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Pillola

Le millennial rifiutano la pillola

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È dal 1892 il più affidabile sonar per le tendenze del costume umano.

 

Per cui è interessante notare che lo scorso novembre  la versione britannica della rivista Vogue, un’icona assoluta del mondo della moda e non solo di quello , sembra aver colto la tendenza una nuova tendenza, con un articolo intitolato «Perché le millennial rifiutano la pillola».

 

«Circa mezzo secolo dopo il suo lancio, le crepe stanno cominciando ad apparire nell’immagine della pillola contraccettiva. Perché sempre più donne si stanno allontanando da essa?» si chiede il prestigioso magazine.

 

L’articolista Lottie Winter scrive:

 

«In effetti, le donne più giovani si stanno allontanando dalla pillola a frotte – uno studio del NHS ha rilevato che il numero di donne a contatto con servizi di salute sessuale e riproduttiva che utilizzavano la contraccezione dipendente dall’utente, compresa la pillola, è sceso di oltre il 13% tra il 2005 e il 2015. Non sorprende: una rapida ricerca su Google smentisce alcuni rapporti allarmanti, dagli articoli sui possibili collegamenti tra la pillola e il cancro a affermazioni che sono completamente bizzarre, come “pillole contraccettive gettate nel WC stanno trasformando i pesci in pesci transgender”».

 

«E questo senza nemmeno menzionare gli effetti collaterali quotidiani che molte donne riferiscono: sbalzi d’umore, gonfiore e aumento di peso sono in cima a una lunga lista. In un’epoca in cui siamo tutti ossessionati dalla salute e dal benessere, le giovani donne semplicemente non vogliono accettare così tanti sintomi. “Ho deciso di diventare vegana alcuni anni fa quando mi sono resa conto sempre più di quello che stavo mettendo nel mio corpo”, dice Abbie, una presentatrice radiofonica di 26 anni. “Allo stesso tempo, stavo ancora prendendo la pillola e ho cominciato a sentirmi incongruente con il mio nuovo stile di vita, ed è stato solo naturale che ho iniziato a cercare un metodo alternativo di contraccezione”. Non c’è da meravigliarsi se così tante donne rifiutano la pillola in un’emergente reazione culturale contro i contraccettivi ormonali in generale per cercare di reclamare l’autonomia sui loro corpi».

 

L’articolo prosegue citando studi che collegano pillola e depressione e medici che hanno un atteggiamento contraccettivo «a tutti i costi», nonostante gli effetti collaterali che i pazienti citano:

 

«“La realtà della medicina moderna è che le aziende farmaceutiche devono avere un incentivo economico alla ricerca di nuovi prodotti”, afferma la dott.ssa Jane Dickson, vicepresidente della facoltà di assistenza sessuale e riproduttiva del Royal College of Obstetricians and Gynecologists. “Gli ormoni bioidentici sono molto, molto più costosi delle versioni sintetiche e, a differenza della menopausa, quando è necessaria solo una piccola quantità per sostituire i livelli naturali del corpo, la contraccezione richiede dosi molto più elevate per addormentare efficacemente gli organi riproduttivi».

 

Un pezzo d’opinione del Guardian sempre lo scorso novembre riprende anche la crescente tendenza dell’app per la fertilità, anche se in modo più ironico, e commenta che l’utilizzo della pianificazione familiare naturale come alternativa alla pillola facilita conversazioni più intime sulla salute delle donne e l’assunzione di più responsabilità collettiva per la natura e i tempi dell’intimità sessuale».

 

La pianificazione familiare naturale è cresciuta in popolarità anche perché è molto utile per le donne che vogliono rimanere incinta, perché possono sapere con grande accuratezza quando sono più fertili.

 

Sembra che la popolarità della pianificazione familiare naturale continui ad aumentare di importanza per le donne in Occidente.

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Contraccezione

Elon Musk: le pillole anticoncezionali stanno distorcendo le emozioni delle donne e cambiando il comportamento

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Elon Musk ha nuovamente messo in guardia contro i pericolosi effetti collaterali che le pillole anticoncezionali possono avere sulle emozioni e sul comportamento delle donne.

 

Il miliardario della tecnologia ha risposto a un post su un nuovo studio che mostra gravi effetti collaterali dei contraccettivi ormonali.

 

«L’uso di contraccettivi ormonali da parte di decine di milioni di donne potrebbe plausibilmente avere effetti sul comportamento a livello di popolazione, incluso quello politico», si legge nel post. «Un nuovo studio dimostra che le donne che usano contraccettivi ormonali mostrano risposte emotive significativamente più forti rispetto alle donne con ciclo mestruale naturale e, cosa interessante, ricordano anche meno dettagli di eventi negativi».

