Eugenetica
ONU, Eugenetica sessuale: il Fondo per la Popolazione difende il «diritto» di eliminare la metà della popolazione femminile
Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA), la soluzione agli aborti sesso-selettivi (uccisioni di feti solo perché femmina) non è quella di proteggere le bambine dalla violenze intenzionali, ma di «contrastare la preferenza per i figli attraverso cambiamenti nelle norme sociali».
L’UNFPA ha pubblicato il suo rapporto annuale sullo stato della popolazione mondiale. L’edizione 2020 contiene un linguaggio che condanna l’uso dell’aborto specificamente per sterminare le femmine e allo stesso tempo respingere le leggi per vietare questa pratica sessista.
«Le decisioni da prendere per definire i feti maschili ma non femminili sono un riflesso delle opinioni discriminatorie di genere secondo cui le donne e le ragazze valgono meno degli uomini e dei ragazzi», afferma il rapporto, in un passaggio sottolineato dalla testata americana Church Militant.
«I divieti sulla selezione del sesso sono spesso inefficaci e violano anche i diritti riproduttivi, incluso l’accesso all’aborto sicuro nei paesi in cui l’aborto è legale»
Allo stesso tempo, «i divieti sulla selezione del sesso sono spesso inefficaci e violano anche i diritti riproduttivi, incluso l’accesso all’aborto sicuro nei paesi in cui l’aborto è legale».
Il rapporto, scrive Lifesitenews, sembra cercare di conciliare queste due posizioni incolpando gli aborti sesso-selettivi di «persistenza di stereotipi profondamente radicati nei ruoli e nelle responsabilità delle donne e viola il diritto umano di essere trattatio allo stesso modo, senza riguardo al genere».
Il dogma pro-aborto considera l’aborto legale un prerequisito per l’uguaglianza delle donne, nonostante il numero di donne e gruppi di donne che si oppongono con forza all’aborto.
L’aborto selettivo per sesso è un problema persistente in tutto il mondo, in particolare in Cina, le cui politiche di controllo della popolazione hanno portato gli uomini a superare le donne di 33 milioni
L’UNFPA continua dichiarando che la soluzione agli aborti selettivi non è quella di proteggere le bambine dalle violenze intenzionali, ma di «contrastare la preferenza per i figli attraverso cambiamenti nelle norme sociali».
L’aborto selettivo per sesso è un problema persistente in tutto il mondo, in particolare in Cina, le cui politiche di controllo della popolazione hanno portato gli uomini a superare le donne di 33 milioni. L’anno scorso, uno studio pubblicato negli Atti della National Academy of Sciences degli Stati Uniti ha scoperto che l’aborto selettivo per sesso ha eliminato oltre 23 milioni di ragazze in tutto il mondo.
L’anno scorso, uno studio pubblicato negli Atti della National Academy of Sciences degli Stati Uniti ha scoperto che l’aborto selettivo per sesso ha eliminato oltre 23 milioni di ragazze in tutto il mondo
In India, altro Paese orientale piagato dall’aborto sesso-selettivo – cioè dalla strage indiscriminata delle bambine –non solo esso è divenuto proibito per legge, ma è proibito ai medici di dire il sesso del nascituro guardando le ecografie. In pratica, le coppie indiane conoscono il sesso della prole solo alla nascita, come avveniva un tempo. Ciò ha aiutato a mitigare l’orrenda strage delle ragazze.
Una voce femminista, in questa ecatombe di donne, non si è ancora sentita chiaramente, e chissà perché: il cortocircuito di senso tra la difesa delle donne e la difesa dell’aboto – che le uccide – è difficilmente irrisolvibile, anche qualora ci provino i burocrati ONU, che, notiamo, cercano ancora di utilizzare la teoria del Gender (parlando di stereotipi e riforma della sensibilità sociale) per continuare l’opera della Cultura della Morte.
