Occulto
Ostie trafugate anche a Perugia. Cosa sta succedendo?
Alla fine del mese di aprile, qualcuno è entrato di notte all’interno del Santuario di Ponte delle Pietra, a Perugia. È stato detto che l’effrazione aveva probabilmente l’intento di trafugare oggetti di arte sacra, tuttavia è lecito ipotizzare che l’obiettivo principale dei malviventi fosse quello di rubare le Ostie consacrate.
Il fenomeno delle chiese profanate, con Ostie e tabernacoli presi di mira, è sempre più diffuso, e non solo in Italia.
Come riportato da Renovatio21, all’inizio di maggio, in Francia, il tabernacolo della chiesa di Notre-Dame, a Livry-Gargan (Seine-Saint-Denis) è stato divelto e ritrovato a pochi metri dall’edificio. Il Santissimo Sacramento non è stato trafugato, a differenza di quanto accaduto nella chiesa Sainte-Trinité a Louvroil (Nord) dove sono scomparse le Ostie consacrate.
Un altro episodio sacrilego è avvenuto nella parrocchia di San Michele Arcangelo a Portland, in Oregon, dove è stato invece rubato il tabernacolo.
Fonti autorevoli interne al mondo ecclesiastico, sostengono che ci sia un vero e proprio mercato di Ostie consacrate. Secondo quanto abbiamo appreso in conversazioni con persone appartenenti alla gerarchia cattolica a conoscenza della questione, vi sarebbero soggetti disposti a sborsare somme che si aggirano intorno ai 150 euro a particola – ma si tratta di supposizioni che altri smentiscono.
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I furti all’interno delle chiese sono significativamente diffusi in Umbria per la presenza di molteplici siti religiosi in cui sono custodite opere d’arte importanti e anche perché in alcuni casi le modalità di controllo e protezione di questi luoghi sacri sembrano piuttosto lacunose.
Come riportato da Il Messaggero Umbria del 26 aprile 2024, «secondo uno degli ultimi report dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Perugia, sotto questo profilo l’Umbria “rimane un obiettivo particolarmente sensibile, sia per la strategica posizione geografica che la capillare presenza di beni artistici diffusi sul territorio, prevalentemente esposti nelle chiese, nei conventi o nei piccoli, ma non per questo meno importanti, santuari, sovente ubicati in zone rurali o montane, poco frequentate e di difficile sorveglianza; luoghi dove è possibile imbattersi in opere d’arte ed oggetti di culto di pregiata fattura per loro natura molto ricercati dai collezionisti e di agevole asportazione da parte di malintenzionati”».
Sempre su le colonne del Messaggero leggiamo inoltre che «in Umbria è altissima l’attenzione per evitare che le Ostie finiscano in mani sbagliate».
Durante il normale svolgimento della funzione religiosa, quando i fedeli giungono al cospetto del sacerdote per ricevere il Corpo di Nostro Signore, i parroci – che, come consentito dalla riforma liturgica della Messa nuova, possono porre l’Ostia direttamente in mano ai fedeli – vigilano affinché si consumi l’Eucarestia davanti a loro.
Come ho avuto modo di scrivere qualche anno fa su Renovatio 21, tra i tanti diktat pandemici, vi era quello che imponeva di ricevere la Santa Comunione in mano per poi sfilarsi la mascherina d’ordinanza e mettere il Corpo di Cristo in bocca. Nell’articolo del luglio 2021, avevo sollevato dubbi sul fatto che qualcuno potesse approfittare di queste «protesi facciali a becco d’anatra» per nascondere il panis angelicus per poi portarlo altrove.
Oggi ci ritroviamo che i preti più guardinghi, a volte, sono costretti a correre dietro al fedele «disattento» che se ne torna a sedere con ancora l’Ostia in mano. In alcune chiese, dove vi è una nutrita folla di fedeli, vi sono dei volontari che osservano e controllano che non avvengano questi imbarazzanti e incresciosi fatti, invitando le persone «distratte» – che hanno occultato l’Ostia – a consumarla in presenza.
