Geopolitica
Medvedev minaccia la fabbrica militare tedesca in Ucraina: «fuochi d’artificio»

L’ex presidente russo Demetrio Medvedev ha ironicamente affermato di aspettarsi uno «spettacolo di fuochi d’artificio» presso il nuovo stabilimento di produzione di armi del colosso industriale tedesco Rheinmetall in Ucraina.
Sabato la società germanica ha annunciato che uno dei suoi impianti di produzione nel paese è già operativo.
Il più grande produttore di armi tedesco ha finalizzato i piani per costituire una joint venture con il gruppo di difesa statale Ukroboronprom all’inizio di quest’anno, per produrre munizioni di artiglieria, veicoli blindati e sistemi di difesa aerea. Come parte dell’accordo di partnership, Rheinmetall, che produce una vasta gamma di armi tra cui i carri armati Leopard, ha dichiarato che avrebbe costruito quattro fabbriche sul suolo ucraino.
Sostieni Renovatio 21
Mosca ha risposto all’annuncio avvertendo che tali strutture sono considerate «obiettivi legittimi» per gli attacchi russi.
Sabato, il direttore della Rheinmetall, Armin Papperger, ha confermato che in Ucraina «le cose stanno progredendo» e «il primo impianto è già pronto».
«Abbiamo molti buoni piani. Il primo impianto è già operativo», ha detto durante un’intervista con il canale di notizie ucraino TSN. «L’industria della difesa ucraina è il nostro partner».
«Attualmente, abbiamo una struttura di produzione e una di manutenzione. Entro la fine dell’anno, avremo il primo veicolo da combattimento di fanteria Lynx all’avanguardia in Ucraina. Al momento, stiamo riparando veicoli da combattimento di fanteria e carri armati da combattimento principali», ha aggiunto, notando che la joint venture si è dimostrata produttiva.
Medvedev, che attualmente ricopre la carica di vice capo del Consiglio di sicurezza russo, ha commentato gli sviluppi lasciando intendere che il nuovo impianto sarà preso di mira dall’esercito russo.
Germany’s Rheinmetall has launched the first of its four weapons manufacturing plants in Ukraine. As promised, we’re looking forward to seeing some Russian fireworks on the premises. pic.twitter.com/nNIsCCJW5l
— Dmitry Medvedev (@MedvedevRussiaE) October 26, 2024
Aiuta Renovatio 21
«La società tedesca Rheinmetall ha lanciato la prima di quattro fabbriche militari in Ucraina. Come promesso in precedenza, attendiamo con ansia uno “spettacolo pirotecnico” russo celebrativo proprio nel sito di produzione», ha affermato in un post su X e sul suo canale Telegram, accompagnando il messaggio con un breve video di un’esplosione.
Rheinmetall aveva precedentemente affermato che il conflitto ucraino ha «significativamente migliorato le performance aziendali» e quasi raddoppiato l’utile operativo dell’azienda nella prima metà del 2024. L’azienda prevede di ricevere ordini superiori a 60 miliardi di euro entro la fine di quest’anno.
Come riportato da Renovatio 21, due anni fa era emerso che in caso di conflitto, al tempo la Germania ha munizioni per soli due giorni di guerra.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0); Immagine tagliata
Geopolitica
Israele arma e finanzia i combattenti drusi nella Siria meridionale

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
L’Arabia Saudita e il Pakistan firmano un patto di difesa reciproca

