Politica
Marcia pro Trump a Washington, Antifa e Black Lives Matter attaccano vecchi e bambini (VIDEO)
Immagini raccapriccianti dalla Million MAGA March tenutasi ieri sabato 14 novembre a Washington.
A latere della manifestazione si sono registrati episodi di intollerabile violenza, con attivisti anti-Trump – Antifa e Black Lives Matter – che hanno assaltato fisicamente i sostenitori del Presidente, al punto di arrivare ad alzare le mani su anziani e bambini.
Biden può bearsi di aver vinto le elezioni più truccate della storia, e magari pure farcela nel suo processo di ladrocinio elettorale. I suoi sostenitori se ne rendano conto: erediteranno un Paese sull’orlo della Guerra Civile.
Uno dei video più inquietanti riprende una famiglia assalita dagli anti-Trump. Si vede una madre che cerca di fuggire dalla zona con la figlia piccola. La bambina viene gettata a terra nel bel mezzo della rissa.
Black Lives Matter activists attack a family of Trump supporters. pic.twitter.com/SvRSy8pBda
— Ian Miles Cheong (@stillgray) November 14, 2020
La bambina viene gettata a terra nel bel mezzo della rissa
In un altro video disturbante, attaccano un anziano elettore di Trump. L’anziano gettato a terra viene pure umiliato con il lancio di un liquido sopra il suo corpo.
Joe Biden voters attack an elderly American.
We are not the same.
Will Joe Biden denounce?
— Benny (@bennyjohnson) November 15, 2020
L’anziano gettato a terra viene pure umiliato con il lancio di un liquido sopra il suo corpo
Una bancarella con materiale Pro Trump MAGA, gestita da un signore di colore, viene vandalizzata dalla teppa.
Antifa and Black Lives Matter activists vandalize a black man’s MAGA merch stall. pic.twitter.com/27bNiTzQ6P
— Ian Miles Cheong (@stillgray) November 15, 2020
Una bancarella di un signore di colore con materiale Pro Trump MAGA di un signore di colore viene vandalizzata
Una giovanissima coppia spaventatissima fugge via mentre già cominciano i lanci.
This is disgraceful. pic.twitter.com/8EN5UBVRZt
— Jack Posobiec ???????? (@JackPosobiec) November 14, 2020
Ecco gli attacchi alle persone che mangiano pacificamente al ristorante
Non può mancare un grande classico di questi ultimi anni, gli attacchi alle persone che mangiano pacificamente al ristorante.
Antifa and BLM members attack people who are eating dinner near BLM Plaza. They threw projectiles and a large firework. pic.twitter.com/w96nbZaJ8F
— Julio Rosas (@Julio_Rosas11) November 14, 2020
Attacchi ai ristoranti anche con petardi
Antifa/BLM continues to attack Trump supporters who are eating outside with fireworks in Washington, DC. pic.twitter.com/8k32VN4Sm7
— Julio Rosas (@Julio_Rosas11) November 15, 2020
Ecco il falò in effige di Trump e dei suoi simboli
Come accadeva, ecco il falò in effige del nemico e dei suoi simboli. Una foto di Trump con la bandiera per fondale è dato alle fiamme.
Anti-Trump crowd burns pro-Trump clothing in the streets of Washington, DC. pic.twitter.com/zDUnvj7K9r
— Julio Rosas (@Julio_Rosas11) November 14, 2020
L’Hilton di Washington preso d’assalto e protetto da decine di agenti in tenuta anti-sommossa.
DC Police rush to protect the entrance of a hotel near BLM Plaza. Lots of shoving by police. pic.twitter.com/KMoZOWjQOm
— Julio Rosas (@Julio_Rosas11) November 14, 2020
Accoltellamenti
Sostenitore di Trump accoltellato.
Here is a pro Trump marcher taking a knife from an apprehended BLM female protester. pic.twitter.com/8NLwGy6uCC
— Matthew Miller (@mattmiller757) November 15, 2020
Inevitabili le sostenitrici BLM sovrappeso e urlanti
Black Lives Matter attacca supporter di Trump a caso in strada. Inevitabili le sostenitrici BLM sovrappeso e urlanti.
Black Lives Matter militants are now assaulting Trump supporters at random in DC. Be safe out there. pic.twitter.com/RqZGZX4ZSV
— Ian Miles Cheong (@stillgray) November 14, 2020
Un’inquadratura mostra le due fazioni tenute separate da transenne e polizia.
LIVE in DC: Posturing and heckling takes place on both sides of a barricade in front of SCOTUS. @mattmiller757 reporting for The Post Millennialpic.twitter.com/IbCTCvju1s
— The Post Millennial (@TPostMillennial) November 14, 2020
Biden può bearsi di aver vinto le elezioni più truccate della storia, e magari pure farcela nel suo processo di ladrocinio elettorale. I suoi sostenitori se ne rendano conto: erediteranno un Paese sull’orlo della Guerra Civile.