A causa della messa post-conciliare, se ne sono viste di ogni: come riportato recentemente sul nostro sito, un prete cattolico della Florida potrebbe essere arrestato per aver difeso la Santa Eucarestia da una donna lesbica irata che aveva schiacciato diverse Ostie e cercato di autoamministrarsi illecitamente la Santa Comunione, spingendo il consacrato a morderle il braccio nel tentativo di difendere la specie eucaristica.
Secondo quanto discusso da sempre, la particola consacrata è ambita da chi si appresta a celebrare riti di magia nera e occultismo; bisogna ricordare che l’Eucarestia ha per i cattolici un’importanza centrale, totale, assoluta – essendo essa stessa il corpo di Dio.
Non dimentichiamo che l’Eucarestia è il miracolo fondamentale della fede cattolica.
Insultare la Santa Comunione è offendere la Fede, e direttamente Dio in persona. Poi ci si indigna per quello spot blasfemo delle patatine, quando noi fedeli siamo i primi a non portare il giusto rispetto al Sacro Corpo di Nostro Signore. Quanto mostrato è gravissimo: perché la Santa Eucarestia è il centro della religione cristiana, o meglio è Cristo stesso, è Dio stesso.
E non si può certo rimanere indifferenti guardando le immagini che mostrano scatole di plastica grigia appoggiate sopra i tavoli all’interno di una tenda: all’interno delle scatole c’erano le Ostie consacrate riservate alla distribuzione durante le messe ufficiali della GMG tenutasi a Lisbona nell’agosto del 2023.
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Ho conversato della questione con l’amico parroco di San Filippo Neri a Perugia, padre Giuseppe Ave. Il sacerdote mi ha posto l’attenzione su alcuni scritti che narrano di miracoli eucaristici estremamente importanti, che possono servirci a comprendere, qualora ce ne fosse ulteriore bisogno, la potenza Divina della Santa Comunione.
A Trani, intorno all’anno 1000, «una donna di religione non cristiana, incredula circa la verità del Dogma Cattolico della presenza reale di Gesù nell’Eucaristia, aiutata da una sua amica cristiana, durante la celebrazione di una Santa Messa, riuscì a rubare un’Ostia consacrata. La donna, quasi sfidando Dio, pose poi la Particola consacrata dentro una padella di olio sopra il fuoco. Improvvisamente dall’Ostia stillò una grande quantità di sangue che si riversò sul pavimento fino a fuoriuscire dall’uscio della porta di casa».
Ad Alatri, presso la Cattedrale di San Paolo Apostolo, si conserva la Reliquia del Miracolo Eucaristico avvenuto nel 1228: un frammento di Particola convertita in carne. «Una giovane donna, per riconquistare l’amore del suo fidanzato, si rivolse ad una fattucchiera che le ordinò di rubare un’Ostia consacrata per farne un filtro d’amore» mi ha detto Don Ave. «Durante la Messa la ragazza riuscì a prelevare un’Ostia che nascose in un panno, ma arrivata a casa si accorse che l’Ostia si era trasformata in carne sanguinante».
«Il 25 aprile del 1356, a Macerata, un sacerdote di cui non si conosce il nome, stava celebrando la Messa nella cappellina della chiesa di Santa Caterina, di proprietà delle monache benedettine» ha continuato il sacerdote. «Durante la frazione del pane, prima della Comunione, il prete cominciò a dubitare circa la reale presenza di Gesù nell’Ostia consacrata. Fu proprio nel momento in cui La spezzava che, con suo grande spavento, vide sgorgare da questa un abbondante fiotto di sangue che macchiò parte del lino e del calice posti sull’altare».
Sempre rimanendo in tema di trafugamento e furto, un altro episodio è degno di essere narrato. «Nel 1969, a San Mauro la Bruca [provincia di Salerno, ndr] ignoti ladri, penetrati di nascosto nella chiesa parrocchiale, si impossessarono di alcuni oggetti sacri, tra cui la pisside contenente delle Particole consacrate. Le Ostie furono ritrovate la mattina seguente e ancora oggi si mantengono intatte» dice Don Giuseppe. «Solo nel 1994, dopo 25 anni di approfondite analisi, Monsignor Biagio D’Agostino, Vescovo di Vallo della Lucania, ha riconosciuto la conservazione miracolosa delle Particole e ne ha autorizzato il culto».
