Terrorismo
La Russia risponde alle rivendicazioni dello Stato Islamico dietro l’attacco terroristico di Mosca
I tentativi occidentali di diffondere la tesi che la sparatoria alla sala concerti di Crocus City sia stata organizzata dall’ISIS senza attendere la conclusione delle indagini appaiono estremamente sospetti, ha detto l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatolij Antonov. Lo riporta RT.
I servizi di sicurezza russi hanno arrestato quattro presunti autori del massacro di Mosca che erano fuggiti dalla scena, identificati come tagiki, nella regione di Bryansk, non lontano dal confine ucraino.
Il presidente russo Vladimir Putin ha descritto i sospettati come «islamici radicali», affermando che sono stati sorpresi a fuggire «verso l’Ucraina dove, secondo i dati preliminari, era stata preparata una finestra per attraversare il confine».
Gli Stati Uniti, insieme a molti dei loro alleati, hanno insistito sul fatto che l’ISIS è responsabile della sparatoria e che Kiev non ha nulla a che fare con ciò, fornendo allo stesso tempo un massiccio sostegno militare all’Ucraina nel suo conflitto con la Russia.
Commentando la posizione dei paesi occidentali riguardo alla sparatoria al Crocus City Hall di martedì, Antonov ha osservato che «una cosa è allarmante: stanno cercando di determinare in anticipo se l’IS è responsabile della tragedia nel nostro Paese».
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«Una domanda semplice che chiunque, qualunque cittadino russo potrebbe porre: perché queste persone, questi banditi, hanno tentato di fuggire da Mosca verso il confine ucraino?» ha chiesto l’ambasciatore.
Secondo Antonov, questo dettaglio suggerisce che «il regime Zelens’kyj è diventato terrorista se accoglie questi terroristi». Ha aggiunto che questo fatto da solo «richiede un’attenzione e un’indagine speciali».
Antonov ha aggiunto che lui e gli altri diplomatici russi erano fiduciosi che le forze dell’ordine di Mosca avrebbero condotto un’indagine e avrebbero rivelato «chi c’era dietro quegli assassini che ci hanno inflitto una ferita molto grave», aggiungendo che «siamo fermamente convinti che tutti questi degenerati debbano essere puniti».
Ieri, parlando con il giornalista russo Pavel Zarubin, il capo del servizio di sicurezza russo FSB Aleksandr Bortnikov ha affermato che attualmente si ritiene che i quattro stragisti fossero attesi in Ucraina e che la parte ucraina potrebbe essersi preparata ad aprire una «finestra» per consentire loro di attraversare il confine.
«Vi svelerò un piccolo segreto. D’altro canto dovevano essere accolti come eroi», ha detto Bortnikov. Martedì, in altre dichiarazioni rilasciate ai media, il capo dell’FSB ha anche affermato che, secondo le informazioni del suo servizio, l’Ucraina era stata coinvolta nell’addestramento di combattenti in Medio Oriente.
Anche il segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa Nikolaj Patrushev ha fatto dichiarazioni sulle responsabilità del regime Zelens’kyj.
“Of course, Ukraine!” — Nikolai Patrushev
There are no doubts left. Ukraine is behind the terrorist attack at Crocus City Hall. What is more important is that the military-political leadership of Russia no longer has them. pic.twitter.com/BHM2QJfRTy
— ???????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????? (@apocalypse0s) March 27, 2024
«Certo, l’Ucraina», ha risposto Patrushev ad un giornalista che gli chiedeva se dietro al massacro vi fosse la Kiev oppure lo Stato Islamico.
Il computo della strage è attualmente salito a 139 morti.
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Immagine di Mosreg.ru di Mosca via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0
Terrorismo
Jihadisti francesi attaccano le forze governative siriane
⚡️🇸🇾🇫🇷 | Les combattants de la Sécurité générale sont clairement visibles à proximité du camp des Français.
Les djihadistes français ont affirmé leur intention de se défendre, déclarant que le public sera témoin de “la trahison d’al-Jolani” envers ses propres combattants. Il… https://t.co/Va8CVwUEPz pic.twitter.com/TeMioj0Ar3 — Syria News (@SyriaNewsFr) October 21, 2025
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Terrorismo
Episodio di terrorismo a Belgrado
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha descritto la sparatoria di mercoledì vicino all’Assemblea nazionale di Belgrado come un «terribile attacco terroristico». Un uomo di 70 anni avrebbe aperto il fuoco nella capitale serba e dato fuoco a una tenda.
