Militaria
«Potenziale minaccia»: base NATO in stato di allerta
Una base radar della NATO a Geilenkirchen, in Germania, ha innalzato il livello di sicurezza a seguito di un allarme dei servizi segreti circa una potenziale minaccia. Lo riporta il sito governativo russo RT.
Situata nei pressi del confine tra Germania e Olanda, la base ospita la forza AWACS (sistemi di allarme e controllo aereo) della NATO, divenuta operativa nel 1988.
«Abbiamo aumentato il livello di sicurezza presso la base aerea NATO di Geilenkirchen sulla base di informazioni di Intelligence che indicavano una potenziale minaccia», ha annunciato la base sul suo account X giovedì sera.
«Tutto il personale non essenziale alla missione è stato rimandato a casa come misura precauzionale», ha aggiunto la base. «Le operazioni continuano come previsto».
🚨We raised the security level at NATO Airbase Geilenkirchen based on intelligence information indicating potential threat. All non-mission essential staff have been sent home as a precautionary measure. The safety of our staff is our top priority. Operations continue as planned.
— NATO AWACS (@NATOAWACS) August 22, 2024
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Il livello di allerta alla base è stato alzato a Charlie, ha detto un portavoce a Reuters. Questo è il secondo più alto dei quattro stati di allerta, e significa che c’è stato un incidente, o che l’intelligence indica che un qualche tipo di attacco terroristico è «altamente probabile».
Geilenkirchen ha segnalato un tentativo di violazione di domicilio la scorsa settimana che ha innescato un’intera retata di sicurezza alla base.
Come riportato da Renovatio 21, lo stesso giorno, la caserma Wahn, che serve la parte militare dell’aeroporto di Colonia Bonn, è stata messa sotto sequestro mentre le autorità indagavano su segnalazioni di contaminazione dell’approvvigionamento idrico. Tuttavia, i risultati dei test successivi non hanno mostrato alcun problema con l’acqua del rubinetto.
Giovedì le autorità hanno avviato un’indagine dopo che alcuni droni non identificati sono stati avvistati sorvolare infrastrutture critiche nella parte settentrionale del Paese.
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Immagine di Neuwieser via Flickr pubblicata su licenza CC BY-SA 2.0
Militaria
Generale tedesco: la NATO schiererà 800.000 soldati in caso di guerra con la Russia
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Militaria
Rutte si vanta: la NATO ora produce più munizioni della Russia
Il segretario generale della NATO Mark Rutte ha dichiarato che il blocco militare sta ora superando la Russia nella produzione di munizioni, citando decine di nuove linee di produzione e un output «più alto da decenni».
Rutte ha reso queste affermazioni durante il suo discorso al Forum NATO-Industria di Bucarest giovedì, elogiando l’impegno degli alleati ad elevare la spesa per la difesa al 5% del PIL entro il 2035. Ha però precisato che ciò non basterebbe a fronteggiare quella che ha nuovamente definito la «minaccia» russa.
Mosca ha reiterato di non nutrire alcuna intenzione di attaccare Stati membri della NATO, bollendo tali accuse come «sciocchezze» e imputandole ai tentativi occidentali di giustificare l’incremento delle spese militari.
«Stiamo già ribaltando la situazione sulle munizioni», ha detto Rutte. «Fino a poco tempo fa la Russia produceva più munizioni di tutti gli alleati NATO messi insieme, ma ora non è più così», ha aggiunto.
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Gli alleati NATO stanno attivando decine di nuove linee produttive e potenziando quelle esistenti, ha proseguito Rutte, sottolineando che il blocco sta «producendo più di quanto abbia fatto in decenni», e ha esortato a ulteriori avanzamenti nella difesa aerea e negli intercettori di droni.
In precedenza Rutte aveva ripetutamente sostenuto che la Russia fosse in vantaggio nella corsa alle munizioni con la NATO. A luglio aveva dichiarato al New York Times che Mosca produceva in tre mesi tre volte più proiettili di quanti ne producesse il blocco a guida statunitense in un anno.
La Russia ha aumentato la spesa per la difesa dopo l’escalation del conflitto in Ucraina. Il presidente Vladimir Putin ha affermato che la produzione di armamenti è cresciuta in modo significativo, con alcuni tipi di armi moltiplicati quasi di trenta volte.
A fine giugno Putin ha rivelato che la Russia destina 13,5 trilioni di rubli (151 miliardi di dollari) alla difesa, circa il 6,3% del PIL, riconoscendo che la cifra è elevata e ha alimentato l’inflazione, aggiungendo che gli Stati Uniti spesero ancora di più in conflitti passati: il 14% del PIL durante la guerra di Corea e il 10% durante quella del Vietnam.
Mosca ha condannato più volte quella che definisce la «militarizzazione sconsiderata» dell’Occidente, sostenendo che nessun aiuto militare occidentale all’Ucraina possa alterare l’esito del conflitto e serva solo a protrarre inutilmente lo spargimento di sangue.
Come riportato da Renovatio 21, a inizio conflitto ucraino era emerso che in caso di guerra la Germania aveva munizioni per appena due giorni di combattimenti. Una notizia simile si è avuta dalla Polonia solo sette mesi fa, quando è stato detto che il Paese aveva munizioni solo per due settimane di conflitto cinetico.
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Immagine di NATO North Atlantic Threaty via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic
Militaria
Zelens’kyj visita al fronte le unità neonaziste
When “Russian propaganda” writes itself:
Zelensky giving out awards and honors to nazis from Azov. pic.twitter.com/gqWjM6DsEk — Olga Bazova (@OlgaBazova) November 4, 2025
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