Pedofilia
L’ONU cerca di depenalizzare il sesso con i minorenni

Due organismi delle Nazioni Unite hanno pubblicato un rapporto che delinea un’agenda per depenalizzare tutte le attività sessuali «consensuali», anche tra adulti e minori. Lo riporta l’emittente statunitense Fox News.
Secondo quanto dichiarato dalla testata americana, «esperti legali internazionali» che lavorano per la Commissione Internazionale dei Giuristi (ICJ) con sede a Ginevra, insieme a UNAIDS e all’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR), hanno formulato i suggerimenti in un recente rapporto intitolato «I principi dell’8 marzo per un approccio al diritto penale basato sui diritti umani che vieta la condotta associata a sesso, riproduzione, uso di droghe, HIV, senzatetto e povertà».
«Il processo di elaborazione… ha incluso giuristi esperti, accademici, operatori legali, difensori dei diritti umani e varie organizzazioni della società civile che lavorano in diverse tradizioni legali» ha detto a Fox News portavoce degli organismi che hanno prodotto il rapporto, che esso è stato «sviluppato nel corso di un processo consultivo di cinque anni.
Il rapporto chiede la depenalizzazione dei reati relativi a «sesso, uso di droghe, HIV, salute sessuale e riproduttiva, senzatetto e povertà».
Il documento non offre un’età suggerita per il consenso sessuale, ma afferma che «la condotta sessuale che coinvolge persone al di sotto dell’età minima prescritta a livello nazionale per il consenso al sesso può essere consensuale di fatto, se non per legge».
Il rapporto suggerisce inoltre che avvocati, giudici e forze dell’ordine dovrebbero tenere conto «dei diritti e della capacità delle persone di età inferiore ai 18 anni di prendere decisioni in merito all’impegno in una condotta sessuale consensuale e del loro diritto di essere ascoltati nelle questioni che li riguardano».
Take notice of who remains silent about this. That means they support pedophilia.
— Ian Miles Cheong (@stillgray) April 16, 2023
«In virtù delle loro capacità in evoluzione e della loro progressiva autonomia, le persone di età inferiore ai 18 anni dovrebbero partecipare alle decisioni che le riguardano, tenendo conto della loro età, maturità e interesse superiore, e con un’attenzione specifica alle garanzie di non discriminazione», afferma il documento onusiano.
Il rapporto è stato pubblicato in occasione della Giornata internazionale della donna. Tuttavia, sia pur esprimendosi in termini di «diritti umani» e «diritti trans», il rapporto delinea una strategia che renderebbe effettivamente legale la pedofilia.
Su Twitter la reazione è stata dura, con utenti che scrivono che «l’ONU è piena di pedofili».
The UN is full of pedophiles!!!! https://t.co/9z6l6AGW8k
— Theo Fleury (@TheoFleury14) April 16, 2023
Infilato nel documento, ovviamente, c’è anche l’aborto, che «deve essere tolto completamente dall’ambito del diritto penale». Viene chiesto inoltre di rendere le punizioni meno dure per le donne incinte che consumano droghe o alcol quando sanno di essere aspettare un bambino.
In passato, scandali a carattere pedofilo avevano coinvolto ambienti ONU.
Ci fu anni fa il caso di Peter Newell, un ex consulente UNICEF attivista dei diritti dei bambini è stato condannato a più di sei anni di reclusione per aver abusato sessualmente di un dodicenne negli anni Sessanta. Newell era noto come uno degli autori del Manuale di attuazione dell’UNICEF per la Convenzione sui Diritti del Bambino che, tra le altre cose, esortava i genitori a non sculacciare i figli. Il sito web dell’Ufficio dell’Alta Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite in un post del 2013 identifica Newell come «il Coordinatore dell’Iniziativa Globale per porre fine a tutte le punizioni corporali dei bambini».
