Bioetica
«Pagare la gente perché si vaccini»: una proposta della nuova bioetica utilitarista
Secondo un paper pubblicato sulla prestigiosa rivista medica JAMA , «recenti sondaggi (…) suggeriscono che solo 3 persone su 4 si vaccinerebbero se fosse disponibile un vaccino COVID-19, e solo il 30% vorrebbe ricevere il vaccino subito dopo che sarà disponibile».
Il mondo scopre, in pratica, questo problema pazzesco: lo scetticismo sui vaccini, fenomeno che va molto oltre i no-vax duri e puri. Con quelli è facile, basta demonizzarli, dire che sono degli analfabeti funzionali, e siamo a posto. Più difficile, e pericoloso, accusare quanti invece sono restii alla siringa per intuito, senza che il loro pensiero sia articolato nella nicchia antivaccinista.
Si chiedono i padroni del vapore farmaceutico, che fare per vaccinare tutti? Pagare le persone per essere vaccinate, risponde il bioeticista
Quindi, si chiedono i padroni del vapore farmaceutico, che fare per vaccinare tutti? La Bioetica, oramai ridotta ad ancilla pharmaceuticarum, risponde entusiasta.
Il bioeticista Julian Savulescu di Oxford ha proposto una bella soluzione nel blog Practical Ethics: pagare le persone per essere vaccinate.
«Un modello a pagamento potrebbe anche essere superiore ad un modello obbligatorio. Potrebbe esserci una notevole resistenza a un modello obbligatorio che potrebbe renderlo difficile, costoso e dispendioso in termini di tempo da implementare, con una notevole invasione della libertà. In un modello a pagamento, le persone fanno quello che vogliono
«Il vantaggio del pagamento per il rischio è che le persone scelgono volontariamente di assumerselo. Finché siamo accurati nel trasmettere i limiti della nostra fiducia sui rischi e sui benefici di un vaccino, spetta alle persone giudicare se valgono il pagamento».
«In effetti, se un vaccino è giudicato abbastanza sicuro da essere utilizzato senza pagamento, allora è abbastanza sicuro da essere utilizzato a pagamento».
«Un modello a pagamento potrebbe anche essere superiore ad un modello obbligatorio. Potrebbe esserci una notevole resistenza a un modello obbligatorio che potrebbe renderlo difficile, costoso e dispendioso in termini di tempo da implementare, con una notevole invasione della libertà. In un modello a pagamento, le persone fanno quello che vogliono».
«Un modello di pagamento potrebbe anche essere molto economico, rispetto alle alternative».
L’incentivo non deve essere in contanti. Le persone che sono state vaccinate potrebbero ricevere privilegi speciali, come poter andare in giro senza maschera o non allontanarsi socialmente
L’incentivo non deve essere in contanti, riassume Bioedge. Le persone che sono state vaccinate potrebbero ricevere privilegi speciali, come poter andare in giro senza maschera o non allontanarsi socialmente.
«Alcuni potrebbero obiettare che questo è esporre al ludirbrio i non-vaccinatori (alcuni dei quali potrebbero essere esclusi dalla vaccinazione per motivi di salute), (…) Ma c’è una buona ragione per richiedere ai non-vaccinati di continuare a indossare maschere e praticare il distanziamento sociale: rappresentano una minaccia per gli altri, una minaccia diretta».
Savulescu conclude che una combinazione di politiche potrebbe essere sviluppata come alternativa alla vaccinazione obbligatoria.
«C’è una buona ragione per richiedere ai non-vaccinati di continuare a indossare maschere e praticare il distanziamento sociale: rappresentano una minaccia per gli altri, una minaccia diretta
«È meglio che le persone scelgano volontariamente sulla base di motivi per agire bene, piuttosto che essere costrette a farlo. Strutturare le ricompense e le punizioni in modo giusto ed equo è un modo per dare alle persone ragioni per agire».
Il bioetico Savulescu è allievo diretto di Peter Singer, il massimo esponente dell’utilitarismo filosofico attuale, nonché padre della teoria animalista contemporanea.
Per Singer la vita di uno scimpanzé, che diviene autonomo molto presto, vale meno di quella di un neonato, che autonomo non è, e quindi può essere sacrificato. Lo stesso discorso viene applicato a down ed handicappati. In pratica, per questo pensiero, il diritto di aborto si estente anche doopo la nascita, tanto che si parla di «aborto post-natale». Sono controverse alcune teorie di Singer riguardanti la zoogamia, cioè il sesso con gli animali.
