Gender
La massima corte dell’Uganda conferma quasi tutta la legge anti-sodomia, facendo infuriare l’amministrazione Biden

La Corte costituzionale dell’Uganda ha confermato praticamente tutte le disposizioni della legge anti-sodomia del Paese.
«Ci rifiutiamo di annullare l’Anti-Homosexuality Act 2023 nella sua interezza, né concederemo un’ingiunzione permanente contro la sua applicazione», ha detto il giudice capo Richard Buteera proclamando la sentenza della corte.
La corte, tuttavia, ha criticato alcune sezioni della legge che, secondo la corte, erano «incompatibili con il diritto alla salute, alla privacy e alla libertà di religione».
Secondo l’agenzia Reuters, il tribunale ha annullato la disposizione che criminalizzava la fornitura di premesse per atti omosessuali e la mancata denuncia di atti omosessuali. La corte ha sostenuto che queste parti della legge violano i diritti individuali e, pertanto, dovranno essere rimosse dalla legge mentre il resto delle disposizioni può rimanere in vigore.
L’avvocato ugandese Gawaya Tegulle, sostenitore della legge anti-sodomia, ha dichiarato: «se questo fosse un esame, lo avremmo superato con il 95% circa».
La portavoce della Casa Bianca lesbica di estrema sinistra Karine Jean-Pierre ha condannato la decisione della corte, definendola «un passo piccolo e insufficiente verso la salvaguardia dei diritti umani».
«Gli Stati Uniti sono profondamente preoccupati per le rimanenti disposizioni», ha detto in una conferenza stampa Jean-Pierre, che è il primo portavoce apertamente omosessuale della Casa Bianca, sostenendo che la legge mette a repentaglio la «salute pubblica» e «la reputazione internazionale dell’Uganda».
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Tuttavia, ribatte LifeSiteNews, «l’omosessualità comporta gravi danni alla salute, tra cui un rischio quasi 30 volte maggiore di contrarre l’HIV e rischi elevati di altre malattie sessualmente trasmissibili e tumori, come il cancro anale. Inoltre, in quanto pratica sessuale disordinata, l’omosessualità non può essere considerata un “diritto umano”, come insegna la Chiesa cattolica».
Secondo il sito pro-life canadese «i legislatori ugandesi hanno espresso crescenti preoccupazioni per il reclutamento di bambini nello stile di vita LGBT. Gruppi come Sexual Minorities Uganda, fondato nel 2004 ma bandito nel 2022, avrebbero preso di mira i minori pagandoli in contanti per partecipare a film omosessuali vietati ai minori. Nelle scuole e altrove è stata scoperta anche una propaganda progettata per spingere i giovani a sostenere (e persino a impegnarsi ) l’omosessualità».
Musuveni ha più volte lanciato l’appello agli altri Paesi africani di «salvare il mondo» dall’imperialismo omosessualista inflitto al continente dall’Occidente. In visita in Uganda pochi mesi fa, il presidente iraniano Ebrahim Raisi si era unito alla condanna, tuonando contro l’agenda LGBT occidentale.
Al presidente ugandese va riconosciuto anche l’aver approvato una nuova legge contro il traffico degli organi umani.
Come riportato da Renovatio 21, l’Uganda si è messa alla ricerca un prestito dalla Cina dopo che la Banca Mondiale ha bloccato i finanziamenti per la connettività a causa dell’adozione della legge anti-omosessualità. La Banca Mondiale aveva annunziato la punizione ancora lo scorso agosto, sostenendo che la legge anti-gay violava i suoi valori di «inclusione e non discriminazione». La decisione è arrivata dopo che il Dipartimento di Stato americano ha imposto restrizioni sui visti ai funzionari ugandesi a giugno, avvertendo che i responsabili della violazione dei diritti umani nel paese africano, compresi quelli delle persone LGBTQ, avrebbero subito conseguenze.
Il presidente ugandese Yoweri Musuveni ha tuttavia fatto capire di non essere preoccupato dall’espulsione dai programmi commerciali americani: «alcuni di questi attori nel mondo occidentale sopravvalutano se stessi e sottovalutano i combattenti per la libertà dell’Africa… Alcuni attori stranieri pensano erroneamente che i Paesi africani non possano andare avanti senza il loro sostegno», ha scritto su Twitter. Musuveni con probabilità si riferiva anche alla Russia, con cui nei mesi scorsi si è stabilito un partenariato tecnologico ed economico nell’ambito degli sforzi verso l’Africa compiuti da Mosca di recente.
