Protesta
Melbourne, violenze della polizia contro la protesta dei manovali

La protesta dei lavoratori nel settore dei costruttori di Melbourne sta continuando, e le forze dell’ordine stanno rispondendo con violenza crescente.
Come riportato negli scorsi giorni da Renovatio 21, la protesta nella capitale dello Stato australiano del Victoria si è fatta massiva, con promessa, scandita da canti continui, che essa sarebbe andata avanti «everyday», cioè tutti i giorni.
Alla base della protesta vi è la decisione del governo di mettere in lockdown l’intero comparto delle costruzioni in lockdown per due settimane al fine di spingere alle vaccinazioni manovali e altri lavoratori del settore.
Ciò ha scatenato l’ira dell’intera categoria, che ha marciato sull’autostrada, sulle vie cittadine e fino alle scalinate del Parlamento locale.
Al terzo giorno di manifestazioni diversi filmati mostrano la rabbia dei lavoratori e la repressione tremenda da parte della polizia.
Il video più scioccante è quello di un uomo steso a terra in una pozza di sangue. Dice che il suo teschio è stato frantumato.
Happening????: Melbourne Police crack anti-mandatory vaccine protesters skull open. But it’s for our health. pic.twitter.com/wp3vBTc9Rl
— Syrian Girl ???????????? (@Partisangirl) September 22, 2021
Le manifestazioni sono sempre più partecipate. Nei cartelli è possibile leggere «Andrew is the virus», dove Andrews è il primo ministro-
More guys arrive in trucks pic.twitter.com/6kxm7IHFrf
— Patrick Talibman ???????????? (@patrickbasedmn) September 22, 2021
La polizia ha reagito anche sparando pallottole di gomma, i cui effetti sul corpo dei manifestanti sono resi visibili in video come questo
Protester with rubber bullet wound, says he’s “disgusted” with police pic.twitter.com/Zxm18z1g3n
— Patrick Talibman ???????????? (@patrickbasedmn) September 22, 2021
Momenti di tensione e scontro si sono ripetuti in varie occasioni
Violent arrest – protester says he was eye gouged pic.twitter.com/hUXleP7X58
— Patrick Talibman ???????????? (@patrickbasedmn) September 22, 2021
È stato possibile assistere a scene inquietanti come questa: da un SUV non segnato come appartenente alle forze dell’ordine, esce quello che pare proprio manipolo di agenti dell’anti-terrorismo per gettare a terra ed arrestare una persona rea di aver fatto loro un gesto.
Counter-terror cops in unmarked SUV arrest a guy who gestured at them pic.twitter.com/rRqUbRGYcj
— Patrick Talibman ???????????? (@patrickbasedmn) September 22, 2021
In un video apparso l’altro giorno, la polizia arresta una madre con un cartello, mentre il figlio piccolo piange e si aggrappa a lei. Del resto, come riportato da Renovatio 21, in Australia sono state discusse già l’anno passato leggi per separare genitori e figli se i primi non assecondano le leggi COVID. La stessa polizia di Melbourne non si è fatta problemi nei mesi scorsi ad entrare in casa della gente per arrestare madri (magari incinta!) dinanzi ai figli sconvolti.
Evil is having its best period in years.pic.twitter.com/xv7LIRZaRU
— Laurence Fox ✌????????????✌???? (@LozzaFox) September 22, 2021
La presenza di agents provocateurs infiltrati dalla polizia nella protesta è stata filmata da più parti
Cops sending in agent provocateurs pic.twitter.com/so0Q9PFUTC
— Patrick Talibman ???????????? (@patrickbasedmn) September 22, 2021
Episodi di violenza gratuita (e codarda) sono stati registrati anche alla stazione di Flinders, in un clima apparentemente disteso
This is NOT North Korea.
This is NOT China.
