Nucleare
L’Ucraina attacca ancora il sito atomico russo di Kursk. Mosca: «terrorismo nucleare»
Un drone ucraino che trasportava una granata anticarro ha tentato di raggiungere la centrale nucleare di Kursk durante la notte. Lo riporta l’agenzia di stampa TASS, citando una fonte della polizia locale.
Secondo il rapporto, il veicolo aereo senza pilota è stato intercettato da contromisure di guerra elettronica ed è precipitato nei pressi di un deposito di combustibile nucleare esaurito. La TASS ha pubblicato foto dell’aereo e del suo carico utile. Presentava il logo dell’Esercito dei droni, un progetto del governo ucraino mirato ad aumentare la disponibilità di tali aerei per le sue forze, ha affermato l’agenzia.
All’inizio di questo mese, Kiev ha inviato migliaia di truppe nella regione di Kursk nel tentativo di conquistare il territorio russo. La centrale nucleare si trova vicino alla città di Kurchatov, a circa 60 chilometri dal confine. I funzionari russi hanno accusato Kiev di aver lanciato attacchi alla struttura durante l’incursione.
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Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, ha descritto l’ultimo incidente come un atto di «terrorismo nucleare». Ha chiesto una risposta da parte dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), l’organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite.
Il direttore dell’AIEA Rafael Grossi dovrebbe visitare la centrale elettrica di Kursk la prossima settimana su invito del governo russo. Si prevede che visiterà Kiev in seguito.
«L’attività militare nelle vicinanze di una centrale nucleare è un serio rischio per la sicurezza nucleare», ha affermato giovedì il funzionario delle Nazioni Unite. «La mia visita alla KNPP la prossima settimana ci fornirà un accesso tempestivo per valutare in modo indipendente la situazione».
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Immagine di Dmitriy 92 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Nucleare
La Russia testa con successo un missile da crociera a propulsione nucleare con gittata illimitata
🚨🚨 Unlimited-range Burevestnik joins Russia’s elite missile club — after flying 14K km
A glimpse inside Russia’s top-tier arsenal 🧵👇 https://t.co/IjcrJRWJp5 pic.twitter.com/fABARGFVJs — Sputnik India (@Sputnik_India) October 26, 2025
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Nucleare
Stupende immagini della fusione nucleare
Impressionanti immagini giungo dall’azienda britannica Tokamak Energy, che ha scattato ad alta velocità delle foto a colori di ciò che accade dentro, appunto, un tokamak, acronimo russo per «camera toroidale con spire magnetiche», cioè un reattore nucleare a fusione a forma di ciambella.
Vediamo qui una nube rosa di plasma di idrogeno luminoso che raggiunge temperature superiori a quelle del nucleo del Sole, il tutto imprigionato in un potentissimo campo magnetico. Ciò che vediamo è solo la luce visibile proveniente dal bordo del plasma, perché il nucleo del plasma è così caldo che non emette alcuna luce visibile.
Nell’angolo in alto a destra, si può anche assistere allo spettacolo abbagliante dei granuli di litio iniettati nella camera, scrive Futurism. Inizialmente di un rosso brillante, i granuli di litio cadono più in profondità nel plasma, mentre la ionizzazione lo trasforma in un alone sfocato di un verde brillante.
Plasma is better in colour! Watch one of our latest #plasma pulses in our ST40 tokamak, filmed using our new high-speed colour camera at an incredible 16,000 frames per second.
Each pulse lasts around a fifth of a second. What you’re seeing is mostly visible light from the… pic.twitter.com/jWKmcl0tEx
— Tokamak Energy (@TokamakEnergy) October 15, 2025
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«La telecamera a colori è particolarmente utile per esperimenti come questi», ha affermato Laura Zhang, fisica di Tokamak Energy, in una nota. «Ci aiuta a identificare immediatamente se le impurità gassose che stiamo introducendo irradiano nel punto previsto e se le polveri di litio penetrano nel nucleo del plasma».
La fusione nucleare, il processo che da miliardi di anni alimenta le stelle come il nostro Sole, avviene quando l’enorme gravità stellare fa collidere atomi leggeri, come l’idrogeno, in un plasma rovente, generando calore durante la loro unione. Riprodurre questo fenomeno sulla Terra è complesso, poiché manca la gravità stellare che facilita la collisione degli atomi.
Un tokamak risolve parzialmente il problema, usando potenti campi magnetici generati da superconduttori per confinare il plasma, troppo caldo per essere contenuto da materiali solidi. Tuttavia, il combustibile, come gli isotopi di idrogeno (deuterio e trizio), è problematico: il deuterio è raro e si estrae dall’acqua di mare, mentre il trizio, ancora più scarso, va prodotto irradiando il litio, un metallo difficile da reperire. Rispetto alla fissione nucleare, che usa uranio o plutonio, la fusione è più sicura, con radiazioni a breve emivita.
Attualmente, però, i nostri esperimenti di fusione consumano più energia di quanta ne producano, rendendola ancora impraticabile, anche se i progressi sono promettenti per la ricerca scientifica. Recenti studi sulla superconduttività condotti al politecnico bostoniano MIT sembrano indicare che la fusione è tuttavia pienamente possibile. Altre svolte si sarebbero avute a Princeton, in Corea e in Giappone.
Come riportato da Renovatio 21, la Cina in particolare sembra aver intrapreso la corsa all’ottenimento della tecnologia a fusione atomica, con il primo reattore a fusione-fissione programmato già per il 2030.
Una volta scoperto un processo stabile per ottenere la fusione, potrebbe entrare in giuoco l’Elio-3, una sostanza contenuta in grande abbondanza sulla Luna, dove la Cina, come noto, sta operando diverse missioni spaziali di successo. Da qui potrebbe svilupparsi definitivamente il ramo cosmico dello scacchiere internazionale, la geopolitica spaziale che qualcuno già chiama «astropolitica», e già si prospetta come un possibile teatro di guerra.
La cooperazione mondiale per la fusione era un’idea portata avanti dallo scienziato atomico sovietico Igor Kurchatov. Essa potrebbe quindi passare anche per una collaborazione nello spazio, che ad oggi pare assai difficile.
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Immagine screenshot da Twitter
Nucleare
Conferenza mondiale sulla fusione nucleare in Cina
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