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Salute

McCullough: le persone guarite dal COVID non dovrebbero «in nessun caso» essere vaccinate

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In un incontro a Phoenix il dottor McCullogh, cardiologo di fama ora specializzatosi nel trattamento del COVID, ha parlato della questione dell’immunità naturale.

 

Quasi i due terzi del suo pubblico a Phoenix era guarito dal COVID-19, quindi il medico ha dato loro la buona notizia, fornendo una fonte completa che elenca 106 studi di ricerca che affermano che il recupero dal virus conferisce l’immunità acquisita naturalmente.

 

 «È robusta, è completa, è durevole», ha detto McCullough al suo pubblico.

 

La protezione naturale «e robusta, è completa, è durevole. Non puoi ottenerla di nuovo. Il vaccino non può migliorare la tua immunità naturale. Hai finito»

«Non puoi ottenerla di nuovo: è uno e fatto. Non farti ingannare su questo. I test [PCR] sono a intermittenza falsi positivi per sempre», ha affermato.

 

«È una e basta. Assolutamente sii fermo su questo. Non puoi ottenerla di nuovo. Il vaccino non può migliorare la tua immunità naturale. Hai finito».

 

Il medico ha fornito tre studi  – compendiati in una presentazione visionabili qui – che mostrano che gli individui guariti da COVID potrebbero essere «danneggiati dal vaccino Non puoi essere aiutato [da un vaccino]. Tre studi mostrano danni».

 

«Questa analisi di [Jennifer] Block sul British Medical Journal, ha stimato fino a maggio che probabilmente abbiamo avuto 120 milioni di persone negli Stati Uniti che hanno avuto il COVID-19». (diapositiva 64)

 

Ai guariti: «è pericoloso per te fare il vaccino. Non c’è alcuna opportunità di beneficio e solo un’opportunità di danno» ha concluso il medico

«La linea di fondo è che ha avuto molti commenti di esperti in questo articolo che dimostrano che coloro che avevano una storia di COVID-19 avevano [56%] più probabilità di sperimentare gravi effetti collaterali con il vaccino, incluso il ricovero in ospedale», ha aggiunto. 

 

«In nessun caso qualcuno che ha avuto COVID-19, la malattia respiratoria, deve andare avanti e farsi un vaccino. Non è clinicamente indicato, non è necessario dal punto di vista medico e posso dirti che questi sono i dati migliori che hanno».

 

«È pericoloso per te fare il vaccino. Non c’è alcuna opportunità di beneficio e solo un’opportunità di danno» ha concluso il medico.

 

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Salute

I malori della 42ª settimana 2025

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Da

Toscolano Maderno, provincia di Brescia: «Malore durante un’escursione sul monte Pizzocolo: muore 65enne». Lo riporta Bresciaoggi.

 

Sarcedo, provincia di Vicenza: «Malore giocando a beach volley: muore 40 giorni dopo il ricovero». Lo riporta Il Giornale di Vicenza.

 

Como: «Malore in auto, morto un uomo di 58 anni in via Canturina». Lo riporta QuiComo.

 

Cagli, provincia di Pesaro e Urbino: «Masai Club, addetto alla sicurezza muore per malore fulminante a 37 anni mentre esce di casa». Lo riporta il Corriere Adriatico.

 

Reggio nell’Emilia: «Malore in Comune, muore la dipendente». Lo riporta Il Resto del Carlino.

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Pordenone: «Malore al lavoro nella sua ditta: l’allarme di un dipendente, la corsa al pronto soccorso e la morte dopo 5 giorni». Lo riporta Il Gazzettino.

 

Treviso: «Stroncato da un malore a 57 anni: «Insegnava i balli della cultura albanese». Lo riporta Il Gazzettino.

 

Pinerolo, città metropolitana di Torino: «Causa un malore muore al mercato». Lo riporta la Voce Pinerolese.

 

Quarrata, provincia di Pistoia: «Lo storico benzinaio ucciso da un malore». Lo riporta La Nazione.

 

Treviso: «Malore agli impianti sportivi: morto il presidente del Tennis Trevignano». Lo riporta TrevisoToday.

 

Blevio, provincia di Como: «Malore nei boschi: muore un uomo molto conosciuto in paese». Lo riporta QuiComo.

 

Sanremo, provincia di Imperia: «Tragedia al bar, anziana muore stroncata da un malore». Lo riporta Riviera24.

 

Montorio, provincia di Teramo: «Muore in viaggio di nozze per un malore: si era sposato da appena tre mesi». Lo riporta Il Centro.