L’Arabia Saudita e il Pakistan, dotato di armi nucleari, hanno siglato un accordo formale di difesa reciproca, consolidando ulteriormente la loro partnership di sicurezza decennale tra le due nazioni musulmane.
La decisione giunge in seguito a una sessione congiunta straordinaria tra la Lega Araba e l’Organizzazione per la Cooperazione Islamica (OCI), durante la quale gli stati membri hanno condannato l’attacco israeliano della settimana precedente alla capitale del Qatar, Doha, mirato a funzionari del gruppo armato palestinese Hamas. Secondo i media, l’episodio ha sollevato timori tra le nazioni del Golfo riguardo alla capacità degli Stati Uniti di garantire la loro sicurezza.
Mercoledì a Riad, il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif hanno sottoscritto il patto di difesa tra i loro Paesi.
«Questo accordo, che riflette l’impegno comune di entrambe le nazioni a rafforzare la propria sicurezza e a promuovere pace e stabilità nella regione e nel mondo, mira a potenziare la cooperazione in materia di difesa tra i due paesi e a consolidare una deterrenza congiunta contro qualsiasi aggressione», si legge nella dichiarazione congiunta di Riad e Islamabad.
Sostieni Renovatio 21
Secondo l’accordo, qualsiasi attacco contro l’Arabia Saudita o il Pakistan «sarà considerato un’aggressione contro entrambi», si è sottolineato.
L’India, che a maggio ha affrontato un conflitto militare di quattro giorni con il Pakistan a seguito di un attacco terroristico contro turisti nel territorio dell’Unione di Jammu e Kashmir, ha dichiarato che «esaminerà le implicazioni di questo sviluppo per la nostra sicurezza nazionale e per la stabilità regionale e globale».
Nuova Delhi era al corrente dei legami di sicurezza tra Riad e Islamabad e sapeva che era in preparazione un patto di difesa tra le due parti, ha scritto su X il portavoce del Ministero degli Esteri indiano Randhir Jaiswal.
Un alto funzionario saudita ha dichiarato a Reuters che l’accordo con il Pakistan rappresenta «il culmine di anni di discussioni. Non è una risposta a Paesi o eventi specifici».
Le relazioni tra Arabia Saudita e India «sono più solide che mai. Continueremo a rafforzarle e a contribuire alla pace regionale in ogni modo possibile», ha aggiunto.
I legami militari tra Riad e Islamabad risalgono a oltre mezzo secolo fa, con migliaia di ufficiali sauditi addestrati in Pakistan, ai tempi della guerra in Afghanistan, quando con finanziamenti sauditi e comando americano si implementò quella che la CIA chiamava «Operazione Ciclone», con il reclutamento di jihadisti da tutto il mondo (all’epoca si chiamavano più pudicamente mujaheddin) allo scopo di combattere la presenza sovietica in Afghanistan.
Tra gli operativi sauditi che operavano nella zona vi era il rampollo di ricca famiglia Osama Bin Laden, che con altri gestiva quella che era il database dell’insieme delle forze islamiste convocate a combattere i soldati di Mosca, una lista poi chiamata al-Qaeda, che significa appunto «la base».
La partnership in ambito di difesa rimane attiva attraverso programmi di addestramento ed esercitazioni congiunte.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
La Spagna annulla accordi sulle armi con Israele per oltre 1 miliardo di dollari

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Pensiero5 giorni fa
Charlie Kirk, strategia della tensione e inferno sulla Terra
-
Autismo2 settimane fa
La sanità di Kennedy alza il tiro: autismo collegato al vaccino MPR e all’uso di paracetamolo durante la gravidanza
-
Spirito2 settimane fa
Mons. Viganò offre solidarietà a don Pompei, sospeso a divinis
-
Spirito2 settimane fa
Mons. Viganò reagisce alla pellegrinaggio romano omotransessualista
-
Pensiero2 settimane fa
Renovatio 21 saluta Giorgio Armani. Dopo di lui, il vuoto che inghiottirà Milano e l’Italia
-
Gender7 giorni fa
La sodomia come «idolatria indiretta». Mons. Schneider: il «pellegrinaggio LGBT» è un «abominio» che richiede «riparazione pubblica» di Leone
-
Cancro6 giorni fa
Vaccino e cancro, ricercatori italiani scoprono che il siero COVID è collegato a un forte aumento dei tumori
-
Autismo2 settimane fa
Trump condivide un video sulla correlazione tra vaccini e autismo