Una voce femminista, in questa ecatombe di donne, non si è ancora sentita chiaramente
L’aborto-sesso selettivo manda in cortocircuito la Necrocultura, quella che stiamo vedendo all’opera anche nella recente lotta delle femministe radicali contro l’idea che un transessuale possa definirsi «donna».
L’aborto sesso-selettivo, di fatto, è consentito in Italia, dove la legge 194 rende de facto l’aborto libero. Se si decide di avere un figlio di un sesso preciso – pensiamo ai casi delle immigrate orientali, ma non solo: pensiamo alle famiglie borghesi perfettine, che dopo il maschio vogliono la femmina, o viceversa – si può tranquillamente affrontare la risibile filiera di controllo medico-burocratico e terminare la vita del nascituro o nascitura che si porta in grembo.
L’aborto sesso-selettivo, di fatto, è consentito in Italia, dove la legge 194 rende de facto l’aborto libero. Se si decide di avere un figlio di un sesso preciso – pensiamo ai casi delle immigrate orientali, ma non solo: pensiamo alle famiglie borghesi perfettine, che dopo il maschio vogliono la femmina, o viceversa – si può tranquillamente affrontare la risibile filiera di controllo medico-burocratico e terminare la vita del nascituro o nascitura che si porta in grembo
L’aborto-sesso selettivo, consentendo il pazzo pregiudizio della superiorità di un figlio maschio su una figlia femmina e quindi praticando l’uccisione di quest’ultima, altro non è che una riformulazione di un pensiero preciso: l’eugenetica.
Lo scorso maggio, il giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti Clarence Thomas ha asparamente criticato la corte per il suo rifiuto di sostenere una parte della legge dell’Indiana che vieta gli aborti specificamente richiesti a causa del sesso, della razza o della disabilità di un bambino, parlando espressamente del ritorno dell’eugenetica:
«Rafforzare un diritto costituzionale ad un aborto basato esclusivamente sulla razza, il sesso o la disabilità di un bambino non ancora nato, come sostiene Planned Parenthood, renderebbe costituzionali le opinioni del movimento eugenetico del XX secolo».
Planned Parenthood è la multinazionale dell’aborto che con le sue cliniche produce massivamente l’uccisione di feti in USA. La sua fondatrice, Margaret Sanger, è ricordata per le sue idee eugenetiche.
«La cosa più misericordiosa che una grande famiglia fa a uno dei suoi membri infantili è ucciderlo. Gli stessi fattori che creano il terribile tasso di mortalità infantile e che aumentano il tasso di mortalità dei bambini di età compresa tra uno e cinque anni, operano ancora più ampiamente per ridurre il tasso di salute dei membri sopravvissuti» scrisse la Sanger nel capitolo V («La malvagità di creare famiglie numerose») del suo libro Woman and the new race («La donna e la nuova razza»).
La Sanger, che collaborava anche con il Ku Klux Klan, ricevette una lauta donazione da parte di John Davison Rockefeller che le consentì di rafforzare le sue iniziative. Nonostante le idee eugenetiche e secondo alcuni perfino razziste, la Sanger è vista oggi come una paladina dei diritti riproduttivi, un’idolo del femminismo.
L’aborto-sesso selettivo, consentendo il pazzo pregiudizio della superiorità di un figlio maschio su una figlia femmina e quindi praticando l’uccisione di quest’ultima, altro non è che una riformulazione di un pensiero preciso: l’eugenetica
L’idea eugenetica partì prima in Gran Bretagna e poi negli Stati Uniti tra Otto e Novecento. La Rockefeller Foundation, insieme alla Carnegie Institution, fu il principale finanziatore dell’influente centro di ricerca chiamato Eugenics Record Office («Ufficio di Registro Eugenetico»).
A partire dal 1930, la Rockefeller Foundation fornì supporto finanziario all’Istituto di Antropologia, Ereditarietà umana e Eugenetica Kaiser Wilhelm di Berlino, un centro di ricerca di Berlino. Il Kaiser Wilhelm in seguito ispirò e condusse esperimenti di eugenetica nel Terzo Reich.