This is Melbourne 2021. pic.twitter.com/fVxQiIfLgl— Prof. Freedom (@prof_freedom) September 22, 2021
La polizia di Victoria starebbe tentando di impedire ai media di mostrare immagini aeree delle proteste di Melbourne. Avrebbe quindi dato un ordine di no-fly agli elicotteri dei canali TV come Sky News. Curiosamente, si tratta dello stesso ordine impartito dalle autorità federali americani (il Dipartimento dei Trasporti di Pete Buttigieg, l’orgoglioso segretario homo che ha fatto sapere di recente di aver affittato un utero) ai media che stanno riportando della crisi immigratoria a Del Rio, Texas, dove decine di migliaia di immigrati haitiani stanno entrando illegalmente in territorio USA.
Ieri Renovatio 21 aveva mostrato alcuni di quei video che, dall’alto, davano conto della vastità della protesta.
WATCH: Huge group of construction workers protesting against force vaccines block highway in Melbourne.
— Election Wizard (@ElectionWiz) September 21, 2021
Emergono anche alcuni video enigmatici che mostrano come agli utenti Facebook australiani sia ora impedito di mettere un like a determinati commenti.
CORRUPT AUSTRALIAN MEDIA!
???????? ???????? ???????? ???????? ???????? ???????? ????????CHANNEL 9 MELBOURNE ???? ????
LOOK ???? AT THIS AUSTRALIA ???????? ???????? ????????ATTENTION
DIGITAL
SOLDIERS ???? ???? ???? pic.twitter.com/wM2alA2Q9l— Open your Mind ???????? @margarita150264 (@Margarita150264) September 21, 2021
Melbourne potrebbe essere il punto di svolta della protesta globale. Et pour cause: la follia dello Stato pandemico è stata subita dagli abitanti del Victoria più di chiunque altro.
Protesta
Violenza e caos mortale in Nepal. In fiamme il palazzo del governo

Il Primo Ministro nepalese KP Sharma Oli si è dimesso martedì, mentre le furiose proteste contro il governo si intensificavano nella capitale della nazione himalayana, Kathmandu.
L’esercito nepalese ha confermato che Oli e sei ministri del governo sono stati trasferiti in una località segreta dopo che i manifestanti hanno appiccato il fuoco alle residenze del Primo Ministro e del Vicepresidente.
Le proteste antigovernative e anti-corruzione sono diventate violente dopo che diverse importanti piattaforme di social media, tra cui Facebook, YouTube e X, sono state vietate lunedì. Questi siti sono tra i 26 che sono stati bloccati per non essersi registrati in base alle nuove normative, che secondo i media locali censurano la libertà di parola. Il divieto è stato revocato martedì.
Immagini da Kathmandu mostrano il fumo che si alza dal parlamento del Paese, incendiato dai manifestanti. I media locali hanno anche riferito che le case dei ministri sono state saccheggiate da gruppi numerosi.
Su internet circolano video non verificati in cui politici nepalesi sarebbero cacciati, picchiati e denudati.
In Nepal, politicians ban social media use and citizens burn down parliament. Politicians flee by helicopter. pic.twitter.com/6Sju9CH7Jm
— RadioGenoa (@RadioGenoa) September 9, 2025
In Nepal, citizens storm Communist Party headquarters and tear down hammer and sickle flag. pic.twitter.com/EVdpKaRDqE
— RadioGenoa (@RadioGenoa) September 9, 2025
In Nepal, homes of communist politicians are set on fire. pic.twitter.com/XDsk2kJl5U
— RadioGenoa (@RadioGenoa) September 9, 2025
Protesters in Nepal have attacked and burnt down the houses of Nepal’s President, Prime Minister and other Ministers.
Kathmandu airport has stopped all operations.#NepalGenZProtest pic.twitter.com/MHfWdAzqfb
— With Love Bihar (@WithLoveBihar) September 9, 2025
In Nepal, politicians ban social media, and citizens set fire to parliament. The politicians flee in helicopters, some are captured and beaten. pic.twitter.com/tkZspsV66b
— RadioGenoa (@RadioGenoa) September 9, 2025
Nepal’s Finance Minister is chased and beaten in the streets by protesters.
