Connettiti con Renovato 21

Protesta

La protesta canadese prende anche Vancouver

Pubblicato

il

 

 

La protesta dei camionisti canadesi, ora dilagata definitivamente nella popolazione canadese contraria all’obbligo vaccinale, ha raggiunto anche Vancouver, la città dalla quale il Convoglio della Libertà è partito.

 

Rispetto alla capitale Ottawa, Vancouver si trova all’altro estremo del continente.

 

La manifestazione di Vancouver si è data il nome di «The Media is the Virus Convoy», ossia «convoglio “i media sono il virus”», dichiarando così esplicitamente il suo intento di contrastare il ruolo dei mezzi di informazione.

 

Nei filmati, è visibile l’entusiasmo dei manifestanti, tra messaggi, tamburi, e soprattutto clacsonate senza fine. È visibile anche un gazebo del People’s Party, il Partito Popolare candese, completamente vuoto.

 

Come nelle immagini viste in questi giorni, i bordi delle strade sono riempiti di canadesi in rivolta che salutano con bandiere nazionali e cartelli gli autoveicoli anti-obbligo.

 

 

 

Uno striscione raffigura i volti di politici e funzionari protagonisti della pandemia sotto la scritta «Meet the Traitors», «Ecco i traditori». Oltre a Trudeau, è riconoscibile sullo striscione la dottoressa Theresa Tam, responsabile della sanità pubblica del Canada. I lettori di Renovatio 21, la conoscono perché, già una dozzina di anni prima della pandemia, teorizzava esplicitamente misure di coercizione e di confinamento (cioè, campi di internamento) e di controllo (compresi braccialetti elettronici) in caso di epidemia.

 

«Se ci sono persone non conformi, sicuramente le leggi e i poteri della sanità pubblica possono mettere in quarantena la gente in ambienti obbligati» aveva detto nel 2010 la dottoressa Tam, allora direttore generale del Centro Canadese per la Preparazione e Risposta all’Emergenza, in un documentario. Lo spezzone è visibile su Renovatio 21.

 

Tornando a Vancouver, i media hanno dato risalto al fatto che si è registrata anche una contro-protesta, che avrebbe cercato di bloccare i movimenti dei membri del Convoy of Freedom.

 

 

Secondo la CBC, l’emittente di Stato canadese, vi sarebbero 5 arresti sia tra le fila della protesta che tra quelle della controprotesta. Sarebbero state tirati sassi e uova, tuttavia la testata pubblica, finanziata dal governo Trudeau, non dice molto di più.

 

Come riportato da Renovatio 21, la protesta sta ora interessando altre città del Canada.

 

Nel frattempo, la manifestazione di Ottawa, con le strade bloccate dai camion, sta andando avanti oramai da più di una settimana…

 

 

 

 

Immagine screenshot da Youtube

Continua a leggere

Protesta

Scontri durante la protesta della «Generazione Z» a Città del Messico

Pubblicato

il

Da

Sabato, in occasione della mobilitazione antigovernativa promossa dalla «Generazione Z», un gruppo di manifestanti incappucciati ha ingaggiato scontri con le forze di polizia di fronte al palazzo presidenziale di Città del Messico.

 

Migliaia di persone hanno percorso il tragitto dal monumento all’Angelo dell’Indipendenza fino alla Piazza della Costituzione, radunandosi poi davanti al Palazzo Nazionale, che ospita la residenza presidenziale.

 

Pur avendo esordito in forma non violenta, la protesta ha visto l’intervento di un manipolo di facinorosi mascherati, etichettati dai media locali come Black Bloc, che hanno infranto le barriere di protezione, lanciato pietre e affrontato gli agenti in corpo a corpo.

 


Iscriviti al canale Telegram

Le riprese video immortalano i dimostranti intenti a percuotere i poliziotti e questi ultimi che infieriscono con calci su un manifestante riverso al suolo. Le schermaglie sono durate circa sessanta minuti, al cui termine le forze dell’ordine hanno impiegato gas lacrimogeni per disperdere la folla dalla piazza, come documentato dalla testata La Jornada.

