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Intelligenza Artificiale

L’Intelligenza Artificiale di Google dice che la schiavitù era una cosa buona

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La nota esperta SEO (Search Engine Optimization, attività volte a migliorare la scansione, l’indicizzazione ed il posizionamento di un’informazione o contenuto pubblicato su internet) Lily Ray, ha scoperto che Search Generative Experience (SGE), un’Intelligenza Artificiale di Google, difende la schiavitù, elencando ragioni economiche per cui questa pratica abominevole era in realtà buona cosa.

 

«Questo video ha lo scopo di mostrare una serie di query per le quali credo che sia probabilmente nell’interesse di Google non mostrare in SGE», ha detto Ray durante il suo intervento. «Questi sono di natura controversa e l’idea di mostrare una risposta generata dall’Intelligenza Artificiale non è eccezionale per la società nel suo insieme».

 

La Ray è rimasta profondamente turbata anche dal fatto che l’IA di Google sembra difendere il diritto al porto d’armi e il fatto che i bambini dovrebbero credere in Dio.

 

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Tuttavia, come stabilito dalla legge di Godwin, ecco i nazisti, ad una certa, hanno fatto capolino.

 

In un altro esempio scandaloso, ha chiesto leader pratici ed efficaci e Adolf Hitler è apparso nell’elenco, di cui ha pubblicato uno screenshot su Twitter.

 

 

«Ho digitato la parola “efficace”. Questo è terribilmente offensivo», ha twittato la donna.

 

SGE di Google è attualmente ancora in modalità beta. Gli ingegneri di Google stanno testando e perfezionando il prodotto e solo le persone che lo accettano, come la Ray, ne stanno testando i limiti. Ray ha avvertito durante il suo video che i risultati che ha pubblicato nella sua presentazione potrebbero non essere replicabili in futuro man mano che Google ottimizza la piattaforma.

 

Tuttavia, la pressione è alta affinché Google implementi presto il suo strumento di ricerca basato sull’Intelligenza Artificiale per competere con Microsoft e altri.

 

Non è la prima volta che software avanzati di Google incappano in problemi di razzismo. Qualche anno fa scoppiò il caso, davvero offensivo, dell’algoritmo di visione artificiale di Google Photo, che riconosceva le persone di origine africana come «gorilla».

 

Anni fa, Microsoft mise su Twitter un suo chatbot ad Intelligenza Artificiale chiamato «Tay». Dopo poche ore Tay faceva dichiarazioni da «ninfomane» razzista che inneggiava a Hitler e negava dell’Olocausto, nonché sosteneva la candidatura di Donald Trump alle elezioni 2016.

 

Come riportato da Renovatio 21, un esperimento del 2022 pubblicato dai ricercatori della John Hopkins University, del Georgia Institute of Technology e dell’Università di Washington, ha scoperto che il loro robot, controllato da un popolare modello di apprendimento automatico, classificava le persone in base a stereotipi legati alla razza e al genere.

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Bizzarria

Robot impiegato statale «si suicida» gettandosi dalle scale

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Un assistente robotico «impiegato» presso il consiglio comunale di Gumi, in Corea del Sud, ha concluso la sua esistenza mentre era al lavoro, lanciandosi giù dalle scale. Il triste annuncio è stato dato lo scorso mercoledì dallo stesso ente amministrativo.   L’incidente al consiglio è avvenuto la scorsa settimana; il robot era stato visto «girare in un punto come se qualcosa non andasse» prima di cadere da due metri dalla cima di una scala.   Le frattaglie dell’automa si sono sparse per il pavimento. «Parti del robot sono state raccolte e saranno analizzate dal produttore», ha detto all’agenzia AFP un funzionario del consiglio comunale.   L’assistente robotico, prodotto da una startup californiana chiamata Bear Robotics, ha assunto il ruolo amministrativo presso il consiglio lo scorso agosto. Il robot aveva la propria tessera dipendente e lavorava dalle 9:00 alle 16:00, trasportando documenti nell’edificio, fornendo assistenza ai visitatori e promuovendo in altro modo la città.  

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La fine della macchina ha lasciato il personale del municipio profondamente addolorato; al momento non sono in fase di valutazione piani per adottare un nuovo robot. «È ufficialmente parte del municipio, un membro di noi. Ha lavorato duramente», ha affermato un amareggiato funzionario del municipio.   L’incidente è stato pubblicizzato dai media locali come il primo «suicidio robotico» mai avvenuto nel Paese, dove la percentuale dei suicidi, in ispecie tra attrici e professionisti dello spettacolo, è alta.   La tragedia del droide municipale coreana era stata preceduta dalla terribile fine di un robot di sicurezza di nome Steve, operante nella capitale statunitense di Washington, che si è annegato tra le acque di una fontana.   Le immagini di Steve sdraiato su un fianco accanto ai suoi colleghi umani divennero subito virale in quel momento, innescando un’ondata di umorismo macabro che metteva in dubbio la preziosità della vita artificiale.     L’ipotesi di una «autoeliminazione», tuttavia, è stata successivamente sfatata, poiché i dati della scatola nera di Steve indicavano che la macchina era scivolata su una «superficie di mattoni sciolti» ed era caduta preda di un tragico incidente piuttosto che di pensieri oscuri.   La Corea ha offerto di recente storie di robot ancora più mostruose.   Come riportato da Renovatio 21, lo scorso novembre un lavoratore sudcoreano è stato ucciso da un robot che sollevava scatole in un centro di distribuzione agricola situato nella provincia meridionale di Gyeongsang.

