Geopolitica
Politico ucraino fa esplodere delle granate in un consiglio comunale

Almeno due dozzine di persone sono rimaste ferite in una serie di esplosioni durante una sessione di un consiglio nell’Ucraina occidentale, hanno detto i funzionari, aggiungendo che il sospettato sarebbe un deputato locale che ha portato delle granate alla riunione. Lo riporta RT.
La polizia locale ha affermato che i servizi di emergenza hanno eseguito «misure di rianimazione sull’uomo che ha fatto esplodere le granate», aggiungendo che agenti delle forze dell’ordine ed esperti forensi stavano lavorando sulla scena.
Il portale di notizie locale Mukachevo.net ha identificato il presunto colpevole in Sergej Batryn, un deputato del partito Sluga Narodu («Servo del popolo»), la formazione politica del presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj (che in TV interpretava il presidente proprio in una serie chiamata Il Servo del popolo)
Inizialmente, la polizia nazionale ucraina aveva dichiarato venerdì che un’esplosione nel consiglio del villaggio di Keretsk, nel distretto di Mukachevo, nella regione della Transcarpazia, aveva causato la morte di due persone – uno dei quali era l’uomo che aveva portato l’esplosivo – mentre altre 11 erano rimaste ferite.
Successivamente, però, ha aggiornato le informazioni dicendo che erano rimaste ferite 26 persone, rilevando che sei di loro erano in gravi condizioni.
Transcarpathian deputy exploded several grenades during a session meeting, – National Police According to the police, during a session meeting in the building of the Keretskovsky village council of the Mukachevo region, one of the deputies detonated grenades. ???????????????????????? pic.twitter.com/j1VpMPJOxD
— Bliksem v2.oH™ ???????????????? (@TheFarEastFiles) December 15, 2023
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La Polizia Nazionale ha anche diffuso un video dell’incidente. La clip mostra una piccola stanza con diverse persone sedute impegnate in un acceso dibattito. Un uomo vestito di nero entra da una porta, la chiude e poi vi si appoggia.
Qualche istante dopo, rimuove lentamente almeno tre granate dalle tasche, toglie i perni e li lascia cadere con nonchalance sul pavimento davanti ai presenti. Seguono una serie di potenti esplosioni, che avvolgono la stanza in un fumo denso, con diverse persone che urlano.
Una foto della scena diffusa dalla polizia mostra le conseguenze dell’attentato, con la stanza completamente devastata e imbrattata di sangue.
In Transcarpathia, a local MP exploded grenades during a session.
In the Mukachevo district of the Keretskov village council, one of the deputies apparently decided to kill his colleagues. As a result of the explosion of three grenades, the MP ended up in intensive care, 1/ pic.twitter.com/BazxJRzxiV
— DarkArtsPhotography ????????❤️ (@DarkArtsPhoto) December 15, 2023
Corruption was the preliminary reason for the grenade explosion in the village council of Transcarpathia
The 54-year -old subversive MP was arguing with colleagues about the budget : they were going to adopt a budget for 2024 without reporting for 2023
Immediately before the… pic.twitter.com/6R940PFHv4
— Bad AI (@Bad_AI_) December 15, 2023
Il motivo dietro l’incidente rimane poco chiaro. Tuttavia, il media ucraino Strana ha riferito che Batryn era stato recentemente molto critico nei confronti dei funzionari locali, accusandoli di non riuscire ad affrontare i problemi delle persone mentre si ricompensavano con sontuosi bonus in denaro.
Qualcuno ricorda che nella serie TV Servo del popolo, subito distribuita anche in Italia allo scoppio della guerra, vi è una sequenza, forse di un sogno, in cui il protagonista, il presidente interpretato da Zelens’kyj arriva in Parlamento, si fa dare due mitragliatori Uzi e comincia a sparare all’impazzata contro tutti i deputati.
Uma cena estrelada por Volodymyr Zelensky que ganhou repercussão mostra o ator fazendo uma chacina no Parlamento ucraniano. Durante uma discussão, ele saca duas metralhadoras Uzi e dispara contra todos os políticos ali presentes. No poder, Zelensky dissolveu o Parlamento. pic.twitter.com/E6lxJP8Hl6
— Mauro Marques (@MauroSMarques1) February 25, 2022
Al di fuori delle finzioni, l’incidente ricorda quanto avvenuto il mese scorso, quando il maggiore Gennady Chastyakov, aiutante del generale più importante del Paese Valerij Zaluzhny, è morto nell’esplosione di una granata mentre festeggiava il suo compleanno. Secondo le autorità ucraine, all’ufficiale deceduto è stata regalata una scatola di esplosivi e apparentemente non l’avrebbe presa sul serio nonostante fosse stato avvertito che le granate erano pienamente operative. Altri osservatori sostengono che si sarebbe trattato invece di un regolamento dei conti interno al regime di Kiev, in un contesto dove, mentre il generale Zaluzhny parla con i giornali occidentali di «stallo» della guerra, pure la moglie del direttore dell’Intelligence militare viene avvelenata.
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Immagine screenshot da Twitter
Geopolitica
Attacco israeliano in Qatar. La condanna di Trump