Nel 2017 le forze di pace ONU avevano messo in piedi ad Haiti un traffico pedofilo di bambini nemmeno adolescenti, pagati per le loro cui prestazioni in centesimi di dollaro o in biscotti. Il reportage dell’Associated Press scriveva che questo di «network pedofilo ONU», nonostante le vittime, non fu arrestato nessuno.
Nel 2018 Andrew MacLeod, ex capo delle operazioni del Centro di Coordinamento delle emergenze delle Nazioni Unite, in un’intervista data al tabloid britannico Sun dichiara che gli operatori delle Nazioni Unite negli ultimi dieci anni hanno violentato 60.000 persone, abusando della propria posizione verso le persone vulnerabili che in teoria avrebbero dovuto proteggere.
McLeod sostenne altresì che 3.300 pedofili lavorano per le agenzie delle Nazioni Unite. «I reati di stupro minorile vengono inavvertitamente finanziati in parte dai contribuenti del Regno Unito», disse l’ex alto funzionario ONU al quotidiano britannico.
«Ci sono decine di migliaia di operatori umanitari in tutto il mondo con tendenze pedofile, ma se indossi una maglietta dell’UNICEF nessuno ti chiederà cosa stai facendo (…) Hai l’impunità di fare tutto ciò che vuoi». Questo problema, disse McLeod, è «endemico nel settore degli aiuti di tutto il mondo».
Di pedofili ONU si parlava in un vecchio romanzo di Marc Saudade, Bersagli mobili (1984). Marc Saudade sarebbe lo pseudonimo dell’ex senatore PD, giornalista direttore dell’Unità nonché funzionario del gruppo FIAT Furio Colombo. Era un romanzo, scriveva un vecchio articolo de Il Giornale, «con sesso, sadismo e un pizzico di pedofilia».
«Bersagli mobili – spiegava sempre l’articolo de Il Giornale – parlava di funzionari ONU coinvolti in traffici di bambini laotiani e cambogiani. C’erano frasi tipo: “Da queste parti, una bambina pelle e ossa è considerata un’ottima merce”».
Come riportato da Renovatio 21, è recente l’esternazione del ministro spagnolo per l’uguaglianza Irene Montero che ha affermato che i bambini «possono amare o avere rapporti sessuali con chi vogliono».
«I bambini hanno il diritto di sapere che possono amare o avere rapporti sessuali con chi vogliono, purché basati sul consenso» ha detto il ministro durante una riunione della Commissione per l’uguaglianza del Congresso dei deputati al Parlamento spagnolo. «Questi sono diritti che devono essere riconosciuti».
Lo scorso giugno era emerso il caso di un «professore di etica» norvegese secondo cui la pedofilia dovrebbe essere classificata come una «sessualità innata» e che informazioni sulla pedofilia dovrebbero essere insegnate nelle scuole. La parola usata qui «destigmatizzazione».
A inizio anno invece un professore universitario americano aveva asserito che sarebbe un «errore» pensare che la pedofilia sia sbagliata.
Sempre a giugno 2022 la testata americana USA Today ha cancellato frettolosamente una serie di tweet dopo che alcuni utenti si erano scandalizzati e avevano cominciato a sostenere che equivalevano alla «normalizzazione della pedofilia». Il giornale, nominando con sicumera «la scienza», affermava che la pedofilia era «determinata nel grembo materno». Dell’anno scorso invece la notizia che i giornalisti australiani non possono più usare la parola pedofilia.
Nel 2018, una conferenza TED Talk in Germania, tolta dalla rete e spesso ricaricata da alcuni utenti, destò scandalo perché la speaker sosteneva che la pedofilia non era una scelta, ma un tratto immutabile della persona. E abbiamo trovato singolare come a Dublino due anni fa una protesta contro la pedofilia abbia subito l’irruzione di un gruppo Antifa.
Più inquietante ancora il racconto di una madre, di cui si è dato conto su Renovatio 21, su un incontro con uno sconosciuto che osservava il di lei figlio al campo sportivo.
