Geopolitica
La leva di Zelens’kyj lascia i villaggi ucraini senza uomini, scrive il Washington Post
Alcuni villaggi e piccole città ucraine sono rimasti quasi senza uomini adulti a causa delle tattiche di mobilitazione aggressive e indiscriminate da parte dei reclutatori dell’esercito, che cercano disperatamente di rimpinguare i ranghi delle forze esaurite. Lo riporta il Washington Post.
In un articolo pubblicato sabato, il quotidiano descriveva in dettaglio la difficile situazione del villaggio di Makov, nella regione di Khmelnitsky, nell’Ucraina occidentale, dove praticamente ogni uomo in età da combattimento era stato ucciso, ferito o disperso, mentre i pochi rimanenti sono braccati dagli ufficiali di leva.
«È un dato di fatto, la maggior parte di loro se n’è andata», ha detto al quotidiano Larisa Bodna, vicedirettrice della scuola locale, che tiene un database degli studenti i cui genitori sono in missione.
«Le persone vengono catturate come cani per strada, «ha osservato un altro residente, il cui marito è stato arruolato con la forza l’anno scorso, nonostante una condizione medica che avrebbe dovuto esentarlo dal servizio militare. «L’intero villaggio è stato preso in questo modo», ha aggiunto sua suocera parlando con il giornale statunitense.
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Il giornale rileva che il senso di risentimento è in costante crescita tra la popolazione civile, con la maggioranza che ritiene che i propri uomini siano stati presi di mira in modo sproporzionato, rispetto alle città più grandi, dove è più facile nascondersi. I residenti affermano che anche coloro che già prestano servizio nell’esercito e i giovani al di sotto dell’età della leva vengono fermati e interrogati per le strade.
Numerosi video di truppe che costringono uomini a salire su veicoli sono emersi online negli ultimi mesi, scatenando voci di rapimenti e contribuendo al panico tra la gente del posto.
In Lviv, Beaten ‘Conscript’ Crawls on His Knees, but It Doesn’t Save Him from Mobilizers
In Lviv, the recruitment of “one-day soldiers” for “cannon fodder” continues in Ukraine. Military recruiters are resorting to brutality, likely fueled by their own fear of being sent to the… pic.twitter.com/EyxUpHATkL
— Zlatti71 (@djuric_zlatko) September 16, 2023
Courtesy of RT news, in Ukraine a man is seen fighting off the military recruiters whom seek to forcefully conscript him and send him to the front. Countless videos of such events have been documented at length.
The insanity is that after over 500 thousand dead Ukrainian men… pic.twitter.com/eUys037kLS
— Noctis Draven (@DravenNoctis) November 11, 2023
I don’t blame people for fighting back against conscription in Ukraine, I wouldn’t want to go to the front either for a propaganda war of nonsense – much less knowing what the survivability a Ukrainian conscript has and what his function usually is. pic.twitter.com/zkCS431rel
— What the media hides. (@narrative_hole) January 21, 2023
Oh look, Zelensky’s mobilization man hunters have beaten up this future Abrams tank driver who was reluctant to be forced into Zelly’s meat grinder – he can’t even get up, but they expect him to march & screech “glory to urine”. #UkrainianMobilization ????click #Ukraine #UkraineWar pic.twitter.com/SDYeNDEZJ5
— Soror Inimicorum ????????????????☦️ (@SororInimicorum) March 12, 2024
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FORCED CONSCRIPTION IN UKRAINE CONTINUES pic.twitter.com/JhYjDlat2J
— The_Real_Fly (@The_Real_Fly) March 12, 2024
???????? Arrest and forced sending of Ukrainian youth to participate in the war ????#Ukraine pic.twitter.com/G4GIEwARRK
— Mohammad Holmes ???????? (@mhmd_akbrzdh) March 10, 2024
???????? No, this is not the detention of a particularly dangerous criminal by a special forces detachment, this is another attempt at forced mobilization in Ukraine. pic.twitter.com/BdIbbpdKaL
— Nicola???????? (@Nicola98790176) March 16, 2024
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L’Ucraina ha annunciato una mobilitazione generale poco dopo l’inizio del conflitto con la Russia nel febbraio 2022, ma migliaia di persone sono riuscite a fuggire nelle confinanti Romania e Moldavia. Dopo la fallita controffensiva dell’estate dello scorso anno, Kiev cercava disperatamente di ricostituire i ranghi, cercando di mobilitare fino a 500.000 nuove reclute.