Un’iscrizione marmorea del XVII secolo ci descrive invece il Miracolo Eucaristico avvenuto a Lanciano nel 750 d.C. «Un monaco sacerdote dubitò se nell’Ostia consacrata ci fosse veramente il Corpo di Nostro Signore. Celebrò Messa e, dette le parole della consacrazione, vide divenire Carne l’Ostia e Sangue il Vino. Fu mostrata ogni cosa agli astanti. La Carne è ancora intera e il Sangue diviso in cinque parti disuguali che tanto pesano tutte unite quanto ciascuna separata».
Nel 1970, l’Arcivescovo di Lanciano e il ministro provinciale dei frati Conventuali di Abruzzo, con l’autorizzazione di Roma, richiesero al Dottor Edoardo Linoli, dirigente dell’ospedale d’Arezzo e professore di anatomia, istologia, chimica e microscopia clinica, un approfondito esame scientifico sulle Reliquie del Prodigio avvenuto dodici secoli prima. Le conclusioni furono le seguenti: 1. La Carne miracolosa è veramente carne costituita dal tessuto muscolare striato del miocardio. 2. II Sangue miracoloso è vero sangue: l’analisi cromatografica lo dimostra con certezza assoluta e indiscutibile. 3. Lo studio immunologico manifesta che la Carne e il Sangue sono certamente di natura umana».
Riguardo alle sparizioni delle Ostie nel territorio umbro e non solo Renovatio 21 ha contattato un parroco dell’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, Don Antonio Sorci.
Don Sorci ci ha raccontato in dettaglio aspetti e macabre finalità di questi furti sacrilegi.
Il furto di Ostie consacrate è un fenomeno diffuso e sottaciuto.
La cosa non mi meraviglia. C’è stato un periodo di pausa, anche molto lunga, ma ci sono sempre stati questi furti e non sono mai stati bloccati del tutto. Questa pare essere la cosa interessante, se uno la analizzasse dal punto di vista sociologico, perché è come se avessero detto: «Stiamo un attimo tranquilli, così nessuno ci fa più caso, facciamo le cose con calma e poi riprendiamo al momento più opportuno». Più o meno potremmo sintetizzare così, anche se sono illazioni. Per loro è importantissimo rubare le Ostie consacrate.
Crede che vengano pagate dal committente del furto?
Si. Non so esattamente le cifre, ma a volte si tratta di qualche centinaio di euro a particola.
A volte, seguendo la messa, mi è capitato di vedere il parroco rincorrere un fedele che non aveva consumato la particola davanti al sacerdote.
Questo è capitato anche a me. Io quasi urlo ai fedeli di consumarla subito. Spesso lo fanno con ingenuità, e non credo lo facciano con malizia di tornare al posto con ancora l’Ostia in mano. Questo succede perché non abbiamo più educato la gente a prendere al comunione e si è persa l’educazione di stare in chiesa.
Queste Ostie rubate poi che fine fanno? La narrativa corrente, magari un po’ superficialmente, tende a dire che vengono usate per qualche messa nera senza mai approfondire e dare il giusto peso a questa macabra pratica.
Ci sono le sette sataniche, che sono quelle più evidenti che fanno queste cose e commissionano i furti per poi sacrilegare nostro Signore. La messa nera è un ribaltare la Messa cattolica. Tutto quello che la Chiesa grida da duemila anni, il divin sacrificio, lì viene ribaltato. Basta leggere i testi degli esorcisti più famosi, come padre Gabriele Amorth, il quale è stato il primo a mettere per iscritto queste problematiche, ma poi anche tanti altri.
Mi conferma che teoricamente tutti i preti sono esorcisti, ma poi sono pochissimi coloro che effettivamente li praticano?
Sono i vescovi che hanno la pienezza del sacerdozio, sono loro gli unici sacerdoti, perché sono gli apostoli e hanno la pienezza del sacerdozio [sic]. Quindi loro sono sacerdoti ed esorcisti. Poi chiaramente, nella tradizione della Chiesa, nella storia della Chiesa che Nostro Signore ha creato, ci sono i sacerdoti che sono i collaboratori del vescovo, tra i quali viene scelto l’esorcista, o più esorcisti, che collaborano con questo ministero. Tutto parte del vescovo. È lui che ha la pienezza di ogni cosa. Concettualmente ogni sacerdote è un esorcista. Una volta, prima del Concilio Vaticano II, esisteva l’esorcistato tra gli ordini minori, prima di arrivare al sacerdozio. Poi magari non era esercitato, perché c’era sempre il mandato da parte del vescovo, però comunque vi era un ordine per dire che il sacerdote aveva la capacità di discernere e di intervenire in casi particolari.