Vi è, in questo crescendo orrendo, una sigla che comincia ad emergere: MAP, «minor attracted person», cioè persona attratti da minori.
Sappiamo come il cambiamento del linguaggio sia il primo segno di un passaggio di fase nella Finestra di Overton.
Negare che stiano spingendo la pedofilia verso un percorso di oscena accettazione sociale è oramai ridicolo. Come scrive Elisabetta Frezza nel libro Malascuola, «una miriade di dati oggettivi e documentali sta a dimostrare come la pedofilia sia ormai lanciata sulla strada della normalizzazione attraverso le fasi della finestra di Overton, per diventare nella percezione diffusa una mera forma del comportamento sessuale».
La Finestra di Overton sulla pedofilia sembra essere spalancata da tempo.
Pedofilia
Roblox è invaso da «predatori di bambini»: causa in uno Stato americano

Il procuratore generale della Louisiana ha intentato causa contro la popolarissima piattaforma di gioco online per bambini Roblox, sostenendo che «mette a repentaglio la sicurezza dei bambini» ed è «invasa da contenuti dannosi e predatori di bambini». Lo riporta LifeSiteNews.
In una causa intentata giovedì nel 21° distretto giudiziario della Louisiana, il procuratore generale dello Stato Liz Murrill accusa Roblox di facilitare la distribuzione di materiale pedopornografico e lo sfruttamento sessuale dei bambini, omettendo consapevolmente e intenzionalmente di implementare controlli di sicurezza di base per proteggere i minori dai predatori.
Roblox «dà priorità alla crescita degli utenti, ai ricavi e ai profitti rispetto alla sicurezza dei bambini», ha osservato la Murrill.
«Ogni genitore dovrebbe essere consapevole del pericolo chiaro e attuale che Roblox rappresenta per i propri figli, in modo da poter impedire che l’impensabile accada nella propria casa», ha affermato Murrill.
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Lanciato nel 2006, il sito facilita le «esperienze» online per i suoi oltre 80 milioni di utenti attivi ogni giorno, il 40% dei quali ha meno di 12 anni, e incoraggia gli utenti a interagire tra loro online.
«Gli utenti possono facilmente affermare di essere più giovani o più grandi della loro età reale, consentendo ai predatori di bambini di fingersi bambini e ai bambini di aggirare qualsiasi requisito di età», si legge in una dichiarazione dell’ufficio del procuratore generale che cita un esempio di come un predatore si sia facilmente infiltrato nel sito per avere accesso ai bambini.
«Proprio il mese scorso, nella parrocchia di Livingston, le forze dell’ordine hanno eseguito un mandato di perquisizione presso l’abitazione di un individuo sospettato di possedere materiale pedopornografico» continua la dichiarazione. «Al momento dell’arresto, il sospettato stava utilizzando attivamente la piattaforma online Roblox. In particolare, l’individuo era in possesso e aveva utilizzato una tecnologia di alterazione della voce progettata per imitare la voce di una giovane donna, presumibilmente allo scopo di adescare e sfruttare sessualmente gli utenti minorenni della piattaforma».
Secondo l’ufficio del procuratore generale, «un rapporto recente ha addirittura rivelato che un gruppo di 3.334 membri commerciava apertamente materiale pedopornografico e sollecitava atti sessuali da parte di minori».
Murrill si è rivolta ai social media per mostrare una serie di esempi espliciti delle «esperienze» inquietanti a cui possono essere esposti bambini e adolescenti su Roblox.
«Questo è ciò che i vostri figli stanno facendo su Roblox. Giocare alle esperienze “Public Showers” – Livello di maturità “N/D”», ha spiegato la Murrill.
This is what your kids are doing on Roblox. Playing ‘Public Showers’ experiences – Maturity level ‘N/A’https://t.co/6JD4edyV6M pic.twitter.com/kVpyXrHAsQ
— Attorney General Liz Murrill (@AGLizMurrill) August 14, 2025
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«Ecco un’altra ‘esperienza’ a cui sono stati esposti i bambini su Roblox: la fuga sull’isola di Epstein», ha scritto Murrill su X.
