Alimentazione
L’attrice Eva Mendes annuncia il boicottaggio di Kellogg’s per gli ingredienti «vietati in altri Paesi»

L’attrice Eva Mendes ha dichiarato che boicotterà il grande produttore di cereali Kellogg’s, sostenendo che i cereali con cui è cresciuta sono pieni di ingredienti chimici vietati in altri Paesi.
In un post su Instagram pubblicato martedì, la star di Hollywood ha attribuito al personaggio internet Vani Hari detta «Food Babe» il merito di aver contribuito a far conoscere la presenza di coloranti alimentari nocivi nelle scorte alimentari americane e, cosa allarmante, nei cereali per la colazione dei bambini.
«Sono cresciuta a cereali. Li adoro ancora, ma non mangerò più @kelloggsus dopo aver scoperto che molti degli ingredienti che usano qui negli Stati Uniti sono VIETATI in altri paesi. Perché? Perché sono dannosi per i bambini», ha scritto martedì l’attrice nota per essere anche la moglie e la madre dei figli del divo Ryan Gosling.
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«Grazie a @thefoodbabe per aver contribuito a portare alla luce questo problema e per aver chiesto che [la Kellogg’s] rimuova per noi questi coloranti alimentari artificiali dannosi, proprio come fanno in altri Paesi», ha aggiunto la bellissima 50enne Eva.
La Mendes, il cui account vanta 6,6 milioni di follower, ha anche pubblicato un’immagine che illustra come una versione canadese di «Froot Loops» ometta i coloranti alimentari Rosso 40, Giallo 5, Blu 1 e Giallo 6, alcuni dei quali hanno dimostrato di causare il cancro nei topi da laboratorio.
La stella hollywoodiana ha inoltre pubblicato un volantino che pubblicizzava una manifestazione che si sarebbe tenuta all’esterno della sede centrale della Kellogg’s a Battle Creek, nel Michigan.
Il personaggio noto come «Food Babe» è apparsa la scorsa settimana a una tavola rotonda ospitata dal senatore repubblicano wisconsino Ron Johnso, dove ha criticato i regolatori statunitensi per aver permesso la vendita di questi alimenti negli Stati Uniti, nonostante contengano ingredienti nocivi che sono vietati in Europa.
«Il nostro governo sta permettendo alle aziende alimentari statunitensi di servire ai cittadini americani ingredienti nocivi che sono vietati o fortemente regolamentati in altri paesi», ha affermato «Food Babe» Hari.
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«Ancora peggio, le aziende alimentari americane vendono all’estero gli stessi identici prodotti senza queste sostanze chimiche, ma scelgono di continuare a servirci la versione più tossica qui», ha affermato, aggiungendo: «è antiamericano».
La sostenitrice convinta del cibo sano ha continuato spiegando come numerosi prodotti alimentari popolari negli Stati Uniti differiscano dalle loro controparti nel Regno Unito, tra cui le patatine fritte di McDonald’s, che, ha sottolineato, contengono 11 ingredienti, tra cui la formaldeide, negli Stati Uniti, rispetto ai tre ingredienti in Europa.
American food companies are making a fool out of us. They are knowingly poisoning us. It’s time for this to stop. Our movement is growing like I have never seen before. It’s going to be historic! This is a clip from my Senate testimony in Washington DC yesterday, watch the whole… pic.twitter.com/FrZRAV5Op2
— Vani Hari (@thefoodbabe) September 24, 2024
«Questi sono gli Skittles. Notate la lunga lista di differenze negli ingredienti», ha detto indicando un grafico. «10 coloranti artificiali nella versione statunitense e biossido di titanio. Questo ingrediente è vietato in Europa perché può causare danni al DNA. I coloranti artificiali sono ricavati dal petrolio e i prodotti che li contengono richiedono un’etichetta di avvertenza in Europa. E sono stati collegati al cancro e a disturbi del sistema immunitario».
