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Alimentazione

Microchip nel Parmigiano Reggiano

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Il Consorzio Parmigiano Reggiano sta inserendo chip di tracciamento nelle loro forme di formaggio nel tentativo di combattere contro il mercato dei falsi.

 

Si tratta di micro-trasponder digitale di silicio inserito nella placca di caseina che viene usata come prova dell’autenticità della forma. Dal 2022 tale placca era interamente edibile, e vi veniva inserito un codice e un QR per l’identificazione.

 

Il chip è più piccolo di un granello di sale fino.

 

Ognuno di questi tag viene quindi archiviato su una blockchain, da dove può essere facilmente rintracciato.

 

Nel secondo trimestre 2022 verranno quindi chippate 100 mila forme di parmigiano. Si tratterà della fase finale del test iniziato nel 2020.

 

In un mondo dove chippano – con un dispositivo grande pochi micron – perfino i formaggi, quanto pensate che durerà prima che sia imposto anche sugli esseri umani?

 

Fino a che punto arriverà la società del controllo?

 

Il tracciamento di ciò che fate su internet, che ha reso ricca la Silicon Valley dei Google e dei Facebook – quello che chiamano «capitalismo di sorveglianza» – è solo l’inizio.

 

Come riportato da Renovatio 21, microchip inseriti nei farmaci sono stati discussi pochi anni fa a Davos da Albert Bourla, il CEO di Pfizer.

 

 

«Imagine the compliance». «Immaginate l’obbedienza» dice il Bourla per osannare i chip farmacologici.

 

Davos del resto è il regno di Klaus Schwab, guru del Grande Reset e della Quarta Rivoluzione industriale dove avverrà «una fusione della nostra identità fisica, digitale e biologica».

 

Nel frattempo, su canali mainstream come la BBC vanno in onda panegirici del chip sottocutaneo, mentre figure come Tony Blair continuano a parlare della necessità del microchip per tracciare «lo stato di malattia» della popolazione.

 

Che, come noto, è già una realtà in Svezia, il Paese stranamente non colpito dai lockdown del biennio pandemico.

 

 

Immagine via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-SA 3.0)

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Alimentazione

Zecche manipolate per indurre allergie alla carne negli esseri umani: la Florida si oppone

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

Il governatore della Florida, Ron DeSantis, ha criticato il video di un bioeticista che suggeriva che gli esseri umani potrebbero essere modificati geneticamente per sviluppare un’allergia alla carne rossa, collegando l’idea al World Economic Forum e all’Organizzazione Mondiale della Sanità. «Ingegnerizzare geneticamente gli esseri umani per renderli allergici alla carne perché alcune élite pensano che le persone ne mangino “troppa” è folle», ha scritto DeSantis.

 

La scorsa settimana il governatore della Florida Ron DeSantis ha pubblicamente respinto l’idea che gli esseri umani possano essere modificati geneticamente per sviluppare un’allergia alla carne rossa come un modo per limitare il consumo di carne e proteggere l’ambiente, un’idea che ha collegato al World Economic Forum (WEF) e all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

 

Su X, DeSantis ha pubblicato un video del 2016 di Matthew Liao, professore di bioetica alla New York University e direttore del suo Centro di Bioetica. Liao spiega al pubblico che le zecche potrebbero essere utilizzate per diffondere allergie che rendono gli esseri umani incapaci di tollerare la carne rossa, un’idea che è stata ripetuta da altri bioeticisti.

 

«Le persone mangiano troppa carne. E se ne riducessero il consumo, aiuterebbero davvero il pianeta«, ha detto Liao nel video. «C’è questa specie chiamata zecca stella solitaria, che se ti morde, ti rende allergico alla carne. Quindi, questo è qualcosa che possiamo fare grazie all’ingegneria umana».

DeSantis ha affermato che le dichiarazioni di Liao sono «un esempio del perché entità come il WEF e l’OMS sono persone non grate» in Florida.

 

 

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«È folle manipolare geneticamente gli esseri umani per renderli allergici alla carne perché alcune élite pensano che le persone ne mangino “troppa”», ha scritto DeSantis.