“Voluntary” mobilization is in full swing in Ukraine…
Another episode of forced mobilization in the Khmelnitsky region. pic.twitter.com/Xehb5KEsCj
— cvetko35 (@cvetko35) March 13, 2024
Forced mobilization in Ukraine.
March 14, 2024 pic.twitter.com/ZTJaOlJKoA
— Thunder26 (@Thunder261) March 14, 2024
Alla fine di gennaio, i legislatori ucraini hanno approvato la prima lettura di un disegno di legge rivisto sulla mobilitazione volto ad aumentare i gradi militari abbassando l’età della leva da 27 a 25 e inasprendo le condizioni di leva.
L’esercito russo ha stimato che le vittime di Kiev fossero oltre 444.000 tra morti o gravemente feriti, alla fine di febbraio. Il presidente ucraino Vladimir Zelens’kyj ha affermato il mese scorso che solo 31.000 soldati ucraini erano stati uccisi in due anni di ostilità con la Russia, una cifra che persino i giornalisti solidali con la causa ucraina hanno definito incredibilmente bassa, scrive RT.
Come riportato da Renovatio 21, in Ucraina avanza l’arruolamento delle donne, testimoniato da un acquisto mesi fa di 50 mila uniformi femminili. Sei mesi fa Kiev aveva chiuso le frontiere alle donne mobilitate, impedendo coloro che hanno una specializzazione medico o farmaceutica di lasciare il Paese.
Secondo un sondaggio di inizio anno, una gran parte degli ucraini rinuncerebbero alla cittadinanza per evitare la coscrizione.
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Immagine di U.S. Army Europe Images via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Geopolitica
Turchia, effigie di Netanyahu appesa a una gru: «pena di morte»
Turkish academic creates model of hanged 🇮🇱PM Netanyahu, with a “Death Penalty” sign. Proudly aided by a state company.
Turkish authorities have not disavowed this disgraceful behavior. In Erdoğan’s Turkey, hatred & antisemitism isn’t condemned. It’s celebrated. pic.twitter.com/19MALpzEEW — Israel Foreign Ministry (@IsraelMFA) October 26, 2025
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Droga
Trump punta ad attaccare le «strutture della cocaina» in Venezuela
Il presidente statunitense Donald Trump sta esaminando proposte per operazioni militari americane contro presunte «strutture per la produzione di cocaina» e altri bersagli legati al narcotraffico all’interno del Venezuela. Lo riporta la CNN, che cita fonti anonime.
Due funzionari non identificati hanno dichiarato alla rete che Trump non ha scartato l’ipotesi di un negoziato diplomatico con Nicolás Maduro, nonostante recenti indicazioni secondo cui gli Stati Uniti avrebbero interrotto del tutto i colloqui con Caracas, mentre valutano una possibile campagna per destituire il leader venezuelano.
Tuttavia, una fonte della CNN ha precisato che «ci sono piani sul tavolo che il presidente sta esaminando» per azioni mirate all’interno del Venezuela. Un terzo funzionario ha indicato che l’amministrazione Trump sta considerando varie opzioni, ma al momento si concentra sulla «lotta alla droga in Venezuela».
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A giudizio di alcuni esponenti dell’amministrazione statunitense, una campagna antidroga nel Paese sudamericano potrebbe accrescere la pressione per un cambio di regime a Caracas. Trump ha pubblicamente smentito l’intenzione di rimuovere Maduro dal potere.
