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Oligarcato

Mosca mette sotto indagine l’oligarca dei fertilizzanti, che è l’uomo più ricco di Russia

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L’oligarca del fertilizzante russo è in difficoltà.

 

Secondo i documenti dei tribunali della città siberiana di Krasnoyarsk, la Procura generale ha intentato una causa contro l’uomo più ricco della Russia, Andrej Melnichenko, per presunta corruzione. Lo riporta il sito governativo russo RT.

 

Melnichenko, che ha fatto fortuna in imprese come la produzione di fertilizzanti e l’estrazione del carbone, è attualmente in cima alla lista russa di Forbes, con una ricchezza stimata di 25,2 miliardi di dollari.

 

Il notiziario RBK, citando una fonte informata, ha riferito che la causa riguarda beni del settore energetico che, secondo l’accusa, Melnichenko aveva acquisito da società legate a Mikhail Abyzov, imprenditore ed ex ministro del governo russo che ha supervisionato il progetto Open Government tra il 2012 e il 2018. Abyzov è stato arrestato nel 2019 ed è attualmente in attesa di processo con l’accusa di appropriazione indebita di oltre 62 milioni di dollari nel 2011 dagli azionisti di due società energetiche nella regione russa di Novosibirsk.

 

Secondo il testo dell’azione legale, pubblicato sul canale Telegram di SovetBezRynka, la procura sta cercando di recuperare i beni della Siberian Energy Company (SIBEKO) con sede a Novosibirsk da Melnichenko a favore dello Stato russo.

 

Nell’ambito dell’indagine sul caso Abyzov sono stati ottenuti dati che suggeriscono che vi sia stata una violazione delle leggi anticorruzione da parte di Melnichenko e delle persone giuridiche sotto il suo controllo durante la transazione per l’acquisizione di azioni SIBEKO, si legge nella causa, dove si afferma che Melnichenko aveva concordato l’acquisto della partecipazione di controllo in SIBEKO con Abyzov durante un incontro avuto a Cipro nel febbraio 2018.

 

Secondo l’accusa i due uomini, che avrebbero intrattenuto «rapporti informali di amicizia», ​​avrebbero escogitato un piano affinché Abyzov potesse nascondere il suo coinvolgimento nella vendita della SIBEKO.

 

Gli inquirenti ritengono che l’accordo costituisca un «comportamento disonesto» delle parti contraenti, il che giustifica il sequestro da parte dello Stato di tutti i beni coinvolti nella «transazione antisociale».

 

Il rappresentante di Melnichenko ha confermato ai media russi che la causa è stata intentata contro il miliardario ma si è astenuto da qualsiasi ulteriore commento. L’udienza preliminare presso il tribunale di Krasnoyarsk è prevista per il 7 settembre.

 

Come riportato da Renovatio 21, la Russia è un esportatore di fertilizzante di importanza fondamentale per l’agricoltura mondiale. La filiera del fertilizzante è stata messa in stato di squilibrio dalle sanzioni seguite allo scoppio della guerra russo-ucraina, con scarsità di sostanze e aumento vertiginoso dei prezzi, chiusura di stabilimenti europei e conseguente rischio per la produzione di cibo globale.

 

È stato ipotizzato che il caos riguardo ai fertilizzanti sia parte di un attacco organizzato alle forniture globali. Capi di Stato africani tre settimane fa hanno chiesto alla UE la liberazione di 200 mila tonnellate di fertilizzante russo ferme nei porti europei.

 

La crisi dei fertilizzanti è dietro al fenomeno dei campi incolti che anche il lettore potrebbe aver visto con i suoi occhi nelle campagne vicino casa.

 

 

 

 

Immagine di Gennady Grachev via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

 

 

 

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Economia

Musk diventa il primo con un patrimonio di 500 miliardi e dichiara di voler vivere e morire su Marte («territorio americano»)

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Elon Musk, amministratore delegato di Tesla e SpaceX, è diventato il primo individuo al mondo a raggiungere un patrimonio netto di 500 miliardi di dollari. Lo riporta la rivista Forbes.