 

Tim Hinchliffe, direttore di The Sociable, ha affermato che, sebbene i commenti di Liao non fossero nuovi (il video è tratto da un discorso tenuto quasi 10 anni fa al World Science Festival), le osservazioni di DeSantis erano significative.

 

«Sebbene sia lento ad entrare in gioco, almeno se ne accorge», ha detto Hinchliffe.

 

Liao «parla di come rendere le persone allergiche alla carne da oltre un decennio, a partire dal suo TED Talk di 12 anni fa, nel 2013», ha detto Hinchliffe.

 

Durante quel discorso, Liao ha affermato: «proprio come alcune persone sono naturalmente intolleranti al latte o ai gamberi, come me, potremmo indurre artificialmente una lieve intolleranza alla carne stimolando il nostro sistema immunitario contro le comuni proteine ​​bovine».

 

Sayer Ji, presidente del Global Wellness Forum e fondatore di GreenMedInfo, ha affermato che DeSantis ha «ragione a criticare il programma del WEF che prende di mira il consumo di carne».

 

«Questo non è un consiglio alimentare, è ingegneria sociale», ha detto Ji. «Le organizzazioni globali non elette non hanno alcun diritto di dettare cosa mangiano le persone libere, soprattutto quando demonizzano i cibi tradizionali che hanno sostenuto la salute umana per millenni».

 

In un post successivo su X pubblicato venerdì, DeSantis ha messo in discussione le diffuse affermazioni secondo cui i bovini e la loro impronta di carbonio danneggerebbero l’ambiente. «L’idea che i bovini stiano distruggendo il pianeta è sempre stata ridicola», ha scritto.

 

Kendall Mackintosh, specialista in nutrizione certificata, ha affermato che tali affermazioni non riguardano «solo il clima», ma sono anche incentrate su «controllo e consolidamento».

«Un’agricoltura vera e rigenerativa sostiene l’indipendenza e le economie locali. Centralizzare i sistemi alimentari attraverso prodotti sintetici o coltivati ​​in laboratorio avvantaggia le aziende, non le famiglie», ha affermato Mackintosh.

 

Ji è d’accordo. Ha affermato che tali proposte sono indicative della «fusione tra biotecnologia e controllo comportamentale». Ha aggiunto:

 

«La guerra alla carne non è mai stata una questione di clima. Riguarda il controllo: consolidare la produzione alimentare sotto sistemi centralizzati, brevettati e dipendenti dalla tecnologia».

 

«La carne rappresenta tutto ciò che la tecnocrazia globale teme: produzione decentralizzata, indipendenza nutrizionale e tradizioni culturali che resistono alla standardizzazione. Quando le persone possono coltivare il proprio cibo, è più difficile controllarle. Il WEF lo capisce perfettamente».

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Un recente studio suggerisce che diffondere l’allergia alla carne agli esseri umani sia un obbligo morale

Uno studio pubblicato all’inizio di questo mese sulla rivista Bioethics proponeva di utilizzare la zecca stella solitaria per diffondere la sindrome alfa-gal (AGS), «una condizione il cui unico effetto è la creazione di una grave ma non fatale allergia alla carne rossa».

 

Nel documento, i professori di bioetica della Western Michigan University Parker Crutchfield, Ph.D., e Blake Hereth, Ph.D., hanno sostenuto che «se mangiare carne è moralmente inammissibile, allora anche gli sforzi per prevenire la diffusione dell’AGS trasmessa dalle zecche sono moralmente inammissibili».

 

Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), quando punge, la zecca stella solitaria trasmette la molecola di zucchero alfa-gal nel flusso sanguigno umano, causando un’allergia alla carne rossa. Il consumo di carne rossa dopo l’infezione potrebbe provocare un’anafilassi potenzialmente letale.

 

Gli autori dell’articolo presentano quello che hanno definito «Argomento della convergenza». Se un’azione specifica «impedisce al mondo di diventare un posto significativamente peggiore, non viola i diritti di nessuno e promuove azioni o caratteri virtuosi», allora diventa un obbligo morale compiere tale azione, affermano.

