Famiglia
Le basi costituzionali dell’Homeschooling
Anche chi prima mai aveva pensato alla possibilità dell’homeschooling – o come dice qualcuno, «Istruzione domestica» ora lo sta facendo.
La prima remora che negli ha trattenuto i genitori dal prendere in considerazione l’ipotesi homeschooling è certamente quello della legalità: «ma è legale? Non è che ci arrestano?».
Da Paesi limitrofi come la Germania negli anni sono arrivati racconti inquietanti dello Stato che porta via i figli ai genitori che hanno scelto l’istruzione domestica.
L’homeschooling in Italia gode di copertura costituzionale. Ciò significa che è la Costituzione stessa a poter garantire l’esistenza di un’educazione famigliare alternativa a quella offerta dallo Stato
L’Italia gode invece di grande libertà riguardo l’istruzione dei figli. Di più, l’homeschooling in Italia gode di copertura costituzionale. Ciò significa che è la Costituzione stessa a poter garantire l’esistenza di un’educazione famigliare alternativa a quella offerta dallo Stato.
L’articolo 30 della Costituzione recita: «È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli (…) Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti». Riguardo all’educazione, quindi, i genitori vengono prima dello Stato, che anzi si può porre come alternativa di riserva.
«È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli», Art. 30
L’articolo 33 della Carta dice che «L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi». Ne consegue che ogni famiglia è libera di insegnare ai propri figli.
«L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento», Art.33
Continuando l’articolo 33, è possibile leggere che «Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato».
L’articolo 34 scrive che «L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita». Combinato con l’articolo 33, che distingue, fra «scuola» e «istruzione», è interpretabile genericamente come l’obbligatorietà dell’istruzione senza che vi sia specificato la natura della scuola. Di qui la legittimità delle scuole parentali. Più che di «scuola dell’obbligo», si dovrebbe parlare quindi di «istruzione dell’obbligo» – istruzione che, dice la Costituzione, deve avere durata minima otto anni, che corrispondono alla somma delle elementari e le medie.
«L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita», Art. 34. Più che di «scuola dell’obbligo», si dovrebbe parlare quindi di «istruzione dell’obbligo»
Un altro articolo richiamato per garantire la legittimità delle scuole parentali è l’articolo 118: «Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà». Chi vuole, da singolo a come associazione, svolgere un’attività di educazione –«attività di interesse generale» per eccellenza – deve essere non solo non ostacolato, ma perfino favorito da ogni livello delle istituzioni.
Dovrebbe essere chiaro a tutti, dunque, che l’homeschooling e la scuola parentale devono godere del favore delle autorità sin dalla Carta fondante la Repubblica Italiana.
«Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà», Art. 118
Può aver qualche ragione, tuttavia, chi ricorda quanti hanno tentato bellamente di modificare la Costituzione – magari con un costoso referendum per abolire addirittura il Senato – o l’hanno contraddetta o ignorata senza che nessuno si stracciasse le vesti. Si tratta, in genere, degli stessi figuri che qualche anno fa scesero in piazza per ricordarci che la nostra è «la Costituzione più bella del mondo».
Tra gli articoli citati, infatti , c’è ad esempio l’articolo 32, che recita «Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana». Come questo articolo sia rispettato dalle leggi sull’obbligo vaccinale, ad esempio, rimane per noi un mistero.
Dovrebbe essere chiaro a tutti, dunque, che l’homeschooling e la scuola parentale devono godere del favore delle autorità sin dalla Carta fondante la Repubblica Italiana.
Ci chiediamo dove sia finito il dibattito sulla libertà di cura – altro diritto costituzionale – in ispecie ora, con il vaccino COVID in arrivo, e tanti che già parlano della sua obbligatorietà totale, pena l’esclusione sociale.
Per non parlare di un altro articolo, il 29, che recita:«La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio». Non ne parliamo qui, perché risulta evidente che lo Stato italiano nell’ultimo mezzo secolo altro non ha fatto se non legiferare contro l’articolo 29 – cioè contro la famiglia. D
La Cultura della Morte è penetrata nello Stato da decenni e ha pervertito tutto, anche ciò che era scritto nei fondamenti della Repubblica.
Famiglia
Il presidente polacco firma la nuova legge sull’imposta zero sul reddito per i genitori con due figli
Il presidente polacco ha firmato una legge che abolisce l’imposta sul reddito delle persone fisiche per i genitori che crescono due o più figli, nel tentativo di sostenere e incoraggiare le famiglie e rilanciare l’economia.