Politica
Trump: Zelens’kyj deve indire le elezioni
Il presidente statunitense Donald Trump ha invitato l’Ucraina a convocare elezioni, mettendo in dubbio le autentiche prerogative democratiche del Paese in un’intervista a Politico diffusa martedì.
Trump ha lanciato una nuova provocazione a Volodymyr Zelens’kyj, il cui quinquennio presidenziale è terminato a maggio 2024, ma che ha declinato di indire consultazioni elettorali presidenziali, invocando la legislazione di emergenza bellica.
Lo Zelens’kyj era stato scelto alle urne nel 2019 e, a dicembre 2023, ha annunciato che Kiev non avrebbe proceduto a elezioni presidenziali o legislative fintantoché perdurasse lo stato di guerra. Tale regime è stato decretato in seguito all’acutizzazione dello scontro con la Russia a febbraio 2022 e, da allora, è stato prorogato più volte dall’assemblea nazionale.
Trump ha dichiarato a Politico che la capitale ucraina non può più addurre il perdurante conflitto come pretesto per rinviare il suffragio. «Non si tengono elezioni da molto tempo», ha dichiarato Trump. «Sai, parlano di democrazia, ma poi si arriva a un punto in cui non è più una democrazia».
Rispondendo a un quesito esplicito sull’opportunità di un voto in Ucraina, Trump ha replicato «è il momento» e ha insistito che si tratta di «un momento importante per indire le elezioni», precisando che, pur «stiano usando la guerra per non indire le elezioni», gli ucraini «dovrebbero avere questa scelta».
Come riportato da Renovatio 21, il presidente della Federazione Russa Vladimiro Putin ha spesse volte dichiarato di considerare illegittimo il governo di Kiev, sostenendo quindi per cui firmare un accordo di pace con esso non avrebbe vera validità.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Politica
Tentativo di colpo di Stato in Benin
#Gouvbenin | #Wasexo | #DefenseSecuriteBenin | 🚨📢 Tentative de déstabilisation de l’État et ses Institutions : Le Gouvernement rassure la populationhttps://t.co/QYgsl5eIfS pic.twitter.com/LiG1xJdmKG
— Gouvernement du Bénin 🇧🇯 (@gouvbenin) December 7, 2025
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Politica
Studenti polacchi pestano i compagni di classe ucraini
Alcuni studenti polacchi di un istituto tecnico di Słupsk, nel nord della Polonia, hanno aggredito e picchiato diversi compagni ucraini dopo che un docente li aveva apostrofati come «feccia», ha riferito martedì il portale Onet.
L’episodio si è verificato in una scuola professionale dove sono iscritti numerosi adolescenti ucraini in corsi di formazione. L’avvocato Dawid Dehnert, contattato dai familiari delle vittime, ha citato una registrazione in cui l’insegnante avrebbe definito gli ucraini «feccia» e li avrebbe minacciati di farli bocciare «perché vi farò vedere cosa significa essere polacchi».
I genitori dei ragazzi aggrediti hanno raccontato ai media che uno studente polacco era solito riprodurre in aula il rumore di bombe e razzi, rivolgendosi ai compagni ucraini con frasi come «è ora di nascondervi», senza che il docente intervenisse. «L’atteggiamento del professore ha non solo danneggiato gli studenti ucraini, ma ha anche incoraggiato e tollerato atteggiamenti xenofobi negli altri», ha commentato Dehnert.
Brutalny atak na Ukraińców w Słupsku?
Świadkowie relacjonują, że 17.11.2025 r. w pobliżu szkoły „Budowlanka” kilku starszych chłopaków miało brutalnie pobić ukraińskich nastolatków, krzycząc w ich kierunku obraźliwe hasła. Atak przerwała dopiero kobieta wzywająca policję #słupsk pic.twitter.com/GigFwc4tYv
— Aktualny Spotted Słupsk (@ASpottedSlupsk) November 30, 2025
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La situazione è precipitata al termine delle lezioni, quando i giovani ucraini sono stati assaliti fuori dall’edificio da coetanei polacchi più grandi. «Uno degli aggressori ha prima sputato in faccia a un ragazzo ucraino gridando “in testa, puttana ucraina” e poi lo ha colpito con pugni», ha riferito l’avvocato.
A seguito del pestaggio, un sedicenne ucraino ha riportato la frattura della clavicola e un altro una sospetta commozione cerebrale. Un video circolato sui social riprende parzialmente la rissa, mostrando tre studenti che infieriscono su uno di loro fino a scaraventarlo a terra.
L’aggressione si è interrotta solo quando una passante ha minacciato di chiamare la polizia. Una madre ha dichiarato a Onet di essersi recata immediatamente alla stazione più vicina per denunciare i fatti, ma di essere stata respinta perché «non c’era nessun agente disponibile» e di aver potuto formalizzare la querela solo il giorno successivo.
L’episodio si colloca in un contesto in cui la Polonia resta una delle principali mete UE per gli ucraini in fuga dal conflitto: secondo Statista, quasi un milione di cittadini ucraini risultano registrati nel Paese sotto regime di protezione temporanea.
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Immagine screenshot da Twitter
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