 

La ricchezza dell’uomo di origini sudafricane è cresciuta grazie al recente aumento delle azioni Tesla e alle valutazioni in rialzo delle sue società private.

 

Mercoledì, le azioni Tesla sono salite di quasi il 4%, incrementando il patrimonio di Musk di 9,3 miliardi di dollari, portandolo a 500,1 miliardi di dollari, come riportato dalla Forbes Billionaires List. La partecipazione del 12% di Musk in Tesla è valutata 191 miliardi di dollari.

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Gli analisti attribuiscono l’aumento della sua ricchezza alla rinnovata concentrazione di Musk sulle sue attività imprenditoriali. Da aprile, quando ha annunciato durante una chiamata sui risultati finanziari che avrebbe lasciato il ruolo di capo del Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE) sotto il presidente Donald Trump per dedicarsi maggiormente a Tesla e ad altri progetti, le azioni Tesla sono quasi raddoppiate. La decisione di lasciare l’agenzia è seguita a un disaccordo con il presidente su una legge chiave riguardante tasse e spese.

 

Robyn Denholm, presidente del consiglio di amministrazione di Tesla, ha dichiarato il mese scorso che Musk è tornato «in prima linea» dopo mesi di distrazioni. Poco dopo, Musk ha acquistato azioni Tesla per quasi 1 miliardo di dollari, dimostrando fiducia nell’espansione dell’azienda nei settori dell’intelligenza artificiale e della robotica.

 

Oltre a Tesla, SpaceX, l’azienda aerospaziale di Musk, è stata valutata 400 miliardi di dollari in un’offerta pubblica di acquisto ad agosto, rispetto ai 350 miliardi di dicembre. La sua quota del 42% vale 168 miliardi di dollari. Musk detiene inoltre il 53% di xAI Holdings, nata dalla fusione della sua startup di Intelligenza Artificiale con X, valutata attualmente 113 miliardi di dollari, con indiscrezioni che suggeriscono un possibile raggiungimento di 200 miliardi.

 

Musk ha stabilito più volte record di patrimonio netto: è salito in cima alla classifica di Forbes nel gennaio 2021 con 190 miliardi di dollari, ha raggiunto i 300 miliardi a novembre e ha superato i 400 miliardi a dicembre 2024. Attualmente, supera di 150 miliardi il fondatore di Oracle, Larry Ellison, secondo nella classifica.

 

Come riportato da Renovatio 21, Ellison, miliardario ebreo sostenitore dell’esercito israeliano, ha di recente acquistato Tiktok, per la gioia pubblica del premier israeliano Beniamino Netanyahu, che in un suo discorso agli influencer sionisti ha parlato anche dell’importanza della propaganda israeliana su X, dicendo che «Elon Musk non è un nemico, è un amico».

 

Il Bloomberg Billionaires Index, che adotta un diverso metodo di calcolo, stima il patrimonio di Musk a 470 miliardi di dollari, comunque il più alto tra i primi 500 al mondo.

 

In questi giorni il Musk ha riaffermato il suo ambizioso obiettivo di vivere e morire su Marte, dopo aver integrato il pianeta rosso negli Stati Uniti.

 

Musk ha spesso descritto la colonizzazione di Marte come parte di una visione più ampia per garantire la sopravvivenza dell’umanità in caso di un «evento di livello estinzione», con SpaceX che lavora attivamente allo sviluppo di veicoli spaziali per realizzare questo scopo.

 

«Ho un unico passaporto, ora e per sempre: quello americano. Vivrò e morirò qui. O su Marte (parte dell’America)», ha scritto Musk mercoledì in un post su X.

 

All’inizio di quest’anno, l’imprenditore ha dichiarato che la prima missione Starship su Marte potrebbe essere lanciata già a fine 2026.

 

Oltre al sistema di lancio Starship, progettato per missioni con equipaggio verso la Luna e Marte, Musk guida diverse iniziative spaziali attraverso SpaceX, che sviluppa e lancia razzi, veicoli spaziali e sistemi satellitari.

