Intelligenza Artificiale
La polizia di San Francisco potrà utilizzare robot per uccidere le persone
La polizia di San Francisco ha ottenuto il permesso dai supervisor della città (cioè, i consiglieri comunali, come si chiamano là) di uccidere civili usando robot, come richiesto dalle forze dell’ordine qualche settimana fa.
Si tratta di una vera e propria svolta sulla questione «sicurezza» che evidenzia l’emergere di una nuova tendenza preoccupante all’interno delle forze di polizia.
Il dipartimento di polizia di San Francisco (SFPD) sostiene che gli agenti potrebbero schierare questi robot durante le sparatorie di massa o contro degli attentatori suicidi, stando a quanto dice il quotidiano locale San Francisco Chronicle. La maggioranza delle autorità di vigilanza cittadine ha approvato la mozione.
«Potrebbe esserci una circostanza straordinaria in cui, in un’emergenza praticamente inimmaginabile, potrebbero voler dispiegare una forza letale per impedire, in una situazione orribile, a qualcuno di causare ulteriori danni», ha dichiarato Aaron Peskin, membro del consiglio di amministrazione di San Francisco.
Naturalmente questo è uno scenario che sembra alquanto fantasioso, ma non troppo, visti i tempi in cui viviamo. Tanto che la cruda realtà ci suggerisce che sia alquanto probabile che vedremo gradualmente la polizia dispiegare robot assassini in circostanze decisamente meno «straordinarie».
Questo pare essere l’ennesimo segno che alla polizia vengono dati livelli di potere che facilmente violare i diritti civili. Il SFPD ha già ricevuto il permesso di monitorare i feed di sorveglianza dal vivo, nonostante le obiezioni dei sostenitori dei diritti alla privacy all’inizio di quest’anno.
La notizia arriva anche dopo che la polizia di Oakland ha chiesto il permesso di armare i robot con accessori simili a fucili potenzialmente letali il mese scorso, per poi ritirarsi dall’idea distopica alcuni giorni dopo.
Il dipartimento di polizia di San Francisco ha acquisito una dozzina di robot già dal 2010, secondo il Chronicle. Finora, però, nessuno è stato equipaggiato per uccidere gli umani.
Alcuni consiglieri comunali della città californiana che hanno votato contro la mozione sono rimasti sconvolti dalla nuova decisione politica.
«Questa è una forza di polizia locale qui per proteggerci», ha detto il supervisor Dean Preston in una riunione del consiglio. «Questo non è l’esercito americano che stiamo armando… Esiste un serio potenziale di uso improprio e abuso di questa tecnologia di livello militare e nessuna dimostrazione di necessità».
Il presidente del consiglio Shamann Walton, che ha votato contro la mozione, ha sottolineato che le minoranze potrebbero facilmente diventare l’obiettivo principale. «La maggior parte delle armi delle forze dell’ordine sono usate contro persone di colore», ha detto, come citato dal Washington Post. «Sono davvero sbalordito dal fatto che siamo qui a parlare di questo».
«Questo è un grosso problema», ha detto durante la riunione il supervisore Hillary Ronen, che ha anche votato contro, come citato dalla SFC.
«Questo sta aprendo un vaso di Pandora che potrebbe cambiare la nostra società in modo significativo», ha poi continuato.
«Una volta che vedremo un dipartimento fare questo passo pubblicamente come San Francisco, temo che si apriranno le porte», ha detto a WaPo Albert Fox Cahn, direttore esecutivo del Surveillance Technology Oversight Project.
In realtà già da diverso tempo si è cercato di armare dei robot; come il caso dei robocani dotati di un’arma che «consente un fuoco di precisione fino a 1200 metri» e «può utilizzare (…) la cartuccia NATO 7,62 × 51».
Gli Stati Uniti sono già abbastanza proiettati nel futuro con queste nuove tipologie di armi, infatti già da molti mesi dei cani robot si sono operativi lungo il confine meridionale degli Stati Uniti.
Si tratta di unità prodotte dalla Ghost Robotics che ha collaborato alla progettazione di un robodog per pattugliare il terreno desertico nel sud-ovest americano, il quale è martoriato dall’immigrazione clandestina.
Il rischio per i cittadini di veder schierati queste «armi futuristiche» è alquanto concreto e reale tanto che persino l’ONU si è riunita ripetutamente per decidere se vietare o meno i robot killer o semplicemente per regolamentarli.
La grande maggioranza del mondo rimane critica nei confronti dei letali sistemi d’arma autonomi in guerra, secondo la ricerca condotta da IPSOS e dalla campagna per fermare i robot assassini.