Here’s another ‘experience’ that children were exposed to on Roblox: Escape to Epstein Islandhttps://t.co/6JD4edyV6M pic.twitter.com/MsGD78PAWC
— Attorney General Liz Murrill (@AGLizMurrill) August 14, 2025
«Questa è un’altra ‘esperienza’ a cui i bambini possono essere esposti su Roblox: Public Bathroom Simulator», ha continuato la Murrill su X.
This is another ‘experience’ that children can be exposed to on Roblox: Public Bathroom Simulatorhttps://t.co/6JD4edyV6M pic.twitter.com/6prFnWhiZb
— Attorney General Liz Murrill (@AGLizMurrill) August 14, 2025
Secondo la procuratrice, i bambini hanno avuto accesso anche a 600 giochi «Diddy» sulla piattaforma Roblox.
Here are some of the ‘experiences’ that children have been exposed to on Roblox: 600 “Diddy” Gameshttps://t.co/6JD4edyV6M pic.twitter.com/sLhHAD3Qz6
— Attorney General Liz Murrill (@AGLizMurrill) August 14, 2025
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Il giorno prima che la causa venisse intentata in Louisiana, il deputato democratico della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Ro Khanna della California ha annunciato una petizione chiedendo a Roblox trasparenza in merito alle questioni relative alla sicurezza dei minori.
(RT & SHARE)
Congressman @RoKhanna has created a petition asking for transparency from Roblox regarding their child safety issues.
Please sign this, thank you https://t.co/CFnrXRTDV7 pic.twitter.com/2YlzUT5jLc
— Schlep (@RealSchlep) August 13, 2025
La scorsa settimana, un giovane che avrebbe fatto della denuncia dei pedofili su Roblox la sua missione è stato bandito dalla piattaforma dopo aver ricevuto da Roblox una richiesta di cessazione e desistenza.
«Roblox ha fatto di più per mettere a tacere un informatore che per fermare i predatori sulla propria piattaforma», ha osservato il famoso utente X di I Meme Therefore I AM. «Lasciate che questo vi entri in testa», ha aggiunto.
🚨OUTRAGEOUS: Michael, the young man behind @RealSchlep, helped expose child predators on Roblox — and how did the billion-dollar company respond?
Not by fixing the problem.
Not by teaming up with him.
Not by protecting kids.
But by threatening him with a cease-and-desist.… https://t.co/L9MIn4D8Nh pic.twitter.com/wWtmbqMQoQ— I Meme Therefore I Am 🇺🇸 (@ImMeme0) August 11, 2025
Non si tratta della prima volta che Roblox affronta dure critiche. Ancora tre anni fa, un servizio della BBC sosteneva che il videogioco aveva problemi legati a contenuti sessuali e razzismo decisamente troppo espliciti.
Secondo il reportage, i giocatori si incontrano in «condomini» virtuali per parlare di sesso e persino fare sesso, o perlomeno un’approssimazione di rapporto sessuale visti i loro corpi a blocchi Roblox.
E questo è un grosso problema, poiché la maggior parte degli utenti del gioco sono bambini anche di età inferiore ai 13 anni che sono tecnicamente autorizzati a giocare.
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Anche il metaverso progettato da Zuckerberg – ossia il sistema di realtà virtuale massivo che dovrebbe nei piani del padrone di Facebook sostituire l’intera rete internet –ha fatto scattare qualche allarme.
La società madre di Facebook, Meta, ha riscontrato problemi con alcuni utenti che avrebbero molestato sessualmente delle donne sulla piattaforma di realtà virtuale Horizon Worlds VR dell’azienda.
Come riportato da Renovatio 21, l’allarme più grande lo hanno lanciato quattro anni fa alcuni esperti che dissero che il metaverso sarà un luogo dove entreranno subito i predatori di bambini: «andranno lì prima per trarre vantaggio dal fatto che è un terreno sicuro per abusare o preparare i bambini».