La questione delle sostanze chimiche tossiche nella filiera alimentare americana è stata portata alla ribalta anche dall’ex candidato indipendente alla presidenza Robert F. Kennedy, Jr., che ha denunciato i pericoli degli alimenti ultra-processati e degli oli di semi e di recente si è alleato con l’ex presidente Donald Trump per proclamare un programma «Make America Healthy Again», «rendi l’America di nuovo in salute».
Come riportato da Renovatio 21, l’origine dei gustosi cereali che costituiscono la prima colazione per tante persone nel mondo è piuttosto particolare, e si intreccia con un grande flagello che ancora si abbatte sulla società americana e su alcune intoccabili minoranze anche in Italia: la circoncisione.
John Harvey Kellogg (1852-1943) era un dottore nutrizionista americano, oltre che un imprenditore di successo e un gran cultore dell’eugenetica, con un pensiero fisso: quello della riduzione della masturbazione presso la popolazione maschile, per la quale arrivò a raccomandare, come rimedio a lungo termine, il taglio del prepuzio ai bambini.
Tuttavia, secondo quanto ricordato, anche i cereali da lui commerciati avevano in teoria lo stesso scopo: erano sostanze che riteneva «anafrodisiache» e che quindi andavano impiegate in massa per scoraggiare l’onanismo.
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Il Kelloggo, che godeva di una certa influenza presso la società statunitense del tempo, era convinto sostenitore anche del vestirsi di bianco e dei clisteri, da praticare soprattutto se si erano assorbiti veleni come tè, caffè, cioccolato. L’inventore dei cereali inoltre scoraggiava il mescolarsi tra le razze: a fine carriera si dedicò alla creazione di una «Race Betterment Foundation, («Fondazione per il miglioramento della razza»), che propalava pure eugenetica razzista americana (registri genetici, sterilizzazioni delle «persone mentalmente difettose»), di quella che poi piacque assai a Hitler, che – cosa poco nota – prese alcune leggi degli Stati americani come suo modello per la Germania nazionalsocialista.
Insomma: gratta Big Pharma, e il lettore trova lui sai cosa. Ora abbiamo capito che gratta Big Food (o Big Ag), e ci trovi… forse le stesse cose.
La battaglia del Kennedy, e di tutte le Eve Mendes e Food Babes al seguito, è quindi davvero una crociata fondamentale per l’umanità.
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Immagine di Santana10515 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Alimentazione
Carestia dichiarata a Gaza da un gruppo per la sicurezza alimentare legato alle Nazioni Unite

Famine declared by IPC in #Gaza Governorate is a direct result of actions by #Israel‘s Government that has unlawfully restricted entry & distribution of humanitarian aid.
It is a war crime to use starvation as a method of warfare, and the resulting deaths may also amount to a… pic.twitter.com/knqnRpe2yH — UN Human Rights (@UNHumanRights) August 22, 2025
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Alimentazione
Il salmone coltivato in laboratorio sostenuto da Bezos arriva nei ristoranti

Il salmone coltivato in laboratorio viene servito in un numero crescente di ristoranti negli Stati Uniti dopo aver ottenuto l’approvazione della FDA.
Wildtype, che produce il prodotto, è un’azienda con sede a San Francisco che ha ricevuto il sostegno di alto profilo dal fondatore di Amazon Jeff Bezos, Leonardo Caprio e Robert Downey Jr.
A differenza di altre alternative al salmone, il salmone Wildtype viene coltivato tramite bioreazioni utilizzando cellule di salmone.
Come spiega Hypefresh, «il processo inizia con cellule estratte da salmone vivo del Pacifico. Queste cellule vengono coltivate in grandi vasche di acciaio simili a quelle utilizzate per la produzione di birra o kombucha. Nutrite con una miscela ricca di nutrienti di proteine, zuccheri, grassi, sali e minerali essenziali come ferro e zinco, le cellule si moltiplicano in condizioni che replicano fedelmente l’ambiente naturale del salmone. Dopo la raccolta, le cellule di salmone vengono miscelate con ingredienti di origine vegetale per formare un taglio “saku” di qualità sushi, biologicamente indistinguibile dal salmone di origine tradizionale».
