Politica
Obama prende in giro Trump perché suonano «Ave Maria» e «YMCA» ai comizi. Cosa rode a Barack?

L’ex presidente Barack Hussein Obama ha ridicolizzato l’ex presidente e candidato repubblicano Donald Trump per aver suonato «Ave Maria», inno sacro in onore della Beata Vergine Maria, durante i recenti comizi della campagna elettorale.
Obama ha ipotizzato che Trump abbia deciso di smettere di rispondere alle domande durante un’assemblea cittadina, scegliendo invece di «suonare musica per mezz’ora».
«Quindi è lì in piedi, che ondeggia al ritmo di Ave Maria e YMCA», ha detto Obama, mentre si muoveva avanti e indietro e gesticolava con le mani, deliziando il suo pubblico di sinistra. Ha descritto la scena come «strana».
«Riuscite a immaginare cosa sarebbe successo se Tim [Walz] avesse fatto la stessa cosa, o se l’avesse fatto Kamala, o se l’avessi fatto io?», ha ironizzato Obama prima di suggerire che le «playlist» del trio di politici democratici sarebbero state migliori.
Obama reinforces the Democratic Party’s anti-Christian rhetoric by ridiculing Trump for playing “Ave Maria” at his rallies. pic.twitter.com/IOfBiikCBm
— CatholicVote (@CatholicVote) October 22, 2024
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I commentatori online più attenti si sono subito affrettati a criticare Obama per le sue dichiarazioni offensive.
«Non dimenticate che quella “strana mezz’ora di musica” in cui erano in piedi sul palco era dovuta a un’emergenza medica tra la folla e Trump voleva interrompere il discorso per non distrarre i paramedici», ha sottolineato Charles J. Svestka.
«L’altra volta che è stata suonata l’Ave Maria è stato per un “Momento di silenzio ‘ in memoria di Corey, morto al raduno di Butler, colpito dall’assassino», ha aggiunto Svestka, riferendosi a Corey Comperatore, il pompiere morto mentre faceva da scudo umano alla propria famiglia durante l’attentato a Trump in Pennsylvania.
Il commentatore cattolico Michael Knowles ha definito l’esecuzione dell’Ave Maria al suo secondo comizio a Butler, in Pennsylvania, «uno dei momenti più straordinari non solo nella politica americana moderna, ma nella politica americana nel suo complesso».
Un altro utente X ha scritto in maiuscolo: «DISINFORMAZIONE», in risposta alle osservazioni sarcastiche di Obama.
«L’Ave Maria è stata eseguita durante il raduno in onore di Corey Comperatore dal tenore Christopher Macchio», ha osservato TexanClint. «Perché prenderla in giro?»
Renovatio 21 si vuole soffermare sulla scelta dei due pezzi criticati da Obama. L’attacco all’Ave Maria certamente riflette il clima oramai apertamente anticristiano del Partito Democratico, come è capitato di vedere ad un recente comizio della Harris, dove ad un giovane che aveva urlato «Cristo è il Signore» la candidata presidente ha risposto che probabilmente aveva sbagliato comizio.
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Tuttavia, vale la pena di dire due parole anche sulla menzione da parte di Obama di YMCA, grande classico dei Village People ritenuto, volenti o nolenti, una sorta di motivetto rasserenante molto caro ai gay – una parte della popolazione a quanto sembra molto vicina al cuore dell’ex presidente hawaiano-kenyota.
È noto che sotto Barack Obama si ebbe infine la legalizzazione del matrimonio omosessuato, così come è noto che, una volta eletto presidente, proibì le terapie di conversione.
Come riportato da Renovatio 21, negli ultimi mesi, per coincidenza, è stato discusso a più riprese come l’Obama potrebbe aver avuto tendenze omosessuali.
Tucker Carlson, una delle figure di punta delle attuali forze trumpiane, arrivò ad intervistare un uomo che asseriva di aver avuto rapporti sessuali e drogastici con Obama ai tempi in cui stava a Chicago.
Riguardo gli anni chicaghesi, vi sono tuttavia voci ancora più allarmanti.
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Immagine di West Point 0 The U.S. Military Academy via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0
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Un po’ di chiarezza sulla questione dei balneari

