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Vaccini

Segregazione vaccinale a Ferrara, intervista con un papà che ha difeso sua figlia

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Le legge 119/17 continua imperterrita nella sua azione di vera e propria epurazione dei bambini non vaccinati. Il metodo dell’autocertificazione voluto dal Ministro Giulia Grillo ha di fatto creato ancora più confusione, in alcuni casi «istigando» i genitori al reato: probabilmente in preda al panico e all’incertezza, alcuni hanno ceduto falsificando le documentazioni richieste.

 

Succede però che anche i genitori più precisi, informati e preparati siano vittime, insieme ai loro figli, dell’arroganza e dell’ignoranza degli stessi istituti scolastici.

 

È notizia fresca quella di un padre di Ferrara criticato e minacciato dal dirigente dell’asilo frequentato dalla figlia piccola, per l’aver continuato – secondo la dirigente – a portare la figlia a scuola nonostante la sua «situazione irregolare».

Succede però che anche i genitori più precisi, informati e preparati siano vittime, insieme ai loro figli, dell’arroganza e dell’ignoranza degli stessi istituti scolastici

 

Renovatio 21 ha parlato con Paolo, nome di fantasia per tutelarequest papà che, comprensibilmente, teme ripercussioni e relativa caccia alla strega no-vax.

 

Sig. Paolo, cosa succede a Ferrara?

Il Comune di Ferrara, interpretando erroneamente la legge, allontana ed esclude dalle scuole bambini che invece, proprio secondo la legge 119, hanno ancora diritto a frequentare.

 

Tanto per cominciare, sua figlia è vaccinata?

Abbiamo chiesto all’ASL un iter vaccinale personalizzato per nostra figlia, e questo è previsto dalla stessa legge Lorenzin.

 

Perché allora l’istituto frequentato da sua figlia ha reagito in questo modo?

Perché erano ignari di questa possibilità. Loro purtroppo, superficialmente informati sulla documentazione da richiedere per l’accesso a scuola, si sono sentiti in diritto di escludere la bimba.

 

Di quale asilo si tratta?

Preferisco non dirlo, se non altro perché sia la coordinatrice che le insegnanti sono state molto rispettose e professionali nei confronti della bimba. Purtroppo, in altre scuole comunali, genitori nella stessa nostra situazione hanno avuto un trattamento decisamente più sgradevole.

«Improvvisamente si è voluto separare dalla comunità scolastica bambini sani, additandoli come potenzialmente pericolosi. È importante ricordarsi che solo un anno fa, prima della nascita della legge Lorenzin, tutti i nostri bimbi giocavano tranquillamente insieme senza nessun pericolo»

 

Ma lei era in regola con la documentazione?

Certamente si. Non è nostra intenzione infrangere la legge.

 

E allora cosa è accaduto inizialmente?

Abbiamo ricevuto una telefonata dalla dirigente scolastica solo il giorno prima dell’inizio della scuola, dove la stessa ci avvisava che la bimba non sarebbe potuta entrare. Così ho chiesto ed ottenuto un colloquio con i dirigenti dei servizi educativi – dott. Vecchi e dott.ssa Mauro – per spiegare la nostra situazione e consegnare la documentazione, ma nonostante le mie spiegazioni sono rimasti fermi sulle loro decisioni. Vista la loro sordità a qualsiasi spiegazione ho chiesto di avere un provvedimento scritto di sospensione dalla frequenza.

 

Dopo questa lettera lei come si è comportato?

Continuavo a nutrire dubbi su quanto mi avevano detto i dirigenti, per cui ho deciso di mostrare al mio avvocato la loro lettera. Egli mi ha confermato che non si trattava di un provvedimento di sospensione, ma di una mera richiesta di documentazione. Dato che avevo già consegnato alla scuola quanto richiesto ho ritenuto, dopo 10 giorni dall’inizio dell’anno scolastico, di poter finalmente portare la bimba a scuola.

 

A quanto pare il dirigente scolastico non la pensava come il suo avvocato però…

Difatti il giorno seguente ci aspettava all’ingresso della scuola per reiterare l’allontanamento della bimba.

«Ci ha minacciato di procedere con una denuncia penale nei nostri confronti»

 

Ha subito minacce?

Ci ha minacciato di procedere con una denuncia penale nei nostri confronti.

 

Quindi ha avuto contatti anche con il Comune…

Come dicevo prima, avevo già avuto con i dirigenti un colloquio di due ore, nel quale ho tentato di far loro notare che interpretavano la legge in modo errato riguardo alla nostra situazione. In quell’occasione avevo mostrato loro e fatto protocollare tutta la nostra documentazione.