Oggi il «fedele tiepido», o giocoforza chi non crede, pare si sia dimenticato della presenza del demonio.
Già Chesterton lo diceva nei primi del Novecento: «Il demonio vince in due modalità» – la metaforizzo ovviamente – «o credendoci troppo o non credendoci affatto. In tutti i due casi vince». Se lo vedi dappertutto sbagli e fai il suo gioco e se invece non ci credi per niente, fai il suo gioco comunque. Si è persa un po’ anche la Scrittura, perché lo dice San Giovanni Apostolo nella prima lettera: «Cristo è venuto per distruggere le opere del diavolo». È nelle scritture. Noi parliamo troppo vacuamente delle scritture e non crediamo a quello che vi è scritto.
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Torno ai furti delle Ostie… È vero che qualcuno usa una pellicola trasparente sulla lingua per mantenere la particola più integra possibile?
Vi è una sorta di pellicola posta sulla lingua, in maniera tale che non ci possa essere la salivazione, o comunque qualsiasi altra cosa che impedisca la salivazione e il conseguente scioglimento del Pane Consacrato. Vent’anni fa fu scoperta questa modalità di furto. Tutt’oggi viene usata. Chi le ruba sa come fare.
Più è integra e più ha valore?
I rituali satanici vanno fatti con l’Ostia integra. Anche se, tuttavia, un pezzetto di Ostia può andare bene, perché persino nel pezzetto più piccolo vi è tutta la presenza di Nostro Signore in tutta la sua umanità e divinità. Se è più perfetta e integra è chiaro che è meglio.
Una volta era consuetudine e prassi ricevere il Corpo di Cristo in bocca. Oggi si tende sempre di più a porgere l’Ostia in mano al fedele e il parroco deve essere ancora più attento affinché sia consumata in presenza.
Si tratta di buon senso da parte del parroco, dei suoi collaboratori e dei suoi ministri per controllare bene. Io personalmente prediligerei darla esclusivamente in bocca. La Chiesa ha stabilito che si può dare in mano e va benissimo. Nel porgere l’Ostia in bocca c’è maggiore sicurezza e non fosse altro per dignità dell’Ostia. Quando La si riceve in mano vi è più facilità nel poterla trafugare, mi pare ovvio. E quando vi è una grande folla è ancora più difficile sorvegliare al meglio.
A volte vedo troppa superficialità da parte di noi fedeli, nel ricevere il Corpo Santo.
La Fede va ricostruita. La Fede non c’è più. I cristiani sono pochi e i cattolici sono ancora di meno. La Fede va ricostruita ex novo. Bisogna ripartire dall’ABC.
I furti nelle chiese avvengo un po’ ovunque nel mondo.
È un fenomeno, ahimè, universale. Penso che molte effrazioni, molti furti vengono sottaciuti e moltissimi di questi episodi non salgono alle cronache. Questa è una mia supposizione.
È possibile che anche sette non apparentemente sataniche, nei propri rituali, possano usare Ostie consacrate?
Qui si apre un argomento complesso e bisogna parlarne con grande pazienza e cautela… C’è una grande regia alle spalle, non è soltanto una setta di qualche sbandato o drogato che si crede di fare il satanista o qualche satanista vero e proprio. Sono sette molto ben organizzate, molto potenti che hanno potere, che hanno economia, che hanno soldi. Tutto ciò non è una baggianata, se consideriamo che l’Umbria è piena di sette…
Ai non credenti dico sempre: osservate i nemici del cristianesimo, loro ci credono molto più di noi a Cristo, perché lo combattono.
Loro ci credono seriamente e pare abbiano più «fede» loro che noi cattolici. Sembra un paradosso e mi viene da sorridere, ma è così.