Il disegno di legge appena approvato elimina l’obbligo di pagare l’imposta sul reddito per le famiglie con un reddito annuo fino a 140.000 zloty (32.973 euro). Grazie all’agevolazione fiscale, si prevede che una famiglia polacca media avrà a disposizione 1.000 zloty in più (235 euro) al mese.
Il presidente polacco Karol Nawrocki, insediatosi ad agosto, ha presentato il disegno di legge prima che fosse approvato dal Parlamento, come mezzo per aiutare finanziariamente le famiglie e incoraggiare un tasso di natalità sostenibile in un paese che, come la maggior parte degli altri, soffre di un calo del tasso di natalità.
«Bisogna trovare risorse finanziarie per le famiglie polacche», ha affermato Nawrocki durante la presentazione del disegno di legge. Ha sottolineato il fatto che la Polonia sta attraversando una crisi di natalità. Lo scorso anno, il numero di nascite in Polonia ha raggiunto un nuovo minimo. Il tasso di natalità della Polonia è uno dei più bassi al mondo, attestandosi a 1,1 entro il 2024, ben al di sotto del tasso di sostituzione. Solo otto paesi hanno un tasso di natalità inferiore a quello della Polonia, secondo il Population Reference Bureau.
Le consultazioni pubbliche sulla legge prima della sua approvazione hanno rilevato che l’agevolazione fiscale è molto popolare tra i polacchi. Circa il 76% degli intervistati ha affermato che la legge era «assolutamente necessaria», e solo il 16% si è dichiarato fermamente contrario, ha riportato EuroNews.
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Immagine di Marsilar via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Famiglia
Il servizio sanitario britannico difende i «benefici» del matrimonio tra cugini di primo grado
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Famiglia
Finte nozze tra una sposa bambina a Euro Disneyland: arresti e indagini
Due persone sono state interrogate dalla polizia francese dopo che il personale di DisneyLand Paris ha espresso preoccupazione per una presunta finta cerimonia nuziale, a cui avrebbe preso parte una bambina ucraina di nove anni.
L’incidente è stato riportato per la prima volta dal giornale parigino Le Parisien, secondo cui un uomo aveva affittato il complesso di Disneyland Paris diverse settimane prima per un evento privato del costo di 130.000 euro.
La prenotazione era stata programmata al di fuori degli orari di apertura del parco e la cerimonia, presumibilmente, si sarebbe svolta sabato mattina presto.
Secondo quanto riferito, il personale e la sicurezza hanno dato l’allarme quando hanno notato che una ragazza vestita da sposa sembrava essere minorenne. Dopo l’intervento della polizia sul posto, la procura di Meaux ha dichiarato che il «matrimonio» era una messa in scena.
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«Quindi non si è trattato di un matrimonio, ma di una messa in scena filmata con un centinaio di comparse. Hanno privatizzato Disneyland Paris, fingendo che fosse un vero matrimonio», ha detto il magistrato all’AFP.
Quattro persone sono state inizialmente arrestate dalla polizia, mentre due sono rimaste sotto interrogatorio domenica con l’accusa di frode e riciclaggio di denaro. Tra loro c’era un ventiduenne, presumibilmente britannico, che si sarebbe spacciato per lo sposo e avrebbe organizzato l’evento, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa AFP. Anche una ventiquattrenne lettone è stata interrogata.
«Le indagini, compreso l’esame medico della minorenne, cittadina ucraina, hanno rivelato che non era stata sottoposta ad alcuna violenza o atto coercitivo e che l’evento si è rivelato una montatura, con gli invitati stessi come comparse», ha affermato la procura di Meaux in una nota.
Secondo quanto riferito, la madre 41enne della bambina e un uomo lettone di 55 anni sono stati rilasciati dopo essere stati interrogati.
Una delle comparse assunte per presenziare a quello che credeva essere un vero matrimonio ha dichiarato alla radio France Inter: «ho visto il panico dei ragazzi della Disney, poi, attraverso la finestra, ho visto una bambina con un abito da sposa. Una donna la teneva in braccio ed è stato allora che ho capito che la bambina era davvero piccola», ha riportato il Guardian, citando l’emittente francese.
Disneyland Paris ha comunicato alla stazione: «un evento privato prenotato presso la nostra destinazione è stato immediatamente annullato dal nostro personale dopo aver riscontrato delle irregolarità. La polizia è stata chiamata ed è intervenuta rapidamente».
Il motivo per cui è stato organizzato il finto matrimonio e l’esatto ruolo della bambina nell’evento rimangono poco chiari. Il parco ha dichiarato di collaborare con le autorità e di aver presentato una propria denuncia.
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Immagine di flightlohg via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
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