 

Ci spieghi cosa è avvenuto quella fatidica mattina.

Dopo la minaccia di denunciarci, il dirigente Vecchi ha chiamato i Carabinieri a scuola.

«Dopo la minaccia di denunciarci, il dirigente Vecchi ha chiamato i Carabinieri a scuola»

 

Quindi i carabinieri hanno poi smentito le posizioni del dirigente scolastico?

Il dirigente ed io abbiamo esposto ai carabinieri le nostre posizioni. Ho poi fornito anche ai militari la documentazione della bimba i quali, dopo averla esaminata, hanno constatato che era effettivamente in regola ed aveva i requisiti per continuare la frequenza.

 

Accompagnando a scuola sua figlia quella mattina, sentiva che sarebbe successo qualcosa, o non pensava che potessero arrivare a tanto?

Non pensavo che il comune volesse essere così ostinato nell’escludere una bimba di 5 anni dalla sua scuola, soprattutto dopo tutte le spiegazioni fornite.

 

Ora com’è la situazione della bimba? Frequenta regolarmente l’asilo?

Da quella mattina non ci è stato più riferito nulla dal Comune, per cui mia figlia continua a frequentare.

 

Era presente anche lei al momento dell’arrivo dei carabinieri?

Per fortuna era in classe a giocare, con le maestre ed i suoi amici.

 

Immaginiamo che in ogni caso la piccola senta la tensione. Come vive questa situazione?

Cerchiamo di tenerla il più possibile lontana dalle nostre preoccupazioni, che però percepisce come disagio. Proprio ieri sera, prima di addormentarsi, ci ha raccontato di quanto è contenta di andare a scuola con i suoi amici.

«Proprio ieri sera, prima di addormentarsi, ci ha raccontato di quanto è contenta di andare a scuola con i suoi amici»

 

Da padre, teme per l’incolumità sociale e aggregativa di sua figlia?

Devo dire che questa legge ha creato un clima di discriminazione tanto grave quanto ingiustificato.

 

Si spieghi meglio…

Improvvisamente si è voluto separare dalla comunità scolastica bambini sani, additandoli come potenzialmente pericolosi. È importante ricordarsi che solo un anno fa, prima della nascita della legge Lorenzin, tutti i nostri bimbi giocavano tranquillamente insieme senza nessun pericolo.

 

Grazie Sig. Paolo, per la sua testimonianza.

 

 

Cristiano Lugli

 

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Autismo

Trump condivide un video sulla correlazione tra vaccini e autismo

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Lunedì il presidente Donald Trump ha pubblicato un video sul suo account social in cui promuove la teoria secondo cui i vaccini causano l’autismo.

 

Il video, vecchio di decenni, mostra in parte David Geier, che il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha incaricato questa primavera di indagare sui legami tra vaccini e autismo, insieme a suo padre, il dottor Mark Geier, un dottore la cui licenza medica è stata sospesa in seguito alle accuse di mettere in pericolo i bambini autistici. David Geier è stato accusato nel 2012 di aver esercitato la professione medica senza abilitazione insieme al padre nel Maryland. È stato nominato nel governo federale da Robert F. Kennedy Jr., il ministro della Salute, per lavorare a uno studio sulle cause dell’autismo, la cui pubblicazione è prevista per questo mese.

 

Il video si concentra sul timerosal, un conservante a base di mercurio che è stato eliminato da quasi tutti i vaccini infantili all’inizio degli anni 2000. Il filmato viene da un vecchio documentario sui vaccini, circolante su YouTube con il titolo A Shot in the Dark, che parlava estensivamente dell’uso del mercurio nei vaccini.

 

Il filmato, sgranato, probabilmente «rubati» da qualche altro utente che lo aveva editato dal film, reca le scritte sopra e sotto le immagini: «Sono TUTTI veleno. Ognuno di essi».

 


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Il post di Trump arriva pochi giorni dopo che Kennedy è stato messo sotto torchio dai senatori, tra cui diversi repubblicani, sulla sua posizione sui vaccini.

 

La notizia arriva anche prima di una riunione del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione prevista per la fine del mese, durante la quale si prevede che il comitato voterà per aggiornare le raccomandazioni sui vaccini contro il COVID-19, nonché su altre vaccinazioni.

 

Kennedy ha promesso di pubblicare un rapporto sulle cause dell’autismo entro la fine del mese, dichiarando a Trump, durante una riunione del gabinetto di agosto, che i suoi sforzi erano sulla buona strada.