Come riportato da Renovatio 21, poco dopo l’approvazione della legge anti-sodomia, l’Uganda è stata improvvisamente teatro di attacchi terroristici con enormi stragi sia sul suo territorio che all’estero, presso le basi del contingente di pace ugandese in Somalia.
Lo scorso autunno fa decine persone sono state uccise e ferite dai militanti di un gruppo estremista – il quale non si faceva vivo dal 1998 – che hanno attaccato una scuola secondaria nell’Uganda occidentale.
Come riportato da Renovatio 21, solo due settimane prima, 54 suoi soldati ugandesi stati trucidati dai terroristi islamici in Somalia dove si trovavano in missione di pace per conto dell’Unione Africana. A perpetrare l’eccidio sarebbero stati gli islamisti di al-Shabaab («la gioventù»), gruppo noto per il sequestro della cooperante italiana di due anni fa – per il quale il governo di Conte e Di Maio pagò fior di milioni.
Il ricatto dell’imperialismo omosessualista occidentale raggiunse l’apice nel 2015 dall’amministrazione Obama, che ritirò aiuti finanziari e militari alla Nigeria in lotta contro i terroristi di Boko Haram quando questa si rifiutò di legalizzare contraccezione e omosessualità. Si disse all’epoca che gli USA obamiani disponessero di immagini satellitari con gli accampamenti del gruppo islamico stragista, ma non le condivisero con i nigeriani restii a implementare la deregulation sessuale nella società africana.
Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Gender
Migliaia di «cattolici LGBT» entrano nella Basilica di San Pietro per il pellegrinaggio dell’Anno Giubilare

Video of the LGBT Jubilee pilgrimage at the Vatican today, from @AP.
Bp Franceseco Savino (vp of Italian Bishops) said Mass for the group & reportedly with Pope Leo’s express approval The group carried a rainbow cross into the Vatican pic.twitter.com/W8pBPd4ehh — Michael Haynes 🇻🇦 (@MLJHaynes) September 6, 2025
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“F*ck the Rules” inside Saint Peter’s The LGBT group La Tenda di Gionata makes their entrance into St. Peter’s Basilica today, along with several other pilgrimage groups who were on the Jubilee Year calendar. But La Tenda… claws out and F*ck the Rules… this is the New… pic.twitter.com/dc49Mr6Y3t
— Michael J. Matt (@Michael_J_Matt) September 6, 2025
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Bizzarria
Chirurgo del servizio sanitario pubblico britannico si è fatto amputare le gambe per «gratificazione sessuale»

Le autorità britanniche hanno condannato il chirurgo Neil Hopper a 32 mesi di carcere dopo essersi amputato le gambe per gratificazione sessuale.
Il medico presso il Royal Cornwall Hospitals NHS Trust a Truro, in Cornovaglia, dove, secondo diverse fonti, ha effettuato centinaia di interventi di amputazione prima del 2019, anno in cui egli stesso ha subito l’amputazione di entrambe le gambe.
La Corte di Truro ha appreso che l’uomo ha mentito agli assicuratori sostenendo che le lesioni alle gambe erano dovute a sepsi e non autoinflitte. Si è appreso che nel maggio 2019 Hopper aveva subito amputazioni sotto il ginocchio a seguito di una «malattia misteriosa». In realtà, aveva usato ghiaccio e ghiaccio secco per congelarsi le gambe, quindi è stato necessario asportarle, ha affermato il procuratore Nicholas Lee.
I bizzarri dettagli del caso sono emersi durante il processo. Hopper era da tempo eccitato dall’idea di amputarsi le gambe, arrivando addirittura ad acquistare video pornografici di uomini che si facevano estrarre volontariamente i genitali. Secondo quanto appreso dalla corte, i reati di pornografia estrema erano collegati a video di mutilazioni corporee che lo Hopper aveva acquistato online e che non includevano bambini.
