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Terrorismo

Molteplici squadre di assassini sono in USA per uccidere Trump

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Cinque «team di assassini» stanno attualmente tentando di uccidere l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha affermato il rappresentante della Florida Matt Gaetz, citando fonti del Department of Homelad Security (DHS), cioè il dipartimento della sicurezza interna USA.

 

Parlando con il sito Breitbart News lo scorso giovedì, il Gaetz ha condannato un apparente attentato alla vita di Trump avvenuto lo scorso fine settimana definendolo «tragico» ed «evitabile», sostenendo che non ci sono sufficienti misure di sicurezza attorno all’ex presidente per proteggerlo da eventuali danni.

 

Il politico trumpista floridiano ha continuato affermando di aver incontrato di recente un funzionario del DHS, che gli ha detto che ci sono «almeno cinque squadre nel paese che sono pronte ad uccidere Trump».

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«Tre di loro sappiamo essere di natura straniera. Due di loro sappiamo essere di natura nazionale, e questo richiede una protezione di forza che non abbiamo intorno all’ex presidente in questo momento», ha continuato Gaetz, aggiungendo che i team stranieri sarebbero collegati a Ucraina, Iran e Pakistan.

 

Gaetz ha affermato che queste squadre possono circolare liberamente negli Stati Uniti perché «non c’è un controllo sufficiente a impedirglielo».

 

Negli ultimi due mesi, Trump è sopravvissuto a due tentativi di assassinio. L’ex presidente e candidato repubblicano alla presidenza è scampato per un pelo alla morte durante un comizio elettorale in Pennsylvania a luglio, quando un proiettile sparato da circa 150 metri di distanza gli ha sfiorato l’orecchio. Il misterioso 20enne Thomas Crooks ha sparato da un tetto che era stato inspiegabilmente lasciato senza protezione dai servizi segreti, ammazzando un partecipante al comizio e ferendone altri due prima di essere colpito a morte da un cecchino.

 

Il secondo tentativo è avvenuto domenica nel campo da golf di Trump a West Palm Beach, in Florida. Un uomo armato che mirava a Trump da dietro i cespugli è stato spaventato dagli agenti dei servizi segreti e arrestato dopo essere fuggito dalla scena. Il sospettato, identificato come Ryan Wesley Routh , aveva tentato senza successo di arruolarsi nell’esercito ucraino nel 2022 e in seguito aveva intrapreso un piano per reclutare ex commando afghani per combattere per Kiev.

 

Routh fu interrogato dagli agenti della US Customs and Border Patrol (CBP) al suo ritorno negli Stati Uniti più tardi quell’anno. Secondo Gaetz, gli agenti «pensavano che la sua storia fosse così sospetta che stesse reclutando combattenti per la libertà in tutto il mondo per andare a combattere in Ucraina, e quando gli chiesero come stesse finanziando tutto questo, lui disse, “Oh, beh, mia moglie lo sta pagando”».

 

La CBP ha indirizzato Routh all’unità investigativa del DHS, che «ha rifiutato persino di procedere con un’indagine», ha continuato Gaetz. «Si sono semplicemente fermati e hanno lasciato entrare il tizio nel paese. E abbiamo un sacco di domande a riguardo».

 

Come riportato da Renovatio 21, il Routh era una figura piuttosto nota nell’ambiente giornalistico. Tante testate mainstream, tra cui il New York Times lo avevano intervistato per i suoi sforzi pro-Kiev. L’uomo appare pure in un video di propaganda del Battaglione Azov.

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Con due assassini in grado di avvicinarsi a tiro di Trump, Gaetz ha dichiarato che alcuni dei suoi colleghi repubblicani «non hanno escluso che una talpa all’interno dei servizi segreti possa fornire informazioni sui punti vulnerabili».

 

«Non ho visto prove di ciò», ha chiarito il repubblicano della Florida, «ma ho dei colleghi molto, molto intelligenti in questo che dicono di non poterlo escludere, date alcune delle anomalie e la struttura dei fatti qui».

 

Come riportato da Renovatio 21, Matt Gaetz fu al centro della manovra parlamentare che portò alla destituzione dello speaker della Camera Kevin McCarthy, un lotta interna al Partito Repubblicano USA che verteva proprio sulla questione del finanziamento e dell’invio di armi all’Ucraina.

 

A marzo 2023 Gaetz aveva tentato di far votare una risoluzione – War Powers (H.Con.Res.21) – per la rimozione delle truppe statunitensi dalla Siria.

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Immagine di Gage Skidmore via Flickr pubblicata su licenza CC BY-SA 2.0

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Terrorismo

Jihadisti francesi attaccano le forze governative siriane

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Le nuove autorità siriane hanno lanciato un’ampia operazione militare contro le forze jihadiste straniere rimaste nella provincia nord-occidentale di Idlib, con particolare attenzione ai militanti di origine francese.   Il governo damasceno ha dichiarato che questi gruppi, che in passato hanno contribuito a rovesciare l’ex presidente Bashar Assad, costituiscono ora una minaccia alla sicurezza.   Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR), con sede nel Regno Unito, gli scontri sono scoppiati durante un assalto notturno delle forze governative a un campo noto come «campo francese» nella città di Harem, a ovest di Idlib. Entrambe le parti avrebbero subito perdite, ma il numero esatto di vittime non è stato confermato. Almeno due jihadisti sono stati catturati. Secondo le autorità, il campo sarebbe gestito da combattenti stranieri guidati da Omar Omsen, un cittadino francese di origini senegalesi.   Il Servizio di Sicurezza Generale siriano ha specificato che l’obiettivo era arrestare Omsen e ripristinare la stabilità nella regione. Un canale Telegram legato ai jihadisti ha diffuso una dichiarazione del loro leader, che accusava il governo di collaborare con gli Stati Uniti e una «coalizione internazionale» per eliminare i militanti stranieri in Siria, minacciando Damasco di rappresaglie jihadiste e citando il supporto di altri gruppi militanti stranieri.  

