Misteri
La dottrina degli Illuminati contro lo Stato e la famiglia

Monsignor Henri Delassus (1836-1921), nel libro Il Problema dell’ora presente (1904), racconta di quella che lui chiama «la dottrina dell’illuminsmo», cioè il complesso ideale dietro la cosiddetta setta degli illuminati».
Per Delassus gli Illuminati sono una sorta di super-loggia che agiva già nel Settecento dietro alle logge massoniche «regolari», al punto che gli stessi massoni non ne devono conoscere l’esistenza.
Come sempre, il Delassus parla con documenti alla mano. In particolare, si riferisce a delle deposizioni fatte in tribunale da l’abate Renner e il prete Cosandey, che erano professori di belle lettere a Monaco di Baviera. Le deposizioni sono state fatte il 30 marzo 1785 sotto giuramento e sarebbero presenti presso gli archivi reali di Monaco e pubblicate negli Ecrits originaux de l’ordre et de la secte des Illuminés inviati a tutte le corti dal governo bavarese.
«L’Ordine degli illuminati dev’essere ben distinto da quello dei framassoni. Ma questa differenza non è conosciuta né dai semplici framassoni, e neppure dai nuovi iniziati nel grado minervale» dice la deposizione dell’abate Renner, che Delassus più di un secolo più tardi ritiene molto particolareggiata.
Tuttavia è nella più concisa deposizione di Cosandey che si possono trovare elementi per comprendere la dottrina degli Illuminati.
«Questa dottrina ispirata nei primi gradi, non è chiaramente esposta che negli ultimi misteri: quelli del Mago e quelli dell’Uomo-Re; ed essa non è data che a viva voce. Questa parte di codice non è stampata; tre esemplari manoscritti, uno per ciascun ispettore, secondo la dichiarazione di Weishaupt stesso, è tutto ciò che esiste» scrive Delassus.
Johann Adam Weishaupt (1748-1830) è il massone filosofo e professore di diritto di Ingolstadt considerato fondatore dei cosiddetti «Illuminati di Baviera».
Viene quindi citato lo storico della Rivoluzione francese abate Barruel per introdurre una figura di informatore il cui nome rimane però ignoto, per questioni riguardanti la sua sicurezza.
«Quest’uomo – dice Barruel – mi è ben noto. Io conosco tutta la confidenza ch’egli ispirerebbe al pubblico, se rivelassi il suo nome, ma io so ancora che i pugnali ed i veleni dell’Illuminismo correrebbero a cercarlo fino alle Orcadi, se la setta venisse a conoscere il suo rifugio. Il segreto le è necessario, ed io ben mi guarderò dal violarlo. Si può designarlo sotto il nome di Biederman, che significa uomo d’onore».
Biederman racconta della dicotomia finale riguardo ai misteri degli iniziati di massimo grado.
«Tutto ciò ch’io posso dire è che il desiderio di scoprire le cospirazioni della setta e di pervenire a ciò ch’egli riguarda come il vero mezzo di prevenirne le conseguenze, solo questo sostiene l’adepto nelle prove che gli è giocoforza subire. Passato per tutti i gradi egli arriva finalmente agli ultimi misteri. Essi sono divisi in due parti. Gli uni hanno per fine la religione; questi sono quelli rivelati ai Magi; gli altri sono politici e riservati al grado dell’Uomo-Re.
Le dottrine rivelate ai Magi si esauriscono in una sorta di ateismo materialista estremo.
«Il grado di Mago contiene i principii fondamentali dello spinosismo», cioè del pensiero del filosofo ebreo neerlandese Baruch Spinoza (1632-1677), considerato all’epoca una sorta di guida dell’immanentismo e delle dottrine antiteiste. «In esso tutto è materiale. Dio ed il mondo non sono, in esso, che una stessa cosa; tutte le religioni sono incoscienti, chimeriche e l’invenzione di uomini ambiziosi» dice la «gola profonda» illuminata Biderman.