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Politica
Bolsonaro condannato per aver pianificato un colpo di Stato

La Corte Suprema brasiliana ha condannato l’ex presidente Jair Bolsonaro per aver tentato di ribaltare le elezioni del 2022, condannando il politico a una pena decennale per aver guidato quella che i pubblici ministeri hanno definito una «cospirazione criminale».
Quattro giudici su cinque della Corte Suprema hanno ritenuto Bolsonaro colpevole di tutti e cinque i capi d’accusa a suo carico, condannandolo a 27 anni e tre mesi di carcere.
Le accuse includevano la pianificazione di un colpo di stato, la partecipazione a un’organizzazione criminale armata, il tentativo di abolire con la forza l’ordine democratico del Brasile, il danneggiamento di proprietà pubbliche protette e il compimento di atti violenti contro le istituzioni statali.
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Bolsonaro ha cercato di «annientare i pilastri essenziali dello stato di diritto democratico» e di ripristinare «la dittatura in Brasile», ha affermato il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes annunciando il verdetto giovedì.
Secondo i pubblici ministeri, il piano golpista è iniziato nel 2021 con l’intento di erodere la fiducia del pubblico nel sistema elettorale brasiliano. Dopo la sconfitta di Bolsonaro nel 2022, i suoi sostenitori sono stati esortati a mobilitarsi nella capitale, Brasilia, dove hanno assaltato e vandalizzato i tre rami del governo nazionale l’8 gennaio 2023.
Bolsonaro e gli altri imputati hanno negato ogni illecito e gli avvocati della difesa potrebbero ancora presentare ricorso.
Il caso ha acuito le tensioni con gli Stati Uniti, dopo che il presidente Donald Trump l’ha definito una «caccia alle streghe» e ha imposto dazi doganali del 50% al Brasile. L’amministrazione Trump ha anche sanzionato il giudice Alexandre de Moraes per quelle che ha descritto come «gravi violazioni dei diritti umani» e ha annunciato restrizioni sui visti nei suoi confronti e di altri funzionari giudiziari.
Il presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha condannato le tattiche di pressione di Trump, accusando Washington di aver «contribuito a organizzare un colpo di Stato» e giurando che il Brasile «non lo dimenticherà».
Bolsonaro era stato messo agli arresti domiciliari mesi fa.
Come riportato da Renovatio 21, due settimane fa gli Stati Uniti hanno revocato il visto al De Moraes.
In un recente post su Truth Social, il presidente Trump ha affermato che il Brasile «sta facendo una cosa terribile» a Bolsonaro, a cui è stato vietato di candidarsi a cariche politiche fino al 2030 e che dovrà affrontare un processo alla Corte Suprema per il suo ruolo in un tentato colpo di Stato per rovesciare l’elezione di Lula, cosa che lui nega strenuamente.
Come riportato da Renovatio 21, il giudice supremo De Moraes è da sempre considerato acerrimo nemico dell’ex presidente Jair Bolsonaro, che lo ha accusato di ingerenze in manifestazioni oceaniche plurime. Ad alcuni sostenitori di Bolsonaro, va ricordato, sono stati congelati i conti bancari, mentre ad altri è stata imposta una vera e propria «rieducazione».
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Come riportato da Renovatio 21, di recente con De Moraes si era scontrato anche Elone Musk, quando il giudice supremo aveva ordinato il blocco dei conti finanziari di Starlink nel Paese, nel contesto di una faida in corso sulla piattaforma di social media X riguardante la libertà di parola: l’establishment brasiliano chiedeva la censura di determinate voci politiche, cosa che Musk si era rifiutato di fare.
Musk aveva reagito in modo duro nei suoi post sui social, tornando a paragonare De Moraes – di cui ha chiesto le dimissioni o la messa in stato di accusa – a Darth Vader e a Lord Voldemort, e pubblicando un’immagine generata artificialmente del giudice supremo in galera.
L’imprenditore sudafricano è arrivato a dire che il vero potere in Brasile è nelle mani di De Moraes, definito tiranno travestito da giudice, mentre il presidente Lula è solo il suo cane da salotto. «Alexandre de Moraes è un dittatore malvagio che fa cosplay come giudice» dichiarato il Musk.
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Immagine di Agenzia Senado via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
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