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Un articolo del Washington Post dello scorso maggio riferisce che il governo del presidente ad interim Ahmed al-Sharaa, precedentemente conosciuto come il terrorista jihadista al-Jolani, legato ad al-Qaeda e ISIS, sta affrontando minacce dalle stesse forze che lo hanno insediato al potere a novembre.   Secondo un rapporto di Le Monde del 2023, circa 200 cittadini francesi, tra combattenti e loro familiari, si sono stabiliti a Idlib dopo il collasso dello Stato Islamico nel 2019, descritti come «jihadisti francesi irriducibili».   Il WaPo a maggio riportava che «militanti sunniti estremisti» hanno compiuto stragi di alawiti sulla costa siriana a marzo, causando almeno 1.300 morti, con altre migliaia morti nei mesi successivi.   Come noto, anche i cristiani sono oggetto di continue violenze assassine e genocide da parte dei takfiri jihadisti che perseverano nella loro opera di cruenta persecuzione, tra esecuzioni di donne cristiane e bombe nelle chiese, mentre diviene sempre più chiaro che la sharia è l’unica legge del Paese un tempo laico.   Alcuni di questi gruppi jihadisti hanno poi rivolto la loro ostilità contro al-Jolani, specialmente dopo il suo incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha portato alla rimozione delle sanzioni contro la Siria, ma lo ha fatto apparire come un «infedele» agli occhi dei radicali.  

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Terrorismo

Episodio di terrorismo a Belgrado

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Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha descritto la sparatoria di mercoledì vicino all’Assemblea nazionale di Belgrado come un «terribile attacco terroristico». Un uomo di 70 anni avrebbe aperto il fuoco nella capitale serba e dato fuoco a una tenda.

 

L’autore, identificato come Vladan Andelkovic, è stato arrestato. Secondo i resoconti, ha ferito un uomo di 57 anni, Milan Bogdanovic, sparandogli e ha poi incendiato una tenda dei sostenitori del presidente Vucić davanti all’Assemblea nazionale. Kurir ha riportato che il sospettato ha anche gettato munizioni tra le fiamme.

 

La vittima, colpita alla coscia, non ha subito ferite gravi. I vigili del fuoco hanno domato l’incendio, mentre la polizia ha isolato l’area e avviato un’indagine.

 

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In un discorso televisivo, Vucic ha condannato l’episodio come un «attacco terroristico contro persone e proprietà», dichiarando che il sospettato aveva acquistato benzina per appiccare intenzionalmente il fuoco alla tenda, con l’obiettivo di seminare paura. Vučić ha mostrato un video in cui Andelkovic afferma di aver agito con intenti suicidi: «L’occupazione del centro città mi infastidisce. Ho dato fuoco alla tenda con la benzina», si sente nella registrazione.

 

«Volevo che mi uccideste perché non posso più vivere», ha aggiunto l’uomo.

 

Tuttavia, Vucic ha suggerito che l’uomo potrebbe aver «finto di essere pazzo», sottolineando che il suo passato nelle forze di sicurezza indica una piena consapevolezza delle sue azioni. «Questa persona e i suoi eventuali complici saranno puniti severamente», ha promesso.

 

Il presidente ha poi invitato a evitare reazioni impulsive: «Ho visto la rabbia causata da questo episodio, alcuni oppositori dei bloccanti vogliono radunarsi, ma chiedo loro di non farlo. La vendetta non porta a nulla di buono. Non deve esserci vendetta, e metto in guardia tutti dal cercarla».

 

 

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Terrorismo

Preparavano un altro attentato a Trump?

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Il direttore dell’FBI Kash Patel ha dichiarato domenica 19 ottobre a Fox News che i Servizi Segreti (USSS) hanno individuato una «postazione di caccia» con vista diretta sull’uscita dell’Air Force One del presidente Donald Trump presso l’aeroporto internazionale di Palm Beach. L’FBI sta collaborando con l’USSS e le forze dell’ordine della contea di Palm Beach per le indagini.   Il Patel ha riferito che, fino a ieri, nessuna persona è stata vista o associata alla postazione sopraelevata. Secondo una fonte anonima delle forze dell’ordine citata da Fox, la postazione, situata su un ramo d’albero, sembra essere stata preparata «mesi fa».     Tuttavia, il capo delle comunicazioni dell’USSS, Anthony Guglielmi, ha precisato che gli agenti hanno scoperto la postazione giovedì 16 ottobre durante i «preparativi di sicurezza avanzati» per l’arrivo di Trump a Palm Beach. «Non ci sono state ripercussioni sui movimenti e nessuna persona era presente o coinvolta nel luogo», ha dichiarato Guglielmi a Fox News.   «Sebbene non possiamo fornire dettagli sugli oggetti specifici o sul loro scopo, questo incidente evidenzia l’importanza delle nostre misure di sicurezza a più livelli», ha aggiunto. SOSTIENI RENOVATIO 21
 
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