The govt of Nepal shut down social media access and many students were killed during protests. After that, the protests have gotten worse.pic.twitter.com/lbjcgniw1L
— Wall Street Mav (@WallStreetMav) September 9, 2025
In Nepal, homes of communist politicians are set on fire. pic.twitter.com/pR5jYqGxXu
— RadioGenoa (@RadioGenoa) September 9, 2025
Protesters have torched Nepal’s communist government’s state media publication. It has all gone up in flames as the nation rises up to overthrow the Marxists who imposed a total ban on social media days earlier.
pic.twitter.com/NooWJbb8Dy— Ian Miles Cheong (@stillgray) September 9, 2025
Government officials in Nepal are being hunted down—chased, stripped, and beaten in broad daylight.
The fury has reached the doors of power, with protesters setting fire to the homes of top leaders and even torching the parliament building.
Nepal’s rulers now can’t even walk… pic.twitter.com/60IC8NTGRW
— Shadow of Ezra (@ShadowofEzra) September 9, 2025
🔥🚨BREAKING NEWS: Nepal’s Finance Minister was just stripped of his clothes and chased into a river by angry protesters after they set the country’s parliament on fire.
— Dom Lucre | Breaker of Narratives (@dom_lucre) September 9, 2025
Sostieni Renovatio 21
Le proteste, guidate per lo più da persone tra la fine dell’adolescenza e i primi vent’anni, sono scoppiate lunedì, innescate dal divieto dei social media. Le autorità hanno confermato 19 morti nella sola Kathmandu, con circa 400 feriti, tra cui oltre 100 agenti di polizia.
«Mi sono unito a una protesta pacifica, ma il governo ha risposto con la violenza», ha dichiarato un ventenne, citato dall’agenzia di stampa AFP.
I disordini di questa settimana sono i peggiori degli ultimi decenni nella nazione himalayana, che ha dovuto affrontare periodicamente instabilità politica e difficoltà economiche da quando la monarchia indù è stata abolita nel 2008.
L’ente del turismo e la polizia nepalese hanno attivato tre servizi navetta per gli stranieri con autobus diretti all’aeroporto. Voli da destinazioni internazionali sono stati visti librarsi su Kathmandu da quando l’aeroporto è stato chiuso martedì mattina.
Dopo la sommossa, il governo nepalese ha revocato la decisione di vietare i siti di social media, in seguito alle violente proteste che hanno provocato 19 morti e oltre 400 feriti.
Secondo un articolo dell‘Hindustan Times, gli scontri si sono intensificati quando i dimostranti hanno sfondato le barriere di filo spinato e hanno tentato di entrare in una zona riservata vicino al parlamento, spingendo la polizia a sparare proiettili veri e gas lacrimogeni, nonché a utilizzare idranti e manganelli.
❗️Nepal Home Minister QUITS As Death Toll From Gen Z Social Media Ban Protest Rises To 19; 347 Injured https://t.co/HMgV8g440V pic.twitter.com/D2NdnJei5I
— RT_India (@RT_India_news) September 8, 2025
Aiuta Renovatio 21
«Come amici e vicini di casa, speriamo che tutti gli interessati esercitino moderazione e affrontino qualsiasi problema con mezzi pacifici e attraverso il dialogo», ha affermato martedì il ministero degli Esteri indiano in una nota. Il ministero ha aggiunto che sta monitorando attentamente gli sviluppi in Nepal ed è «profondamente rattristato» per la «perdita di molte giovani vite».
Dopo le proteste, il ministro degli Interni nepalese si è dimesso durante una riunione di gabinetto lunedì sera. Secondo quanto riportato da fonti locali, i manifestanti hanno dato fuoco alla residenza privata del ministro dell’Informazione e della Comunicazione.
Nonostante il governo abbia revocato il divieto sui social media, martedì a Kathmandu sono continuate le manifestazioni, dove la gente si è radunata fuori dal parlamento chiedendo la rimozione o lo scioglimento del governo. Alcuni manifestanti hanno dichiarato ai giornalisti che le loro preoccupazioni principali sono la disoccupazione e la corruzione.
