Economia
L’UE riapre il caso di «elusione fiscale» di Apple: in ballo 13 miliardi di euro
Un tribunale dell’UE ha commesso errori legali quando si è pronunciato a favore del colosso tecnologico americano Apple in un caso fiscale da 13 miliardi di euro (14 miliardi di dollari), ha dichiarato giovedì un consulente della massima corte europea, come riportato da Reuters.
Secondo l’avvocato generale della Corte di giustizia dell’UE (CGUE), Giovanni Pitruzzella, i giudici dovrebbero annullare la sentenza del Tribunale e rinviare la causa al tribunale di grado inferiore.
Secondo Pitruzzella, ora nominato giudice costituzionale della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella, la sentenza della Corte sui «tax ruling» adottati dall’Irlanda per di Apple «va annullata». Le conclusioni dell’avvocato generale, si ricorda, non vincolano la Corte di Giustizia Europea.
L’avvocato generale sostiene anche che il Tribunale non abbia valutato in modo corretto la presenza e le implicazioni di alcuni «errori metodologici» che, secondo la determinazione della Commissione, influenzavano negativamente le decisioni in materia di ruling fiscale. Secondo l’opinione dell’Avvocato generale, è quindi essenziale che il Tribunale riesamini la situazione.
In una storica decisione del 2020, il Tribunale dell’UE si era schierato dalla parte di Apple, annullando di fatto la dichiarazione della Commissione Europea secondo cui alla società statunitense era stato concesso un vantaggio economico attraverso le leggi fiscali irlandesi.
La sentenza è stata un duro colpo per la commissaria europea alla concorrenza Margrethe Vestager, che nel 2016 aveva ordinato al colosso della tecnologia di rimborsare 13 miliardi di euro di tasse non pagate all’Irlanda, dopo che il paese avrebbe concesso «benefici indebiti» all’azienda.
Sia Apple che l’Irlanda hanno contestato le affermazioni. Il colosso della tecnologia ha insistito sul fatto che non ha mai chiesto un trattamento speciale, accusando l’UE di cercare di riscrivere la storia. Il CEO di Apple, Tim Cook, ha descritto lo scandalo come «una schifezza politica totale».
Secondo l’agenzia Reuters, la CGUE dovrebbe pronunciarsi sul caso nei prossimi mesi.
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Come riportato da Renovatio 21, già due anni fa il valore in borsa di Apple aveva superato i tre trilioni di dollari, facendo della società creata da Steve Jobs il gruppo economico privato finanziariamente più grande della storia umana.
Quest’anno Apple è incappata nelle accuse della Procura di Parigi che ha indagato Apple per la presunta «obsolescenza programmata» dei sui prodotti.
In Russia, in vece, il servizio di sicurezza FSB ha accusato la CIA di aver installato malware su migliaia di telefoni Apple utilizzati da cittadini russi e diplomatici stranieri che lavorano nella Federazione Russa, al punto che a marzo, il quotidiano Kommersant aveva riferito che ai membri dell’amministrazione presidenziale russa era stato detto di gettare via i loro iPhone.
La scoperta costituirebbe un’ulteriore prova della stretta collaborazione tra Apple e la comunità dell’intelligence statunitense, ha affermato l’FSB, aggiungendo causticamente che «la politica dichiarata di garantire la privacy dei dati personali degli utenti Apple non ha nulla a che fare con la realtà».
L’FSB ha anche accusato Apple di «fornire ai servizi di Intelligence americani un’ampia gamma di opportunità per esaminare qualsiasi persona di interesse per la Casa Bianca, compresi i loro partner in attività anti-russe, nonché i propri cittadini».
Come riportato negli scoop del giornalista d’inchiesta Glenn Greenwald, Apple era coinvolta nelle rivelazioni del 2013 da Edward Snowden riguardanti il programma di sorveglianza PRISM attuato dalla NSA.