Julian Savulescu è noto ha coniato la frase beneficenza procreativa. È il controverso presunto obbligo morale dei genitori in grado di selezionare i propri figli, ad esempio attraverso la diagnosi genetica preimpianto (PGD), per favorire coloro che dovrebbero avere la vita migliore.
Julian Savulescu invece è noto ha coniato la frase beneficenza procreativa. È il controverso presunto obbligo morale dei genitori in grado di selezionare i propri figli, ad esempio attraverso la diagnosi genetica preimpianto (PGD), per favorire coloro che dovrebbero avere la vita migliore.
Il filosofo utilitarista oxoniano ritiene dunque che che i genitori abbiano la responsabilità di selezionare i migliori bambini che potrebbero avere, date tutte le informazioni genetiche rilevanti a loro disposizione, un principio che egli estende all’uso della fecondazione in vitro (IVF) e delle diagnosi genetiche preimpianto (PGD) in ordine determinare l’intelligenza degli embrioni e dei possibili bambini .
In modo altrettanto controverso, Savulescu ha scritto che la ricerca sulle cellule staminali è giustificabile anche se si accetta la visione dell’embrione come persona.
Il filosofo giustifica la distruzione di embrioni e feti come fonte di organi e tessuti per il trapianto agli adulti, arrivando a ritenere la clonazione giustificabile, sopreattuto «fornire cellule o tessuti autocompatibili per uso medico, in particolare il trapianto»
Va da sé che il filosofo giustifica la distruzione di embrioni e feti come fonte di organi e tessuti per il trapianto agli adulti, arrivando a ritenere la clonazione giustificabile, sopreattuto «fornire cellule o tessuti autocompatibili per uso medico, in particolare il trapianto».
«Non è solo moralmente ammissibile, ma moralmente necessario, che si impieghi la clonazione per produrre embrioni o feti allo scopo di fornire cellule, tessuti o persino organi per la terapia, seguita dall’aborto dell’embrione o del feto».
Nel 2012, Savulescu pubblicò un articolo di due accademici italiani in cui si affermava che un neonato non è effettivamente diverso da un feto, non è una «persona» e quindi, moralmente, potrebbe essere ucciso su decisione dei genitori.
Nel 2012, Savulescu pubblicò un articolo di due accademici italiani in cui si affermava che un neonato non è effettivamente diverso da un feto, non è una «persona» e quindi, moralmente, potrebbe essere ucciso su decisione dei genitori
Al quadro non poteva mancare l’eutanasia: l’articolo di Savulescu «Brain Damage and the Moral Significance of Consciousness» sembra essere la prima pubblicazione mainstream a sostenere che una maggiore evidenza di coscienza nei pazienti con diagnosi di stato vegetativo persistente supporta effettivamente il ritiro o la sospensione delle cure.
Savulescu, e l’utilitarismo, sono in pratica tutto ciò contro cui si batte Renovatio 21.
Non sorprende di trovarla dall’altra parte della barricata anche per i vaccini – vaccini magari fatti con feti come da giustificazioni filosofiche di Savulescu per quello che Monsignor Athanasius Schneider ha definito in una lettera a Renovatio 21 «il nuovo cannibalismo scientifico».
In pratica tutto ciò contro cui si batte Renovatio 21
Bioetica
Il Quebecco si muove per riconoscere il «diritto» all’aborto nella proposta di costituzione
Il Quebecco ha proposto una legge per sancire un apparente «diritto» all’aborto nella bozza di costituzione della provincia canadese.
Il 9 ottobre, l’Assemblea nazionale del Quebecco ha presentato il disegno di legge n. 1, Legge costituzionale del 2025 sul Quebec, che mira a stabilire una costituzione per il Quebec che dia priorità ai valori della provincia, tra cui la cosiddetta «libertà» di aborto.
«Ora dobbiamo andare oltre», ha dichiarato il primo ministro François Legault all’Assemblea Nazionale. «Il Quebecco ha scelto di restare in Canada, ma ha anche scelto di affermare il suo carattere nazionale e distintivo».
«È giunto il momento di affermare, in modo chiaro, l’esistenza costituzionale della nazione del Quebecco», ha proseguito. «La Costituzione riunirà tutte le nostre regole, tutti i nostri valori fondamentali in un’unica legge. Diventerà la legge di tutte le leggi».
La proposta di legge costituzionale comprende diversi emendamenti contrari alla vita, tra cui l’inserimento delle leggi sull’aborto e sull’eutanasia nella costituzione provinciale. La legge è stata approvata con 71 voti favorevoli e 30 contrari. «Lo Stato protegge la libertà delle donne di abortire», promette l’articolo numero 29.