 

I partecipanti sostengono di contestare la corruzione, gli eccessi di potere e l’assenza di punizioni per i delitti violenti. Numerosi hanno levato slogan di accusa contro il partito di sinistra al potere, Morena.

 

La presidente Claudia Sheinbaum ha reagito biasimando gli atti violenti. «Chi non concorda deve far valere le proprie posizioni mediante cortei pacifici. La violenza non può mai costituire uno strumento per il cambiamento», ha sentenziato.

 

In precedenza, Sheinbaum aveva attribuito le proteste a «bot e account fittizi sui social» orchestrati da «entità di destra».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine screenshot da Twitter

Continua a leggere

Protesta

Un morto e oltre 100 feriti in una protesta dei giovani del Perù

Pubblicato

il

Da

Secondo le autorità, violenti scontri antigovernativi avvenuti mercoledì nella capitale peruviana Lima hanno provocato almeno un morto e oltre 100 feriti.   La settimana scorsa, il Congresso peruviano ha destituito la presidente Dina Boluarte a seguito dell’indignazione popolare per l’aumento della criminalità e numerosi scandali di corruzione, nominando il capo del Congresso José Jeri come presidente ad interim. Jeri, che ha presentato il suo gabinetto martedì, ha promesso di concentrarsi sulla lotta alla criminalità, ma si è trovato di fronte a proteste che ne chiedevano la rimozione.   Mercoledì sera, migliaia di manifestanti, prevalentemente giovani, insieme a rappresentanti sindacali, hanno marciato per le strade di Lima per contestare il nuovo governo di Jeri. La protesta è degenerata in violenza quando i dimostranti hanno cercato di abbattere le barriere di sicurezza fuori dal Congresso, spingendo la polizia antisommossa a intervenire.   Secondo i resoconti, i manifestanti hanno attaccato gli agenti con pietre, bombe molotov e fuochi d’artificio, mentre la polizia ha risposto utilizzando gas lacrimogeni e razzi per disperdere la folla.  

Sostieni Renovatio 21

Lo Jeri ha criticato la protesta sui social media, etichettandola come «irresponsabile» e affermando che criminali si erano infiltrati nella folla per «seminare disordine». Ha assicurato che i colpevoli della violenza dovranno subire «tutto il rigore della legge».   Le manifestazioni contro corruzione e criminalità si sono acuite a Lima, dove i casi di estorsione sono passati da poche centinaia annue nel 2017 a oltre 2.000 mensili nel 2025, causando la morte di decine di autisti di autobus e attentati con bombe contro imprese. Questa ondata di violenza ha indotto la proclamazione dello stato di emergenza all’inizio dell’anno.   Tuttavia, molti ritengono lo Jeri inadeguato a gestire la crisi. Un sondaggio Ipsos del mese scorso ha rilevato che solo il 5% approva il suo lavoro come presidente del Congresso, mentre quasi l’80% lo critica. Il Perù ha visto sette governi negli ultimi dieci anni, compreso l’ultimo in ordine di tempo.  

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine screenshot da Twitter  
Continua a leggere

Protesta

La polizia usa lacrimogeni e idranti contro i manifestanti a Brusselle

Pubblicato

il

Da

Episodi di protesta con violenza sono emersi durante le manifestazioni delle ultime ore a Brusselle.

 

Le immagini della protesta mostrano i manifestanti che si scontrano con le forze dell’ordine, lanciano fuochi d’artificio e sventolano bandiere e cartelli.

 

Poliziotti in tenuta antisommossa sono stati visti utilizzare gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere la folla.

 

Iscriviti al canale Telegram

Secondo HLN, Gert Truyens, presidente del sindacato CGSLB, ha dichiarato che la manifestazione è stata interrotta a causa degli scontri provocati da una minoranza violenta tra i dimostranti.

 

«Questi non sono manifestanti, ma individui che causano disordini», ha riportato il giornale.

 

Durante la giornata, lo sciopero generale ha fortemente compromesso i servizi di trasporto pubblico e ha bloccato le partenze nell’aeroporto principale di Bruxelles.

 

De Wever, eletto a febbraio, ha proposto misure di austerità per affrontare il crescente deficit di bilancio del Belgio.

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21

 


 

Continua a leggere

Più popolari