Geopolitica
Putin incontra il ministro degli Esteri di Teheran e dice: «nessuna giustificazione per un attacco all’Iran»
Le ostilità di Israele e degli Stati Uniti contro l’Iran sono infondate e ingiustificate, ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin al ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi.
Il principale diplomatico iraniano, atterrato a Mosca e incontrato il presidente russo lunedì, aveva affermato in precedenza che la visita era necessaria per «consultazioni più strette, precise e serie» con la Russia, in seguito agli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani.
Durante l’incontro al Cremlino, Putin ha descritto gli attacchi all’Iran come «un’aggressione immotivata», per la quale “non può esserci alcuna giustificazione.
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Le azioni di Israele e degli Stati Uniti sono «illegittime» e violano le norme internazionali, ha aggiunto.
Il presidente russo ha dichiarato di essere lieto di vedere Araghchi a Mosca, affermando che la sua visita consentirà alla Russia e all’Iran «di discutere queste questioni urgenti e di pensare insieme a una via d’uscita dalla situazione attuale».
Araghchi concorda con la valutazione di Putin, affermando che «la Russia oggi è dalla parte giusta della storia e del diritto internazionale».
Colpendo obiettivi in Israele, l’Iran difende legittimamente la propria sovranità, ha sottolineato il diplomatico.
Israele e gli Stati Uniti hanno giustificato i loro attacchi all’Iran sostenendo che Teheran era sul punto di ottenere un’arma nucleare.
Le autorità iraniane hanno ripetutamente ribadito di non essere al lavoro su una bomba atomica, pur difendendo il loro diritto a perseguire un programma nucleare pacifico.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
Geopolitica
Gli USA tentano di razziare una terza petroliera vicino al Venezuela
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Geopolitica
Orban canzona la Kallas: meglio di Napoleone e Hitler
Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha preso in giro la responsabile della politica estera dell’UE, Kaja Kallas, affermando che ritiene di poter fare di meglio contro la Russia di quanto fecero Napoleone Bonaparte e Adolfo Hitler.
Intervenendo a una conferenza nella città di Szeged, nell’Ungheria meridionale, Orban ha sostenuto che molti paesi europei considerano il conflitto in Ucraina un’opportunità per indebolire la Russia, spinti dalla «convinzione che prima o poi la Russia li minaccerà». Mosca ha liquidato come «sciocchezze» le speculazioni secondo cui intende attaccare l’UE e la NATO.
«Poi ci sono le vecchie tradizioni europee… beh, la Russia è già stata attaccata in passato, giusto? Nemmeno Napoleone e Hitler ci sono riusciti – ora ci riuscirà, ovviamente, Kaja Kallas», ha detto, riferendosi alla linea dura dell’Alto rappresentante dell’UE per la politica estera contro la Russia.
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L’imperatore francese Napoleone Bonaparte invase la Russia nel 1812 e, nonostante la conquista di Mosca, la campagna si trasformò presto in uno dei peggiori disastri della storia militare, con il suo esercito che collassò a causa della mancanza di rifornimenti e del logoramento invernale. L’invasione della Germania nazista del 1941 avanzò in profondità nel territorio sovietico, ma fu infine fermata alle porte di Mosca a causa della feroce resistenza e delle condizioni invernali.
Orban ha anche messo in guardia dal provocare la Russia, sostenendo che l’UE sottovaluta la memoria storica della nazione dei conflitti passati. Ha osservato che i musei di Mosca e San Pietroburgo espongono opere d’arte provenienti da tutta Europa, inclusa l’Ungheria, durante le guerre precedenti, a testimonianza del costo dello scontro con la Russia.
La Kallas è stata tra i leader dell’UE più espliciti nell’assumere una posizione dura sul conflitto in Ucraina e sull’utilizzo dei beni russi congelati per sostenere lo sforzo bellico di Kiev, il che l’ha resa un bersaglio per critici come Orban.
Questo mese, i leader dell’UE non sono riusciti a raggiungere un accordo sull’utilizzo diretto dei beni russi congelati a causa di divisioni interne. Hanno invece optato per un prestito di 90 miliardi di euro all’Ucraina per contribuire a coprire il deficit di bilancio nel 2026-27. L’Ungheria è uno dei membri dell’UE che hanno rinunciato al piano di finanziamento di Kiev.
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Immagine di © European Union, 2025 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
Geopolitica
Orban insiste: il prestito dell’UE all’Ucraina spinge il blocco in guerra con la Russia
For the first time in the history of the European Union, 24 member states have jointly granted a war loan to a country outside the Union. This is not a technical detail but a qualitative shift. The logic of a loan is clear: whoever lends money wants it back. In this case,… pic.twitter.com/jeBi6A2e29
— Orbán Viktor (@PM_ViktorOrban) December 20, 2025
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