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Il Quebecco ha recentemente confermato il suo sostegno all’aborto quando la Corte superiore provinciale ha stabilito che le “zone bolla” delle strutture per l’aborto sono incostituzionali, ma «giustificate».
Attualmente, la legge del Quebec impedisce l’attività di advocacy pro-life entro un raggio di 50 metri da qualsiasi struttura o sede di un’attività che offre di eseguire il feticidio. Tra le attività vietate rientrano anche scoraggiare una donna dall’aborto od offrire risorse alternative per aiutare la madre a tenere il bambino.
Inoltre, la legge promette di prendere di mira i malati e gli anziani attraverso l’eutanasia. La legge si impegna a garantire che «qualsiasi persona le cui condizioni lo richiedano abbia il diritto di ricevere cure di fine vita», un termine che include il ricorso all’eutanasia. Da notare come l’anno scorso era emerso uno studio sul Quebecco che rivelava che più di uno su dieci bambini abortiti nel secondo trimestre nasce vivo, ma solo il 10% sopravvive più di tre ore.
Allo stesso tempo, il Quebecco, una provincia notoriamente liberale, ha il tasso più alto di suicidio assistito in Canada.
La provincia ha registrato un aumento del 17% dei decessi per eutanasia nel 2023 rispetto al 2022, con il programma che ha causato la morte di 5.686 persone. Questa cifra elevata rappresenta un impressionante 7,3% di tutti i decessi nella provincia, collocando il Québec in cima alla lista a livello mondiale. Di conseguenza, si è avuto anche il rivoltante record per la predazione degli organi, con la triplicazione dei trapianti da vittime di eutanasia.
Come riportato da Renovatio 21, ad agosto l’Ordine dei medici del Quebecco ha dichiarato che l’eutanasia è un «trattamento appropriato» per i bambini nati con gravi problemi di salute. L’eutanasia per i neonati era stata sostenuta dai medici quebecchesi ancora tre anni fa, mentre è discussa apertamente l’eliminazione eutanatica dei malati di demenza.
Gli sforzi quebecchesi si iscrivono in un contesto globale in cui, come per un silenzioso ordine dipanato in tutta la Terra, vari Paesi a trazione progressista sta cercando di costituzionalizzare l’aborto, sulla scorta di quanto fatto da Emanuele Macron in Francia due anni fa.
Come riportato da Renovatio 21, anche il governo spagnuolo sta lavorando per sancire il diritto al feticidio nella Costituzione.
Un anno fa a Brusselle è stato approvato il progetto di inclusione dell’aborto nella Carta Europea. L’anno precedente gli eurodeputati avevano chiesto che il feticidio divenisse «diritto fondamentale».
Altri Paesi non marciano nella stessa direzione, Cinque giorni fa il Parlamento Olandese ha respinto una risoluzione che dichiarava l’aborto come «diritto umano», idea alla base di tanti progetti di enti transnazionali
Due mesi fa la Repubblica Domenicana ha riconfermato il divieto totale di aborto.
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Bioetica
Morte cerebrale, trapianti, predazione degli organi, eutanasia: dai criteri di Harvard alla nostra carta d’identità
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Ambiente
Studi sui metodi per testare le sostanze chimiche della pillola abortiva nelle riserve idriche
I funzionari governativi USA stanno valutando se sia possibile sviluppare metodi per rilevare le sostanze chimiche contenute nella pillola abortiva nelle riserve idriche degli Stati Uniti, in seguito all’iniziativa del gruppo Students for Life. Lo riporta LifeSite.
Quest’estate, i funzionari dell’Agenzia per la Protezione Ambientale americana (EPA) hanno incaricato gli scienziati di determinare se fosse possibile sviluppare metodi per rilevare tracce di pillole abortive nelle acque reflue. Sebbene al momento non esistano metodi approvati dall’EPA, è possibile svilupparne di nuovi, hanno recentemente dichiarato al New York Times due fonti anonime.
La divulgazione fa seguito alla richiesta di 25 membri repubblicani del Congresso USA che hanno chiesto all’EPA di indagare sulla questione.
«Esistono metodi approvati dall’EPA per rilevare il mifepristone e i suoi metaboliti attivi nelle riserve idriche?», chiedevano i deputati in una lettera del 18 giugno. «In caso contrario, quali risorse sono necessarie per sviluppare questi metodi di analisi?»