L’autore, identificato come Vladan Andelkovic, è stato arrestato. Secondo i resoconti, ha ferito un uomo di 57 anni, Milan Bogdanovic, sparandogli e ha poi incendiato una tenda dei sostenitori del presidente Vucić davanti all’Assemblea nazionale. Kurir ha riportato che il sospettato ha anche gettato munizioni tra le fiamme.
La vittima, colpita alla coscia, non ha subito ferite gravi. I vigili del fuoco hanno domato l’incendio, mentre la polizia ha isolato l’area e avviato un’indagine.
🚨New footage of the fire in front of the Serbian Parliament building in Belgrade. pic.twitter.com/LVZLtPxn9Q
— Mario ZNA (@MarioBojic) October 22, 2025
💥 Shooting at the Serbian Parliament building in Belgrade!
A 70-year-old man opened fire, injuring a random passerby in the thigh. Afterwards, he set fire to a tent of supporters of President Aleksandar Vučić and threw a handful of bullets into the flames.
The injured… pic.twitter.com/FIilYQEMeb
— NEXTA (@nexta_tv) October 22, 2025
#BREAKING #Serbia A fire broke out in the tent camp near the Serbian Parliament in Belgrade.
One person has been hospitalized. Shortly before the fire, sounds resembling gunshots were heard, Serbian state media reports.
Video footage shows an individual being apprehended. pic.twitter.com/LQu6QzZzD3
— The National Independent (@NationalIndNews) October 22, 2025
🇷🇸 Serbian police have arrested the terrorist who carried out the shooting near the parliament building in Belgrade.
The attacker claimed he carried out the assault because he was “annoyed by the tents.” He reportedly expected to be killed by the police. pic.twitter.com/DBqJDAY8pn
— Visegrád 24 (@visegrad24) October 22, 2025
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In un discorso televisivo, Vucic ha condannato l’episodio come un «attacco terroristico contro persone e proprietà», dichiarando che il sospettato aveva acquistato benzina per appiccare intenzionalmente il fuoco alla tenda, con l’obiettivo di seminare paura. Vučić ha mostrato un video in cui Andelkovic afferma di aver agito con intenti suicidi: «L’occupazione del centro città mi infastidisce. Ho dato fuoco alla tenda con la benzina», si sente nella registrazione.
«Volevo che mi uccideste perché non posso più vivere», ha aggiunto l’uomo.
Tuttavia, Vucic ha suggerito che l’uomo potrebbe aver «finto di essere pazzo», sottolineando che il suo passato nelle forze di sicurezza indica una piena consapevolezza delle sue azioni. «Questa persona e i suoi eventuali complici saranno puniti severamente», ha promesso.
Il presidente ha poi invitato a evitare reazioni impulsive: «Ho visto la rabbia causata da questo episodio, alcuni oppositori dei bloccanti vogliono radunarsi, ma chiedo loro di non farlo. La vendetta non porta a nulla di buono. Non deve esserci vendetta, e metto in guardia tutti dal cercarla».
Immagine screenshot da Twitter
Terrorismo
Preparavano un altro attentato a Trump?
USSS spotted a suspicious stand near the AF1 zone in Palm Beach. The FBI is investigating. pic.twitter.com/nMCoVP9mKB
— FBI Director Kash Patel (@FBIDirectorKash) October 19, 2025
Tuttavia, il capo delle comunicazioni dell’USSS, Anthony Guglielmi, ha precisato che gli agenti hanno scoperto la postazione giovedì 16 ottobre durante i «preparativi di sicurezza avanzati» per l’arrivo di Trump a Palm Beach. «Non ci sono state ripercussioni sui movimenti e nessuna persona era presente o coinvolta nel luogo», ha dichiarato Guglielmi a Fox News. «Sebbene non possiamo fornire dettagli sugli oggetti specifici o sul loro scopo, questo incidente evidenzia l’importanza delle nostre misure di sicurezza a più livelli», ha aggiunto. SOSTIENI RENOVATIO 21The hunting stand had a direct line of sight to AF1. The FBI took down the stand, which has been taken to an FBI lab. pic.twitter.com/dpXINTTKpK
— X22 Report (@X22Report) October 20, 2025
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