Politica
Obama ha istigato il colpo di Stato anti-Biden con la minaccia del «25° emendamento»: rivelazioni di Seymour Hersh
In un articolo su Substack il giornalista investigativo premio Pulitzer Seymour Hersch scrive di avere fonti a Washington e alla Casa Bianca che confermano che l’ex presidente Barack Obama ha dato l’impulso a escludere Joe Biden dalla corsa presidenziale del 2024.
Lo Hersh afferma che il presidente Obama sarebbe «profondamente coinvolto» nel presunto colpo di palazzo. L’Obama avrebbe chiamato Joe Biden dopo il suo «incidente» a Las Vegas, che, da quello che sembra, consterebbe in una grave scivolata e caduta, con un forte colpo alla testa.
«Ho esaminato [i rapporti] questa settimana con un alto funzionario di Washington che mi ha aiutato a elaborare un resoconto di una Casa Bianca in completo disordine», ha detto il premio Pulitzer nell’articolo intitolato «Leaving Las Vegas», cioè «Via da Las Vegas», titolo che fa il verso ad un famoso film dove Nicolas Cage faceva l’alcolizzato. «Obama ha chiamato Biden dopo colazione [il 20 luglio] e ha detto, “Ecco l’accordo. Abbiamo l’approvazione di Kamala per invocare il 25° emendamento”», ha detto a Hersh un alto funzionario di Washington.
Il 25°emendamento (emendamento XXV) della Costituzione degli Stati Uniti affronta questioni relative alla successione presidenziale e all’invalidità. Chiarisce che il vicepresidente diventa presidente se il presidente muore, si dimette o viene rimosso dall’incarico tramite impeachment. Stabilisce inoltre la procedura per coprire un posto vacante nella carica di vicepresidente.
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L’emendamento prevede il trasferimento temporaneo dei poteri e dei doveri del presidente al vicepresidente, su iniziativa del solo presidente o su iniziativa del vicepresidente insieme alla maggioranza del gabinetto presidenziale. In entrambi i casi, il vicepresidente assume il ruolo di presidente ad interim fino al ripristino dei poteri e dei doveri del presidente. L’emendamento fu presentato agli Stati il 6 luglio 1965 dall’89° Congresso e fu adottato il 10 febbraio 1967, il giorno in cui il numero richiesto di Stati lo ha ratificato.
Per Biden essere rimosso dall’incarico con il 25° emendamento per evidente incapacità mentale significherebbe far finire nell’orrore una carriera politica lunga più di mezzo secolo. Per il clan dei suoi pupari, pure, sarebbe un danno reputazionale da non poco, nonché un rischio: qualcuno, in futuro, potrebbe chiedere loro conto del perché abbiano continuato mandare avanti, nello scranno di quello che in teoria è l’uomo più potente del pianeta, un vecchio con demenza senile.
L’ex speaker della Camera Nancy Pelosi e i politici democratici Chuck Schumer e Hakeem Jeffries sarebbero stati direttamente coinvolti.
Il piano di Obama era di non sostenere immediatamente Kamala, ma era chiaro che avrebbe «ottenuto il consenso». Secondo Hersh, Obama aveva un programma e voleva perseguirlo fino in fondo, e voleva avere il controllo su chi sarebbe stato eletto
Il Team Obama «aveva un programma e voleva perseguirlo fino in fondo, e voleva avere il controllo su chi sarebbe stato eletto».
Come riportato da Renovatio 21, Obama, la cui personalità è stata recentemente al centro di speculazioni riguardo all’orientamento sessuale e non solo, non ha un background afroamericano, ma viene da una famiglia accusata da alcuni di essere coinvolta negli affari della CIA.
Notiamo che ricerche Google svolte in queste ore sulla notizia della rivelazione di Hersh riguardo il 25° emendamento invocato da Obama su Biden offrono stranamente pochi risultati.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Politica
La nuova presidente irlandese è NATO-scettica e contraria alla militarizzazione dell’UE
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Politica
Il presidente romeno fischiato per il sostegno all’Ucraina
Il presidente rumeno Nicusor Dan è stato contestato per il suo sostegno all’Ucraina durante un evento commemorativo tenutosi venerdì.
Decine di manifestanti hanno espresso il loro dissenso quando Dan è giunto al Teatro Nazionale di Iasi per partecipare a una celebrazione storica, come riportato dall’emittente locale Digi24.
Un video mostra Dan scendere dall’auto e salutare i manifestanti, che gridavano «Vergogna!» e «Vai in Ucraina!».
🇷🇴 ROMANIAN PRESIDENT NICUSOR DAN BOOED!
People shouted “Shame,” “Traitor,” “Go to Ukraine.” pic.twitter.com/b0LuAALd91
— Lord Bebo (@MyLordBebo) October 24, 2025
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Secondo il quanto riportato, le proteste sono continuate anche dopo l’evento, al momento dell’uscita del presidente dal teatro.
Come riportato da Renovatio 21i, Dan, politico favorevole all’UE, è salito al potere quest’anno dopo una controversa ripetizione delle elezioni, in seguito all’annullamento della vittoria iniziale del candidato conservatore Calin Georgescu, critico esplicito della NATO e delle forniture di armi occidentali all’Ucraina. Georgescu è stato successivamente escluso dalla competizione elettorale e affronta accuse di aver pianificato un colpo di Stato, tanto da essere arrestato.
Georgescu, che ha sempre avuto il favore di migliaia e migliaia di manifestanti pronti a scendere in piazza, ha definito la UE «una dittatura». Di contro, Bruxelles ha rifiutato di commentare l’esclusione del candidato dalle elezioni rumene. A inizio anno Georgescu aveva chiesto aiuto al presidente americano Donaldo Trump.
Georgescu aveva definito Zelens’kyj come un «semi-dittatore», accusando quindi la NATO di voler utilizzare la Romania come «porta della guerra».
Il CEO di Telegram Pavel Durov aveva parlato di pressioni su di lui da parte della Francia per influenzare le elezioni presidenziali in Romania.
Il Dan ha ribadito il suo impegno a sostenere l’Ucraina. La Romania ha già destinato 487 milioni di euro a Kiev, principalmente in aiuti militari, dall’intensificarsi del conflitto nel 2022, secondo i dati del Kiel Institute tedesco.
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Immagine di © European Union, 1998 – 2025 via Wikimedia riprodotta secondo indicazioni.
Politica
I detenuti minacciano Sarkozy e giurano vendetta vera per Gheddafi
A viral video shows a prisoner confronting Nicolas Sarkozy, saying, “We’ll avenge Gaddafi. Give back the billions.” The former French president, jailed for conspiracy, is accused of taking Libyan money before leading NATO’s 2011 war that killed Gaddafi. pic.twitter.com/KlAISnFVSX
— comra (@comrawire) October 22, 2025
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