 

I razzi riutilizzabili Falcon 9 e Falcon Heavy di SpaceX sono impiegati per missioni commerciali e governative, inclusi contratti con la NASA. La navicella Crew Dragon trasporta regolarmente astronauti alla Stazione Spaziale Internazionale. Tramite Starlink, SpaceX gestisce una rete in espansione di migliaia di satelliti in orbita terrestre bassa per fornire connettività internet globale.

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La NASA ha propri obiettivi a lungo termine per Marte, concentrandosi attualmente sul programma Artemis, che mira a riportare l’uomo sulla Luna prima di puntare al pianeta rosso. Una missione con equipaggio su Marte è prevista provvisoriamente per la fine degli anni 2030 o l’inizio degli anni 2040, in base ai progressi tecnologici e ai finanziamenti.

 

A marzo, il Wall Street Journal ha riferito, citando fonti, che Musk intende riorientare le priorità della NASA verso missioni umane su Marte entro la fine del mandato del presidente Donald Trump, proponendo di riallocare risorse e nominare alleati all’interno dell’agenzia per accelerare i progressi.

 

Il fondatore di SpaceX ha anche rivelato che un futuro volo Starship su Marte porterà con sé Optimus, il robot umanoide di Tesla, suggerendo che questa missione potrebbe spianare la strada a sbarchi umani, possibili, secondo lui, già nel 2029.

 

«Quest’anno, speriamo di riuscire a produrre circa 5.000 robot Optimus », aveva detto Musk agli investitori Tesla lo scorso aprile. «Tecnicamente puntiamo ad avere abbastanza componenti per produrne 10.000, forse 12.000, ma dato che si tratta di un prodotto completamente nuovo, con un design completamente nuovo, direi che ci riusciremo se riusciremo a raggiungere la metà dei 10.000 pezzi».

 

«Ma anche 5.000 robot, sono le dimensioni di una legione romana, per vostra informazione, il che è un pensiero un po’ spaventoso» ha continuato significativamente Elon. «Come un’intera legione di robot, direi “wow”. Ma penso che costruiremo letteralmente una legione, almeno una legione di robot quest’anno, e poi probabilmente 10 legioni l’anno prossimo. Penso che sia un’unità piuttosto interessante, sapete? Unità di legione. Quindi probabilmente 50.000 circa l’anno prossimo».

 

Come segnalato da Renovatio 21, il riferimento al concetto di legione e alla storia di Roma (passione nota dell’uomo più ricco del mondo) fa venire in mente altre considerazioni espresse dal Musk negli anni scorsi, peraltro proprio riguardo al presidente russo Vladimiro Putin.

 

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Quando tre anni fa ancora il suo networth era di circa 240 miliardi (ora è quasi il doppio) fu intervistato per un documentario della testata germanica Welt, dove corresse il giornalista che lo descriveva come l’uomo più ricco della Terra. «Io penso che Putin sia significativamente più ricco di me», alluse Elon. «Sì lo penso davvero. Io non posso andare ad invadere altri Paesi. Credo ci sia una vecchia citazione… forse da Crasso… non sei davvero ricco sino a che non puoi permetterti una legione».

 

Elon Musk, che si è forse riconciliato con Trump al Charlie Kirk Memorial dopo lo strappo di mesi fa a seguito del varo del Big Beautiful Bill, gode della sempre più aperta stima dello stesso Putin.

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Oligarcato

l miliardario Larry Ellison diventerà il magnate dei media più potente di sempre

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Il miliardario Larry Ellison, 81 anni, è destinato a diventare il magnate dei media più potente nella storia degli Stati Uniti. Lo riporta dal New York Times. In un articolo di opinione pubblicato giovedì, il quotidiano ha lamentato il fatto che uno degli uomini più ricchi del mondo, nonché sostenitore del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, si stia preparando a prendere il controllo dei principali media americani.   Il miliardario Larry Ellison, 81 anni, è destinato a diventare il magnate dei media più potente nella storia degli Stati Uniti, secondo quanto affermato dal New York Times.   In un articolo di opinione pubblicato giovedì, il quotidiano ha lamentato che uno degli uomini più ricchi del mondo, nonché sostenitore del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, si stia preparando a prendere il controllo dei principali media americani.