«Negli ultimi misteri noi abbiamo a scoprire questa pietosa frode per provar l’origine di tutte le menzogne religiose, per isvelare il loro insieme e la loro connessione» viene riassunto negli Ecrits originaux bavaresi. Secondo Weishaupt e compagni, ovviamente «il Cristo non aveva altro fine che di stabilire una religione
puramente naturale».
Più densi di significato e rilevanti per la comprensione dell’ora presente – anche in questi anni Venti del XXI secolo – sono le dottrine dell’Uomo-Re, che dapprima sembrano ispirate ad un primitivismo anarchico altamente eversivo, ma poi rivelano le loro intenzioni distruttive contro l’intero ordine naturale..
Nel libro vengono elencate:
«1° Contro la sovranità. Il secondo grado dei grandi misteri, dice Biederman, insegna che ogni contadino, ogni borghese, ogni padre di famiglia è sovrano come lo erano gli uomini della vita patriarcale, a cui si deve ricondurre il genere umano e per conseguenza si deve distruggere ogni autorità, ogni magistratura».
«2° Contro la proprietà. Fin dai piccoli misteri era stato detto all’adepto: “Felici gli uomini se avessero saputo mantenersi nello stato primitivo”. Nei grandi si aggiunge: “Ma ben presto nel loro cuore si sviluppò un malefico germe; disparvero la loro quiete e la loro felicità. A misura che si moltiplicarono le famiglie, cominciarono a mancare i necessari mezzi di mantenimento. Cessò la vita nomade, ne nacque la proprietà, gli uomini si scelsero una stabile dimora, li ravvicinò l’agricoltura, crollò dalla base l’edificio della libertà e disparve l’eguaglianza”. La vita patriarcale alla quale bisogna ritornare per nuovamente godere della libertà e dell’uguaglianza, esige dunque la cessazione della coltura dei campi, la distruzione delle stabili dimore e l’abolizione di ogni proprietà».
«3° Contro l’autorità paterna. Già fin dai gradi inferiori il Gerofante avea imparato a bestemmiare l’amor della famiglia più ancora che l’amor della patria, perché questo amor della famiglia è un principio più immediato del disastroso egoismo. Negli ultimi misteri, i legami della natura sono spezzati come quelli dei governi e della religione. Il fanciullo deve dimenticare suo padre fin da quando egli può da solo sostenere la sua esistenza».
In pratica, gli Illuminati partono invocando il patriarcato per programmare un individualismo estremo in grado da agire da solvente contro le autorità costituite come la Chiesa, lo Stato – inteso dagli incappucciati dell’epoca come «il trono, cioè, i regni alleati dell’altare», la magistratura, etc.
Tuttavia, tale richiamo al potere dei padri è solo illusorio, è uno strumento transeunte: l’autorità paterna, nel terzo mistero, va abolita così come ogni leggi naturale che informa non solo gli Stati e la Religione ma anche la famiglia, al punto da spezzare i legami tra padre e figlio, arrivando a – espressione chiarissima che vogliamo ripetere – «bestemmiare l’amor della famiglia più ancora che l’amor della patria».
«Queste mostruose dottrine non sono affatto sparite coll’Illuminismo» spiega Delassus, « esse si sono trasmesse di società in società segreta; ed ai nostri giorni, non solo noi le sentiamo professare ancora, ma vediamo continuarsi gli sforzi per annientare ogni religione, per distruggere ogni proprietà, per trasferire allo Stato tutta l’autorità che Dio ha dato ai genitori».
No, queste dottrine non sono sparite: anzi, si sono moltiplicate all’infinito, divenendo il fondale della storia umana degli ultimi secoli.
Comprenderlo significa comprendere che questa guerra dura da molto, molto tempo. E che dietro ciò che chiamiamo «progresso sociale», c’è in realtà un disegno preciso volto alla distruzione dell’uomo e dell’ordine naturale, che vogliono sostituire con lo schiavo e ciò che possiamo ben chiamare, oggi più che mai, il «Nuovo Ordine Mondiale».