Robocani armati sono intanto prodotti da russi e cinesi. Robocani sono impiegati da varie forze dell’ordine negli USA, per esempio i pompieri di Nuova York.
L’utilizzo poliziesco più memorabile, in questo 2022, è stato comunque quello dei robocani che controllavano le strade di Shanghai nel colossale lockdown primaverile che aveva chiuso in casa 26 milioni di persone.
Nel 2016 la polizia di Dallas uccise un cecchino tramite un robot bomba, che detonò vicino al sospetto (che aveva ucciso cinque agenti) dopo essersi infiltrato nello spazio che era già circondato dalla polizia. Due anni dopo gli ufficiali di polizia che utilizzarono il primo robot killer furono ritenuti non accusabili da un gran giurì.
L’automa uccise Micah Xavier Johnson, un riservista dell’esercito afroamericano che aveva prestato servizio in Afghanistan e che secondo gli investigatori cercava di «uccidere i bianchi» come punizione per le uccisioni di persone di colore da parte della polizia.
Intelligenza Artificiale
L’ascesa dell’AI avanzata potrebbe avere conseguenze catastrofiche: parla il CEO di Google DeepMind
Demis Hassabis, amministratore delegato di Google DeepMind, ha lanciato un monito sul cammino verso l’intelligenza artificiale generale (AGI), che potrebbe sfociare in «esiti catastrofici» quali cyberattacchi alle reti energetiche o idriche. Secondo lo Hassabis, l’AGI potrebbe concretizzarsi entro i prossimi dieci anni.
Durante il suo intervento all’Axios AI+ Summit della scorsa settimana a San Francisco, Hassabis ha delineato l’AGI come un sistema capace di manifestare «tutte le capacità cognitive» proprie dell’umanità, inclusa la propensione all’invenzione e alla creatività.
Egli ha rilevato che i modelli linguistici di grandi dimensioni odierni continuano a essere «intelligenze frastagliate», afflitte da deficit nel ragionamento, nella programmazione a lungo raggio e nell’apprendimento persistente. Nondimeno, ha ipotizzato che un’IA autenticamente intelligente possa emergere a breve, grazie a un potenziamento costante e «un paio di grandi innovazioni in più».
Al contempo, Hassabis ha ammesso che la fase propedeutica all’AGI sarà verosimilmente costellata da pericoli concreti e «risultati catastrofici», tra cui cyberattacchi alle infrastrutture energetiche o idriche.
«Probabilmente sta già quasi accadendo ora… forse non ancora con un’intelligenza artificiale molto sofisticata», ha osservato, indicandolo come «il vettore vulnerabile più ovvio». Ha proseguito evidenziando che attori malevoli, agenti autonomi e meccanismi che «deviano» dalle direttive iniziali esigono contromisure robuste. «È un rischio non nullo», ha concluso, in riferimento alla eventualità che apparati evoluti «scavalchino il guardrail».
Google Deepmind co-founder @demishassabis to @mikeallen on what about AI he fears most: “Bad actors using AI for harmful ends, or the AI itself as it gets closer to AGI … goes off the rails in some way that harms humanity.” #AxiosAISummit pic.twitter.com/bVmx4SNKIv
— Axios (@axios) December 5, 2025
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Le apprensioni di Hassabis riecheggiano allarmi più estesi diffusi nel panorama tecnologico mondiale.
Come riportato da Renovatio 21, missiva aperta diramata a ottobre, sottoscritta da luminari del settore e figure di spicco, ha sostenuto che entità «superintelligenti» potrebbero mettere a repentaglio la libertà umana o la stessa esistenza, proponendo una moratoria globale sullo sviluppo dell’IA sin quando non se ne assicuri la saldezza. Tra i sottoscrittori, il co-fondatore di Apple Steve Wozniak, i pionieri dell’IA Geoffrey Hinton e Yoshua Bengio, il magnate Richard Branson del gruppo Virgin, oltre a personalità di rilievo politico e culturale.
Un ulteriore appello a mettere in pausa lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale è stato firmato da un gruppo internazionale di medici e pubblicato dalla prestigiosa rivista medica BMJ Global Health. «Ci sono scenari in cui l’AGI [Intelligenza Artificiale Generale, ndr] potrebbe rappresentare una minaccia per gli esseri umani, e possibilmente una minaccia esistenziale» scrivono nell’appello i dottori di varie parti del mondo.