La Germania di Hitler slatentizzò l’eugenetica nel modo che la storia ricorda – o che dovrebbe ricordare. La storia che è totalmente dimentica del fatto che il modello di Hitler – come scrive un recente saggio –furono proprio gli USA e le teorie finanziate dai Rockefeller.
PER APPROFONDIRE
Abbiamo parlato di
In affiliazione Amazon
Eugenetica
«Pratiche eugenetiche discriminatorie»: allarme del bioeticista contro nuovo test sugli embrioni FIVET
Un team di accademici ha sviluppato uno strumento che permette alle coppie che si sottopongono a fecondazione in vitro (FIVET) di scegliere quali embrioni impiantare, suscitando critiche da bioeticisti che temono possa condurre a una «società distopica». Lo riporta LifeSite.
Herasight, co-fondata dall’ex docente della Duke University Jonathan Anomaly, afferma che il suo prodotto è in grado di prevedere il rischio che un embrione sviluppi patologie come glaucoma o Alzheimer, offrendo ai genitori più informazioni sugli embrioni generati tramite FIVET.
La FIVET produce generalmente tra 15 e 19 ovociti, di cui circa sei raggiungono lo stadio di blastocisti entro una settimana dalla fecondazione. Secondo Reproductive Medicine Associates, le cliniche spesso eliminano gli embrioni considerati portatori di anomalie. Anomaly ha sottolineato che Herasight non impone scelte ai genitori, ma fornisce dati genetici per supportare le loro decisioni.
«C’è una grande differenza tra uccidere persone nelle camere a gas e, sai, dare alle persone informazioni sui loro embrioni», ha dichiarato Anomaly al sito The College Fix, respingendo paragoni con l’eugenetica, pur avendo precedentemente pubblicato un saggio intitolato «Difendere l’eugenetica», in cui descriveva il termine come «scelta informata».
Sostieni Renovatio 21
Anomaly ha chiarito che Herasight si distingue da aziende come Orchid Health, che promuovono lo screening embrionale come pratica universale. «Il nostro approccio è: se stai già facendo la FIVET e probabilmente ti sottoponi a qualche test, possiamo offrirti più informazioni», ha detto.
Il dottor Aaron Kheriaty, direttore del Programma di Bioetica, Tecnologia e Sviluppo Umano presso l’Ethics and Public Policy Center, ha criticato la pratica in un commento a The College Fix. In un recente documento per la Heritage Foundation, Kheriaty ha avvertito che gli strumenti di screening embrionale sono spesso presentati come soluzioni per malattie genetiche, ma non curano gli embrioni affetti, che vengono invece distrutti se identificati come portatori di rischi.
Kheriaty ha messo in guardia contro l’estensione dello screening genetico alla selezione di tratti come intelligenza, capacità fisiche o aspetto, che potrebbe portare a «pratiche eugenetiche discriminatorie».
La Chiesa cattolica ha sempre condannato la FIVET e la fecondazione artificiale come gravemente immorali. Nel 1949, Papa Pio XII dichiarò nel suo discorso ai medici cattolici a Roma per il quarto congresso internazionale che «la fecondazione artificiale nel matrimonio, ma prodotta mercé l’elemento attivo di un terzo, è del pari immorale e, come tale, va condannata senza appello».
La Chiesa insegna inoltre che la distruzione degli embrioni equivale alla soppressione di una vita umana innocente.
Per il momento, Herasight sostiene che il suo strumento mira esclusivamente a fornire informazioni ai genitori già impegnati in un percorso di FIVET.
Come riportato da Renovatio 21, oltre alla soppressione massiva di embrioni su matrice eugenetica, la fecondazione in vitro produce il fenomeno, sempre più diffuso ma di cui nessuno ha il coraggio di parlare, delle chimere umane.