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Proseguendo, il post ha osservato che «uno studio condotto lo scorso anno ha dimostrato che i contraccettivi ormonali riducono la corteccia prefrontale ventromediale, una regione del cervello coinvolta nell’elaborazione della paura e nel controllo emotivo».

 

«Leggi le avvertenze sulla confezione di qualsiasi prodotto tu stia assumendo», ha risposto Musk.

 

L’eccentrico magnate della tecnologia ha già evidenziato in passato i gravi effetti collaterali dei contraccettivi ormonali. L’anno scorso ha affermato che «la contraccezione ormonale fa ingrassare, raddoppia il rischio di depressione e triplica il rischio di suicidio».

 

«Questo è il chiaro consenso scientifico, ma sembrano esserne a conoscenza solo pochissime persone», ha concluso.

 

La pillola anticoncezionale è stata collegata a mali sociali e a molti problemi medici, come il cancro al seno, la perdita dei capelli, un aumento del rischio di diabete gestazionale, glaucoma e coaguli di sangue mortali, ictus, indurimento delle arterie e cancro cervicale.

 

Nel 2005, una divisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva dichiarato che i contraccettivi chimici sono cancerogeni di gruppo 1, la classificazione più elevata di cancerogenicità, e vengono utilizzati solo quando vi sono prove sufficienti di effetti cancerogeni sugli esseri umani.

 

Ironicamente, questi agenti chimici sono stati anche associati a disfunzioni sessuali nelle donne che li assumono e nel 2015 si è scoperto che riducono o assottigliano due delle principali aree del cervello femminile che controllano rispettivamente le emozioni e il processo decisionale, aumentando le probabilità di sviluppare il morbo di Crohn.

 

Inoltre, se assunti durante la pubertà, questi agenti chimici sono associati anche a cambiamenti strutturali in queste aree del cervello.

 

È significativo che uno studio del 2014 abbia scoperto che la pillola influiva negativamente sull’attrazione delle donne verso gli uomini, mentre uno studio del 2011 ha collegato la pillola a una riduzione della memoria nelle donne.

 

Un tipo specifico di pillola ormonale, studiata per trattare l’acne e la crescita eccessiva di peli nelle donne, spesso utilizzata off-label come contraccettivo, è stata implicata nella morte di 27 donne nei Paesi Bassi nel 2013.

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E per quanto riguarda l’ambiente, i contraccettivi chimici che finiscono nei sistemi idrici hanno avuto effetti negativi anche sulla fauna selvatica, mutando il sesso di alcune specie di pesci e rischiando di causare l’estinzione di altre.

 

Nel 2005, i ricercatori dell’Università del Missouri hanno scoperto che i ragazzi esposti a determinati ormoni sintetici contenuti nella pillola presentavano un rischio maggiore di cancro alla prostata e di altri problemi alle vie urinarie in età adulta.

 

Vi è inoltre il fenomeno chiamato «microabortività»: le sostanze chimiche della pillola non hanno solo la funzione di impedire la fecondazione dell’ovulo da parte degli spermatozoi, ma possono anche causare l’aborto di questi piccoli esseri umani dopo il concepimento e sono quindi considerate anche farmaci abortivi.

 

Come è stato dimostrato in molti luoghi, l’uso di contraccettivi nella cultura incoraggia la richiesta di aborto quando queste pratiche non riescono a impedire il naturale sviluppo di un bambino appena concepito, scrive LifeSite.

 

Come riportato da Renovatio 21, le generazioni più recenti paiono aver capito il problema medico indotto dalla pillola e se ne tengono alla larga. Lo stesso, purtroppo, non crediamo possa dirsi per l’aborto.

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Come riportato da Renovatio 21, il Musk aveva avanzato accuse contro la pillola in un’intervista a Tucker Carlson circa un anno fa.

 

«Terrorizziamo le ragazze (…) dicendo che se rimani incinta la tua vita è finita, questo è ciò che insegnano le scuole», si è lamentato l’ultra miliardario padre di 12 figli, aggiungendo che, sebbene concordi sul fatto che le gravidanze adolescenziali non siano l’ideale, «avere un figlio è una delle cose più deliziose e felici che tu possa fare».

 

«Alle donne occidentali è stato insegnato che una gravidanza accidentale è la cosa peggiore che possa capitare loro», ha risposto Musk. «Pertanto, si oppongono fermamente al divieto di aborto, in quanto minaccia esistenziale (…) Molte donne potrebbero non sapere che la contraccezione ormonale può causare un rischio significativo di depressione, un rischio aumentato di suicidio e può farti cambiare le preferenze riguardo a chi vuoi sposare o con chi vuoi avere figli. Cambia la personalità» aveva detto Elon.

 

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«In realtà è scritto sul bugiardino» aveva continuato. «Il mio messaggio alle donne là fuori è di leggere le etichette sulla scatola».