Gregorio Del Toro
Misteri
Il Congresso USA pubblica il filmato mancante della prigione di Epstein

Una commissione del Congresso degli Stati Uniti ha reso pubblico il «minuto mancante» dalle riprese delle telecamere di sicurezza all’esterno della cella del miliardario pedofilo condannato Jeffrey Epstein, la notte della sua morte.
L’esistenza di questo filmato contraddice la precedente affermazione del Procuratore Generale Pam Bondi, secondo cui un minuto veniva cancellato ogni giorno a mezzanotte al reset delle telecamere.
Martedì, la Commissione per la Vigilanza e la Riforma del Governo della Camera ha pubblicato oltre 33.000 pagine relative al caso Epstein, in un contesto di crescente pressione sull’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il Dipartimento di Giustizia (DOJ) e l’FBI hanno finora insistito sul fatto che il defunto finanziere non avesse tenuto alcuna «lista di clienti» per la sua rete di pedofili.
I filmati di sorveglianza precedentemente pubblicati, provenienti dal blocco di celle di Epstein, mancavano di un minuto, dalle 23:59 alla mezzanotte del 9 e 10 agosto, scatenando diffuse speculazioni e accuse di insabbiamento. La sua morte è stata ufficialmente dichiarata suicidio.
Nel video appena diffuso, poco dopo il minuto 11:59, un uomo si allontana dal banco della guardia e scompare dall’inquadratura. Il campo visivo limitato della telecamera di sicurezza non mostra l’ingresso della cella di Epstein.
The missing minute from Jeffrey Epstein’s surveillance footage has finally been released.
The original tape jumped from 11:58 p.m. straight to midnight—but the recovered clip reveals guards walking toward Epstein’s cell at 11:59:39, just seconds before midnight. pic.twitter.com/fi4yXML24X
— Shadow of Ezra (@ShadowofEzra) September 2, 2025
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L’assenza di un errore nella registrazione contraddice la spiegazione precedentemente fornita da Bondi. «Quello che abbiamo appreso dal Bureau of Prisons è che ogni notte il video viene resettato e ogni notte dovrebbe mancare lo stesso minuto», aveva dichiarato ai giornalisti a luglio.
Nel video appena pubblicato mancano i metadati, ovvero informazioni tecniche solitamente incorporate in un file, che potrebbero aiutare a confermare che si tratta di un filmato grezzo e non modificato.
Il «minuto mancante» è anche di qualità molto inferiore, ha un frame rate ridotto e un formato di testo sullo schermo diverso, ha affermato mercoledì la CBS News, citando esperti forensi in materia di video.
La conclusione del Dipartimento di Giustizia e dell’FBI secondo cui Epstein non aveva tenuto alcuna «lista di clienti incriminanti» ha provocato una forte reazione da parte di legislatori e commentatori di spicco.
Trump, che durante la sua campagna di rielezione aveva promesso di pubblicare i file su Epstein, ha risposto alle critiche sulla sua gestione del caso, sostenendo che solo gli «stupidi» insistono nel voler vedere la presunta lista dei clienti del trafficante di sesso. Trump, che nega l’insabbiamento, aveva ordinato la pubblicazione delle trascrizioni riguardante Epstein.
Come riportato da Renovatio 21, due mesi fa Trump aveva dichiarato che la sua amministrazione mai avrebbe pubblicato i video sequestrati ad Epstein.
Ieri la Commissione per la vigilanza e la riforma del governo della Camera USA ha pubblicato più di 33.000 pagine di documenti relativi al caso, stranamente in formato immagine, quindi non facilmente indicizzabile.
Secondo Tucker Carlson l’Intelligence starebbe proteggendo, più che Trump, il network di potere attorno a Epstein. Alcuni speculano sul fatto che la verità sul caso del magnate pedofilo potrebbe in realtà compromettere per sempre i rapporti con lo Stato di Israele, di cui Epstein è accusato di essere una spia.