 

Secondo gli autori, l’uso dell’AGS per diffondere un’allergia alla carne rossa agli esseri umani soddisfa questi criteri. Tuttavia, hanno riconosciuto la presenza di ostacoli etici: poche persone si sottoporrebbero volontariamente al morso di zecca, e imporlo solleverebbe questioni di autonomia e libertà corporea.

 

In un’e-mail di agosto, gli autori hanno dichiarato a The College Fix che il loro articolo non costituisce un’approvazione della diffusione dell’AGS agli esseri umani, ma offre un quadro ipotetico che solleva questioni etiche e filosofiche.

 

Mackintosh ha messo in discussione questa negazione. «Definirlo un “esperimento mentale” non lo rende meno inquietante. L’idea che indurre un’allergia o danneggiare la salute umana possa in qualche modo servire a uno scopo morale dimostra quanto alcuni settori del mondo accademico si siano allontanati dall’etica umana di base», ha affermato.

 

«Il fatto stesso che questo articolo sia stato pubblicato dimostra quanto queste narrazioni anti-umane e anti-alimentari stiano diventando normali, sotto le mentite spoglie dell'”etica”», ha aggiunto Mackintosh.

 

Ji ha affermato che il documento solleva interrogativi sull’autonomia corporea.

 

«Si tratta di molto più che di cibo: si tratta di stabilire se gli esseri umani mantengano la sovranità sul proprio corpo o se tale sovranità possa essere scavalcata da coloro che credono di saperne di più. La risposta a questa domanda determinerà se rimarremo liberi», ha affermato.

 

Mackintosh ha messo in dubbio l’affermazione degli autori secondo cui i morsi della zecca stella solitaria causano «solo» l’AGS.

 

L’AGS «può causare gravi reazioni allergiche, inclusa l’anafilassi, e può alterare completamente la dieta e la qualità della vita di una persona», ha affermato Mackintosh. «L’idea di usare zecche o qualsiasi altro vettore biologico per diffondere intenzionalmente un’allergia è oltremodo immorale. È pericolosa, imprevedibile e imprudente dal punto di vista medico».

 

Un rapporto del CDC del 2023 affermava che i casi di AGS erano in aumento negli Stati Uniti.

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DeSantis aveva precedentemente messo al bando la vendita di carne coltivata in laboratorio in Florida

Sebbene DeSantis non abbia affrontato direttamente il tema del documento o dell’AGS nei suoi X post, si è sempre espresso contro i tentativi di allontanare le persone dalla carne rossa e di orientarle verso alternative come la carne e gli insetti coltivati ​​in laboratorio.

 

L’anno scorso, DeSantis ha firmato una legge che vieta la vendita di carne coltivata in laboratorio in Florida. Secondo un comunicato stampa, la legge mira a «fermare l’obiettivo del World Economic Forum di costringere il mondo a mangiare carne e insetti coltivati ​​in laboratorio», che un articolo del WEF del 2021 ha definito una fonte di proteine ​​«trascurata».

 

«La Florida sta combattendo contro il piano dell’élite globale di costringere il mondo a mangiare carne coltivata in una capsula di Petri o insetti per raggiungere i propri obiettivi autoritari», affermò DeSantis all’epoca.

 

DeSantis ha già messo in discussione altre politiche del WEF e dell’OMS, affermando che non sono gradite in Florida.

 

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Joseph Sansone, Ph.D., uno psicoterapeuta che ha fatto causa a DeSantis e al procuratore generale della Florida Ashley Moody per aver vietato i vaccini a mRNA in Florida, ha affermato che, sebbene abbia «fatto causa contro DeSantis per oltre un anno e mezzo per fermare le iniezioni di mRNA», è d’accordo con DeSantis su questo tema.

 

«DeSantis sta denunciando un sentimento comune a molti americani: non vogliono che siano organizzazioni globali o organismi non eletti a decidere cosa possono o non possono mangiare», ha affermato Sansone.

 

Mackintosh ha affermato che la carne coltivata in laboratorio solleva interrogativi sui potenziali rischi per la salute.