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Il fondatore di Oracle detiene già una quota importante di CBS e Paramount attraverso la Skydance Media del figlio David Ellison, che il mese scorso ha concluso una fusione da 8,4 miliardi di dollari con Paramount, creando la Paramount Skydance Corporation.   A poche settimane dalla fusione, Paramount Skydance ha firmato un contratto settennale da 7,7 miliardi di dollari per la trasmissione in streaming degli eventi dell’Ultimate Fighting Championship. L’amministratore delegato dell’UFC, Dana White, sostenitore di lunga data di Trump, è intervenuto alla Convention Nazionale Repubblicana del 2024.   «L’effetto della mossa del signor Ellison potrebbe essere altrettanto significativo, se non di più, di quanto accaduto una generazione fa, quando Rupert Murdoch… creò quella che è diventata Fox News, intensificando la nostra polarizzazione politica», ha scritto il NYT.   Secondo quanto riportato, l’atteso ingresso di Ellison a Hollywood e nei grandi media potrebbe avere un impatto maggiore rispetto alle incursioni di altri magnati della tecnologia.   I piani includono anche l’adesione a un consorzio con Oracle e Andreessen Horowitz per acquisire una quota importante di TikTok, nell’ambito di un accordo sostenuto da Trump. Gli Ellison starebbero inoltre preparando un’offerta interamente in contanti, fino a 80 miliardi di dollari, per Warner Bros. Discovery, proprietaria degli studi CNN, HBO e Warner Bros.   Ellison potrebbe presto controllare «una potente piattaforma di social media, un iconico studio cinematografico di Hollywood e uno dei più grandi servizi di streaming di contenuti», nonché due dei principali organi di informazione del Paese, dando a Trump «un alleato mediatico straordinariamente potente», ha affermato il NYT.   Il magnate ha iniziato la sua carriere scrivendo il codice per un programma informatico per la CIA chiamato Oracle. Ellison, noto per la sua figura sfrontata, in passato è stato in diatriba con Google, in particolare col cofondatore Larry Page, ed è stato tra i finanziatori (come visibile in una scena al limite del demenziale della serie The Dropout) di Theranos, startup fondata da una giovanissima ragazza che prometteva di poter ridurre le analisi del sangue (comprese soprattutto quelle per il cancro) ad una sola goccia di sangue. Con Ellison entrarono nella frode di Theranos tanti investitori della Silicon Valley e famiglie preminenti come i Murdoch nonché ex segretari di Stato come Kissinger e Shultz.   Il miliardario è di origine ebraica, ma ha rifiutato da adolescente la cerimonia del bar mitzah. Al contempo è tuttavia un grande sostenitore di Israele e del suo esercito   Nel gennaio 2025, Ellison si unì a Sam Altman di OpenAI e Masayoshi Son di Softbank alla Casa Bianca per annunciare il Progetto Stargate, una joint venture prevede di investire fino a 500 miliardi di dollari in infrastrutture di Intelligenza Artificiale negli Stati Uniti entro il 2029.   Come riportato da Renovatio 21, nell’occasione Ellison parlò di vaccini mRNA creati con l’AI per sconfiggere il cancro. In pandemia era emerso la volontà di Oracle di aver accesso ai dati medici della popolazione. Quattro anni fa Ellison era stato alla ribalta per come Oracle avesse ottenuto i dati vaccinali della sierizzazione COVID, in quella che il gruppo di RFK Children’s Health Defense ha definito una «fusione tra Big Tech e Big Pharma».   Nel giugno 2024 Robert F.Kennedy jr. aveva vergato un articolo, tradotto e pubblicato da Renovatio 21, che citava Ellison tra le cinque persone più ricche d’America che avevano guadagnato 75 miliardi di dollari beneficiando del lockdown. «Uno di questi giganti tecnologici, un uomo con stretti legami con l’Agenzia di Intelligence Centrale americana (CIA), ha fatto il colpo del secolo: ha ottenuto il controllo e la gestione di tutti i dati personali, medici e finanziari che consentiranno all’industria e al governo di tenerci sottomessi mentre avviano il Nuovo Ordine Mondiale» scriveva di Ellison CHD nel gennaio 2021