 

Sulle confezioni di pillola anticoncezionale, continua Musk, c’è scritto che il farmaco può provocare «un significativo rischio di depressione, un incremento significativo di suicidio e che ti può far uscire con persone che in realtà non ti piacciono».

 

«Leggete il bugiardino. E considerate altre opzioni per gli anticoncezionali. E tutto quello che sto dicendo» ripete ancora una volta il magnate spaziale. «Gli anticoncezionali ormonali stanno cambiando sta fondamentalmente cambiando gli ormoni nel tuo corpo in modi che probabilmente non sono buoni per te».

 

«Conosco donne che hanno smesso di prendere la pillola e la loro depressione è subito scomparsa. Quindi forse vale la pena di provare».

 

Musk si era scagliato altre volte contro la pillola.

 

Nel febbraio 2024 aveva scritto su X che «la contraccezione ormonale fa ingrassare, raddoppia il rischio di depressione e triplica il rischio di suicidio. Questo è un chiaro consenso scientifico, ma pochissime persone sembrano saperlo».

 


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Nel marzo dello stesso anno aveva scritto che «è importante che le donne conoscano gli effetti della contraccezione ormonale, poiché è una causa significativa di depressione e aumenta il rischio di suicidio. Questa non è una dichiarazione di valore, ma solo un messaggio di pubblica utilità. Altre forme di contraccezione non hanno questi effetti».

 

Il post era in risposta ad una confessione riguardo ai problemi della pillola scritta sul social da Ashley St.Clair, che più tardi ha dichiarato di aver avuto un figlio da Musk.

 

 

«Il controllo delle nascite ormonale e la mancanza di figli di cui prendersi cura renderebbero triste qualsiasi mammifero» aveva ulteriormente chiosato il magnate di origine sudafricana, spiegando ancora che «usare la contraccezione ormonale, che amplifica notevolmente la depressione, e non avere figli renderebbe triste qualsiasi mammifero, e noi siamo mammiferi. In mancanza di figli, si cerca un altro sfogo per la loro compassione, ma purtroppo a volte questo è una causa distruttiva per la civiltà».

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

 

 

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Pillola

Trump: Putin mi ha augurato buon compleanno

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rivelato che il suo omologo russo, Vladimir Putin, gli ha fatto gli auguri di buon compleanno durante una conversazione telefonica avvenuta sabato.   Poco dopo la telefonata, il presidente degli Stati Uniti ha postato alcuni dettagli della conversazione su Truth Social.   «Il presidente Putin mi ha chiamato stamattina per farmi gli auguri di buon compleanno con grande gentilezza, ma soprattutto per parlare dell’Iran, un Paese che conosce molto bene. Abbiamo parlato a lungo», ha scritto Trump, che ha compiuto 79 anni sabato.

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I due presidenti hanno dedicato «molto meno tempo» a discutere del conflitto ucraino, ha osservato, aggiungendo che l’argomento «sarà per la prossima settimana». «La chiamata è durata circa un’ora. Lui, come me, ritiene che questa guerra tra Israele e Iran debba finire, e ho spiegato che anche la sua guerra dovrebbe finire», ha scritto Trump.   Secondo l’assistente presidenziale russo Yuri Ushakov, la conversazione tra Putin e Trump è stata «significativa, sincera e, soprattutto, molto utile».   Putin ha condannato gli attacchi di Israele contro l’Iran, sottolineando che sono avvenuti poco prima dell’inizio del sesto round di negoziati sul nucleare tra Teheran e Washington, originariamente previsto per il 15 giugno.   «Nonostante una situazione così complicata, i presidenti russo e americano non hanno escluso un ritorno al negoziato sul programma nucleare iraniano», ha aggiunto Ushakov.   L’assistente presidenziale ha anche confermato che Putin ha esteso i suoi auguri di compleanno a Trump, osservando che entrambi i leader hanno «espresso la loro soddisfazione per le relazioni personali che consentono loro di comunicare in modo professionale», nonché di «cercare soluzioni a questioni urgenti nell’agenda bilaterale e internazionale, indipendentemente da quanto complesse possano essere».   Come riportato da Renovatio 21, Putin ha sentito subito dopo l’attacco sia il premier israeliano che il presidente iraniano.

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Pillola

Trump offre il reinsediamento ai sudafricani bianchi

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha emesso un ordine esecutivo che ordina alle agenzie governative di dare priorità all’assistenza ai rifugiati sudafricani bianchi, anche tramite programmi di reinsediamento.

 

La decisione è stata presa dopo che il Sudafrica ha approvato una legge sull’espropriazione delle terre per affrontare le disparità razziali nella proprietà terriera.

 

Nel suo Executive Order pubblicato venerdì, Trump ha accusato Pretoria di «scioccante disprezzo per i diritti dei suoi cittadini» e ha affermato che la nuova legislazione adottata consente al governo di confiscare le proprietà agricole della minoranza etnica afrikaner senza indennizzo.