 

«Ci sono interrogativi sui rischi di contaminazione, sull’uso di antibiotici o substrati di coltura, sul contenuto di nutrienti e persino sul reale impatto ambientale una volta che il prodotto è stato prodotto su larga scala. È anche ultra-processato, ben lontano dagli alimenti integrali e ricchi di nutrienti per cui il nostro corpo è stato progettato per prosperare», ha affermato.

 

«Molte aziende produttrici di carne in laboratorio utilizzano linee cellulari immortalizzate, ovvero cellule in grado di dividersi e crescere ininterrottamente in un modo sorprendentemente simile alle cellule tumorali», ha affermato Ji. «Non esistono studi sulla sicurezza a lungo termine» per tali prodotti.

 

Gli scienziati hanno sollevato preoccupazioni simili riguardo al consumo di insetti da parte degli esseri umani. Gli esoscheletri di molti insetti contengono chitina, una sostanza naturale che può scatenare una reazione allergica negli esseri umani. Alcuni studi suggeriscono che gli esseri umani non possano digerire la chitina, mentre altri studi suggeriscono che gli esseri umani «non la digeriscono bene».

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Il WEF suggerisce che consumare carni alternative «salverà il pianeta»

Il WEF ha ripetutamente promosso la riduzione del consumo di carne rossa e di prodotti di origine animale.

 

In un video del 2019, il WEF ha suggerito che in un futuro non troppo lontano, agli esseri umani sarà consentito consumare solo «un hamburger di manzo, due porzioni di pesce e una o due uova a settimana» per «salvare il pianeta».

 

Quell’anno, il WEF pubblicò un libro bianco in cui si chiedeva «una trasformazione del sistema globale per l’approvvigionamento proteico» per raggiungere gli obiettivi legati al clima.

 

Sempre nel 2019, il WEF ha pubblicato un articolo in cui affermava che gli esseri umani «mangeranno carni sostitutive entro 20 anni». Un articolo del WEF del 2020 affermava che c’erano segnali «promettenti» che gli esseri umani avrebbero iniziato a consumare carni prodotte in laboratorio. Un articolo del WEF del 2022 affermava che la carne prodotta in laboratorio «elimina quasi completamente la necessità di allevare animali per scopi alimentari».

 

Mackintosh ha affermato che dietro la spinta verso carni «alternative» ci sono interessi aziendali.

 

«I maggiori vincitori nella corsa alla carne coltivata in laboratorio sono i grandi conglomerati alimentari, le aziende biotecnologiche e gli investitori di capitale di rischio che possiedono brevetti e tecnologie di produzione. I piccoli agricoltori e allevatori, la spina dorsale del nostro sistema alimentare, perdono. Si tratta di creare dipendenza, non sostenibilità», ha affermato.

 

Ji è d’accordo. «Seguite i soldi. Le aziende biotecnologiche e i loro investitori trarranno enormi profitti dai brevetti e dal controllo del mercato», ha affermato.

 

Nel 2019, Bill Gates ha investito in Beyond Meat, un produttore di carne alternativa. Nel suo libro del 2021, Clima come evitare un disastro. Le soluzione di oggi. Le sfide di domani, Gates ha affermato che fermare il cambiamento climatico richiede un cambiamento nel comportamento umano, incluso il passaggio alla carne sintetica. In seguito ha suggerito che i paesi ricchi dovrebbero passare alla «carne bovina sintetica al 100%».

 

Il prezzo delle azioni di Beyond Meat è crollato di recente, passando da un massimo storico di 240 dollari a meno di 1 dollaro a causa della bassa domanda dei consumatori negli Stati Uniti.

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Liao ha suggerito di indurre chimicamente l’empatia, rendendo i bambini più piccoli

DeSantis e altri hanno suggerito un collegamento tra Liao e il WEF, affermando che l’articolo del 2012 scritto da Liao in collaborazione, «Human Engineering and Climate Change», in cui si sosteneva che «l’ingegneria umana merita ulteriore considerazione nel dibattito sul cambiamento climatico», è stato oggetto di discussione durante la riunione annuale del WEF del 2021.

 

Attualmente, l’unica menzione di Liao sul sito web del WEF è in relazione a un documento da lui co-pubblicato il mese scorso, in cui propone «un approccio strutturato» alla governance dell’Intelligenza Artificiale.