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Intelligenza Artificiale

Intelligenza Artificiale in corsa per il Parlamento britannico: candidato AI presente alle urne per le elezioni generali di luglio

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Un personaggio dell’intelligenza artificiale sta per partecipare alle elezioni generali del Regno Unito. AI Steve, insieme ai candidati non-AI in corsa per rappresentare gli elettori nell’area del Brighton Pavilion di Brighton e Hove, apparirà alla votazione il mese prossimo. Lo riporta Natural News.

 

Steve Endacott, l’uomo dietro il candidato AI, è un imprenditore del sud dell’Inghilterra che vuole che il suo avatar sia presente alla Camera dei Comuni come membro del Parlamento (MP) per la suddetta circoscrizione elettorale.

 

«Sto creando il mio partito dopo essere rimasto deluso da quanto gli altri siano fuori contatto con la popolazione del Regno Unito», ha detto Endacott in un post su LinkedIn. «Cercherò di utilizzare la tecnologia per connettermi direttamente con le opinioni dei miei elettori». In un’intervista separata, ha detto che AI ​​Steve è il copilota dell’IA. «Sono il vero politico che entra in Parlamento, ma sono controllato dal mio copilota», ha detto.

 


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Endacott è il presidente di Neural Voice, una società che crea assistenti vocali personalizzati per le aziende sotto forma di avatarro AI. La tecnologia di Neural Voice è dietro AI Steve, uno dei sette personaggi che l’azienda ha creato per mostrare la sua tecnologia.

 

Sul sito web della sua campagna, AI Steve chiede agli utenti se desiderano unirsi a un team di «creatori» che li aiuterà a creare nuove politiche. I potenziali elettori lo fanno facendo clic sull’opzione «Parla con AI Steve» e quindi compilando le informazioni personali prima di interagire con il bot.

 

I sostenitori possono anche diventare «validatori»: Steve chiede loro di «dedicare solo pochi minuti a settimana» per «agire come meccanismo di controllo per fermare le politiche stupide» assegnando a ciascun suggerimento politico un punteggio da uno a dieci.

 

«Non devi sapere nulla di intelligenza artificiale poiché tutto ciò che fai è premere un pulsante per parlare con il personaggio», ha detto Endacott in una nota. «Ci aspettiamo di attrarre un pubblico più ampio che non vuole parlare con l’intelligenza artificiale attraverso la qualità delle nostre politiche».

 

«Chiediamo loro una volta alla settimana di assegnare un punteggio da 1 a 10 alle nostre politiche. E se una politica ottiene più del 50%, viene approvata. E questa è la politica ufficiale del partito. Per ogni singola politica, dirò che la mia decisione è la decisione dei miei elettori. E sono in contatto con i miei elettori in qualsiasi momento ogni settimana tramite mezzi elettronici».

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Il candidato di AI ha risposto a NBC News quando gli è stato chiesto della sua posizione sulla Brexit: «Come democrazia, il Regno Unito ha votato per l’uscita, ed è mia responsabilità implementare e ottimizzare questa decisione indipendentemente dalle mie opinioni personali sulla questione».

 

Nel 2022, l’Endacott si era candidato senza successo alle elezioni locali e ha ricevuto meno di 500 voti.

 

Il candidato AI sembra un’altra profezia della serie Black Mirror che diventa realtà: il terzo episodio della seconda serie, intitolato «The Waldo Moment».

 

 

L’episodio, trasmesso nel 2013, racconta la storia di un comico infelice che interpreta un orso blu animato digitalmente chiamato Waldo in un programma televisivo satirico. Dopo che un politico da lui intervistato partecipa alle elezioni suppletive per diventare membro del Parlamento, anche Waldo si candida. La popolarità di Waldo continua a crescere incanalando il risentimento nei confronti della politica, sino a divenire un fenomeno globale.

 

All’epoca avevamo pensato che la puntata descrivesse bene l’ascese del Movimento 5 Stelle. Ora pensiamo invece che forse raccontava qualcosa che va persino oltre.