 

Bosisio Parini, provincia di Lecco: «Fuoristrada in auto: morto uomo di 49 anni». Lo riporta Il Giorno.

 

Agrigento: «Trovato morto sotto il furgone, l’autopsia ha chiarito: il cameriere-pastore ha avuto un malore improvviso». Lo riporta AgrigentoNotizie.

 

Teramo: «Malore in auto: deceduto un 70enne». Lo riporta ekuonews.

 

Lido Adriano, provincia di Ravenna: «Sub annegato, “un malore in acqua possibile causa”». Lo riporta RaiNews.

 

Limassol, Cipro: «Stroncata da un malore a 30 anni, il parroco ai funerali: “Non ci basta sapere come è morta, vogliamo sapere perché”». Lo riporta Il Gazzettino.

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San Donà di Piave, città metropolitana di Venezia: «Difende la moglie barista da due clienti molesti poi muore stroncato da un malore. Gli amici: “Lo abbiamo visto cadere”». Lo riporta Il Gazzettino.

 

Napoli: «Doppio incidente in poche ore: un morto per malore e diversi feriti». Lo riporta NapoliToday.

 

Treviso: «Un malore si porta via il tecnico informatico: ha donato gli organi». Lo riporta TrevisoToday.

 

Brescia: «Non si presenta a scuola, la trovano morta in casa: addio alla prof.». Lo riporta BresciaToday.

 

Cernobbio, provincia di Como: «Cernobbio, perde il controllo dell’auto per un malore: si ribalta e finisce nella strada sottostante, morto a 87 anni». Lo riporta CiaoComo.

 

Francavilla a Mare, provincia di Chieti: «Ha un malore mentre pesca, cade nel fiume e muore». Lo riporta Il Messaggero.

 

 

Pordenone: «Addio all’imprenditore, stroncato da un malore a 70 anni». Lo riporta PordenoneToday.

 

Boville Ernina, pronvincia di Frosinone: «Malore fatale per un operaio di una ditta di rifiuti». Lo riporta Virgilio.

 

Reggio nell’Emilia: «Alessandro Viani muore a 53 anni per un improvviso malore in casa». Lo riporta la Gazzetta di Reggio.

 

Vaie, città metropolitana di Torino: «Da un anno viveva nel presidio No Tav di Vaie: non ce l’ha fatta a trovare una casa, è morto per un malore». Lo riporta TorinoToday.

 

Torre Annunziata, città metropolitana di Napoli: «Malore fatale, muore mentre è alla guida». Lo riporta Virgilio.

 

Schio, provincia di Vicenza: «Malore alla guida, 85enne perde il controllo dell’auto e precipita giù per 60 metri in una scarpata». Lo riporta Il Gazzettino.

 

Corigliano Rossano, provincia di Cosenza: «Un 56enne colto da malore cade da una scala e muore». Lo riporta Calabria inchieste.

 

Monterosi, provincia di Viterbo: «Veterinario 63enne stroncato da malore improvviso». Lo riporta La Fune.

 

Benevento: «Malore alla guida, muore 59enne al Rione Ferrovia». Lo riporta Virgilio.

 

Crema: «Malore a scuola, 18enne soccorsa e portata al Maggiore». Lo riporta La Provincia di Cremona e Crema.

 

Cremona: «Malore improvviso durante il lavoro, elisoccorso in azione per una 41enne incinta». Lo riporta La Provincia di Cremona.

 

Arta Terme, ente di decentramento regionale di Udine: «Malore durante la “Staffetta d’autunno”: podista grave». Lo riporta il Messaggero Veneto.

 

Montecchio Maggiore, provincia di Vicenza: «Malore in casa, salvato dalla polizia locale». Lo riporta Vicenza Today.

 

Ancona: «Malore in classe: indagini sulle cause». Lo riporta La Notizia.net.

 

Ancona: «Accusa un malore durante la visita a Palazzo del Popolo e va in arresto cardiaco: 63enne rianimato dai vigili del fuoco». Lo riporta Virgilio.

 

Aosta: «Alta valle del Lys, malore nella notte: i soccorsi arrivano a piedi a 1800 metri». Lo riporta RaiNews.

 

Lecco: «Malore al presidio Asst Lecco di via Tubi: soccorsa una donna». Lo riporta Prima Lecco.

 

Piacenza: «Malore alla guida, salvato da tre giovani atleti». Lo riporta la Libertà.