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I legislatori hanno osservato che il mifepristone è un «potente bloccante del progesterone» che altera l’equilibrio ormonale e potrebbe «potenzialmente interferire con la fertilità di una persona, indipendentemente dal sesso».
Dopo l’annullamento della sentenza Roe v. Wade, Students for Life aveva rilanciato una campagna per indagare sulle tracce di pillole abortive e sui resti fetali nelle acque reflue. Il gruppo ha affermato che il mifepristone e i resti fetali potrebbero potenzialmente danneggiare gli esseri umani, gli animali e l’ambiente.
Nel novembre 2022, i dipendenti di Students for Life si sono lamentati del fatto che le agenzie governative non controllassero le acque reflue per individuare eventuali sostanze chimiche contenute nelle pillole abortive e hanno deciso di assumere i propri «studenti investigatori» per analizzare l’acqua.
La campagna era fallita sotto l’amministrazione Biden. Nella primavera del 2024, undici membri del Congresso, tra cui il senatore Marco Rubio della Florida, attuale Segretario di Stato, scrissero all’EPA chiedendo in che modo il crescente uso di pillole abortive potesse influire sull’approvvigionamento idrico.
Secondo due funzionari, l’EPA ha scoperto di non aver condotto alcuna ricerca precedente sull’argomento, ma non ha avviato alcuna nuova indagine correlata.
Kristan Hawkins, presidente di Students for Life, ha annunciato venerdì: «tre presidenti democratici hanno promosso in modo sconsiderato l’uso della pillola abortiva chimica. Ora l’EPA sta finalmente indagando sull’inquinamento causato dalla pillola abortiva».
«Ogni anno oltre 50 tonnellate di sangue e tessuti contaminati chimicamente finiscono nei nostri corsi d’acqua», ha continuato su X. «Spetta al presidente Trump e al suo team ripulire questo disastro».
A giugno un rapporto pubblicato da Liberty Counsel Action indicava che più di 40 tonnellate di resti di feti abortiti e sottoprodotti della pillola abortiva sono infiltrati nelle riserve idriche americane.
«Come altri farmaci noti per causare effetti avversi sul nostro ecosistema, il mifepristone forma metaboliti attivi», spiega il rapporto di 86 pagine. «Questi metaboliti possono mantenere gli effetti terapeutici del mifepristone anche dopo essere stati escreti dagli esseri umani e contaminati dagli impianti di trattamento delle acque reflue (WWTP), la maggior parte dei quali non è progettata per rimuoverli».
Non si tratta della prima volta che vengono lanciati gli allarmi sull’inquinamento dei fiumi da parte della pillola abortiva RU486, detta anche «pesticida umano».
Come riportato da Renovatio 21, le acque di tutto il mondo sono inquinate da fortemente dalla pillola anticoncenzionale, un potente steroide usato dalle donne per rendersi sterili, che viene escreto con l’orina con effetto devastante sui fiumi e sulla fauna ittica. In particolare, vi è l’idea che la pillola starebbe facendo diventare i pesci transessuali.
Danni non dissimili sono stati rilevati per gli psicofarmaci, con studi sui pesci di fiume resi «codardi e nervosi».
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Nonostante i ripetuti allarmi sul danno ambientale dalla pillola, le amministrazioni di tutto il mondo – votate, in teoria, all’ecologia e alla Dea Gaia – continuano con programmi devastatori, come quello approvato lo scorso anno a Nuova York di distribuire ai topi della metropoli sostanze anticoncezionali. A ben guardare, non si trova un solo ambientalista a parlare di questa sconvolgente forma di inquinamento, ben più tremenda di quello delle auto a combustibile fossile.
Ad ogni modo, come Renovatio 21 ripeterà sempre, l’inquinamento più spiritualmente e materialmente distruttore è quello dei feti che con l’aborto chimico vengono espulsi nel water e spediti via sciacquone direttamente nelle fogne, dove verranno divorati da topi, pesci, insetti, anfibi e altri animali del sottosuolo.
Su questo non solo non si trovano ambientalisti a protestare: mancano, completamente, anche i cattolici.
Come riportato da Renovatio 21, l’OMS poche settimane fa ha aggiunto la pillola figlicida alla lista dei «medicinali essenziali». Il segretario della Salute USA Robert Kennedy jr. aveva promesso una «revisione completa» del farmaco di morte (gli sarebbe stato chiesto dallo stesso Trump) ma negli scorsi giorni esso è stato approvato dall’ente regolatore FDA.
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