Sarah Gardner, vicepresidente degli affari esterni presso l’organizzazione no profit per la sicurezza digitale dei bambini Thorn, ha dichiarato al Washington Post che i predatori sessuali «sono spesso tra i primi ad arrivare» quando emerge un nuovo forum online popolare tra i bambini come questo.
Come riportato da Renovatio 21, un reportage di due anni fa del Wall Street Journal scriveva che Meta continuava a lottare con i suoi algoritmi che consentono ai molestatori di bambini sulle sue piattaforme.
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Immagine di PutinPot via DeviantArt pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 3.0; immagine modificata
Gender
Pedofilo omosessuale ottiene un bambino tramite maternità surrogata. Bisogna stupirsi?

Unless a miracle happens, this child has almost no chance at a normal life. pic.twitter.com/dwwXaH4Nbi
— Derek Blighe (@BligheDerek) July 27, 2025
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«Concepire un bambino con l’intenzione di affidarlo a una famiglia senza madre per farlo crescere da queste due creature», ha scritto il commentatore cattolico youtuber Matt Walsh su X. «Assolutamente orribile. Una malvagità indescrivibile».How do sick degenerates like this get approved to be the guardian of a child?
As far as I’m concerned, anyone involved in their approval process should be in prison. https://t.co/j8blpeoLGY pic.twitter.com/mqKU0kwnYv — Riley Gaines (@Riley_Gaines_) July 28, 2025
Secondo quanto scrive Lifesite, non solo la coppia è riuscita ad ottenere il bambino nonostante i trascorsi sessuali criminali dell’uomo, ma pare che abbiano utilizzato l’app di crowdfunding GoFundMe per aiutarlo. «È stato rivelato che una coppia gay che ha finanziato tramite crowdfunding il proprio percorso di maternità surrogata ora ha la custodia di un bambino, nonostante uno dei partner (…) sia stato condannato per reati sessuali su minori, sfruttando una scappatoia della Pennsylvania per la maternità surrogata che aggira le restrizioni statali sull’adozione per i predatori registrati», ha riportato Right Angle News Network su X. «Orribile», ha scritto l’attivista pro-life Lila Rose, fondatrice di LiveAction. «Dopo la diffusione virale di un video di due uomini che baciavano un neonato acquistato tramite crowdsourcing, fecondazione in vitro e madre surrogata, gli investigatori di internet hanno scoperto che uno degli uomini era un molestatore sessuale registrato».Turns out this might be a surrogacy situation. That’s even worse. Conceiving a child with the intention of placing him in a motherless home to be raised by these two creatures. Absolutely horrifying. Evil beyond description.
— Matt Walsh (@MattWalshBlog) July 28, 2025
«Non è richiesto alcun processo di verifica per la maternità surrogata. Chiunque abbia soldi può comprare un bambino», ha detto Rose. «Non solo questo bambino è stato privato di una madre intenzionalmente, ma non sono stati messi in atto meccanismi di sicurezza per proteggerlo. I bambini non sono merci». «Vietate la maternità surrogata», ha aggiunto la Rose. La deputata repubblicana degli Stati Uniti Anna Paulina Luna ha chiesto al procuratore generale della Pennsylvania: «perché a questo molestatore di bambini è consentito adottare un bambino?» «Il fatto che quest’uomo stia sfruttando una scappatoia che consente l’adozione tramite maternità surrogata, pur essendo un molestatore sessuale registrato, è disgustoso. Dovrebbe essere FUORILEGGE», ha dichiarato. «Non mi interessa chi sei, qual è la tua razza o il tuo genere: se sei un molestatore sessuale registrato, non ti dovrebbe essere permesso di avvicinarti ai bambini, figuriamoci adottarli», ha detto la Luna.Horrific.