 

Hinchliffe ha osservato che il WEF «ha l’abitudine di cancellare dal suo sito web ciò che considera pubblicità negativa». Tuttavia, indipendentemente dal fatto che ci sia o meno un collegamento diretto tra Liao e il WEF, Liao «è sicuramente allineato» con le politiche del WEF, ha affermato.

 

Liao aveva già suggerito come gli esseri umani potessero modificare il proprio corpo per combattere il cambiamento climatico. Tra queste, «l’ induzione farmacologica dell’empatia», che consiste nell’assumere una pillola per indurre empatia; «miglioramenti cognitivi» in modo che gli esseri umani abbiano meno figli; modificazioni della memoria; e somministrazione di ormoni ai bambini in modo che rimangano più piccoli, perché «essere più piccoli è ecologico».

 

Ji ha detto:

 

«Gli articoli accademici che propongono vettori di malattie per manipolare il comportamento non sono filosofia innocua: sono prove generali. Spostano la finestra di Overton, normalizzano l’anormale e forniscono un’impalcatura intellettuale per future atrocità. Il campo della bioetica è diventato meno incentrato sulla tutela della dignità umana e più sulla razionalizzazione della sua violazione».

 

Michael Nevradakis

Ph.D.

 

© 20 ottobre 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

 

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Alimentazione

Un leader agricolo messicano assassinato in seguito allo sciopero nazionale

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Bernardo Bravo Manríquez, presidente della principale associazione di agrumicoltori di Michoacán e membro del Fronte Nazionale per il Salvataggio della Campagna Messicana (FNRCM), il gruppo agricolo più attivo del Messico, è stato assassinato la mattina del 20 ottobre.   Bravo, alla guida degli Agrumicoltori della Valle di Apatzingán, aveva partecipato allo sciopero nazionale degli agricoltori del 14 ottobre, organizzato con successo dal FNRCM per sollecitare il governo a introdurre politiche a sostegno dell’agricoltura nazionale, minacciata da speculatori finanziari internazionali e dai loro cartelli.   Gli agrumicoltori avevano guadagnato l’attenzione nazionale gettando in strada circa due tonnellate di lime di alta qualità durante lo sciopero, permettendo alla gente di raccoglierli, per evidenziare che il prezzo pagato ai produttori per ogni chilo di lime è nettamente inferiore al costo di produzione.   Secondo Aristegui News, l’associazione di Bravo ha spiegato la partecipazione allo sciopero con la richiesta di istituire una banca per lo sviluppo agricolo con crediti agevolati e tassi bassi, per rilanciare le campagne. I coltivatori di lime hanno anche proposto concessioni idriche, protezione della filiera produttiva e prezzi equi.

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Gli agricoltori hanno chiarito ai legislatori di non volere sussidi, ma misure per affrontare «le cause strutturali» della crisi che colpisce il settore, chiedendo «un solido quadro giuridico che ci protegga da speculazioni e abusi». L’articolo ha inoltre riportato che Bravo, come leader del settore, aveva denunciato estorsioni da parte di gruppi criminali organizzati e l’assenza di sicurezza per i coltivatori di lime.   A febbraio, Bravo aveva segnalato di aver ricevuto minacce, annunciando la chiusura degli uffici amministrativi della sua azienda. Nella dichiarazione rilasciata il giorno del suo assassinio, il FNRCM ha chiesto al governo di indagare sull’omicidio, ma ha anche criticato «l’indifferenza» del governo alle richieste di dialogo, che crea «condizioni di vulnerabilità per i produttori». La dichiarazione ha evidenziato l’esclusione, da parte del Segretario dell’Agricoltura Julio Berdegué, di due leader del FNRCM, Baltazar Valdez Armentía di Sinaloa e Yako Rodríguez di Chihuahua, da un incontro del 17 ottobre con i leader agricoli, nonostante l’approvazione del Ministero del Governo.   Il FNRCM ha avvertito che il governo dovrebbe collaborare con il movimento per «costruire un’alleanza con lo Stato per salvare le campagne e l’economia nazionale». Ha inoltre denunciato le pressioni del governo statunitense e delle sue entità, che cercano di «aggravare la polarizzazione sociale e l’ingovernabilità per giustificare interventi». In questo contesto, il governo non dovrebbe adottare «gesti divisivi e discriminatori contro i produttori nazionali», ha concluso il FNRCM.   È noto che i cartelli della droga abbiano anche interessi agricoli, soprattutto nel campo dell’avocado, frutto divenuto particolarmente popolare negli USA con le ultime generazioni per le sue proprietà nutritizie. SOSTIENI RENOVATIO 21
 