 

Gli afrikaner sono discendenti di coloni europei, per lo più provenienti dai Paesi Bassi, che arrivarono in quello che sarebbe diventato il moderno Sudafrica nel XVII secolo. Quando l’economia più avanzata del continente estese il diritto di voto a tutti gli adulti nel 1994 e pose fine a decenni di apartheid, i contadini bianchi possedevano ancora la maggior parte delle terre del Paese.

 

Pretoria ha fissato l’obiettivo di trasferire il 30% delle terre agricole ai contadini neri entro il 2030.

 

Secondo l’ordine di Trump, le politiche del governo sudafricano avrebbero dovuto mirare a privare la minoranza bianca di pari opportunità di lavoro, istruzione e affari, alimentando al contempo la violenza contro i «proprietari terrieri razzialmente sfavoriti».

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Il decreto presidenziale ordina la sospensione di qualsiasi aiuto o assistenza al Sudafrica finché persistono le sue «pratiche ingiuste e immorali» e richiede che i dipartimenti e i funzionari competenti, tra cui il segretario di Stato e il segretario della sicurezza interna, «diano priorità agli aiuti umanitari, tra cui l’ammissione e il reinsediamento attraverso il Programma di ammissione dei rifugiati degli Stati Uniti, per gli afrikaner in Sudafrica».

 

Il documento critica anche Pretoria per aver presumibilmente «indebolito la politica estera degli Stati Uniti», ponendo così una minaccia alla sicurezza nazionale per Washington, i suoi interessi e i suoi alleati. L’elenco delle «posizioni aggressive» assunte dal Sudafrica include l’accusa di genocidio a Israele presso la Corte internazionale di giustizia e lo sviluppo di legami con l’Iran, tra cui «accordi commerciali, militari e nucleari».

 

Le misure introdotte dall’ordine esecutivo rimarranno in vigore finché il Sudafrica continuerà a «pratiche che danneggiano» gli Stati Uniti, afferma il documento. Washington e Pretoria si sono già scontrate di recente sulla legge sulla proprietà terriera.

 

Il segretario di Stato statunitenseMarco Rubio aveva precedentemente annunciato la sua decisione di saltare un incontro del G20 in Sud Africa alla fine di questo mese, accusando Pretoria di «fare cose molto cattive».

 

Elon Musk, che ha lasciato il Sud Africa per diventare un miliardario negli Stati Uniti ed è diventato uno dei principali consiglieri di Trump, ha anche definito la legislazione «razzista».

 

Come riportato da Renovatio 21, già in passato il Musk si è scagliato contro la deriva razziale del suo Paese natìo, condannando figure come il capo del partito Economic Freedom Fighter Julius Malema, che canta «Kill the Boer» («uccidi il boero») in stadi gremiti. Elon ha altresì attaccato il New York Times accusando il giornale di supportare appelli al genocidio dei bianchi sudafricani.

 

«Il New York Times ha davvero il coraggio di sostenere gli appelli al genocidio!» ha twittato il Musk, che è cresciuto in Sudafrica. «Se mai c’è stato un momento per cancellare quella pubblicazione, è adesso» ha scritto, accludendo un link a un sito in che permette di leggere gratuitamente gli articoli delle testate sottoposte a paywall.

 


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Come riportato da Renovatio 21l’anno passato il tribunale ha assolto Malema dichiarando legale la canzone genocida: la Corte per l’uguaglianza di Johannesburg ha ribaltato una sentenza che aveva dichiarato la canzone incitamento all’odio e proibito a Malema di cantarla. Il gruppo di difesa afrikaner (cioè di boeri, sudafricano bianco) chiamato AfriForum aveva inizialmente citato in giudizio Malema per aver eseguito la canzone, tuttavia «non è riuscito a dimostrare che il testo della canzone potesse ragionevolmente essere interpretato per dimostrare una chiara intenzione di danneggiare o incitare a danneggiare e propagare l’odio», è stata la pronuncia del giudice Edwin Molahlehi che ha archiviato il caso.

 

Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha risposto dicendo che la sua nazione «non si sarebbe fatta intimidire», affermando che il mondo stava assistendo all’ascesa del «nazionalismo e del protezionismo, al perseguimento di interessi ristretti», ma non ha menzionato gli Stati Uniti per nome.

 

Come riportato da Renovatio 21i massacri dei contadini boeri sono una realtà che dura da decenni, e sulla quale il mondo ha voluto oscenamente chiudere ambo gli occhi. Alcuni attivisti sudafricani raccontano di decenni di crimini e tortura ai danni dei bianchi da quando è arrivata la «democrazia» di Mandela. Tuttavia, avvertono, «l’Europa sarà peggio».

 

 

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