 

Come noto, poco ore prima Trump aveva ricevuto alla Casa Bianca, assieme ad altri CEO di grandi aziende tecnologiche, Bill Gates, che, con a fianco un’occhiuta Melania, ha ribadito pubblicamente il suo impegno per i vaccini. Nel 2016 alcuni avevano speculato che Barron Trump, l’ultimogenito del presidente nato da Melania, fosse vittima di un danno da vaccino.

 

 

L’apertura all’idea che i vaccini causino l’autismo era stata vista in Trump persino nei dibattiti delle primarie repubblicane 2015.

 

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Come riportato da Renovatio 21, in settimana è emerso che sarebbe pronto un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. che indica che l’uso dei vaccini e del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti.

 

In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.

 

Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr

 

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Vaccini

La Florida verso l’eliminazione di tutti gli obblighi vaccinali pediatrici

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La Florida intende diventare il primo stato a eliminare l’obbligo vaccinale, da tempo un pilastro della politica sanitaria pubblica volta a proteggere gli scolari e gli adulti dalle malattie infettive.   Il surgeon general dello Stato (cioè, il responsabile della Sanità pubblica), il dottor Joseph Ladapo, che ha annunciato la decisione mercoledì, ha definito le attuali disposizioni nelle scuole e altrove come intrusioni «immorali» nei diritti delle persone, che ostacolano la capacità dei genitori di prendere decisioni sulla salute dei propri figli.   «Le persone hanno il diritto di prendere le proprie decisioni, decisioni informate», ha dichiarato Ladapo, dottore con laurea harvardiana che si è spesso scontrato con l’establishment medico , in una conferenza stampa a Valrico. «Non hanno il diritto di dirvi cosa mettere nel vostro corpo».   La mossa della Florida, che rappresenta un netto distacco da decenni di politiche pubbliche vaccinali si presenta come una grande adesione al programma dell’amministrazione Trump, guidato dal Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., che intende operare una revisione sul tema saniario dei vaccini.

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In Florida, gli obblighi vaccinali per gli asili nido e le scuole pubbliche includono vaccini contro morbillo, varicella, epatite B, difterite-tetano-pertosse acellulare, poliomielite e altre malattie, secondo il sito web del Dipartimento della Salute dello Stato.   Il dottor Ladapo non ha fornito una tempistica per le modifiche, ma ha affermato che il dipartimento può abrogare le proprie regole per alcuni obblighi vaccinali, mentre altri richiederebbero l’intervento della legislatura della Florida. Non ha specificato alcun vaccino in particolare, ma ha ripetuto più volte che l’iniziativa avrebbe posto fine a «tutti. Fino all’ultimo».   Le sigle dell’establishment, che per decenni hanno convissuto con gli schemi e i danari di Big Pharma, hanno reagito immediatamente.   L’American Medical Association ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che il piano della Florida di porre fine all’obbligo vaccinale «metterebbe a repentaglio decenni di progressi nella sanità pubblica».   Sotto la guida del governatore repubblicano Ron DeSantis, la Florida si è opposta all’imposizione dei vaccini COVID agli studenti durante la pandemia, richiedendo «passaporti» per i luoghi affollati, chiudendo le scuole e obbligando i lavoratori a vaccinarsi per mantenere il posto di lavoro.   «Non credo che ci sia un altro stato che abbia fatto tanto quanto la Florida. Vogliamo rimanere all’avanguardia», ha detto il governatore floridiano. Mercoledì DeSantis ha anche annunciato la creazione di una commissione statale chiamata «Make America Healthy Again» (MAHA), modellata su iniziative simili istituite da Kennedy a livello federale.   La commissione esaminerà aspetti come l’autorizzazione del consenso informato in materia medica, la promozione di alimenti sicuri e nutrienti, il rafforzamento dei diritti dei genitori nelle decisioni mediche riguardanti i propri figli e l’eliminazione di «un’ortodossia medica non supportata dai dati», ha affermato DeSantis. La commissione sarà presieduta dal vicegovernatore Jay Collins e dalla first lady della Florida Casey DeSantis.   Il lavoro della commissione contribuirà a definire un ampio «pacchetto per la libertà medica» da presentare nella prossima sessione legislativa, che affronterà gli obblighi vaccinali previsti dalla legge statale e renderà permanenti le recenti decisioni statali sul COVID che allentano le restrizioni, ha affermato DeSantis.   La Florida divenne durante la pandemia un faro di civiltà allentando le misure di lockdown e, con De Santis e Ladapo, opponendosi all’obbligo di vaccinazione mRNA, della cui pericolosità informarono il pubblico, chiedendo la sospensione. De Santis tre anni fa, dopo aver rotto con l’ente epidemico federale CDC, aveva annunciato che avrebbe ritenuto responsabili i produttori di vaccini mRNA per le loro affermazioni.