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Alimentazione

Oltre 9 mila bambini intossicati coi pasti scolastici gratuiti in Indonesia

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Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

Il programma da 10 miliardi di dollari, presentato come «grande successo» dal presidente, è finito al centro delle polemiche dopo ben 103 episodi di intossicazione in 16 province. Le cucine, spesso gestite dai militari, e le lunghe catene di distribuzione favoriscono contaminazioni batteriche. In alcuni casi i menù contenevano persino carne di squalo. Esperti parlano di un «fallimento sistemico», mentre cresce il malcontento anche per le clausole di segretezza previste nel programma.

 

È salito a più di 9 mila il numero di bambini intossicati dopo aver consumato i pasti scolastici gratuiti voluti dal presidente indonesiano Prabowo Subianto e costato 10 miliardi di dollari. Lo ha riferito, durante un’udienza parlamentare, l’agenzia nazionale per gli alimenti e i farmaci aggiornando i dati che inizialmente si erano fermati a 6mila bambini intossicati.

 

Nonostante le critiche crescenti Prabowo continua tuttavia a difendere il programma (conosciuto con l’acronimo MBG in Indonesia) definendolo un grande successo. L’ex generale delle forze indonesiane Kapassus, accusato di crimini contro l’umanità per i crimini commessi nella repressione della lotta indipendentista del Timor Est, ha insistito sul fatto che si tratterebbe solo di «piccole increspature» rispetto ai risultati complessivi del programma. Ha inoltre sottolineato che milioni di bambini indonesiani oggi possono godere di pasti gratuiti e nutrienti, un fatto da lui descritto come senza precedenti nella storia del Paese. Ha aggiunto che molti Stati vorrebbero replicare il modello indonesiano e ha persino vantato un tasso di successo del 99,99%.

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Ma sul terreno la realtà è molto diversa. L’agenzia indonesiana per gli alimenti ha spiegato che da gennaio a settembre si sono verificati 103 casi di intossicazione alimentare, che hanno colpito 9.089 bambini. «Da fine luglio e nel mese di agosto i casi sono aumentati notevolmente», ha dichiarato Taruna Ikrar, responsabile dell’agenzia, aggiungendo che i problemi hanno origine nelle cucine. Quelle coinvolte nei casi di intossicazione, perlopiù gestite da militari, che Prabowo dall’inizio del suo mandato ha coinvolto in una serie di agenzie statali, erano operative da meno di un mese.

 

«Gli ingredienti vengono preparati di notte, cucinati al mattino presto e raggiungono le scuole solo a mezzogiorno. Questo processo è altamente soggetto alla proliferazione batterica», ha dichiarato un deputato, suggerendo di sostituire il programma con trasferimenti diretti di denaro ai genitori.

 

Sri Raharjo, direttore del Centro studi sull’alimentazione e la nutrizione dell’Università Gadjah Mada, ha descritto i ripetuti casi di intossicazione alimentare come un «fallimento sistemico» nella preparazione, nella lavorazione e nella distribuzione degli alimenti. «Il cibo cotto non dovrebbe essere conservato per più di quattro ore. Anche la qualità dell’acqua deve essere priva di contaminazioni», ha spiegato esortando il governo a condurre controlli periodici, fornire formazione continua ai lavoratori e imporre sanzioni severe a coloro che non rispettano gli standard di sicurezza.