Più pessimista è l’esperto dei pericoli dell’AI Eliezer Yudkowsky, che ha lanciato un appello per chiedere la distruzione materiale dei data center dell’AI prima che sia troppo tardi, dichiarando che «tutti sulla Terra moriranno».
Altre voci, tuttavia, propendono per un’interpretazione più rosea.
Elone Musk, che pure fa parte degli apocalittici riguardo i rischi delle macchine pensanti, ha dichiarato il mese scorso che gli avanzamenti dell’IA e della robotica potrebbero rendere il lavoro «facoltativo» tra 10-20 anni e che la moneta potrebbe rivelarsi «irrilevante» in un’economia IA-centrica, pur rammentando che occorrono ancora salti tecnologici sostanziali affinché tale orizzonte si materializzi.
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Intelligenza Artificiale
L’AI renderà il lavoro «facoltativo» e il denaro «irrilevante»: Musk come Marx e i sovietici
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Intelligenza Artificiale
Le autorità cinesi lanciano l’allarme sui robot umanoidi
Il settore cinese dei robot umanoidi è esposto al pericolo di una bolla speculativa, indotta dall’attuale euforia investitrice, ha ammonito la commissione di programmazione economica nazionale.
Giovedì, nel corso di una conferenza stampa a Pechino, Li Chao, portavoce della Commissione per lo sviluppo e le riforme (NDRC), ha rivelato che le istituzioni stanno agendo per arginare l’espansione incontrollata del comparto, affinché non sommerga il mercato.
«Le industrie all’avanguardia si sono da tempo scontrate con la difficoltà di armonizzare la rapidità dell’espansione con il pericolo di bolle finanziarie, una questione che ora assilla pure il campo dei robot umanoidi», ha precisato l’esponente.
In Cina operano oltre 150 imprese del ramo, tra cui Unitree, tra le leader del mercato. I suoi androidi in grado di danzare sono stati esibiti al Gala del Capodanno lunare all’inizio dell’anno.
unitree g1 dancing pic.twitter.com/Sb8djxlceB
— Wenmeng Zhou (@zhouwenmeng) November 8, 2025
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A febbraio, Unitree ha diffuso un filmato in cui il suo androide G1 pratica sequenze di arti marziali cinesi.
Robots take the stage! 🕺🏼
Unitree Robotics just joined the cast of a Chinese dance drama, dressed in traditional attire, performing backflips and kung fu. 🧧
Robots from Unitree share the stage with human actors, mixing advanced robotics with Chinese cultural performance.… pic.twitter.com/uXSZyVCCyU
— Lukas Ziegler (@lukas_m_ziegler) October 25, 2025
Altre realtà emergenti in ascesa fulminea, come AgiBot e Galbot, hanno svelato i loro umanoidi capaci di completare maratone, cimentarsi nel kickboxing e miscelare caffè, tra varie altre mansioni.
激しく踊る二足歩行人型ロボットhttps://t.co/ywY811njIy
この動画を撮影した場所(屋内のラボ)に入れてもらったら、UnitreeのG1が床のあちらこちらに沢山転がっていて蹴とばしそうになった🦶#bipedal #humanoidrobot #Any2Track #RobotDance #dancing #EmbodiedIntelligence #Galbot pic.twitter.com/uy8UDM3DUf
— T.Yamazaki (@ZappyZappy7) November 2, 2025
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Le autorità di Pechino hanno designato questo comparto in espansione accelerata come uno dei sei nuovi pilastri per la crescita economica nel lustro venturo.
L’ondata recente di fervore ha propulso l’indice Solactive China Humanoid Robotics – che segue le quotazioni delle società robotiche – a un rialzo di circa il 30% nell’anno in corso.
Anche altri attori globali, tra cui i titani tech Tesla, Meta e OpenAI, si sono dedicati intensamente allo sviluppo di robot umanoidi negli ultimi anni.
Il mese scorso, lil CEO di Tesla, Elon Musk, secondo cui una «legione di robot» potrebbe materializzarsi in un orizzonte temporale prossimo.
L’umanoide di Tesla, Optimus, ha già debuttato in occasioni societarie compiendo operazioni basilari; una variante aggiornata, Optimus V3, è attesa per il primo trimestre del 2026.
Musk, che sostiene che in cinque anni i robot supereranno i chirurghi umani, ha sostenuto che questi automi potrebbero rivoluzionare la società, rilevando il lavoro manuale o rendendolo opzionale per l’umanità. Elone intende inoltre iniziare la colonizzazione di Marte a partire dai robot.
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