 

Erbè, provincia di Verona: «Malore durante la partita di calcio, 25enne si accascia in campo. Lo staff lo salva con il defibrillatore, è grave». Lo riporta Il Gazzettino.

 

 

Genova: «Malore alla guida: 62enne in arresto cardiaco rianimato in strada». Lo riporta GenovaToday.

 

Livorno: «Accusa un malore alla guida dell’autobus e finisce contro un lampione: paura a bordo, soccorso il conducente». Lo riporta LivornoToday.

 

Pordenone: «Malore al volante di un bus: autista finisce contro quattro veicoli in sosta». Lo riporta PordenoneToday.

 

Treviso: «Stazione: turista straniera colta da malore, prontamente soccorsa dalla Polizia di Stato». Lo riporta Questure Polizia di Stato.

 

Cremona: «Paura in una scuola a Cremona: studentessa colpita da malore durante le lezioni, ricoverata in ospedale». Lo riporta Orizzonte Scuola Notizie.

 

Milano: «Colpito da un malore alla guida: perde il controllo dell’auto e si schianta». Lo riporta MilanoToday.

 

Giavera del Montello, provincia di Treviso: «Malore sull’impalcatura, operaio soccorso con l’autoscala dei pompieri». Lo riporta TrevisoToday.

 

Barberino Tavarnelle, città metropolitana di Firenza: «Ha un malore in mezzo alla strada, 55enne salvato da una catena umana di passanti». Lo riporta La Nazione.

 

Pisa: «uomo di 40 anni colto da malore in strada». Lo riporta Vtrend.

 

Ancona: «Pensano stia dormendo, invece è stato colto da un malore: soccorso un 50enne». Lo riporta Cronache Ancona.

 

Prato: «Tragedia sfiorata alla stazione. Ha un malore, cade su un binario: tratto in salvo prima dell’arrivo del treno». Lo riporta La Nazione.

 

Roma: «Malore mentre fa jogging. Una videochiamata gli salva la vita». Lo riporta Roma Today.

 

Medesano, provincia di Parma: «Camionista colto da un malore in autogrill: 66enne in elisoccorso al Maggiore». Lo riporta ParmaToday.

 

Fidenza, provincia di Parma: «Malore al parco, il cane corre a casa e dà l’allarme». Lo riporta la Gazzetta di Parma.

 

La Spezia: «Accusa un malore alla fermata del bus: portato d’urgenza in ospedale». Lo riporta la Città della Spezia.

 

Fermo: «Bimbo accusa malore, soccorso dall’eliambulanza: paura nel Fermano». Lo riporta CentroPagina.

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Giaveno, città metropolitana di Torino: «Giaveno, malore durante la fiera: muore un volontario della Protezione Civile». Lo riporta il Giornale La VBoce.

 

Sant’Antonino di Susa, città metropolitana di Torino: «malore fatale per un 20enne». Lo riporta l’agenda news.

 

Roma: «Colpito da un malore al Grande Fratello». Lo riporta Fanpage.

 

Pavia: «La madre di Andrea Sempio ha un malore in casa: ricoverata al San Matteo». Lo riporta Il Giorno.

 

Civitanova Marche, provincia di Macerata: «È morto Cesare Paciotti a causa di un malore: lo stilista delle calzature Made in Italy aveva 67 anni». Lo riporta Fanpage.

 

Catania: «Cavallo morto alla circonvallazione: fatale un malore». Lo riporta Virgilio.

 

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Salute

L’UE potrebbe vietare le sigarette con filtro

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L’Unione Europea sta considerando di vietare le sigarette con filtro e le sigarette elettroniche come parte del suo impegno per ridurre il consumo di tabacco nei Paesi membri. Lo riporta il tabloide tedesco Bild.   All’inizio di ottobre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riferito che l’Europa ha superato il Sud-est asiatico, diventando la regione con il maggior numero di fumatori al mondo, con circa 173 milioni di persone che hanno fatto uso di tabacco nel 2024, secondo i dati delle Nazioni Unite.   L’UE intende seguire le linee guida dell’OMS per «vietare i filtri al fine di ridurre l’attrattiva e il gusto delle sigarette», come riportato in un articolo pubblicato mercoledì.   Un progetto di legge del Consiglio Europeo, esaminato dal giornale, indicava che il divieto di produzione, importazione e distribuzione delle sigarette con filtro «porterebbe un contributo significativo alla riduzione del consumo di tabacco».   Questa misura, inoltre, limiterebbe l’esposizione dei non fumatori al fumo passivo e favorirebbe la protezione ambientale, si legge nel documento.   La bozza di legge considera anche il divieto delle sigarette elettroniche, o vape, come «opzione normativa aggiuntiva» in discussione a Bruxelles. Il progetto prevede inoltre che la vendita di sigarette, con o senza filtro, possa essere vietata in negozi, stazioni di servizio e chioschi in tutta l’UE. Il documento sottolinea l’importanza di proteggere le misure restrittive previste dall’UE dall’influenza dell’industria del tabacco.   Secondo la Bild, il progetto di legge sarà discusso durante la conferenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in programma a Ginevra dal 17 al 22 novembre.