 

L’episodio più recente è avvenuto nella provincia del Sulawesi Sudorientale, dove 46 alunni sono stati ricoverati con nausea, vertigini e diarrea dopo aver consumato i pasti gratuiti. Casi analoghi sono stati segnalati a Nunukan (Kalimantan settentrionale), Bogor (Giava Occidentale), Sragen e Wonogiri (Giava Centrale), oltre che in altri distretti. A Bogor, 223 studenti sono rimasti intossicati e decine sono stati ricoverati, costringendo le autorità locali a dichiarare uno stato di emergenza A Sragen, 196 persone, tra studenti, insegnanti e familiari, hanno riportato sintomi simili.

 

In un secondo momento è finito sotto accusa anche in menù servito ai bambini, in particolare nel Kalimantan orientale, dove almeno 25 studenti si sono ammalati a causa della presenza nei pasti dello squali fritto in salsa di pomodoro, un alimento ricco di mercurio e non adatto ai bambini. Le autorità indonesiane responsabili del programma MBG si sono difese sostenendo che la carne di squalo è un alimento consumato abitualmente nella regione, e che quindi fa parte delle tradizioni locali.

 

Parlando con AsiaNews, Wisnu Rosariastoko, dipendente di una banca privata, ha messo in dubbio l’efficacia e la sicurezza del progetto. «Riflettendo sul programma, mi vengono in mente le ricche tradizioni culinarie dell’Indonesia, dove cucinare non è solo un modo per nutrirsi, ma anche un’espressione della comunità e della cultura. Tuttavia, l’iniziativa sembra aver perso di vista questi valori, privilegiando la quantità rispetto alla qualità e alla sicurezza».

 

Anche la mancanza di trasparenza ha ulteriormente alimentato il malcontento popolare. La presenza di una clausola di segretezza, che impone ai beneficiari di mantenere il silenzio sui casi di intossicazione alimentare, ha sollevato serie preoccupazioni circa l’impegno del governo in materia di trasparenza e responsabilità. A un giornalista della CNN Indonesia sarebbe stato revocato il pass stampa dal palazzo presidenziale dopo aver posto a Prabowo una domanda relativa al MBG sabato.

 

Secondo Tan Shot Yen, medica e nutrizionista, l’iniziativa non risponde nemmeno all’obiettivo dichiarato di fornire pasti sani e nutrienti: «quello che abbiamo trovato sul campo sono, in realtà, pasti di junk food», ha denunciato durante un’audizione speciale alla Camera dei rappresentanti. In risposta alla situazione, che rischia di peggiorare nelle prossime settimane, l’esercito ha cominciato a produrre multivitaminici da inserire nei pasti.

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Ieri il viceministro della Difesa, il maresciallo in pensione Donny Ermawan Taufanto, ha simbolicamente consegnato 4,8 milioni di pillole multivitaminiche prodotte dal laboratorio militare a 100 cucine che servono i pasti gratuiti nella capitale Jakarta. Anche il coinvolgimento dei militari aveva suscitato critiche, da parte soprattutto delle fasce più giovani della popolazione, ma il governo si è difeso affermando che queste decisioni rientrano nella «difesa nazionale» del settore farmaceutico che così dovrebbe essere in grado di fornire medicinali e vitamine a un prezzo più economico.

 

Il programma MBG era tra le principali promesse politiche fatte da Prabowo in vista delle elezioni presidenziali dello scorso anno. Il programma è stato finora esteso a 22,7 milioni di beneficiari e il governo prevede che coprirà 82,9 milioni di persone entro la fine dell’anno. Il programma mira a contrastare il ritardo della crescita, una condizione causata dalla malnutrizione che colpisce un quinto dei bambini di età inferiore ai cinque anni in Indonesia.

 

La Fondazione indonesiana per l’assistenza legale (YLBHI) ha annunciato che i cittadini hanno il diritto di citare in giudizio il governo per le conseguenze del programma. «I casi di intossicazione alimentare che hanno colpito migliaia di bambini possono essere classificati come perdite materiali e immateriali, soddisfacendo i criteri per atti illeciti», ha affermato Arif Maulana, vicedirettore per l’advocacy e le reti di YLBHI.

 

Secondo l’avvocato, le possibili vie legali sono due: un’azione collettiva per ottenere risarcimenti oppure una causa civile, finalizzata a costringere il governo a rivedere e migliorare le politiche senza necessariamente puntare a un risarcimento.

 

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