Il salmone prodotto da Wildtype è stato servito per la prima volta al Kann, un ristorante di Portland, Oregon, gestito dallo chef pluripremiato Gregory Gourdet, nel maggio 2025.
Ora viene servito in altri tre ristoranti in Texas, California e Washington, scrive Infowars.
When your hometown news crew comes over for lunch… you serve the future of seafood. 🐟✨
Huge thanks to @abc7newsbayarea for visiting Wildtype HQ to taste our cultivated salmon. Especially Dr. Deepak Srivastava & @GladstoneInst for the kind words. pic.twitter.com/izQiJO6Ef5
— Wildtype (@wildtypefoods) August 13, 2025
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A differenza delle carni coltivate in laboratorio, che richiedono l’approvazione e la regolamentazione della FDA e dell’USDA, i prodotti ittici coltivati in laboratorio rientrano esclusivamente nella giurisdizione della FDA.
Si dice che il salmone coltivato di Wildtype offra tutti i benefici del salmone selvatico, senza nessuno dei contaminanti noti, come i metalli pesanti, associati al consumo di pesce selvatico.
Wildtype è ora la quarta azienda statunitense ad aver ottenuto l’approvazione della FDA per la carne coltivata in laboratorio. Upside Foods e GOOD Meat hanno ottenuto l’approvazione per i prodotti a base di pollo, e Mission Barns per un prodotto a base di grasso di maiale.
L’azienda sta ora cercando di espandersi nel settore delle vendite al dettaglio. Attualmente gestisce uno stabilimento pilota a San Francisco e ha raccolto oltre 100 milioni di dollari per ampliare le sue attività.
Sette stati degli USA hanno ormai vietato la carne prodotta in laboratorio, a cominciare dalla Florida.
Alla fine di giugno, il governatore repubblicano del Texas Greg Abbott ha firmato il disegno di legge 261 del Senato, che vieta la produzione, la lavorazione, il possesso, la distribuzione e la vendita di prodotti a base di «proteine coltivate in cellule» destinati al consumo umano. La legge entra in vigore il 1° settembre.
Gli Stati dell’Indiana, il Nebraska, il Montana, il Mississippi, l’Alabama e la Florida hanno già approvato leggi simili.
Firmando il disegno di legge della Florida, il governatore DeSantis ha affermato che il suo obiettivo era proteggere la «vivace industria agricola» del suo stato dalle élite globaliste che vogliono incolpare l’agricoltura tradizionale, in particolare l’allevamento del bestiame, di essere la causa del cambiamento climatico.
«Quello che stiamo proteggendo qui è l’industria dagli atti dell’uomo, da un programma ideologico che vuole indicare l’agricoltura come il problema, che usa cose come l’allevamento del bestiame come mezzo per distruggere il nostro clima», ha detto DeSantis .
«Ci saranno persone che ci faranno la predica su cose come il riscaldamento globale, diranno che non si può guidare un veicolo a combustione interna, diranno che l’agricoltura è cattiva, e nel frattempo voleranno a Davos sui loro jet privati».
A febbraio, un devastante articolo del New York Times sulla carne coltivata in laboratorio aveva per titolo «La rivoluzione morta mentre andava a cena».
«Le interviste con quasi 60 investitori e addetti ai lavori del settore, tra cui molti che hanno lavorato o fatto parte dei team dirigenziali di queste aziende, rivelano una litania di risorse sprecate, promesse non mantenute e risultati scientifici non dimostrati», scrive il giornale neoeboraceno.