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Se la normativa fosse adottata, equivarrebbe a un divieto effettivo delle sigarette nell’UE, dato che oltre il 90% di esse è prodotto con filtri, come evidenziato nel documento.   Una portavoce del Ministero della Salute tedesco ha dichiarato al giornale che la posizione comune degli Stati membri dell’UE sulla questione è ancora in fase di «coordinamento».   Come riportato da Renovatio 21, le sigarette sono al centro delle scelte politiche di tanti Paesi negli ultimi tempi.   La Russia si muove verso un bando totale delle sigarette elettroniche.   In campagna elettorale Joe Biden abbandonò l’idea di bandire le sigarette al mentolo per non irritare l’elettorato afroamericano.   La Cina sta valutando come contrastare il forte aumento di fumatori e vendita di sigarette.   La Nuova Zelanda ha stabilito che proibirà il tabacco a tutti i nati dopo il 2008.

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Cina

Pechino dichiara guerra al fumo

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Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

La Cina è il primo produttore e consumatore di tabacco, con 300 milioni di fumatori e oltre un milione di morti l’anno. Decine di divisioni provinciali hanno già stretto le norme e il piano «Healthy China 2030» punta a ridurre al 20% i fumatori adulti. Shanghai da mesi sta sperimentano i divieti anche all’aperto in aree sensibili. Intanto cresce l’attivismo civico e anche gli studenti spingono per campus liberi da fumatori.

 

In Cina è guerra aperta contro il vizio del fumo. Si tratta di un problema molto serio per un Paese considerato il maggiore produttore e consumatore di tabacco al mondo, con oltre 300 milioni di fumatori e più di un milione di persone che muoiono ogni anno per malattie legate ad esso.

 

Già nella prima metà dello scorso anno, 24 divisioni provinciali avevano introdotto normative locali per contrastare il consumo di tabacco. Mentre da tempo è in vigore l’iniziativa nazionale «Healthy China 2030», che mira a ridurre al 20% la percentuale dei fumatori dai 15 anni in su entro il 2030.

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Pioniera nel controllo del tabacco in Cina è stata la città di Shanghai, avendo istituito per prima il divieto di fumo nei locali pubblici al chiuso nel 2010. Da allora chiunque venga sorpreso accendersi una sigaretta all’interno di ambienti come scuole, ospedali, mezzi pubblici e ristoranti, riceverà prima un avvertimento e poi una multa da 50 a 200 yuan (da 6 a 24 euro circa), in caso di resistenza.

 

Nel tentativo di compiere un ulteriore sforzo per ridurre la dipendenza da tabacco, a marzo di quest’anno la città ha lanciato un programma pilota per combattere il fumo anche negli spazi pubblici all’aperto. Secondo le linee guida pubblicate dalle autorità locali, siti turistici, scuole, ristoranti e bar in tutta la città sono tenuti ad apporre cartelli antifumo nelle aree di attesa e a formare il personale per scoraggiare il vizio. I cittadini possono segnalare le violazioni chiamando un numero verde governativo. I trasgressori individuali rischiano multe fino a 200 yuan (circa 24 euro), mentre i locali possono essere multati fino a 30.000 yuan (circa 3.600 euro).

 

L’iniziativa sembra essere stata molto apprezzata dai residenti. Rispondendo a un sondaggio condotto dagli enti di regolamentazione sanitaria della città, oltre il 90% degli intervistati ha ammesso di non tollerare di essere costantemente esposto al fumo passivo mentre cammina per strada.

 

Tra di loro vi è anche Zhang Yu, impiegato finanziario di professione e fervente influencer antifumo. Alcuni video apparsi sui social media cinesi mostrano Zhang mentre affronta con modi gentili ma decisi coloro che violano il divieto di fumo nei centri commerciali, nei condomini, negli ospedali e in altri spazi pubblici di Shanghai, esortandoli a «spegnere la sigaretta o andarsene».

