Politica
Merz eletto cancelliere, ma fallendo la prima votazione: non era mai accaduto
Il democristiano Friedrich Merz è stato eletto cancelliere federale tedesco martedì, dopo una seconda votazione al Bundestag. Il leader dell’Unione Cristiano-Democratica (CDU) era inizialmente rimasto a sei voti di distanza dalla soglia richiesta di 316 voti, ma poche ore dopo ha radunato i conservatori e gli alleati nel Parlamento germanico, ottenendo 325 voti.
La situazione non ha precedenti nella storia tedesca del dopoguerra, poiché nessun candidato cancelliere aveva mai fallito di ottenere l’approvazione del Bundestag al primo tentativo, dopo aver ottenuto un accordo di coalizione.
Merz si è scontrato con l’opposizione di 289 parlamentari, molti dei quali appartenenti ai partiti della Sinistra e dei Verdi, che hanno votato contro il 69enne.
La seconda votazione ha avuto luogo dopo che quattro fazioni hanno concordato di modificare le procedure parlamentari per evitare ritardi. Secondo Politico, tra le votazioni si sono tenute riunioni urgenti a porte chiuse.
Rivolgendosi ai legislatori prima del secondo turno di votazioni, il leader del gruppo parlamentare CDU/CSU Jens Spahn ha detto loro che «tutta Europa, forse persino il mondo intero, sta guardando questo secondo turno di votazioni (…) Faccio appello a tutti affinché siano consapevoli di questa speciale responsabilità».
Commentando il fallimento iniziale di Merz, uno dei leader della corrente di partito di Alternativa per la Germania (AfD) al Bundestag, Bernd Baumann, ha dichiarato: «signor Merz, lei ha fallito. Questa è una sconfitta storica, come non si era mai vista prima in questo Bundestag».
La politica del Partito Verde Renate Kuenast ha parlato di una «massiccia perdita di autorità» per il cancelliere entrante, come riportato dall’emittente televisiva ZDF.
Il leader parlamentare del partito di sinistra Christian Goerke ha definito la situazione una «sconfitta schiacciante» per Merz, attribuendola a un «accordo di coalizione davvero scadente [tra i cristiano-democratici e i socialdemocratici] che non riesce ad affrontare i principali problemi che affliggono questo Paese».
La precedente coalizione di governo a tre in Germania, guidata dalla SPD, si è disgregata lo scorso novembre a causa di controversie interne sulla spesa. La nuova coalizione CDU-SPD si è impegnata a proseguire gli elementi chiave del programma dell’ex cancelliere Olaf Scholz, tra cui il sostegno all’Ucraina e lo sblocco del freno costituzionale al debito per incrementare ulteriormente il bilancio militare.
Come riportato da Renovatio 21, Merz dopo le elezioni aveva dichiarato che i tedeschi dovevano prepararsi ad un calo di reddito e che la Germania doveva cercare l’indipendenza dagli USA, accusando Trump di aver teso, durante la famosa scena nello Studio Ovale, un’imboscata al presidente ucraino Zelens’kyj.
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova aveva detto che Merz poneva una minaccia per il mondo.
La violazione delle promesse elettorali da parte di Merz ha già causato l’uscita di numerose figure dal partito democristiano tedesco CDU.
Come riportato da Renovatio 21, Merz ha anche promesso l’esclusione delle armi atomiche dalla politica militare tedesca. Non è chiaro se almeno qui è dato credergli.
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Immagine di European People’s Party via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Politica
Costantinopoli, per il sindaco (incarcerato) Imamoglu anche l’accusa di spionaggio
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Politica
La nuova presidente irlandese è NATO-scettica e contraria alla militarizzazione dell’UE
Catherine Connolly, candidata indipendente e storica sostenitrice della neutralità militare irlandese, nota per le sue critiche all’espansione della NATO e alla militarizzazione dell’UE, ha trionfato nelle elezioni presidenziali irlandesi con una vittoria schiacciante.
Mentre lo spoglio dei voti era ancora in corso, la principale avversaria, Heather Humphreys, ha riconosciuto la sconfitta, vedendosi superata con un ampio margine. I risultati preliminari indicavano Connolly al 63% dei voti contro il 29% di Humphreys. «Catherine sarà una presidente per tutti e sarà anche la mia presidente», ha dichiarato Humphreys ai media.
Il primo ministro irlandese Micheal Martin ha formalmente congratulato Connolly, definendo la sua vittoria «molto netta».
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Pur essendo indipendente, Connolly, 68 anni ed ex sindaco di Galway, ha ricevuto il sostegno dei principali partiti di sinistra, tra cui Sinn Féin e Labour. Il suo successo è stato attribuito in gran parte alla capacità di attrarre il voto dei giovani, grazie a un’efficace campagna sui social media e a una forte risonanza in un contesto di crescente malcontento per la crisi abitativa e il costo della vita in Irlanda.
Durante la campagna, Connolly ha ribadito l’importanza della neutralità irlandese, criticando l’UE per il suo orientamento verso la militarizzazione a discapito del welfare. Pur esprimendo critiche alla Russia per il conflitto ucraino, ha sostenuto che il ruolo «bellicoso» della NATO abbia contribuito alla crisi.
Il mese scorso, durante un dibattito all’University College di Dublino, Connolly ha paragonato l’attuale impegno della Germania nel rilanciare la propria economia attraverso il «complesso militare-industriale» al riarmo degli anni Trenta sotto il nazismo, affermando: «Vedo alcuni parallelismi con gli anni Trenta».
Sebbene il ruolo del presidente in Irlanda, una democrazia parlamentare, sia principalmente simbolico, esso comporta poteri significativi, come la possibilità di deferire leggi alla Corte Suprema per verificarne la costituzionalità e di sciogliere la Camera Bassa del Parlamento, convocando nuove elezioni in caso di perdita della fiducia da parte di un primo ministro.
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Immagine diHouses of the Oireachtas via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Politica
Il presidente romeno fischiato per il sostegno all’Ucraina
🇷🇴 ROMANIAN PRESIDENT NICUSOR DAN BOOED!
People shouted “Shame,” “Traitor,” “Go to Ukraine.” pic.twitter.com/b0LuAALd91 — Lord Bebo (@MyLordBebo) October 24, 2025
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