«I fondatori, intrappolati dalle loro stesse promesse irrealistiche, hanno preso scorciatoie, come l’utilizzo di ingredienti derivati da animali macellati. Gli investitori, travolti dall’entusiasmo del momento, hanno firmato assegni su assegni nonostante i significativi ostacoli tecnologici. I costi si sono rifiutati di entrare nel regno del plausibile, con gli obiettivi di lancio che si susseguivano» scrive Infowars. «Nel frattempo, nessuno è riuscito a raggiungere nulla di simile a una scala significativa. Eppure le aziende si sono affrettate a costruire strutture costose e hanno spinto gli scienziati a superare i limiti del possibile, creando l’illusione di un’entusiasmante corsa al mercato».
La spinta verso la carne sintetica tuttavia continua sotto l’egida delle élite mondialiste e delle loro idee tiranniche ed allucinanti.
Il World Economic Forum di Davos nella sua lotta alla carne è arrivato a fare – in pubblico! – proposte allucinanti come la modifica genetica degli esseri umani per renderli più bassi (e quindi bisognosi di meno alimenti) e persino intolleranti alla carne.
Indurre l’intolleranza alla carne con la bioingegneria umana. Per il bene dell’ambiente
Parola del dottor Matthew Liao, bioeticista legato al World Economic Forum
Sottotitoli di Renovatio 21 pic.twitter.com/J83Q1YUMuD
— Renovatio 21 (@21_renovatio) August 23, 2023
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Come riportato da Renovatio 21, l’ascesa del consumo di carne sintetica è fortemente sostenuta da Bill Gates, che ha investito su aziende del settore.
È noto che i surrogati della carne, ricavati da vegetali o da colture di laboratorio, presentano questioni di natura medica e morale.
Come già riportato da Renovatio 21, la cosiddetta «carne vegetale» può produrre problemi non di poco conto. Un hamburger a base di soia s contiene 18 milioni di volte più estrogeni rispetto ad un normale hamburger di carne bovina, e calcoliamo che «solo sei bicchieri di latte di soia al giorno hanno abbastanza estrogeni per far crescere le tette su un maschio», ha scritto il professor James Stangle, un medico di medicina veterinaria del Sud Dakota.
La carne coltivata in laboratorio, invece, ha un altro segreto inquietante: il crudele uso nella sua produzione di siero fetale di vitellini non nati. Alcuni scienziati l’anno scorso hanno invece ventilato la possibilità, grazie alla biotecnologia, di iniziare a produrre polpette di mammut: ecco la carne de-estinta, per la gioia dei Frankenstein genetici che il contribuente sovvenziona nei laboratori del mondo.
Aggiungiamo, infine, il curioso fatterello di cronaca di due anni fa: un dirigente di Beyond Meat, azienda leader che produce l’«hamburger vegano», morse il naso ad un automobilista durante una diatriba.
Come riportato da Renovatio 21, con ogni evidenza, i cripto-poteri mondialisti dei Klaus Schwab e dei Bill Gates stanno preparando un Grande Reset alimentare. È interessante anche la vicenda dell’azienda di carne sintetica che ha ricevuto 1,48 milioni di finanziamento dal Pentagono sotto l’amministrazione Biden-Harris. L’anno scorso la Gran Bretagna è divenuta il primo Paese ad approvare la carne artificiale per gli animali domestici.
La carne di manzo e il pesce non sono gli unici alimenti animali sotto tiro: società di pollo artificiale sostenute da Bill Gates hanno avuto due anni fa il permesso di vendita, mentre pochi mesi fa è emerso il caso di una startup che ha lanciato il primo latte prodotto in laboratorio.
Nel frattempo si fanno largo inquietanti teorie: la sindrome alpha-gal, o allergia alla carne rossa, si sta diffondendo rapidamente, e il principale vettore è il morso della zecca. Una bestia in ascesa anche presso le nostre latitudini…
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Immagine di HanSangYoon via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale
Alimentazione
I cibi ultraprocessati costituiscono oltre la metà della dieta dei bambini: studio CDC

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Quali alimenti sono esattamente considerati «ultraprocessati»?