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Secondo quanto riportato nel 2019, Larry Ellison ha contribuito a finanziare un progetto di scavi archeologici a Gerusalemme Est che ha ricevuto critiche da parte dei palestinesi, degli attivisti pacifisti israeliani e di alcuni archeologi. N   Nel 2019 è stata intentata una causa da 1 miliardo di dollari contro diversi sostenitori di Israele, tra cui Ellison. La causa accusava Ellison e altri di aver cospirato per la pulizia etnica dei palestinesi nei territori occupati da Israele, di aver commesso crimini di guerra e di aver finanziato il genocidio. Il caso è stato archiviato nel febbraio 2024.   Ellison avrebbe fatto pressioni sul magnate israeliano Arnon Milchan – produttore di tanti film (tra cui JFK, dove l’unica pista non battuta è quella dell’intervento di Israele nella tragedia di Kennedy) e spia atomica dello Stato Ebraico – affinché abbandonasse il suo avvocato in modo che Benjamin Netanyahu potesse assumerlo per uno dei suoi casi di corruzione.   Nel 2021 è stato anche rivelato che Ellison aveva offerto a Netanyahu un posto presso Oracle. È stato riportato che nel 2017 il miliardario ha donato all’IDF solo in quell’occasione 16,6 milioni di dollari.   Il magnate possiede un networth si attesta attorno ai 200 miliardi di dollari, facendo di lui la seconda persona al mondo più ricca dopo Elone Musk, che ha brevemente spodestato come più abbiente globale lo scorso 10 settembre. Possiede il 98% dell’Isola di Lana’i, la sesta più grande isola della Hawaii.   Ellison è figlio di una ragazza ebraica di Nuova York e di un pilota militare italiano, ma il bambino fu dato in adozione agli zii, che lo verebbero in un quartiere borghese ebraico di Chicago senza spiegargli per anni la verità. La sua storia famigliare travagliata non sembra aver provocato in lui particolari avversioni all’aborto: nel 2022, scrive Bloomberg, Oracle ha «silenziosamente» aggiunto un rimborso per viaggi di aborto sino a 10.000 dollari come benefit aziendale.   I figli David e Megan hanno intrapreso la carriera di produttori hollywoodiani con le case di produzione Skydance (Mission Impossibile, Star Trek, World War Z, Top Gun: Maverick) e Annapurna (The Master, Zero Dark Thirty, Her, American Hustle, Phantom Thread).   In particolare va ascritta alla casa di produzione dell’Ellison junior l’ulteriore rovina della serie Terminator, con il tremendo, inguardabile, impronunziabile Terminator Genisys. Come riconosciuto dal tribunale, l’originale Terminator fu ispirato a un episodio del telefilm Outer Limits scritto dall’autore di fantascienza Harlan Ellison (1934-2018, che epperò è solo omonimo.

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Immagine di Oracle PR via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0  
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L’ex vicepremier canadese Freeland, discendente di un colalborazionista ucronazista e alto funzionario WEF, nominata ambasciatrice a Kiev

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Secondo il primo ministro canadese Mark Carney, Chrystia Freeland si è dimessa dalla carica di ministro dei trasporti del Canada per assumere il ruolo di rappresentante speciale del suo Paese per la ricostruzione dell’Ucraina.

 

La Freeland, nipote di un collaborazionista nazista che ha negato di essere a conoscenza del suo passato, è stata a lungo criticata per aver negato i fatti relativi all’eredità della sua famiglia.