Un enorme incendio ha devastato il palazzo Singha Durbar del Nepal, nel centro di Kathmandu, il principale complesso amministrativo del Paese, dopo che violente proteste hanno travolto la capitale della nazione himalayana.
Le immagini che circolano online mostrano l’edificio divorato dalle fiamme. Il palazzo, costruito nel 1908, è la sede del governo nepalese e ospita diversi ministeri e altre istituzioni chiave.
🚨 WATCH: Nepal’s Singha Durbar, the historic seat of Nepalese government, continues to burn.
Video source: Online Khabar pic.twitter.com/KhjCXWZN6L
— Sputnik India (@Sputnik_India) September 9, 2025
Visuals from #Nepal “Singha Durbar” is continuously burning..
(Video 📹: Threads) pic.twitter.com/A5031SAlmm
— JagathKrishna Yadav| जगत कृष्ण यादव|జగత్ కృష్ణ (@JagathKrishnaIN) September 9, 2025
#Nepal 🇳🇵: Anti-Government protesters raided the “Singha Durbar” Palace in #Kathmandu during the ongoing protests.
Some of the protesters are armed with 7.62x51mm #NATO British L1A1 SLR and Indian Ishapore 1A1 rifles (very likely taken from the Nepalese Forces). pic.twitter.com/ax7XE8CGD9
— War Noir (@war_noir) September 9, 2025
Iscriviti al canale Telegram
Martedì, i manifestanti avrebbero sfondato i cancelli occidentali del Singha Durbar, facendosi strada nell’area riservata e incendiando alcune parti dell’ingresso. Testimoni hanno riferito di pesanti scontri con le forze di sicurezza mentre la folla avanzava all’interno, secondo diversi organi di stampa.
Altri filmati condivisi online mostrano anche l’edificio del Parlamento nepalese in fiamme, con muri carbonizzati, fumo che si levava verso il cielo e incendi ancora accesi, mentre all’esterno si radunava una grande folla.
Nel settembre 2025, il governo del Nepal era guidato dal premier KP Sharma Oli, leader del Partito Comunista del Nepal (UML), in carica dal 15 luglio 2024 fino alla sua dimissione il 9 settembre 2025, a seguito delle violente proteste popolari. Ilministro degli Interni Ramesh Lekhak si è dimesso il 8 settembre 2025, assumendo la responsabilità morale per la violenta repressione delle proteste, che ha causato almeno 19 morti e centinaia di feriti. Dopo la dimissione di Oli, il Presidente Ram Chandra Paudel ha accettato la rinuncia e ha avviato il processo per nominare un nuovo primo ministro.
In Nepal dal 1996 al 2006 si è vissuta una guerra civile portata avanti soprattutto dal Partito Comunista del Nepal di fede maoista, noto anche come CPN o successivamente come CPN Maoist Centre.
La fine della monarchia in Nepal è un evento storico strettamente legato alla strage reale del 1° giugno 2001 e agli sviluppi politici successivi, culminati nell’abolizione della monarchia nel 2008. La notte del 1° giugno 2001, al palazzo reale di Narayanhiti a Kathmandu, avvenne una strage che sconvolse il paese. Secondo la versione ufficiale, il principe ereditario Dipendra Bir Bikram Shah aprì il fuoco durante una riunione familiare, uccidendo il re Birendra, la regina Aishwarya, altri membri della famiglia reale e infine se stesso. In totale, 10 persone persero la vita, tra cui il re, la regina, i loro figli e altri parenti stretti.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da Twitter
Protesta
I manifestanti a Parigi chiedono le dimissioni di Macron

Énorme !