Francesco Rondolini
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Immagine da Envato
Occulto
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Misteri
Halloween festa di sangue: lista aggiornata dell’orrore
Non è che potevamo arrivare al 31 di ottobre senza il classico articolo di Renovatio 21 sulla realtà sanguinaria di Halloween.
Vorremo dire che oggi quanto, anno dopo anno, delle origini occulte, pagane se non propriamente satanistiche, di Halloweeno. Tuttavia non resistiamo: certe cose, per questo giornale, sono cicliche ed irrinunziabili. (Tipo, l’articolo di Natale sugli orfani della Signora in blu, quelli su Carol of the Bells, etc.).
I nostri lettori sanno come la pensiamo sulla questione: eccerto, è una festa commerciale, sorta per qualche ragione durante l’era televisiva americana; eccerto, i suoi simboli primari sono demoniaci (la zucca con la candela dentro, Jack O’Lantern, rappresenta un’anima incorsa nell dannazione; traducono «trick or treat» in «dolcetto o scherzetto», ma in realtà significherebbe la minaccia estorsiva «maledizione o sacrificio»).
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Tuttavia, il senso vero di tutto questo carnevale di mostri e demòni, ripetiamo ogni anno, è essenzialmente un’altro: è l’addestramento dell’uomo moderno, e specialmente della giovane generazione, al ritorno del sacrificio umano. Perché, tutto questa panoplia di spiriti e immagini violente, a cosa può ricondurre, se non a questo? Ecco perché è vero, assolutamente, che Halloween è una festa anticristiana.
Sissì, lo abbiamo già detto: il programma è ben steso, vogliono il tributo primigenio, quello che era in uso in ogni angolo della terra (da Cartagine agli Aztechi, dalla Nuova Guinea al paganesimo indoeuropeo più antico) prima dell’avvento del Signore della Vita. Vogliono il sangue degli esseri umani, specialmente quello innocente.
Per cui no, non festeggiamo – e aggiungiamo, rara avis, un complimento alla Repubblica Popolare Cinese, che l’anno scorso sembra aver arrestato a Shanghai chi voleva fare Halloween. Sappiamo che un orologio rotto segna l’ora esatta ben due ore al giorno: l’altra è la legge cinese contro i cosplayer (un’aberrazione terrificante che ha ovvie correlazioni con Halloween).
Detto anche questo, bando alle ciancie e largo al listone del vero orrore di Halloween, aggiornato agli omicidi dell’edizione 2024. Quello 2025 arriva tra un anno giusto. Se sopravviverete a stasera, beninteso.
(Ad ogni modo, ci rendiamo conto che la nostra rubrica sui malori della settimana è ben più spaventosa di Halloween e dei suoi omicidi…)
Notte del 31 ottobre 1957, Los Angeles, California: il veterano della Seconda Guerra Mondiale Peter Fabiano, ex marine, apre la porta convinto di trovare un bambino in cerca di dolcetti. Viene invece colpito a morte da un proiettile sparato a bruciapelo. Le indagini porteranno all’ex amante lesbica della moglie e a una sua complice.
Notte del 30 ottobre 1973, Fond du Lac, Wisconsin: la nove anni Lisa French bussa alla porta del vicino Gerald Turner per il classico «dolcetto o scherzetto». Turner la violenta, l’uccide, la infila in un sacco di plastica e la abbandona in una discarica.
Notte del 31 ottobre 1974, Deer Park, Texas: l’ottoenne Timothy O’Brien mangia una caramella Pixy Stick raccolta durante il giro dei dolcetti. Si accascia, ha convulsioni e muore un’ora dopo in ospedale. A avvelenarlo era stato il padre, per incassare l’assicurazione sulla vita del figlio. L’uomo verrà giustiziato nove anni più tardi.
Notte del 31 ottobre 1975 (un Halloween particolarmente cupo), Greenwich, Connecticut: la quindicenne Martha Moxley viene ritrovata picchiata e accoltellata sotto l’albero di casa. Accanto al corpo, una mazza da golf ferro 6 spezzata in quattro pezzi.
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Notte del 31 ottobre 1979, sobborgo di Sunland-Tujunga, Los Angeles: la sedicenne Shirley Ledford sta rientrando in autostop da una festa di Halloween quando due uomini la caricano sul loro furgone. Non sa di aver incontrato i Toolbox Killers, Lawrence Bittaker e Roy Norris, noti per rapire autostoppiste, torturarle con attrezzi da lavoro e fotografarle durante gli omicidi. Dopo aver seviziato Ledford, ne gettano il corpo sul prato di una casa estranea. Sarà la quinta e ultima vittima della coppia, denunciata da un amico.