Con la compresenza di embrioni, tipica della IVF, uno degli embrioni può venire assorbito dall’altro, continuando tuttavia a svilupparsi, talvolta andando addirittura a sostituire gli organi dell’organismo ospite: vi sono quindi al mondo individui dotati di più DNA, e per questo chiamati nel gergo della biologia «chimere».
Aiuta Renovatio 21
Quindi, si hanno individui i cui organi sono in realtà dei «fratelli» chimerici – perfino gli organi sessuali, con casi allucinanti, ma già ben documentati, di persone cui tolgono i figli quando risultano non geneticamente loro, ma di fratelli e sorelle che non esistono, cioè esistono, ma dentro il loro stesso corpo.
A volte i «gemelli» continuano a crescere dentro l’organismo ospite producendo dentro le carni tessuti come capelli, occhi, etc.
Cosa poco nota, ma logica, le chimere umane sono in aumento a causa degli impianti multipli previsti dalla riproduzione artificiale: i medici inseriscono nella donna più embrioni sperando che qualcuno attecchisca. Si hanno così più parti gemellari e plurigemellari ma anche, fenomeno non sempre rilevato, casi di chimerismo.
La provetta non solo uccide milioni di embrioni ogni anno (decine e decine per ciclo, a seconda del Paese e del medico): buttati nell’azoto liquido in attesa di chissà cosa, scartati, gettati via perché «non funzionali», impiantati e morti in utero.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Eugenetica
Provetta e Intelligenza Artificiale, il mondo nuovo è alle porte
Sostieni Renovatio 21
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Il mondo nuovo
Questa è una replica esatta di quanto predetto da Aldous Huxley nel suo romanzo futuristico del 1931. Nel 1958, l’autore tornò su questo tema nel saggio Il mondo nuovo, dove osservò che il mondo stava iniziando ad assomigliare alla sua distopia, vecchia di oltre un quarto di secolo. Ammise in un’intervista che le cose si stavano muovendo molto più velocemente di quanto avesse mai immaginato. Ma è anche l’affermazione sempre più pressante dell’eugenetica a costituire la base del pensiero non cattolico in tutte le epoche. Questa eugenetica emerse negli ambienti pagani, come sottolinea Charles Camosy; scomparve poi sotto l’influenza del cattolicesimo, per riapparire nei paesi protestanti a partire dal XVIII secolo. Questa eugenetica riacquistò gradualmente una posizione dominante sotto l’influenza delle teorie di Charles Darwin e del cugino Francis Galton, nonché del malthusianesimo. L’eugenetica è attualmente la filosofia e la pratica degli ambienti medici che operano nel campo della riproduzione. (…) L’unico modo per opporsi a questa presa di possesso della vita come «materia da gestire» (dottor Pierre Simon), resta la dottrina cattolica, concepita nella sua interezza e senza concessioni. Articolo previamente apparso su FSSPX.News.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Contraccezione
La Danimarca chiede scusa ai groenlandesi per l’esperimento sulla contraccezione
Il primo ministro danese Mette Frederiksen ha presentato le sue scuse per una campagna di contraccezione forzata volta a regolare il tasso di natalità in Groenlandia.
Il controverso programma ha visto migliaia di giovani donne e ragazze groenlandesi sottoporsi a dispositivi intrauterini (o IUD, chiamata talvolta anche «spirale»), spesso a loro insaputa o senza il loro consenso.
La pratica ebbe luogo principalmente negli anni Sessanta e Settanta, quando il sistema sanitario della Groenlandia era ancora sotto il controllo danese, e rimase in gran parte sconosciuta fino al 2022. Quell’anno, il podcast Spiralkampagnen (La campagna a spirale) della Danish Broadcasting Corporation scoprì registrazioni che mostravano che fino a 4.500 donne e ragazze avevano ricevuto l’inserimento di IUD senza consenso informato.
Sostieni Renovatio 21
Alcune donne hanno ricevuto i dispositivi dopo il parto senza che nessuno glielo dicesse, mentre in altri casi la barriera linguistica avrebbe impedito loro di comprendere la procedura. Le rivelazioni hanno suscitato indignazione pubblica e rinnovato appello alla responsabilità.