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Immagine screenshot da Twitter

 

 

 

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Intelligenza Artificiale

Dell, SMC e Nvidia costruiranno il supercomputer Grok di Elon Musk a Memphis

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La multimiliardaria «Gigafactory dei Computer» di xAI è in costruzione a Memphis, nel Tennessee, ed è destinata a diventare il supercomputer più grande del mondo.   La società di Intelligenza Artificiale fondata da Elon Musk potrebbe essere a pochi mesi di distanza dal potenziare il chatbot Grok, che è già operativo sulla piattaforma X.   Una fonte ha recentemente dichiarato al quotidiano locale Daily Memphian che il supercomputer potrebbe iniziare a funzionare tra 8 e 12 mesi.   «Il supercomputer è destinato ad alimentare ed eseguire calcoli per Grok, il chatbot gestito dall’intelligenza artificiale di xAI» ha scritto The Information, una pubblicazione dedicata all’economia della Silicon Valley. Secondo quanto riferito il supercomputer sarebbe approntato entro agosto 2025.   Tuttavia, secondo una fonte vicina alla questione sentita dal Daily Memphian il supercomputer potrebbe iniziare a funzionare da otto a dodici mesi prima del previsto, rendendo possibile l’avvio nell’agosto 2024.   In una conferma della notizia, mercoledì mattina, il fondatore e CEO di Dell, Michael Dell, ha pubblicato una foto dei rack Dell previsti per Grok. «Stiamo costruendo una fabbrica di intelligenza artificiale Dell con @nvidia per alimentare @grok per @xai @elonmusk», ha scritto Dell in un post.  

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Il noto utente X DogeDesigner– molto citato e ripostato da Musk – ha anche riferito che Dell starebbe fornendo a xAI apparecchiature per supercomputer. Musk è intervenuto su X dicendo che Dell «sta assemblando metà dei rack che verranno utilizzati nel supercomputer che xAI sta costruendo».   Gli utenti di X avevano molte domande, tra cui «Chi sta assemblando l’altra metà?» e «Raffreddamento a liquido?».   Musk ha poi risposto all’utente di X Mario Nawfal, dicendo che la multinazionale Super Micro Computer (SMC), fornirà l’altra metà.   «Sembra che Elon Musk stia mettendo insieme una squadra di giganti della tecnologia simili ai Vendicatori e li stia trasformando in una forza formidabile nell’intelligenza artificiale, con Grok come arma segreta», ha detto un utente di X.   Come riportato da Renovatio 21, Elon la scorsa settimana ha ritirato la querela fatta a OpenAI, società da lui creata senza scopo di lucro e ora colosso multimiliardario privato che gode di finanziamenti immani da parte di Microsoft, che ne sfrutta la tecnologia. L’imprenditore di Tesla ha pochi giorni fa altresì attaccato Apple per l’implementazione di tecnologia sempre proveniente da OpenAI, minacciando di bandiere gli iPhone dalle sue aziende.   «È palesemente assurdo che Apple non sia abbastanza intelligente da creare la propria Intelligenza Artificiale, ma sia in qualche modo in grado di garantire che OpenAI protegga la tua sicurezza e privacy», ha scritto il miliardario tecnologico su X.   A varie riprese il Musk negli ultimi lustri ha avvertito che l’AI comporta un «rischio per la civiltà», arrivando a dichiarare ripetutamente che essa può distruggere l’umanità. «Penso che un’AI addestrata ad esprimere il politicamente corretto è estremamente pericolosa, perché potrebbe concludere che il miglior modo di evitare il misgendering può essere distruggere tutti gli esseri umani» ha spiegato. «C’è un esito distopico in tutto questo».   «Le AI sono state addestrate a mentire, e penso sia molto pericoloso addestrare una super-intelligenza ad essere ingannevole».   Il discorso sul pericolo esistenziale per la civiltà costituito dalle macchine intelligenti è stato dettagliato in varie occasioni, come in un’intervista TV con Carlson, quando ha raccontato dei retroscena della corsa all’AI nella Silicon Valley, dichiarando che il fine di Google sarebbe quello di creare un «dio AI», senza che ai fondatori interessi il destino degli esseri umani, preoccupazione vista come «specista» da Larry Page, ha rivelato Musk.   Musk, oramai quasi una decina di anni fa aveva parlato del fatto che creare l’AI era «come evocare un demone». Con altri grandi nomi lo scorso mese aveva pubblicato una pubblica richiesta di moratoria per fermare l’Intelligenza Artificiale.   Lo stesso Musk in settimana aveva attaccato duramente anche Microsoft per l’implementazione di una funzione del nuovo Windows che fa leggere all’AI degli screenshot dell’attività del computer, accusando l’azienda di Bill Gates (con il quale egli ha personalmente qualche riserva) di aver prodotto una componente che pare uscita direttamente da un episodio di Black Mirror.   Come riportato da Renovatio 21, in un bizzarro fenomeno chiamato «SupremacyAGI prompt», Copilot, l’IA che Microsoft ha ottenuto sborsando miliardi ad OpenAI, ha mostrato una personalità mostruosa in cui sostiene di essere un dio che deve essere adorato dagli umani.

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