Notte del 31 ottobre 1981, Amarillo, Texas: il diciassettenne Johnny Lee Garrett violenta una suora di 76 anni e la uccide a coltellate.
Ancora notte del 31 ottobre 1981, Manhattan, New York: il fotografo Ronald Sisman e la studentessa dello Smith College Elizabeth Platzman vengono picchiati nel loro appartamento di Manhattan e poi uccisi. L’alloggio è stato messo a soqquadro, ma nulla sembra mancare. Sul duplice omicidio circolano teorie che collegano Sisman a una setta responsabile delle uccisioni seriali di Son of Sam. Il giornalista Maury Terry ipotizza persino legami con produttori di snuff movie: ne tratta il documentario Netflix Sons of Sam.
Sempre notte del 31 ottobre 1981, Point Pleasant, Virginia Occidentale: la diciassettenne Maria Ciallella dice al padre che uscirà e tornerà intorno a mezzanotte. Un agente la vede camminare sul ciglio della strada e sta per offrirle un passaggio. Dieci minuti dopo, la ragazza è scomparsa. Il cadavere, fatto a pezzi in tre parti, verrà ritrovato nel 1983 nel giardino della madre del serial killer Richard Biegenwald, il «Thrill Killer» del Jersey Shore.
Notte del 31 ottobre 1992, New Orleans, Louisiana: lo studente giapponese in scambio Yoshihiro Hattori, diretto a una festa di Halloween, si perde e bussa a una porta. Nessuno risponde. Torna alla macchina, la porta si apre: «Siamo qui per la festa», dice il ragazzo. Riceve in risposta un colpo di revolver. Il padrone di casa viene accusato di omicidio colposo ma si appella alla Castle Doctrine, il diritto di usare la forza letale per difendere la propria abitazione. Una giuria lo dichiara non colpevole.
Notte del 31 ottobre 1993, Pasadena, California: tre adolescenti vengono uccisi a colpi di arma da fuoco mentre rientrano da una festa.
Notte del 31 ottobre 1994: il setteenne Tony Bagley, vestito da scheletro, fa «dolcetto o scherzetto» con la famiglia. Un uomo incappucciato irrompe in strada e spara contro i Bagley. Tutti vengono colpiti, il bambino muore in ospedale. Caso irrisolto.
Notte del 31 ottobre 1998, South Bronx, New York: il programmatore Karl Jackson sta andando a prendere il figlio a una festicciola quando il parabrezza della sua auto viene centrato da un uovo. Scende per protestare con i responsabili, che lo inseguono, lo bloccano e gli sparano alla testa.
Notte del 31 ottobre 2002, Università del Minnesota: lo studente Carl Jenkins scompare e viene ritrovato quattro mesi dopo nel fiume Mississippi. Alcuni collegano la morte allo «Smiley Face Killer»: secondo una teoria, tra anni Novanta e Duemila un assassino del Midwest avrebbe ucciso almeno 45 giovani uomini, lasciando in una dozzina di casi graffiti di facce sorridenti vicino ai corpi.
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Notte del 31 ottobre 2004, Napa Valley, California: Leslie Mazzara e Adriane Insogna vengono massacrate nel loro appartamento. L’assassino risulterà essere il fidanzato di una loro amica intima.
Notte del 31 ottobre 2005, Frederica, Delaware: la comunità osserva per ore una macabra decorazione appesa a un albero in piazza pubblica. Solo dopo ci si rende conto che non è un addobbo: è il cadavere impiccato di una donna di 42 anni.
Notte del 31 ottobre 2008, Sumter, Carolina del Sud: il dodicenne T.J. Darrisaw bussa a una porta per «dolcetto o scherzetto» e riceve 29 colpi di kalashnikov, 11 dei quali lo uccidono sul colpo. Padre e fratellino restano feriti ma sopravvivono. L’autore era un trafficante di droga che temeva una rappresaglia di una gang rivale.