 

«Fumare è una questione molto personale, ma quando danneggia gli altri, diventa una cosa davvero brutta», ha dichiarato a Sixth Tone. Ha aggiunto, inoltre, che la maggior parte dei suoi interventi si risolve senza grossi intoppi e che solo in rari casi, trovandosi di fronte a dei fumatori ostinati, è stato costretto a chiamare la polizia. Sui social il sostegno a Zhang è pressoché unanime: in molti dichiarano di aver iniziato a seguire il suo esempio e lo incoraggiano a «continuare così».

 

Tra le fila dei paladini antifumo vi è anche Xu Lihong, operatrice sanitaria 26enne di Chengdu con oltre 5.600 follower su Xiaohongshu. «Non chiediamo ai fumatori di smettere definitivamente, ma crediamo che la libertà di fumare non debba andare a discapito del diritto altrui a evitare il fumo passivo», ha affermato Xu, autoproclamandosi «ambasciatrice del controllo del tabacco».

 

Per rendere più efficaci le misure antifumo nella sua città, l’attivista suggerisce di distinguere in modo inequivocabile le aree dove è consentito fumare da quelle dove invece non lo è. Ha notato infatti che quando i cartelli che indicano il divieto sono chiaramente visibili, le persone sono molto più propense ad accondiscendere ai suoi richiami.

 

Secondo Xu, inoltre, le sanzioni previste per chi viola la normativa sono troppo blande e per questo inefficaci. Nonostante le difficoltà, la giovane è ferma nel suo impegno e ha costruito una rete con altri attivisti antifumo per condividere esperienze e offrire supporto. «Spero in un futuro in cui tutti gli spazi pubblici siano liberi dal fumo passivo», ha affermato.

 

Zhang Ruicong, studentessa universitaria della provincia dello Zhejiang, ha raccontato di essere stata aggredita verbalmente dopo aver chiesto a una persona di smettere di fumare su una scala mobile della stazione ferroviaria. Le è capitato anche di vedere diversi uomini in un ristorante che continuavano a fumare accanto a dei bambini, nonostante i ripetuti solleciti a smettere.«Molte persone considerano il fumo una cosa normale o temono di causare problemi parlandone», ha affermato, sottolineando i radicati atteggiamenti sociali in Cina nei confronti di questa abitudine. Ha aggiunto che persino sua madre considera la sua posizione «estrema».

 

Nonostante tutto la giovane resta ottimista. Crede che a guidare il cambiamento su questo tema siano soprattutto le giovani generazioni e, citando la campagna «campus senza fumo» della sua università, ha ribadito come secondo lei «gli studenti siano catalizzatori del progresso sociale».

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Il cambiamento di atteggiamento nei confronti del fumo si riflette anche nella cultura popolare. Recentemente, diversi comici hanno incorporato una sorta di «propaganda antifumo» nei loro spettacoli, incontrando il favore del pubblico a livello nazionale.

 

Particolarmente indicativa è una vicenda accaduta lo scorso agosto a Shaoxing, città natale di Lu Xun (1881-1936), uno dei principali intellettuali della Cina moderna. Un murale raffigurante il famoso scrittore che fuma, situato presso il memoriale a lui dedicato, è stato al centro di un acceso dibattito dopo la denuncia di un visitatore, preoccupato per l’influenza negativa che l’immagine avrebbe potuto avere sui giovani. L’uomo, un certo Sun, non ha esitato a presentare un reclamo tramite la piattaforma governativa della provincia di Zhejiang, ritenendo che l’opera rischiava di rendere il fumo un’abitudine affascinante per gli adolescenti.

 

L’opinione pubblica si è quindi divisa tra i sostenitori di Sun, convinti che gli spazi pubblici dovrebbero evitare immagini che tendono a normalizzare il fumo, e i suoi oppositori, secondo cui rimuovere o apportare modifiche all’iconico ritratto avrebbe causato solo uno spreco di risorse pubbliche. Per questi ultimi, inoltre, agire in tal senso avrebbe significato compiere una distorsione storica, dal momento che all’epoca di Lu Xun il fumo non era considerato un vizio, né era condannato come un pericolo per la salute pubblica. Alla fine ha prevalso il secondo fronte: le autorità culturali locali hanno deciso di preservare il murale, in quanto ritenuto parte dell’immagine storica di Lu Xun.

 

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