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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic   
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Autismo

La sanità di Kennedy alza il tiro: autismo collegato al vaccino MPR e all’uso di paracetamolo durante la gravidanza

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Un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. indica che l’uso del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti, secondo quanto riportato dai media.

 

Fonti vicine alla questione hanno affermato al Wall Street Journal che bassi livelli di folato e l’uso del farmaco a base di paracetamolo saranno menzionati nel prossimo rapporto sull’autismo dell’HHS tra i potenziali fattori causali dell’autismo.

 

Kennedy, segretario dell’HHS (la Sanità pubblica USA), ha dichiarato la scorsa settimana alla trasmissione TV Fox and Friends che la sua agenzia stava per rivelare le cause dell’autismo e formulare di conseguenza raccomandazioni normative governative. Le sue osservazioni suggeriscono che l’uso del Tylenol da parte delle madri e la carenza di folati saranno tra i molteplici fattori citati nel rapporto dell’HHS.

 

«Non esiste una causa unica, ce ne sono molte, molte: c’è un insieme di cause», ha affermato Kennedy. «Stiamo ora raccogliendo prove sufficienti per richiedere un intervento normativo su alcune di queste, o raccomandazioni».

 

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RFK jr. ha sottolineato l’impennata documentata dei tassi di autismo, passati da meno di uno su 10.000 nel 1970 a un caso ogni 31 americani, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Anche se l’autismo è sovradiagnosticato, una parte significativa di questi bambini presenta gravi disabilità, il che indica un reale e notevole aumento del disturbo.

 

«La maggior parte dei casi ora è grave», ha affermato Kennedy ad aprile, discutendo i risultati di un sondaggio sull’autismo condotto dal CDC e spiegando che «il 25% dei bambini a cui viene diagnosticato l’autismo non è verbale, non ha familiarità con il bagno» e presenta altri comportamenti disfunzionali tipici dell’autismo grave, come il sbattere le mani.

 

Durante un’audizione al Senato tenutasi giovedì, Kennedy ha anche sottolineato il legame tra il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MMR) e l’autismo.

 

«Nel 2002, il CDC ha condotto uno studio interno sui bambini della contea di Fulton, in Georgia, e ha esaminato i bambini che avevano ricevuto il vaccino MPR in tempo, confrontandoli con quelli che lo avevano ricevuto più tardi. I dati di quello studio hanno mostrato che i ragazzi di colore che avevano ricevuto il vaccino in tempo avevano una probabilità del 260% maggiore di ricevere una diagnosi di autismo rispetto ai bambini che avevano aspettato», ha spiegato Kennedy.

 

«Il capo scienziato, il dottor William Thompson, scienziato senior per la sicurezza dei vaccini presso il CDC, ha ricevuto l’ordine dal suo capo, Frank DeStefano, che è a capo della divisione per la sicurezza delle vaccinazioni, di entrare in una stanza con altri quattro coautori per distruggere quei dati», ha affermato Kennedy.

 

Questa storia è stata divulgata dal Thompson, divenuto «gola profonda» del CDC e uno dei coautori che hanno intenzionalmente omesso i dati dello studio del 2004 che mostravano il collegamento tra vaccino MPR e autismo nei bambini neri.

 

Sebbene una definizione di autismo in continua evoluzione e ampliamento possa contribuire ad aumentare le diagnosi, Kennedy ritiene che le «tossine ambientali» abbiano contribuito a una vera e propria epidemia di autismo.

 

«Esamineremo i vaccini, ma esamineremo tutto. Tutto è in gioco: il nostro sistema alimentare, la nostra acqua, la nostra aria, i diversi modi di essere genitori, tutti i tipi di cambiamenti che potrebbero aver scatenato questa epidemia», aveva precedentemente dichiarato il capo dell’HHS a Fox News.

 

«È un’epidemia», ha insistito Kennedy. «Le epidemie non sono causate dai geni. I geni possono fornire vulnerabilità, ma è necessaria una tossina ambientale».

 

«Sappiamo che è una tossina ambientale a causare questo cataclisma», ha detto Kennedy, «e la identificheremo».

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In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.

 

Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.

 

A novembre dell’anno scorso, dopo la vittoria elettorale di Trump e l’annuncio della nomina di Kennedy alla Sanità USA, le azioni dei produttori di vaccini erano crollate.

 

Renovatio 21 ancora nel 2019 pubblicava la serie di articoli di Kennedy su vaccini, autismo e altre malattie croniche.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr

 

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