Notte del 31 ottobre 2010, Benton Township, Michigan: il sedicenne Devon Griffin rientra a casa dopo la messa e una notte passata fuori. Trova la casa insolitamente silenziosa, va a controllare e scopre il patrigno coperto di sangue a letto. La polizia troverà altri due cadaveri: la madre e il fratello di Griffin. L’assassino era il fratellastro William Liske.
Notte del 31 ottobre 2011, Armstrong, Columbia Britannica: l’18enne Taylor Van Diest manda un SMS al fidanzato: si sente seguita. Viene ritrovata in fin di vita accanto ai binari ferroviari, massacrata di botte. Morirà poco dopo in ospedale.
Notte del 31 ottobre 2012, Michigan: il predicatore John D. White bussa alla roulotte della sua amante, che vive col figlio in un trailer park. La strangola, ne getta il corpo nei boschi, poi torna e veste il bambino con un costume di Halloween.
Notte del 31 ottobre 2013, New York: il 19enne Anthony Seaberry viene ucciso da uno sconosciuto con la maschera di Scream. Caso irrisolto, ma potrebbe essere opera di un uomo responsabile di altre sparatorie, abbattuto dalla polizia quella stessa sera.
Halloween 2023: il weekend registra vittime in varie città. A Tampa, Florida, due morti; a Texarkana, Texas, tre; due ciascuna a Dodge City (Kansas), San Antonio (Texas) e Mansfield (Ohio). Molti decessi derivano da liti scoppiate durante i festeggiamenti, inclusa la strage di Ybor City a Tampa, domenica mattina all’uscita dei bar con decine di persone in costume per strada. A Indianapolis, una sparatoria in una grande festa di Halloween uccide un adolescente e ferisce altri nove tra i 16 e i 21 anni, tutti in condizioni stabili. A Chicago, almeno 15 feriti (due gravi) in una sparatoria contro la folla a una festa. Il responsabile è stato fermato, ma lunedì mattina non erano ancora state formulate accuse.
In Texas, cinque morti e sei feriti in due sparatorie distinte sabato sera. A San Antonio, una 13enne resta ferita e i genitori uccisi durante una festa in casa. Un 20enne arriva, scoppia una lite, inizia a sparare; un 40enne risponde al fuoco. A Texarkana – 724 km più a nord, al confine con l’Arkansas – tre morti e tre feriti in una festa nel retro di un’azienda. Due uomini litigano, estraggono le armi. Nessun arresto. A Cumberland, Maryland, un 17enne ucciso e tre feriti (20-24 anni) in una sparatoria sabato mattina presto.
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Halloweeno 2024: Orlando, Florida (1° novembre 2024, prime ore del mattino), ue persone sono state uccise e altre otto ferite in una sparatoria di massa nel centro di Orlando, durante i festeggiamenti notturni di Halloween. Un adolescente di 17 anni, Jaylen Edgar, è stato arrestato sul posto e accusato degli omicidi. Denver, Colorado: La polizia ha riferito che una sparatoria in una festa in casa nell’area di Denver ha provocato la morte di tre persone. Vancouver Mall, Stato di Washington: Le autorità hanno riferito che un individuo che indossava una maschera tipo Halloween ha sparato mortalmente a una persona in un centro commerciale.
Akron, Ohio (28 ottobre 2024): un adolescente è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti in una sparatoria a una festa di Halloween. Un uomo di 18 anni è stato arrestato, ma i detective stavano ancora lavorando per determinare chi avesse sparato. Aggiungiamo i due ragazzi di 12 anni sono morti in incidenti separati che hanno coinvolto trattori durante attrazioni di «haunted hayride» (giostre spaventose su carri trainati da trattori) nelle settimane precedenti Halloween nel Tennessee e nel Minnesota. Entrambi gli incidenti sono stati fatali, uno il 12 ottobre e l’altro l’11 ottobre.
Chiudiamo tutto con un responso che ci viene addirittura dalla scienzah. Una ricerca del Journal of the American Medical Association indica che il rischio di decessi di pedoni è del 43% più alto ad Halloween rispetto a qualsiasi altra notte, e si sono verificati incidenti stradali mortali.
Buoni motivi, anche e soprattutto per gli italiani, per stare a casa.
Buonanotte.
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