«Riconosciamo che questa spirale di casi è fonte di rabbia e dolore per molti groenlandesi e per molte famiglie in Groenlandia», ha dichiarato la Frederiksen mercoledì. «Non possiamo cambiare ciò che è accaduto. Ma possiamo assumerci la responsabilità. Pertanto, a nome della Danimarca, vorrei dire: mi dispiace».
Il primo ministro ha fatto riferimento alle «ragazze e alle donne che sono state sottoposte a discriminazione sistematica» semplicemente perché «sono groenlandesi», scusandosi «per il danno fisico e psicologico che hanno subito, per essere state deluse».
La Frederiksen ha promesso che le discussioni con il governo della Groenlandia proseguiranno dopo la pubblicazione di un’indagine completa, comprese le questioni relative a un possibile risarcimento finanziario per le donne coinvolte.
È in corso un’indagine indipendente sullo scandalo, i cui risultati dovrebbero essere pubblicati nel settembre 2025.
Nel 2024, un gruppo di 143 donne, ora tra i 70 e gli 80 anni, ha intentato una causa contro il ministero dell’Interno e della Salute danese per le procedure di contraccezione forzata. Secondo il loro avvocato, chiedono un risarcimento complessivo di quasi 43 milioni di corone (circa 5,41 milioni di euro).
Come riportato da Renovatio 21, le donne groenlandesi chiedono un risarcimento per la contraccezione forzata da anni.
Nel 2022 la Danimarca ha presentato pubbliche scuse alle vittime di un esperimento degli anni Cinquanta in cui dei bambini della Groenlandia furono portati in Danimarca.
Aiuta Renovatio 21
Non si pensi che questo pentimento, che ascriviamo alla coda lunga del politicamente corretto con il suo piagnisteo etnico, nasconda una qualche comprensione dell’orrore della Necrocultura: l’anno scorso Copenhagen ha programmato di consentire l’aborto alle 15enni anche senza il consenso dei genitori.
Come riportato da Renovatio 21, negli anni Cinquanta la Danimarca fu teatro anche di un inquietante esperimento pediatrico sostenuto dalla CIA che avrebbe violato il codice di Norimberga del 1947. Diverse centinaia di orfani danesi sono stati inconsapevolmente utilizzati in esperimenti volti a indagare un legame tra ereditarietà e ambiente nello sviluppo della schizofrenia.
Il regista di documentari Per Wennick, che ha partecipato a questi esperimenti da bambino, ha ricordato nel suo film The Search for Myself di essere stato messo su una sedia, di essersi messo degli elettrodi su braccia, gambe e petto intorno al cuore e di aver dovuto ascoltare rumori forti e striduli. Il test aveva lo scopo di rivelare se il bambino aveva tratti psicopatici.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di © European Union, 1998 – 2025 via Wikimedia riprodotta secondo indicazioni
-



Misteri2 settimane faLa verità sull’incontro tra Amanda Knox e il suo procuratore. Renovatio 21 intervista il giudice Mignini
-



Pensiero6 giorni faCi risiamo: il papa loda Don Milani. Torna l’ombra della pedofilia sulla Chiesa e sul futuro del mondo
-



Spirito2 settimane faMons. Viganò: «non c’è paradiso per i codardi!»
-



Sanità1 settimana faUn nuovo sindacato per le prossime pandemie. Intervista al segretario di Di.Co.Si
-



Necrocultura4 giorni fa«L’ideologia ambientalista e neomalthusiana» di Vaticano e anglicani: Mons. Viganò sulla nomina del re britannico da parte di Leone
-



Salute1 settimana faI malori della 42ª settimana 2025
-



Autismo2 settimane faTutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?
-



Oligarcato5 giorni faPapa Leone conferisce a Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, la cattedra permanente nella basilica papale