Nelle scorse settimane, le forze armate americane hanno condotto vari raid contro imbarcazioni sospettate di narcotraffico e, secondo Washington, collegate al Venezuela, causando decine di vittime.
Giovedì, Trump – che aveva già confermato l’autorizzazione di operazioni della CIA in Venezuela – ha dichiarato che gli Stati Uniti potrebbero estendere la loro campagna antidroga dal mare alla terraferma, senza entrare in dettagli. Inoltre, la portaerei USS Gerald R. Ford è stata inviata nei Caraibi per sostenere l’operazione antidroga.
Maduro ha respinto ogni legame del suo governo con il traffico di stupefacenti, insinuando che gli Stati Uniti stiano usando le accuse come copertura per un cambio di regime. Dopo le notizie sul dispiegamento della portaerei, il presidente venezuelano ha accusato Washington di perseguire «una nuova guerra eterna».
Secondo un reportaggio del New York Times, Maduro stesso avrebbe proposto agli Stati Uniti significative concessioni economiche, inclusa la possibilità per le aziende americane di acquisire una quota rilevante nel settore petrolifero, durante negoziati segreti durati mesi. Tuttavia, Washington avrebbe rifiutato l’offerta, con il futuro politico del presidente Nicolas Maduro come principale ostacolo.
Un precedente articolo del quotidiano neoeboraceno riportava che Trump avesse ordinato l’interruzione dei colloqui con il Venezuela, «frustrato» dal rifiuto di Maduro di cedere volontariamente il potere. Il giornale suggeriva anche che gli Stati Uniti stessero pianificando una possibile escalation militare.
Nel frattempo, Maduro ha avvertito che il Venezuela entrerebbe in uno stato di «lotta armata» in caso di attacco, aumentando la prontezza militare in tutto il Paese.
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Come riportato da Renovatio 21, il mese scorso, gli Stati Uniti hanno inviato almeno otto navi della Marina, un sottomarino d’attacco e circa 4.000 soldati vicino alla costa venezuelana, dichiarando che la missione mirava a contrastare i cartelli della droga. Washington ha sostenuto che l’armata ha affondato tre imbarcazioni venezuelane, senza però fornire prove che le persone a bordo fossero criminali.
La Casa Bianca accusa da tempo Maduro di guidare una rete di narcotrafficanti nota come «Cartel de los Soles», sebbene non vi siano prove schiaccianti o prove concrete che lo dimostrino, tuttavia lo scorso anno gli USA sono arrivati a sequestrare un aereo presumibilmente utilizzato dal presidente di Carcas. È stato anche accusato di aver trasformato l’immigrazione in un’arma, sebbene Maduro si sia mostrato pronto a dialogare con le delegazioni diplomatiche americane sulla questione.
Come riportato da Renovatio 21, a inizio anno Maduro aveva dichiarato che Washington ha aperto il suo libretto degli assegni a una schiera di truffatori e bugiardi per destabilizzare il Venezuela, quando gli Stati Uniti si sono rifiutati di riconoscere le elezioni del 2024 in Venezuela.
Secondo Maduro, almeno 125 militanti provenienti da 25 Paesi sono stati arrestati dalle autorità venezuelane. Aveva poi accusato Elone Musk di aver speso un miliardo di dollari per un golpe in Venezuela. Negli stessi mesi si parlò di un piano di assassinio CIA di Maduro sventato.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Geopolitica
Thailandia e Cambogia firmano alla Casa Bianca un accordo di cessate il fuoco
HISTORIC PEACE BETWEEN THAILAND & CAMBODIA. President Trump and Malaysia’s Prime Minister Anwar Ibrahim hosted the Prime Ministers of Thailand and Cambodia for the signing of the ‘Kuala Lumpur Peace Accords’—a historic peace declaration. pic.twitter.com/BZRJ2b2KLY
— The White House (@WhiteHouse) October 26, 2025
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