiviso uno screenshot della pagina web dell’AAP che mostra alcuni dei suoi principali donatori: Merck, Moderna, Pfizer e Sanofi, importanti produttori di vaccini. Anche altri produttori di vaccini, come GlaxoSmithKline, effettuano donazioni considerevoli all’AAP.
Kennedy ha osservato che le prime quattro aziende elencate «producono praticamente tutti i vaccini presenti nel programma vaccinale infantile raccomandato dal CDC».
This is a screenshot from American Academy of Pediatrics’ webpage, thanking the organization’s top corporate donors. These four companies make virtually every vaccine on the CDC recommended childhood vaccine schedule. AAP is angry that CDC has eliminated corporate influence in… pic.twitter.com/WtWe6vnUrw
— Secretary Kennedy (@SecKennedy) August 19, 2025
Pur riconoscendo che l’AAP è libera di formulare le proprie raccomandazioni, ha chiesto che «segua l’esempio dell’HHS e riveli i conflitti di interesse» in modo che gli americani possano valutare se l’AAP stia servendo «l’interesse della salute pubblica» o le «ambizioni commerciali dei benefattori dell’AAP, le grandi aziende farmaceutiche».
Kennedy ha accusato l’AAP di essere arrabbiato con il CDC per aver eliminato «l’influenza delle aziende nelle decisioni sulle raccomandazioni sui vaccini», facendo riferimento al suo licenziamento di tutti i 17 precedenti membri del comitato consultivo sui vaccini del CDC, a causa della scoperta che fornivano regolarmente consulenza su prodotti di aziende farmaceutiche con cui avevano legami finanziari e con cui avevano ottenuto esenzioni per conflitto di interessi dal CDC.
Sebbene il programma vaccinale del CDC sia rimasto finora pressoché invariato dopo la nomina di otto nuovi membri del Comitato consultivo per le pratiche di immunizzazione (ACIP), la riunione del 25 giugno ha avviato nuovi gruppi di lavoro per studiare questi vaccini approvati e l’effetto cumulativo del programma vaccinale per bambini e adolescenti.
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Tra le altre raccomandazioni, la riunione di giugno dell’ACIP ha consigliato l’eliminazione del timerosal, un conservante neurotossico contenente mercurio attualmente utilizzato nei vaccini antinfluenzali.
Nel post di martedì X, Kennedy ha anche esortato l’AAP a chiarire che «le raccomandazioni che si discostano dall’elenco ufficiale del CDC non sono esenti da responsabilità ai sensi del Vaccine Injury Act del 1986».
Kennedy ha spesso sottolineato l’importanza di liberare le agenzie di regolamentazione sanitaria degli Stati Uniti dalla «corporate capture» (tradotto in italiano con «cattura del regolatore») un termine che usa per descrivere il fenomeno comune per cui queste agenzie di regolamentazione ricevono finanziamenti ingenti dalle aziende farmaceutiche e successivamente approvano automaticamente i loro prodotti senza una revisione significativa.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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Trump invia lettere a 17 Big Pharma chiedendo la fine ai «prezzi abusivi dei farmaci»

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Big Pharma
I CEO di BioNTech, Pfizer, J&J nella lista dei dirigenti farmaceutici più pagati

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Secondo Fierce Pharma, nel 2024 l’amministratore delegato della tedesca BioNTech ha guadagnato più di tutti i suoi colleghi amministratori delegati del settore farmaceutico. Lo stipendio a nove cifre del Dott. Uğur Şahin – 287 milioni di dollari – lo ha catapultato in cima alla classifica degli amministratori delegati più pagati stilata dalla rivista di settore.
Secondo Fierce Pharma, nel 2024 l’amministratore delegato della tedesca BioNTech ha guadagnato più di tutti i suoi colleghi amministratori delegati di aziende farmaceutiche. Lo stipendio a nove cifre del Dott. Uğur Şahin – 287 milioni di dollari – lo ha catapultato in cima alla classifica degli amministratori delegati più pagati stilata dalla rivista di settore.