#Qatar / #Palestine / #Israel 🇶🇦🇵🇸🇮🇱: Israeli Air Forces carried out air strikes to assassinate Senior officials of #HAMAS in the city of #Doha.
Reportedly HAMAS negotiation team was targeted with Air-To-Surface Missiles while discussing the ceasefire in the capital of Qatar. pic.twitter.com/WdWuqY6rXq — War Noir (@war_noir) September 9, 2025
🚨🇮🇱🇶🇦🇵🇸 BREAKING: ISRAEL just AIRSTRIKED Hamas’s negotiation team in DOHA, QATAR pic.twitter.com/cTdA5fT4gP
— Jackson Hinkle 🇺🇸 (@jacksonhinklle) September 9, 2025
BREAKING:
Israeli fighter jets struck Qatar’s capital, Doha. An Israeli airstrike in Doha killed Hamas leader in Gaza, Khalil al-Hayya, and three senior members of the group’s leadership, Al Arabiya reports, citing sources. Al Hadath states those in the targeted building… pic.twitter.com/03rwdUbvZ5 — Visegrád 24 (@visegrad24) September 9, 2025
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NEW: Qatar reserves the right to retaliate for the Israeli attack against Doha, Qatari PM says
“We’ve reached a decisive moment; There should be retaliation from the whole region” pic.twitter.com/dKHnqEHNqN — Ragıp Soylu (@ragipsoylu) September 9, 2025
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Nel suo post Trump ha affermato che il bombardamento israeliano all’interno di «una nazione sovrana e stretto alleato degli Stati Uniti» non ha «favorito gli obiettivi di Israele o dell’America». «Considero il Qatar un forte alleato e amico degli Stati Uniti e mi dispiace molto per il luogo dell’attacco», ha scritto, sottolineando che l’attacco è stato «una decisione presa dal primo ministro Netanyahu, non una decisione presa da me». Trump ha affermato che, non appena informato dell’operazione, ha incaricato l’inviato speciale statunitense Steve Witkoff di avvertire i funzionari del Qatar, ma ha osservato che l’allerta è arrivata «troppo tardi per fermare l’attacco». Il presidente ha affermato che eliminare Hamas era un «obiettivo degno», ma ha espresso la speranza che «questo sfortunato incidente possa servire come un’opportunità per la PACE». Da allora Trump ha parlato con Netanyahu, che gli ha detto di voler fare la pace, e con i leader del Qatar, che ha ringraziato per il loro sostegno e ha assicurato che «una cosa del genere non accadrà più sul loro territorio». La Casa Bianca ha definito l’attacco un incidente «sfortunato». Trump ha dichiarato di aver incaricato il Segretario di Stato Marco Rubio di finalizzare un accordo di cooperazione per la difesa con il Qatar, designato come «importante alleato non NATO».( @realDonaldTrump – Truth Social Post ) ( Donald J. Trump – Sep 09, 2025, 4:20 PM ET )
This morning, the Trump Administration was notified by the United States Military that Israel was attacking Hamas which, very unfortunately, was located in a section of Doha, the Capital of… pic.twitter.com/axQSlL46gW — Fan Donald J. Trump 🇺🇸 TRUTH POSTS (@TruthTrumpPosts) September 9, 2025
“The president views Qatar as a strong ally and friend of the United States and feels very badly about the location of this attack.”
White House press sec. Karoline Leavitt read a statement after Israel’s strike on Hamas leadership in Doha. https://t.co/X3EkiIHoZ7 pic.twitter.com/OdDyR4QcgF — ABC News (@ABC) September 9, 2025
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Geopolitica
Lavrov: la Russia non ha voglia di vendetta

La Russia non ha intenzione di vendicarsi dei paesi occidentali che hanno interrotto i rapporti e fatto pressioni su Mosca a causa del conflitto in Ucraina, ha affermato il ministro degli Esteri Sergej Lavrov.
Intervenendo lunedì all’Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca, Lavrov ha sottolineato che la Russia non intende «vendicarsi o sfogare la propria rabbia» sulle aziende che hanno deciso di sostenere i governi occidentali nel loro tentativo di sostenere Kiev e imporre sanzioni economiche a Mosca, aggiungendo che l’ostilità è generalmente «una cattiva consigliera».
«Quando i nostri ex partner occidentali torneranno in sé… non li respingeremo. Ma… terremo conto che, essendo fuggiti su ordine dei loro leader politici, si sono dimostrati inaffidabili», ha affermato il ministro.
Secondo Lavrov, qualsiasi futuro accesso al mercato dipenderà anche dalla possibilità che le aziende rappresentino un rischio per i settori vitali per l’economia e la sicurezza della Russia.
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Il ministro ha sottolineato che la Russia è aperta alla cooperazione e non ha alcuna intenzione di isolarsi. «Viviamo su un piccolo pianeta. Costruire i muri di Berlino è stato in stile occidentale… Non vogliamo costruire alcun muro», ha affermato, riferendosi al simbolo della Guerra Fredda che ha diviso la capitale tedesca dal 1961 al 1989.
«Vogliamo lavorare onestamente e se i nostri partner sono pronti a fare lo stesso sulla base dell’uguaglianza e del rispetto reciproco, siamo aperti al dialogo con tutti», ha affermato, indicando il vertice in Alaska tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo statunitense, Donald Trump, come esempio di impegno costruttivo.
Il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov ha dichiarato sabato che le aziende occidentali sarebbero state benvenute se non avessero sostenuto l’esercito ucraino e avessero rispettato gli obblighi nei confronti dello Stato e del personale russo, tra cui il pagamento degli stipendi dovuti.
Questo mese Putin ha anche respinto l’isolazionismo, sottolineando che la Russia vorrebbe evitare di chiudersi in un «guscio nazionale», poiché ciò danneggerebbe la competitività. «Non abbiamo mai respinto o espulso nessuno. Chi vuole rientrare è il benvenuto», ha aggiunto.
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Geopolitica
Museo dell’Olocausto ritira post perché leggibile come filo-Gaza

Speechless. No words for this. pic.twitter.com/pc3GRui6G4
— Ryan Grim (@ryangrim) September 6, 2025
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