After a viral video of two men kissing a little baby boy who they bought via crowdsourcing, IVF and a surrogate, internet sleuths discovered one of the men was a registered sex offender. No vetting process is required for surrogacy. Anyone with money can buy a child.… pic.twitter.com/AkBYxJLy5I — Lila Rose (@LilaGraceRose) July 29, 2025
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Pedofilia
Quattro arresti per un’orribile rete di pedofilia gestita da un bunker sotterraneo

La settimana scorsa negli USA sono state arrestate quattro persone con l’accusa di aver preso parte a un giro di abusi sessuali su minori gestito da un rifugio antiaereo sotterraneo nella contea di Bibb, lelo Stato dell’Alabama.
L’inquietante operazione ha coinvolto sei bambini di appena tre anni, drogati, violentati e trafficati dai sospettati per oltre un anno; due delle vittime sarebbero state costrette a compiere atti sessuali l’una sull’altra.
Uno degli uomini è stato accusato di bestialità e crudeltà sugli animali, oltre a «due capi d’imputazione per stupro di primo grado, quattro capi d’imputazione per sodomia, quattro capi d’imputazione per traffico di esseri umani e tre capi d’imputazione per rapimento», riporta l’emittente locale WBMA.
HORRIFIC. Police just busted an underground s*x ring in Alabama where children as young as 3 were drugged and tied up while adults r*ped them
DEATH PENALTY pic.twitter.com/9KMYsfs6jt
— Libs of TikTok (@libsoftiktok) July 23, 2025
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Un secondo sospettato è stato accusato di aver distribuito «immagini esplicite e di aver facilitato il contatto tra le vittime e altre persone».
Secondo il procuratore distrettuale aggiunto Brian Jones, in futuro potrebbero essere svelati altri nomi di vittime e autori di reati. «C’erano sedie, letti e cose del genere, e i bambini venivano drogati dal sospettato e legati al letto, alla sedia, a un palo. E poi la gente veniva a pagare per fare sesso con questi bambini».
Il procuratore ha anche affermato che circa 12 individui che hanno partecipato a questa terrificante rete potrebbero non essere mai processati, poiché le forze dell’ordine stanno avendo difficoltà a identificarli, spiegando: «Ci sono alcune accuse contro individui che avremo difficoltà a identificare, semplicemente perché non ne conosciamo i nomi. E i bambini sono stati drogati, secondo uno degli imputati. Quindi potrebbero non essere in grado di riconoscere o identificare nessuno».
Gli arrestati in relazione all’incubo dell’operazione di traffico sessuale di minori hanno 29, 21, e 23 anni.
«Per quanto possa sembrare grave che li abbia drogati, potrebbe essere una benedizione sotto mentite spoglie, perché non ricordano molte cose», ha dichiarato Jones alla stampa , aggiungendo: «Spero che non subiscano il trauma che avrebbero subito se non fossero stati drogati. Ho la sensazione che, man mano che questa storia verrà fuori, ci saranno altre vittime».
Due anni fa, dopo l’assassinio di due agenti dell’FBI, era stata condotta una grande retata globale contro una rete pedofila che aveva portato a 98 arresti tra Stati Uniti e Australia.
Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato in USA erano emersi casi di bambini violentati nei rifugi per migranti.
Secondo dati dello scorso anno, oltre cinquanta bambini e ragazzi ogni giorno risultano dispersi dai centri di accoglienza per minori stranieri soli in Europa, con un totale di almeno 51.439 nel corso di tre anni. L’Italia si colloca al primo posto con 22.899 casi di allontanamento registrati in tre anni, di cui 10.100 solo nel 2023. Segue l’Austria con oltre 20.000 minori scomparsi complessivamente. Le nazionalità più rappresentate tra i minori dispersi sono quelle provenienti dall’Afghanistan, dalla Siria, dalla Tunisia, dall’Egitto e dal Marocco.
Due anni fa durante un’audizione al Senato americano era stato denunciato da senatori e testimoni come i social media ignorano le reti pedofile che operano sulle loro piattaforme.
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