« #MacronDémission » hurlent des milliers et des milliers de Français ce jour dans les rues de Paris à l’appel des Patriotes ! (cf vidéo ⤵️) Les Français en ont marre : il doit partir ! Parlementaires, reveillez-vous : votez la motion de destitution qui sera déposée… pic.twitter.com/tUa8NWh2cU — Florian Philippot (@f_philippot) September 6, 2025
Sostieni Renovatio 21
Mercoledì attivisti di sinistra e sindacati stanno pianificando scioperi e proteste separati, con lo slogan «Blocchiamo tutto». Lunedì Bayrou dovrà affrontare un voto di sfiducia mentre cerca sostegno per la sua proposta di bilancio, con la Francia alle prese con un deficit fiscale del 5,8% del PIL, quasi il doppio del limite UE del 3%. Il suo piano include tagli al lavoro nel settore pubblico, ai programmi di welfare e alle pensioni, misure che l’opposizione ha denunciato come misure che privilegiano la spesa militare rispetto al sostegno sociale. Come riportato da Renovatio 21, la Francia nei prossimi giorni potrebbe attraversare un collasso finanziario che ne travolgerebbe il governo.🚨 🇫🇷 ALERTE VIDÉO : Une grande manifestation de patriotes se déroule actuellement dans les rues de Paris, à l’initiative de Florian Philippot ! Un mot pour les soutenir ? pic.twitter.com/iwvClzwneP
— Wolf 🐺 (@PsyGuy007) September 6, 2025
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Protesta
La polizia tedesca contro la protesta per la ri-militarizzazione

Una marcia pacifista inizialmente pacifica a Colonia è sfociata in violenza sabato dopo gli scontri tra attivisti e polizia. I manifestanti protestavano contro i piani di Berlino di aumentare la spesa militare e gli aiuti a Ucraina e Israele.
La manifestazione, che secondo quanto riferito ha attirato quasi 3.000 persone, è stata organizzata dal gruppo pacifista «Disarma Rheinmetall». Rheinmetall principale produttore tedesco di armi.
Il gruppo ha organizzato diverse manifestazioni questa settimana, tra cui il blocco dell’accesso a un edificio della Bundeswehr mercoledì e una protesta davanti all’abitazione del CEO di Rheinmetall, Armin Papperger, a Meerbusch, vicino a Düsseldorf.
🤬Unglaublich! Die Polizei ist gerade mit voller Härte gegen die Antikriegsdemo „Rheinmetall entwaffnen“ in Köln vorgegangen.
Die Menschen, die sich gegen Krieg und Aufrüstung einsetzen, werden brutal angegriffen. So sieht also Meinungsfreiheit in Deutschland aus? 🤯 pic.twitter.com/16QSNghvEh
— Dr. Buzz (@DrBuzzzzz) August 30, 2025
📌 German Police Suppress Anti-War Demonstration – Public Anger Rising
According to Two Majors, German police dispersed an anti-war rally with force, where protesters carried slogans such as “Disarm Rheinmetall,” “No conscription,” and “We will not die in your wars!”… pic.twitter.com/CjQPI8BJWh
— Officer 🇫🇷 The opinion 🇩🇰 (@ThetruthDW) August 31, 2025
In Cologne, Germany, protesters are being beaten at an anti-war demonstration. Among the main slogans are “Disarm Rheinmetall,” “No conscription,” “We will not die in your wars!”, “No conscription into the army.”
⚡️Two Majors pic.twitter.com/0Ej6Cyibsc
— Beate Landefeld (@BeateLandefeld) August 31, 2025
🇩🇪 Yesterday, German police dispersed a rally calling for the demilitarization of Germany and detained several participants.
Around 3,000 people took to the streets of Cologne with the main slogan: “Disarm Rheinmetall” (the largest defense-industrial corporation).
+1 pic.twitter.com/AmEHVaizVv— Avinash K S🇮🇳 (@AvinashKS14) September 1, 2025
Sostieni Renovatio 21
Gli attivisti hanno affermato di opporsi ai piani del governo di aumentare la spesa per la difesa, di espandere l’esercito attraverso la coscrizione obbligatoria e di fornire supporto militare all’Ucraina e a Israele.
Le immagini della protesta di sabato mostravano striscioni con la scritta «deponete le armi» e «Non moriremo nelle vostre guerre».