Secondo quanto riferito, l’agenzia statunitense di spionaggio elettronico raccoglie diversi tipi di dati, tra cui contatti, messaggi e conversazioni istantanee (sia testuali, video che audio), email, dati memorizzati, chiamate VoIP, trasferimenti di file, videoconferenze, notifiche di attività, dettagli dei social network, coordinate GPS e informazioni classificate come «richieste speciali».
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Immagine di Jon Rawlinson via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Economia
I mercati argentini salgono dopo la vittoria elettorale di Milei, che ringrazia il presidente Trump
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«Grazie, Presidente Trump, per la fiducia accordata al popolo argentino. Lei è un grande amico della Repubblica Argentina. Le nostre nazioni non avrebbero mai dovuto smettere di essere alleate. I nostri popoli vogliono vivere in libertà. Contate su di me per lottare per la civiltà occidentale, che è riuscita a far uscire dalla povertà oltre il 90% della popolazione mondiale».Gracias Presidente @realDonaldTrump por confiar en el pueblo argentino. Usted es un gran amigo de la República Argentina. Nuestras Naciones nunca debieron dejar de ser aliadas. Nuestros pueblos quieren vivir en libertad. Cuente conmigo para dar la batalla por la civilización… pic.twitter.com/G4APcYIA2i
— Javier Milei (@JMilei) October 27, 2025
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Economia
Il declino economico tedesco è «drammatico»: studio sul «rischio di condizioni italiane»
Il declino economico della Germania sta assumendo contorni «drammatici» dopo anni di crescita stagnante e tentativi falliti di invertire la tendenza, ha avvertito il direttore dell’istituto IFO di Monaco, uno dei principali centri di ricerca economica in Europa.
Un recente studio dell’istituto rivela che l’economia tedesca è ferma dal 2018. La spesa pubblica per pensioni, scuole e infrastrutture è aumentata del 25% dal 2015, mentre gli investimenti aziendali in macchinari e stabilimenti sono scesi sotto i livelli del 2015.
Clemens Fuest, presidente dell’IFO, ha dichiarato che la situazione economica critica pone la Germania a rischio di «condizioni italiane», un’espressione usata per indicare una prolungata debolezza economica, stagnazione e inefficienze strutturali, spesso associate all’economia italiana.
«La Germania è in declino economico da anni. La situazione è diventata drammatica», ha detto Fuest al quotidiano Bild in un’intervista pubblicata domenica. «Meno investimenti privati significano meno crescita, minori entrate fiscali e, di conseguenza, meno risorse per i servizi pubblici nel medio termine».
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L’analista ha sottolineato che la recessione sta già colpendo «milioni» di cittadini tedeschi, che avvertono un «calo del tenore di vita», e ha avvertito che senza riforme rapide il Paese potrebbe affrontare una recessione lunga 25 anni.
Fuest ha sollecitato il governo a sviluppare entro sei mesi un «piano di riforme completo», che includa anche la revisione del sistema pensionistico. Ha inoltre chiesto di ridurre gli oneri burocratici per le piccole e medie imprese, eliminando normative su emissioni di CO2, catene di approvvigionamento e salari minimi, che a suo avviso aumentano i costi senza generare valore. La loro rimozione, ha sostenuto, potrebbe produrre fino a 146 miliardi di euro (170 miliardi di dollari) di benefici economici annuali.
L’economia tedesca si è contratta nel 2024, dopo un calo dello 0,3% nel 2023, segnando la prima flessione annuale consecutiva dall’inizio degli anni 2000. L’aumento dei costi energetici, dovuto in gran parte alla perdita di accesso al gas russo a basso costo a causa delle sanzioni legate all’Ucraina, è stato indicato come una delle principali cause della recessione. Ad agosto, il cancelliere Friedrich Merz ha riconosciuto che l’economia versa in una «crisi strutturale», con vasti settori «non più realmente competitivi».
Sia l’IFO che il Fondo Monetario Internazionale prevedono per la Germania una crescita vicina allo zero per quest’anno, intorno allo 0,2%, con un’attività economica complessiva stagnante.
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Economia
Trump grazia l’ex CEO del gigante delle cripto Binance
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