Economia
La Germania ha un buco gigantesco nelle entrate fiscali
Nel mese di luglio in Germania le entrate fiscali sono diminuite del 7,9%. Secondo il sito Thickys Einblick, che cita i dati del ministero delle Finanze, mentre nel 2023 le entrate ammontavano ancora a 70,91 miliardi di euro, quest’anno sono solo 63,8 miliardi di euro.
Il calo delle entrate fiscali di luglio è dovuto principalmente alla crisi dell’imposta sulle vendite. Le sue entrate sono diminuite del 9%. Ciò nonostante il governo abbia aumentato l’imposta, comunemente nota come IVA, dal 7% al 19% all’inizio dell’anno. Se il trend dovesse proseguire in modo lineare, dal bilancio mancherebbero quasi 100 miliardi di euro.
Il ministro delle finanze Christian Lindner (FDP) aveva previsto che entro la fine dell’anno le entrate fiscali sarebbero aumentate del 4,1%. Ha redatto il bilancio di conseguenza.
Se il trend procede in modo lineare il barometro economico prevede invece brutto tempo. L’indice composito dei responsabili degli acquisti (PMI) è sceso a 48,5 nell’agosto 2024, in calo rispetto al 49,1 di luglio, mancando la previsione del mercato di 49,2, secondo le stime preliminari.
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Ciò indica una leggera accelerazione del calo dell’attività economica. L’attività commerciale è diminuita per il secondo mese consecutivo, con perdite di posti di lavoro al tasso più alto in quattro anni. Il PMI manifatturiero è sceso a 42,1 nell’agosto 2024, da 43,2 di luglio, al di sotto delle previsioni di mercato di 43,5, secondo le stime preliminari.
L’ultima lettura indica un continuo forte calo nel settore manifatturiero, che si estende ormai a 26 mesi consecutivi. «I produttori di beni hanno dovuto affrontare il calo più marcato dei nuovi ordini in nove mesi, a causa della persistente esitazione dei clienti e della debolezza del settore edile», spiega EIRN.
Tre mesi fa la Gesamtmetall (Federazione delle associazioni tedesche dei datori di lavoro dell’industria metalmeccanica ed elettrica) aveva previsto una potenziale perdita di posti di lavoro di 40-50.000 nei prossimi tre o quattro anni, ha dichiarato in un’intervista con Funke Media Group, pubblicata il 22 maggio.
Come riportato da Renovatio 21, il governo tedesco sta valutando la possibilità di tagliare la «pensione delle madri» per mettere a disposizione 13 miliardi di euro per il pareggio del bilancio.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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Economia
Hollywood al capolinea: Netflix vuole comprare Warner Bros
Netflix avrebbe raggiunto un accordo per acquisire Warner Bros., inclusi i suoi studi cinematografici e televisivi, HBO e HBO Max, attraverso una transazione mista in contanti e azioni che valuta Warner Bros. Discovery a un valore aziendale di 82,7 miliardi di dollari (valore azionario di 72 miliardi di dollari), pari a 27,75 dollari per azione.
L’intesa dovrebbe essere finalizzata nel terzo trimestre del 2026, dopo lo scorporo programmato da parte di WBD della sua divisione Global Networks in una società quotata autonoma («Discovery Global»). Questa operazione giunge a pochi mesi dalla proposta avanzata da Paramount-Skydance per rilevare WBD.
L’accordo tra Netflix e WBD fonderà la piattaforma di streaming con un catalogo secolare e con franchise iconici come i supereroi della DC Comics, Harry Potter, Game of Thrones, I Soprano e The Big Bang Theory.
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In una nota ufficiale, Netflix ha dichiarato che l’operazione espanderà la sua library di contenuti, potenzierà le capacità produttive e favorirà una crescita sostenibile nel lungo periodo: «fornendo agli utenti una gamma più vasta di serie e film di alto livello, Netflix si attende di conquistare e trattenere un maggior numero di abbonati, incrementare l’engagement e generare entrate e profitti operativi aggiuntivi. L’azienda prevede inoltre di conseguire risparmi sui costi per almeno 2-3 miliardi di dollari annui entro il terzo anno e che la fusione avrà un effetto positivo sull’utile per azione GAAP già a partire dal secondo anno».
Secondo i termini dell’accordo, ogni azione WBD sarà convertita in 23,25 dollari in contanti più 4,50 dollari in azioni Netflix. I board di entrambe le società hanno approvato l’operazione all’unanimità.
La chiusura è attesa tra 12 e 18 mesi, subordinata all’esame regolatorio e all’ok degli azionisti di WBD. All’inizio dell’anno, Netflix ha superato le controfferte, tra cui quelle di Paramount-Skydance e Comcast.
Bloomberg ha rilevato che Hollywood non accoglie con entusiasmo questo nuovo connubio tra Netflix e WBD.
Warner Bros. Discovery ha avviato negoziati esclusivi per cedere i suoi studi cinematografici e televisivi insieme a HBO Max a Netflix, stando a fonti interne alla major – un’indicazione che il colosso dello streaming ha avuto la meglio su Paramount-Skydance e Comcast. Un’intesa del genere ridisegnerebbe il settore dell’intrattenimento e rappresenterebbe un turning point strategico per Netflix, già leader per capitalizzazione a Hollywood. Paramount ha bollato il processo di cessione come «contaminato», mentre l’attrice Jane Fonda, due volte premio Oscar, ha descritto il suo potenziale effetto sull’industria con un aggettivo più severo: «catastrofico».
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Nata come servizio di noleggio DVD via posta, Netflix ha prima annientato la catena Blockbuster e ora sta replicando il colpo con Hollywood, snobbando in larga misura le uscite cinematografiche in sala. L’accordo catapulterebbe Netflix al rango di superpotenza negli studi hollywoodiani. Tuttavia, il tutto resta appeso all’approvazione dei regolatori, con il repubblicano californiano Darrell Issa che ha già espresso opposizione a qualsivoglia acquisizione di Warner Bros. da parte di Netflix.
L’industria cinematografica è minacciata dall’avvento dell’IA, che potrebbe presto consentire a chiunque di produrre contenuti di livello cinematografico in un click, disintegrando un’intera filiera di lavoratori che vanno dagli attori ai cineoperatori, agli addetti al casting, agli elettricisti, registi, etc.
Si spiega così la corsa di Netflix verso le IP, cioè le proprietà intellettuali: avere un personaggio conosciuto e diffuso come, ad esempio Harry Potter, anche nell’era del cinema generato dall’AI potrebbe avere un valore strategico ed economico.
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Immagine di Fourbyfourblazer via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0
Economia
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