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Immagine screenshot da Twitter
Intelligence
Ghislaine Maxwell interrogata, i contenuti principali

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Misteri
«Non è possibile che si sia suicidato»: parla il maggiordomo di Epstein

Il maggiordomo storico di Jeffrey Epstein parla apertamente della morte del defunto pedofilo e finanziere caduto in disgrazia, unendosi al coro di voci che esprimono incredulità sul fatto che si sia suicidato.
Valdson Vieira Cotrin, che ha supervisionato la residenza di Epstein a Parigi per 18 anni, ha fatto questa ammissione in un’intervista al giornale britannico Telegraph.
«Sono come suo fratello» dice l’ex maggiordomo, riferendosi a Mark Epstein, che da tempo va dicendo di avere prove che attestino che il fratello Jeffrey sia stato assassinato. «Non credo che si sia trattato di suicidio. Amava troppo la vita», ha detto Cotrin al quotidiano britannico.
🔴 EXCLUSIVE: Jeffrey Epstein “loved life too much” to kill himself and was confident of securing bail before he died, his butler for 18 years has told The Telegraph
Read our exclusive interview with Valdson Vieira Cotrin in full here ⬇️https://t.co/AIpISGbMiu pic.twitter.com/Xgry2eYsdq
— The Telegraph (@Telegraph) August 8, 2025
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Cotrin ha descritto il suo ultimo incontro con Epstein, dipingendo l’immagine di un uomo che sembrava tutt’altro che suicida. Epstein era rilassato e discuteva di progetti futuri, tra cui ulteriori investimenti nelle sue isole, l’acquisto discreto di una seconda proprietà che Cotrin aveva visitato e il trascorrere più tempo a Parigi.
«L’ho accompagnato all’aeroporto di Le Bourget. Era sabato, perché lunedì avrebbe dovuto comparire davanti al giudice per tutte queste accuse», ha detto il suo servitore di lunga data.
La gravità della situazione divenne chiara poco dopo la partenza di Epstein, secondo Cotrin. «Quando tornai a casa, mi telefonarono due giovani donne: la sua fidanzata principale, che era stata con lui ufficialmente per diversi anni, Karyna [Shuliak], e un’altra che lavorava per lui. E poi mi dissero: “il signor Epstein è finito in prigione. È arrivato a New York. La polizia lo stava aspettando”».
Cotrin ha anche affermato di aver lavorato decine di volte nelle proprietà di Epstein a New York, Palm Beach, in Florida e a Little St James, l’isola caraibica privata di Epstein, soprannominata dai media «l’isola dei pedofili», dove si dice che abbia intrappolato e violentato vittime spesso minorenni.
«Si fidava ciecamente di me», ha detto Cotrin, che non ha più lavorato dalla morte del suo capo, avvenuta sei anni fa, aggiungendo di non aver mai visto Epstein commettere alcun crimine sessuale.
«Ero il suo autista, il suo cuoco, la sua governante. Facevo tutto a Parigi, ero il suo unico dipendente a tempo pieno e retribuito e ho lavorato per lui dal 2001 fino alla sua morte. Se c’è qualcuno che può aver visto qualcosa, è Valdson, non c’è nessun altro», ha detto.
Epstein è stato trovato privo di sensi nella sua cella del Metropolitan Correctional Center di New York City il 10 agosto 2019, alle 6:30 del mattino, impiccato al letto. L’investitore misterioso è stato dichiarato morto al New York Downtown Hospital alle 6:39 del mattino. Il Dipartimento di Giustizia e il medico legale di New York City hanno stabilito che la sua morte è stata un suicidio per impiccagione.
Tuttavia, Mark Epstein, fratello di Jeffrey Epstein, ha sempre respinto la conclusione del governo e ha ripetutamente affermato di non credere che suo fratello si sia tolto la vita.