L’amministratore delegato di Eli Lilly, David Ricks, è balzato al secondo posto della classifica con un compenso totale di 29,2 milioni di dollari. Eli Lilly produce i farmaci dimagranti di successo Zepbound e Mounjaro, che rivaleggiano con Ozempic e Wegovy di Novo Nordisk. A luglio, Eli Lilly inizierà a vendere i farmaci online a prezzi scontati direttamente ai consumatori in possesso di ricetta medica.
La lista di Fierce Pharma includeva altri dirigenti di alcuni dei principali produttori di vaccini. Il CEO di Pfizer, Albert Bourla, si è classificato al terzo posto, con una retribuzione totale di 24,6 milioni di dollari, il suo secondo stipendio annuo più alto dopo il pagamento di 33 milioni di dollari nel 2022, quando Pfizer stava realizzando enormi profitti dal suo vaccino contro il COVID-19 e dal suo antivirale Paxlovid.
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Anche gli amministratori delegati di Johnson & Johnson e AstraZeneca sono comparsi nella lista, nonostante i disastrosi risultati dei loro vaccini contro il COVID-19. Il vaccino di Johnson & Johnson, associato a gravi e letali coaguli di sangue, non è più disponibile negli Stati Uniti.
Anche AstraZeneca ha dovuto ritirare il suo vaccino dalle vendite globali nel 2024, dopo aver ammesso che l’iniezione causava coaguli di sangue potenzialmente fatali.
Robert Davis di Merck è salito dal decimo al settimo posto quest’anno, guadagnando 23,2 milioni di dollari. Quasi il doppio di quanto guadagnato nel 2021, quando ha assunto la carica di CEO dell’azienda che produce, tra gli altri, il vaccino contro l’HPV Gardasil, lo Pneumovax 23 e il vaccino MMRII.
«Nuovo status quo nel campo della retribuzione dei CEO»
Gli stipendi totali dei dirigenti solitamente includono una combinazione di stipendio base più bonus e utili legati alle posizioni azionarie nelle aziende che guidano.
Fierce Pharma ha affermato che gli ingenti pacchetti retributivi «sembrano consolidare ulteriormente un nuovo status quo nell’ambito della retribuzione degli amministratori delegati, poiché diversi leader di recente nomina si stanno stabilizzando nei loro ruoli e le aziende consolidano le loro posizioni di mercato in vista della seconda metà del decennio».
Şahin di BioNTech ha guadagnato uno stipendio di 3,4 milioni di dollari nel 2024. Tuttavia, ha anche esercitato un’opzione per incassare una quota consistente delle sue azioni della società, per un pagamento di 287 milioni di dollari, oltre 10 volte superiore a quello di qualsiasi altro dirigente nella lista.
Fierce Pharma ha definito il pagamento «sbalorditivo», ma ha osservato che era inferiore al pagamento del 2023 al CEO di Moderna Stéphane Bancel, che quell’anno ha incassato le sue stock option per oltre 392 milioni di dollari.
Tali pagamenti sono in corso, almeno da quando i vaccini contro il COVID-19 sono diventati disponibili.
Nel 2020, Bancel finì sotto accusa quando più che triplicò il numero di azioni della società da vendere tramite un piano azionario per dirigenti, modificato pochi giorni dopo che l’azienda aveva annunciato i primi risultati positivi per il suo vaccino contro il COVID-19.
Bancel ha venduto più di 72.000 azioni Moderna a luglio 2020, generando quasi 4,8 milioni di dollari. Secondo CBS News, «si tratta di più del triplo delle 22.000 azioni che aveva precedentemente programmato di vendere nello stesso periodo secondo il piano di trading esecutivo dell’azienda» – e una minima parte dei 392 milioni di dollari che avrebbe guadagnato tre anni dopo.
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Le case farmaceutiche fanno causa per mantenere alti i prezzi
Nonostante le critiche pubbliche, anche altri dirigenti farmaceutici hanno tratto profitto dalla pandemia. Da allora, i loro stipendi sono rimasti elevati.