Secondo quanto riportato dalle autorità locali, il corteo è stato ripetutamente interrotto dopo che la polizia ha segnalato di aver visto manifestanti mascherarsi e far esplodere fumogeni.
La Polizei ha anche affermato di aver intercettato un veicolo di scorta che trasportava pirotecnici, alcol denaturato e bombole di gas, affermando di essere stata infine costretta a disperdere la folla dopo che alcuni manifestanti hanno attaccato gli agenti.
Mindestens ein Demonstrant wurde bei dieser Aktion durch den Schlag eines Polizisten verletzt. #Köln #koe3008 #k3008 #RME #RME2025 pic.twitter.com/M0oP1nlAXo
— junge Welt (@jungewelt) August 30, 2025
2125 Auch außerhalb des Kessels prügelt die Polizei nun erneut auf friedliche Demonstrant:innen ein. #k3008 #RME #RME25 #RheinmetallEntwaffnen pic.twitter.com/TnZMw694q8
— Perspektive Online (@PerspektiveOn) August 30, 2025
Aiuta Renovatio 21
I video pubblicati online mostrano la polizia usare pugni, manganelli e gas lacrimogeni, con diversi attivisti visibilmente feriti. Diversi manifestanti sarebbero stati arrestati, anche se non è stato fornito alcun dato.
Un portavoce dei dimostranti ha accusato la polizia di aver attaccato gli attivisti, sostenendo che tra le 40 e le 60 persone sono rimaste ferite.
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha sospeso i limiti all’indebitamento per incrementare la spesa per la difesa, impegnandosi ad aumentarla al 3,5% del PIL entro il 2029, annunciando l’intenzione di espandere la Bundeswehr da circa 182.000 a 240.000 soldati attivi entro il 2031 e ha introdotto la registrazione obbligatoria per i diciottenni in preparazione di un potenziale ritorno alla coscrizione obbligatoria.
Il Merz ha inoltre suggerito che le truppe tedesche potrebbero essere dispiegate in Ucraina come parte di una forza di pace europea, nonostante il rifiuto della Russia di qualsiasi presenza di truppe occidentali in Ucraina sotto qualsiasi forma.
Su internet circolano immagini riguardanti anche le manifestazioni pro-Palestina svoltesi in questi giorni in Germania. Colpisce il video della signora in protesta centrata in pieno volto da un pugno da un agente della Polizei.
A woman protests the Gaza Holocaust in Germany.
Woman, Life, Freedom…? pic.twitter.com/uniwopFIzT
— Seyed Mohammad Marandi (@s_m_marandi) August 30, 2025
Come riportato ripetutamente negli anni pandemici da Renovatio 21, chi protestava in Germania subì una repressione brutale e disumanizzante da parte della Polizei e degli apparati di sicurezza dello Stato tedesco, che calpestò impunemente la Grundgesetz, la Costituzione tedesca, che dichiara al primo articolo la dignità umana come fondamento della Repubblica.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagini screenshot da Twitter
-
Spirito2 settimane fa
Vescovo messicano «concelebra» la messa con una «sacerdotessa» lesbica anglicana «sposata» che ha ricevuto l’Eucaristia
-
Armi biologiche1 settimana fa
I vaccini COVID «sono armi biologiche» che «hanno provocato danni profondi»: nuovo studio
-
Spirito1 settimana fa
Leone punisca l’omoeresia: mons. Viganò sull’udienza papale concessa a padre Martin
-
Vaccini7 giorni fa
Vaccino COVID, mentre Reuters faceva «fact-cheking sulla «disinformazione» il suo CEO faceva anche parte del CdA di Pfizer
-
Spirito2 settimane fa
Don Giussani, errori ed misteri di Comunione e Liberazione. Una vecchia intervista con Don Ennio Innocenti
-
Gender2 settimane fa
Transessuale fa strage in chiesa in una scuola cattolica: nichilismo, psicofarmaci o possessione demoniaca?
-
Salute2 settimane fa
I malori della 35ª settimana 2025
-
Geopolitica2 settimane fa
Mosca conferma attacchi missilistici ipersonici contro l’Ucraina