La definizione di alimenti ultraprocessati è attualmente oggetto di acceso dibattito. Nel suo rapporto, il CDC ha identificato gli alimenti ultraprocessati utilizzando il cosiddetto NOVA Food Classification System, un metodo sviluppato in Brasile che classifica gli alimenti in base al livello di lavorazione. Ma i critici hanno espresso preoccupazione per il sistema NOVA, definendolo «confuso e controverso». Hanno sottolineato la mancanza di sfumature del sistema, secondo AGFunderNews. Ad esempio, classifica potenzialmente le proteine del siero del latte, il tofu, i cereali integrali per la colazione con aggiunta di vitamine e la soia fortificata nella stessa categoria delle bibite gassate, delle caramelle e dei biscotti. Il 23 luglio, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS), la FDA e il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) hanno annunciato un’iniziativa congiunta per creare una definizione pubblica di alimenti ultraprocessati. Il 25 luglio le agenzie hanno pubblicato una richiesta di informazioni sul Federal Register affinché le parti interessate pubbliche possano condividere dati e idee su quali fattori e criteri dovrebbero essere inclusi in una definizione uniforme riconosciuta a livello federale. Finora sono stati pubblicati 62 commenti. Secondo un comunicato stampa dell’HHS , una definizione uniforme «consentirà coerenza nella ricerca e nelle politiche per aprire la strada alla risoluzione dei problemi di salute associati al consumo di alimenti ultra-processati». Secondo il Times, Kessler ha sostenuto che la FDA potrebbe regolamentare efficacemente gli alimenti ultra-processati senza una definizione univoca, semplicemente regolamentandone i componenti principali. L’HHS non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento di The Defender sulla strategia di Kessler. Il commissario della FDA Marty Makary ha dichiarato al Times a giugno che, a suo avviso, una definizione avrebbe probabilmente incoraggiato le aziende a etichettare gli alimenti come «non ultraprocessati» come mossa di marketing, in modo simile a come i produttori alimentari promuovono i loro prodotti come privi di zuccheri aggiunti. «Non consideriamo gli alimenti ultra-processati come alimenti da vietare. … Li consideriamo come alimenti da definire in modo che i mercati possano competere in base alla salute», ha affermato Makary.Aiuta Renovatio 21
Il rapporto strategico di MAHA sarà una sorta di «rendiconto»
Nonostante il fastidioso compito di creare una definizione univoca, l’attacco di Kennedy agli alimenti ultra-processati gode di un ampio sostegno politico, secondo Helena Bottemiller Evich, fondatrice e caporedattrice della newsletter Food Fix. In un editoriale del 31 luglio sul Times , Bottemiller Evich, che si occupa di politica alimentare da 15 anni, ha affermato di aver notato un enorme spostamento verso un sostegno bipartisan nella lotta al consumo di cibo spazzatura negli Stati Uniti. Molte personalità conservatrici hanno combattuto gli sforzi di Michelle Obama per ridurre l’obesità infantile, ha affermato, ma ora la maggioranza dei democratici e dei repubblicani sostiene il divieto di alimenti trasformati nei pranzi delle scuole pubbliche. «Questo atteggiamento offre all’amministrazione Trump una rara opportunità politica di apportare cambiamenti politici un tempo impraticabili per migliorare la nostra alimentazione. Non è solo il fatto che il signor Kennedy abbia il sostegno del presidente» ha scritto Bottemiller Evich. «Ha anche un esercito di base energico e determinato a “rendere l’America di nuovo sana” che potrebbe essere sguinzagliato per difendere le sue politiche più audaci. L’amministrazione è consapevole del potere che ha ed è pronta a usarlo per attuare vere riforme?» Sarà «una sorta di resa dei conti» quando la Commissione MAHA pubblicherà la sua strategia per porre fine alle malattie croniche nei bambini, ha affermato. Sarà allora che l’opinione pubblica scoprirà se i leader governativi sono «seri». Suzanne Burdick Ph.D. © 8 agosto 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD. Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
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