Secondo un rapporto del 2021 di Accountable.US, un’organizzazione no-profit e apartitica di difesa dei diritti dell’uomo e di controllo che monitora la corruzione pubblica, i dirigenti di cinque aziende farmaceutiche (Moderna, Pfizer, Johnson & Johnson, Emergent BioSolutions (incaricata della produzione del vaccino contro il COVID-19 di Johnson & Johnson) e Novavax) hanno guadagnato 250 milioni di dollari svendendo le azioni delle aziende durante i primi sei mesi dell’«Operazione Warp Speed».
Oltre ai farmaci di successo che assicurano profitti enormi alle grandi aziende farmaceutiche, le aziende con i maggiori ricavi continuano anche ad aumentare i prezzi dei farmaci e sono coinvolte in battaglie legali per impedire alle autorità di regolamentazione di mantenere bassi i prezzi.
Ad esempio, Accountable.US ha riferito che Merck e Bristol Myers Squibb, i cui dirigenti erano entrambi nella lista, stanno attivamente portando avanti azioni legali per fermare le riduzioni dei prezzi dei farmaci Medicare negoziate dall’amministrazione Biden.
Anche AstraZeneca e Johnson & Johnson stanno facendo causa al governo per la riduzione dei prezzi dei farmaci. Lo stesso vale per il gruppo di lobbying dell’industria farmaceutica PhRMA.
Le aziende farmaceutiche si sono anche ampiamente opposte all’ordine esecutivo di Trump sui prezzi dei farmaci, in particolare al concetto di «nazione più favorita», che cerca di legare i prezzi dei farmaci negli Stati Uniti ai prezzi più bassi pagati in altri paesi sviluppati.
Le case farmaceutiche sostengono spesso che gli aumenti di prezzo siano necessari per coprire i costi di ricerca e sviluppo. Tuttavia, le ricerche dimostrano che negli ultimi anni le prime cinque aziende statunitensi hanno speso di più in riacquisti di azioni proprie e distribuzione di dividendi che in ricerca e sviluppo.
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L’elenco completo dei dirigenti farmaceutici più pagati:
- Uğur Şahin, BioNTech, 287 milioni di dollari
- David Ricks, Eli Lilly, 29,2 milioni di dollari
- Albert Bourla, Ph.D., Pfizer, 24,6 milioni di dollari
- Robert Bradway, Amgen, 24,4 milioni di dollari
- Joaquin Duato, Johnson & Johnson, 24,6 milioni di dollari
- Daniel O’Day, Gilead Sciences, 23,7 milioni di dollari
- Robert Davis, Merck & Co., 23,2 milioni di dollari
- Pascal Soriot, AstraZeneca, 22,9 milioni di dollari
- Reshma Kewalramani, Vertex Pharmaceuticals, 21,54 milioni di dollari
- Chris Boerner, Bristol Myers Squibb, 18,8 milioni di dollari
Nonostante i loro alti stipendi, nessuno dei dirigenti statunitensi è presente nella lista dei 37 professionisti del settore sanitario statunitense presenti nella lista annuale di Forbes dei miliardari del mondo stilata da Becker’s Hospital Review. Bancel di Moderna figura nella lista di Forbes, con un patrimonio netto di 1,2 miliardi di dollari.
Bancel non è stata inclusa nella lista di Fierce Pharma perché la sua classifica includeva solo aziende con una capitalizzazione di mercato pari o superiore a 25 miliardi di dollari, ma Fierce Pharma ha riportato a marzo che lo stipendio di Bancel per il 2024 era di 19,87 milioni di dollari.
L’azienda ha aggiunto un secondo vaccino a mRNA approvato al suo portafoglio di due prodotti nel 2024, quando ha ottenuto l’approvazione per il suo vaccino mRESVIA RSV per gli anziani.
La scorsa settimana Moderna ha ottenuto un’approvazione estesa per il farmaco anche per gli adulti dai 18 anni in su.
Brenda Baletti
Ph.D.
© 16 giugno 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
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Immagine di János Korom via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)
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