 

Figura di spicco della politica canadese da oltre un decennio, ha ricoperto incarichi ministeriali nel commercio internazionale, negli affari esteri e nella finanza. In una dichiarazione rilasciata martedì, Carney ha affermato che Freeland, spesso considerata un potenziale rivale politico, rimarrà membro del parlamento.

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«Chrystia è davvero in una posizione unica per questo lavoro tempestivo ed essenziale verso un futuro migliore per gli ucraini e la pace in Europa», ha dichiarato, citando i suoi «profondi rapporti e la sua comprensione dell’Ucraina e della sua economia».

 

La stessa Freeland non ha rilasciato dichiarazioni sul suo nuovo ruolo, ma ha confermato che lascerà il governo e non intende candidarsi alle prossime elezioni.

 

Commentando l’annuncio, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha definito la Freeland una «russofoba convinta», aggiungendo che la sua nomina non farebbe che aggravare la crisi in Ucraina.

 

La travagliata eredità della sua famiglia è ben documentata. Suo nonno materno, Michael Chomiak, diresse il quotidiano Krakivski Visti nella Polonia e in Austria durante l’occupazione dei nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, prima di emigrare in Canada.

 

Secondo il Los Angeles Holocaust Museum, l’organo di stampa operava sotto il regime nazista e pubblicava la sua propaganda, tra cui materiale antisemita, e promuoveva la «Divisione Galiziana» delle Waffen SS, composta principalmente da ucraini.

 

Per anni, Freeland ha respinto qualsiasi accusa secondo cui Chomiak avesse collaborato con i nazisti, definendola «disinformazione russa», sebbene i media canadesi, tra cui The Globe and Mail, abbiano riferito che era a conoscenza da decenni del lavoro del nonno.

 

Durante il suo mandato, la Freelanda ha anche applaudito un noto nazista nel Parlamento canadese, negando in seguito di essere a conoscenza del fatto che l’uomo potesse avere le stesse origini di suo nonno.

 

Come riportato da Renovatio 21, la Freeland si era presentata ad una manifestazione filoucraina di piazza con una sciarpa rossonera tipica degli ucronazisti. Il Centro Simon Wiesenthal aveva fortemente criticato il Canada per l’addestramento impartito alle milizie neonaziste ucraine.

 

Si è scontrata inoltre con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che l’ha definita una «persona terribile» e una «donna sgradevole». Quando la Freeland si è dimessa dal governo dell’ex primo ministro Justin Trudeau a dicembre, Trump ha celebrato la notizia, dicendo: «Non ci mancherà!!!!»

 

La Freeland è conosciuta per il suo coinvolgimento ravvicinato nel World Economic Forum, dove ha un ruolo diretto nel consiglio di fondazione. Le strane entrature del WEF nella sanità canadese durante il COVID sono state denunciate dal neopremier dello Stato Canadese dell’Alberta Danielle Smith.

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Dal palco dell’edizione del WEF di Davos, nel gennaio 2023, dichiarò che la guerra dell’Ucraina contro la Russia è necessaria per rilanciare l’economia globale.

 

Documenti condivisi dal sito Rebel News mostrano che nel dicembre 2020 l’allora ministro degli Affari globali Chrystia Freeland ha descritto il piano canadese di utilizzare il COVID-19 come leva per aderire agli obiettivi del World Economic Forum.

 

Come riportato da Renovatio 21, la Freeland, ex giornalista del Washington Post, è stata tra i protagonisti della repressione della protesta dei camionisti contro l’obbligo vaccinale: è arrivata alla misura totalmente inedita del blocco emergenziale dei conti correnti delle persone ritenute coinvolte, indicando pure che la misura sarebbe divenuta permanente. Non paga, ha annunziato che le criptovalute – che si sospettava potessero essere usate per finanziare i camionisti, dopo che le donazioni popolari via crowdfunding erano state proibite sempre dal governo della Freeland, sarebbero quindi finite sotto il vaglio dell’antiriciclaggio e dell’antiterrorismo.

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Immagine di Koch/ MSC via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 3.0 Germany

 

 

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