«Credo che sia stato ucciso perché, il giorno dopo la sua morte, ho sentito sulla CNN che è stato trovato morto, presumibilmente per suicidio», ha dichiarato Mark Epstein. «Sono usciti dall’autopsia e hanno convenuto che sembrava più un omicidio che un suicidio».
I risultati dell’autopsia sono diventati una fonte importante di controversia. L’autopsia di Epstein è stata eseguita dal medico legale capo di New York City, la dottoressa Barbara Sampson, e da un patologo assunto dalla famiglia Epstein, il dottor Michael Baden.
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Mark Epstein ha indicato prove forensi specifiche che, a suo avviso, contraddicono la sentenza sul suicidio.
«Una delle cose più importanti erano le tre ossa rotte nel collo. Ora, il dottor Baden ha eseguito circa 500 autopsie. Fa questo da oltre 50 anni. E ho parlato con altri patologi e mi hanno detto, sai, che è stata eseguita una sospensione morbida. Che è presumibilmente quello che Jeffrey avrebbe dovuto fare. Sai, potresti romperti un osso, forse due, ma nessuno ha mai visto tre ossa rotte in questo tipo di sospensione», ha detto Mark Epstein .
All’inizio di luglio, il promemoria congiunto del dipartimento di Giustizia e dell’FBI dichiarava che una «revisione esaustiva» delle prove relative alla morte di Epstein aveva definitivamente escluso l’omicidio.
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Le agenzie hanno anche negato l’esistenza di una «lista di clienti» legata a Epstein, contraddicendo direttamente le precedenti dichiarazioni del Procuratore Generale Pam Bondi. La Bondi aveva precedentemente lasciato intendere a Fox News che tale lista fosse «sulla mia scrivania» in attesa di revisione, alimentando speculazioni sul possibile ricatto di Epstein nei confronti delle élite globaliste.
Trump ha ripetutamente cercato di liquidare lo scandalo, accusando i democratici di aver inventato una bufala su Epstein per ostacolare il suo programma.
Come riportato da Renovatio 21, nel video rilasciato nelle ultime settimane – il filmato delle telecamere a circuito chiuso del carcere, che si credeva sino a poc’anzi non esistesse – è stato notato manca un minuto. Ora alcuni osservatori si stanno concentrando su una macchia di colore arancio che appare sul bordo destro dell’inquadratura, che per alcuni potrebbe indicare la presenza di un altra persona vestita da carcerato che potrebbe aver commesso l’omicidio.
BREAKING: The MISSING minute of Epstein footage shows MOVEMENT
Footage shows an orange figure (inmate) walking up the stairs to Jeffrey Epstein’s cell, the last movement seen before his body was found the next morning.
Epstein didn’t kiII himself. pic.twitter.com/kamYHyUqgX
— ADAM (@AdameMedia) July 30, 2025
Nel frattempo sono stati sollevati dubbi sulla fotografia pubblicata dal Telegraph con Cotrin ed Epstein. Alcuni la ritengono generata con l’AI, altri ne attestano la veridicità. Nella foto, Epstein pare indossare una felpa delle forze di Difesa israeliane (IDF)
The Telegraph published this photo today, claiming that it shows Valdson Vieira Cotrin — Jeffrey Epstein’s “butler for 18 years” who “ran Epstein’s Paris home” — standing with Epstein “on his private jet in 2019.”
“This photo, given exclusively to The Telegraph, may be one of… pic.twitter.com/wQcJpqt7Hr
— Decensored News (@decensorednews) August 8, 2025
The Telegraph recently published a photograph, reportedly provided by Jeffrey Epstein’s longtime butler of 18 years, Valdson Vieira Cotrin, showing Epstein wearing an Israeli Defense Forces (IDF) sweater.
What are your thoughts? Does the image seem authentic to you? pic.twitter.com/IOdJ1d5SdI
— Red Pill USA (@Red_Pill_US) August 8, 2025
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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