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Aveva inviato a un altro personaggio, Marius Gustavson precedentemente incarcerato per aver guidato un’organizzazione di body modification estreme come il sito EunuckMaker («produttore di eunuchi»), una foto del suo pene eretto prima di procedere con l’amputazione delle gambe.
L’operazione ha seguito un iter specifico. Sotto la guida del Gustavson, Hopper aveva immerso i piedi nel ghiaccio secco mentre moglie e figli erano fuori casa. Quando i paramedici sono arrivati, hanno creduto che soffrisse di sepsi.
Lo Hopper ha ricevuto 466.000 sterline dagli assicuratori dopo aver accettato quella richiesta di risarcimento. «Sarà fantastico essere un doppio amputato», ha scritto Hopper in un messaggio di testo prima di commettere il suo crimine.
Prima che emergesse lo scandalo e la frode, il medico della Cornovaglia era stato definito «il più coraggioso di Bretagna» e aveva partecipato a programmi TV in cui raccontava la sua esperienza di amputato. Particolare degno di nota è quello per il quale, secondo quanto si apprende, il chirurgo vascolare prima di programmare la propria auto-amputazione aveva eseguito come medico statale centinaia di amputazioni.
La questione richiama alla mente la possibilità che molti dottori, e infermieri, le cui storie talvolta finiscono nelle cronache, esprimano durante la loro pratica medica impulsi sadici e perversi, arrivando persino a totalizzare, secondo calcoli, centinaia di vittime.
Il medico era stato arrestato nel marzo 2023 ed è sospeso dall’albo dei medici dal dicembre 2023. Lo Hopper soffriva di «disforia corporea» fin dall’infanzia e i suoi piedi rappresentavano per lui un «indesiderato inconveniente» e un «disagio persistente e senza fine», ha un dottore sentito dalla BBC.
Secondo quanto sentito in tribunale, lo Hopper aveva acquistato tre video dal sito web EunuchMaker, rispettivamente per 10 e 35 sterline, che mostravano uomini che si facevano rimuovere volontariamente i genitali, scambiando circa 1.500 messaggi con Gustavson sulle sue amputazioni degli arti inferiori e su come le aveva eseguite, chiedendogli anche quanto ghiaccio secco avesse usato. Gustavson è stato condannato all’ergastolo con una pena minima di 22 anni all’Old Bailey nel 2024 per aver guidato un’organizzazione di body modification estreme, come la castrazione.
Come riportato da Renovatio 21, il Gustavson era stato condannato all’ergastolo con una pena minima di 22 anni nel carcere dell’Old Bailey nel 2024 per aver guidato un’organizzazione che praticava modifiche corporee estreme.
Il sito Eunuch Maker contava circa 23.000 abbonati in tutto il mondo. Secondo la BBC, il sito gli aveva fruttato circa 375.000 dollari. Il Gustavsone e i suoi assistenti filmavano le procedure e le pubblicavano sul sito web dove erano disponibili in pay-per-view.
La presunta «disforia dell’integrità corporea» è un fenomeno in crescita in tutto il mondo. L’anno passato i medici hanno amputato il quarto e il quinto dito sani della mano sinistra di un ventenne del Quebecco perché credeva che non facessero parte del suo corpo.
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Le connessioni di tali pratiche di perversa «cura» amputante di una presunta «disforia» con la questione del transessualismo – promosse dallo Stato moderno e pagate dal contribuente – dovrebbe saltare agli occhi di tutti.
I casi di amputazioni inflitte, anche più prosaicamente, alle truffe di assicurazioni non sono infrequenti. Nel 2001 si parlò di un signore della provincia autonoma di Bolzano che si sarebbe fatto amputare una gamba dal cugino ottenere un risarcimento dalle assicurazioni, con le quali sarebbero state stipulati contratti da oltre un miliardo di lire in caso di invalidità permanente. Contrariamente all’ingegnoso programma, l’uomo perì sul posto, mentre il cugino fu arrestato e messo in carcere.
La vicenda ispirò, dal Trentino al Veronese ed oltre, diverse conversazioni, battute e probabilmente pure la canzone del gruppo rock di estrema destra scaligero «Truffa all’assicurazione» (2003).
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Gender
Il Burkina Faso vieta l’omosessualità

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